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Autore: curlywriter    22/03/2022    0 recensioni
Hailey e Jay affrontano la gravidanza di hailey e le loro paure, insicurezze e gioie supportandsi e amandosi
Genere: Fluff, Introspettivo, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Altri, Jay Halstead
Note: nessuna | Avvertimenti: Spoiler!
Capitoli:
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Note autrice: Cari lettori eccomi tornata con la II parte di questa storia. Riprenderò la narrazione dopo gli eventi raccontati nella mia storia “Un’insolita festa del papà” (quindi se non l’avete ancora letta,correte a farlo!)

Jay e Hailey hanno una settimana di vacanza e jay dopo che Hailey e i bambini sono stati in pericolo all’interno del dipartimento viene colto da un po’ di rimorsi, timori e ansie. Hailey sarà accanto a lui per sostenerlo e ci sarà tanta dolcezza, amore e passione perchè la festa del papà Hailey vuole renderla indimenticabile.

Vi ricordo come sempre che i coniugi Halstead sono personaggi che non mi appartengono perché sono stati creati dalla penna degli autori della one Chicago. Vi auguro una buona lettura e vi ringrazio per essere sempre in tanti a leggere le mie storie! Curliwriter 

 

Paure&insicurezze: se sarai accanto a me saprò come affrontarle

(II parte)

 

Hailey quella notte, come ogni notte da qualche settimana, si era alzata per l’ennesima volta a causa della sua vescica che premeva e che la obbligava ad andare in bagno. Era nel pieno della 26^ settimana e dopo l’ecografia d’urgenza che aveva fatto dopo essere stata sequestrata al dipartimento, da un uomo in preda alla disperazione per aver perso moglie e figlio che portava in grembo, lei e Jay avevano scoperto finalmente il sesso dell’altro bambino che fino a quel momento, per un mese abbondante si era nascosto era una femminuccia. Jay ci aveva sperato tanto e per tutti quei sei mesi si sentiva che avrebbero avuto una coppia, mentre Hailey per quanto non ne fosse sicura, nelle ultime settimane credeva di avere due mini Jay dentro di se, e invece per loro somma gioia c’erano due “Mini Upstead” dentro la sua pancia.

Hailey si era stupita di trovarsi sola nel letto, Jay a differenze delle volte precedenti non era al suo fianco e lei stessa sentiva la mancanza di quelle forti e calde braccia che l’avvolgevano.

Era definitivamente domenica, una domenica speciale perchè quella sarebbe stata la prima festa del papà di Jay e dopo quel maledetto venerdì di paura, Jay aveva bisogno di sentire la sua famiglia vicina. Invece di tornare a letto si recò fuori dalla camera coniugale immaginando dove potesse essere suo marito: vide subito la luce della cameretta dei bambini accesa, segnale che confermava a Hailey di avere avuto intuito perfettamente cosa stava facendo il marito. 

Il giorno precedente, il primo di una lunga settimana di ferie per il detective, Jay aveva insistito ad andare a comprare tutto l’occorrente per la cameretta dei bambini. Se l’armadio era già quello che i due coniugi avevano nel loro vecchio appartamento e che ella casa nuova avevano sostituito con la loro cabina armadio, Jay aveva voluto comprare già fasciatoio, lettini e culle da montare. Avevano deciso di provare con la tecnica del co-sleeping e avevano comprato le culle da mettere affianco e adiacenti al letto matrimoniale, aveva già voluto anche acquistare i lettini che sarebbero serviti più avanti.. Le culle le avrebbero montate una volta a ridosso del termine della gravidanza, ma Jay voleva già preparare la cameretta dei bimbi con i letti montati. Il weekend precedente lei e Jay l’avevano dipinta di un azzurro chiaro, il futuri padre aveva insistito per fare alle pareti un colore che potesse essere sinonimo di tranquillità e che ricordasse gli occhi di sua moglie. Jay amava il blu ed Hailey era convinta che i loro figli lo avrebbero amato tanto quanto lui. Si erano divertiti da matti, giocando con la tinta nonostante la precisione maniacale di Jay. Inizialmente la concentrazione era al massimo, poi grazie ad hailey erano riusciti anche il momento per ridere, giocare e scherzare fra di loro, ritrovandosi azzurri quanto i Puffi, motivo che gli aveva fatto concludere il tutto sotto una doccia, che si era trasformata in una serie di coccole bollenti, proprio come piaceva alla giovane coppia.

