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Autore: Quella Della Pasta    20/03/2022    0 recensioni
[Poirot]
Erano necessari tre soli ingredienti per realizzare il castello di carte perfetto: mano ferma, una discreta capacità di concentrazione e, neanche a dirlo, un mazzo di carte.
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Partecipa al COW-T #12 col prompt interruzione.
Genere: Commedia, Slice of life | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna
Note: Missing Moments | Avvertimenti: nessuno
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Erano necessari tre soli ingredienti per realizzare il castello di carte perfetto: mano ferma, una discreta capacità di concentrazione e, neanche a dirlo, un mazzo di carte. Ed Hercule Poirot, come immaginerete, era in possesso di tutti e tre gli elementi.

Stava appunto per posizionare le prime due carte sul piano lucido ed ordinato della sau scrivania, le carte che avrebbero tenuto in equilibrio tutto il castello – calma, silenzio e concentrazione… – quando il fido George bussò, interrompendolo. «Mi scusi, signore…»

«Sì, George?»

«Le ricordo, come da sua richiesta, che sta per iniziare il radiodramma della signorina Oliver.»

«Oh! Oui, George, merci. Accendi la radio, grazie.»

Sbrigata quella formalità, Poirot tornò alle sue carte. Per fortuna, le sue efficientissime celluline grigie erano ben allenate a tener salda l’attenzione anche in mezzo al più infernale dei frastuoni, figurarsi col gracchiare di una radio in sottofondo.

Era a metà della prima fila – calma, concentrazione e… – quando fu miss Lemon a bussare, interrompendolo una seconda volta. «Sì?»

«Esco a fare la spesa, monsieur. Ha una richiesta dell’ultimo minuto, prima che vada?»

«Ah… mais non, signorina Lemon. Vada pure.»

«Con permesso.»

Ora, un uomo qualunque avrebbe lasciato perdere quel delicato progetto, alla seppur minima interruzione esterna. Ma non Hercule Poirot. Non lui, che era il più stoico e calcolato degli uomini. O non sarebbe stato l’investigatore migliore del mondo, d’altra parte.

Riprese le carte in mano. Dovette rifare tutta la base da capo, altrimenti il castello sarebbe crollato in un soffio al minimo tremolìo. Si accinse a poggiare le prime due carte…

«Poirot!»

L’ispettore capo Japp entrò senza alcun preavviso, sbatacchiando le porte dello studiolo. Poirot sobbalzò, i suoi pince-nez caddero, e soltanto le due carte ancora tra le sue dita svolazzarono al suolo. Il resto del castello – un misero primo livello di sedici carte che sarebbe potuto considerarsi quanto meno uno scantinato – restò intatto per puro miracolo.

Japp non gli diede neanche tempo per considerare l’opzione di adirarsi leggermente. «Guardi qua», proruppe, consegnandogli una lettera. Scritta a macchina, inchiostro sbavato, un teso di chiara minaccia per Scotland Yard.

In quel momento, Poirot non avrebbe voluto saperne niente dell’ennesimo cittadino impazzito con velleità di sfidare l’autorità in carica. E tuttavia, recuperò il suo lucido contegno – o non sarebbe stato il migliore fra tutti gli investigatori! – e, in silenzio, lesse quella lettera da cima a fondo.

Per poi restituirla all’ispettore capo con un placido sorriso sotto i baffetti impomatati. «Sono più che certo che le vostre forze di polizia siano più che capaci di risolvere questo caso senza il mio aiuto…»

Japp si riprese la lettera, non senza inarcare un sopracciglio folto. «Hercule Poirot che rinuncia a un possibile caso? Ha di nuovo il raffreddore, se posso chiedere?»

« Non non non, mio caro Japp; sto benissimo, grazie…ma si è sempre lamentato che, come di te voi…ficco il naso da una parte all’altra, giusto?»

«Mh. Se lo dice lei…»

E anche Japp uscì di scena.

Poirot si concesse un sospiro. Calma, silenzio e concentrazione. Riprese, ancora una volta, le sue carte in mano. Ne scelse due, fece per poggiarle sulla scrivania e…

«Guardi qua, vecchio mio!»

Hastings entrò entusiasta nello studio, un po’ troppo entusiasta; Poirot sobbalzò di nuovo e, di nuovo, le sue carte si afflosciarono sul piano. Due sole carte!...

Ignaro, il capitano sventolava una pagina di giornale. «Un’anziana signora del Middleshire ha risolto brillantemente un caso d’omicidio! Potreste aprire un’agenzia investigativa insieme, per Dio!»

Con un profondo sospiro, Poirot gettò alle sue spalle quel che restava del mazzo di carte. E della sua calma e concentrazione…

   
 
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