Lo spavento di quel venerdì avevo reso Jay taciturno, teneva stretta a se sua moglie e spesso le chiedeva come stesse nonostante ginecologa e ostetrica l’avessero visitata in lungo e in largo e avevano accertato che stesse bene, Jay era molto più protettivo e amorevole del solito.

Hailey però conosceva perfettamente suo marito e sapeva che in quella testa si stavano susseguendo una serie di pensieri e sensi di colpa quindi non si stupì di vederlo con addosso la maglietta per la festa del papà che aveva deciso di donargli qualche giorno prima della festa, mentre seduto sul pavimento finiva di montare l’ultimo dei due lettini. 

Hailey si appoggiò allo stipite della porte e lo osservò sbuffare mentre tentava di assemblare l’ultima spalliera. Hailey lo vide poggiare la sua fronte sul legno bianco e allora cautamente gli si avvicinò perchè tanto sapeva che l’aveva sentita. Gli mise la sua mano sinistra sulla spalla, che prontamente Jay strinse con la sua destra e lo sentì rilassarsi appoggiandosi alle sue gambe. 

Accarezzandogli la nuca, non riuscendosi a chinare a causa della pancia che glielo impediva, gli disse: “Qualcuno ha bisogno di coccole e io e i bambini vogliamo coccolare il papà migliore che potessimo desiderare. Jay questa stanza la possiamo sistemare con calma, puoi tornare a letto con me per favore? Noi abbiamo bisogno di te e tu di noi in questo momento e non provare a convincermi del contrario perchè sappiamo entrambi che staresti mentendo.” Continuò alzando un sopracciglio ma sorridendogli con quel sorriso che hailey riservava solo a lui. E in quel momento Jay vedeva solo amore nei suoi occhi. 

Jay le baciò la mano e la fede nera che Hailey condivideva con lui, si alzò facendo leva sul pavimento dimostrando che era esausto e che non voleva pesare su di lei, guardandola negli occhi e prendendole le mani le disse, prima di darle un abbraccio caloroso, nel quale entrambi sprofondarono: “ho sempre bisogno di te..” 

“E io, noi di te. Ora torna a letto con me, non voglio saperti solo. Ti voglio con me” continuò Hailey tirandolo verso la loro stanza. 

Jay la guardava rapito e assorto, era innamorato pazzo di sua moglie e anche se era scombinata, un po’ accaldata e con addosso una vecchia maglietta che il detective usava ai tempi dell’accademia, per lui era stupenda. Quando si coricarono ognuno al proprio posto, per non farsi “separare” dal pancione, Hailey poggiò la sua schiena contro il petto di suo marito, legò le loro gambe così da farsi scaldare i piedi da suo marito, perchè nonostante facesse caldo lei li sentiva gelati, e, nel mentre che lui la circondò con le sue braccia, Hailey gli posizionò le mani nel punto esatto in cui uno dei loro due figli stava scalciando.

“É la nostra bimba vero?” Domandò baciandole la nuca, indugiando un po’ e prolungando la sensazione delle sue labbra sulla pelle morbida di sua moglie.

“Si, secondo la dottoressa lei è la causa dei miei risvegli notturni e delle mie continue visite notturne. Si sta posizionando per venire al mondo.” Rispose affermativamente la donna gemendo di piacere mentre sentiva suo marito accarezzarle il punto in cui dal suo interno veniva bombardata.

“È una femmina!” Esalò Jay sempre tenendo le labbra sulla sua nuca e sfiorandogliela con il naso, facendola gemere nuovamente di piacere..

“Ho vinto la scommessa…”sentì dirgli mentre sulle sue labbra si formava un ghigno felice.. “Una piccola te” continuò.

“Una piccola me ma con gli occhi del suo papà” affermò Hailey intrecciando le loro mani e tenendole ferme per ascoltare i movimenti dei loro figli.

“Dovrei ricevere un premio, ho vinto.. peccato che non abbiamo stipulato che cosa avremmo ricevuto in caso di vittoria.” 

“Credo che mi farò venire in mente qualcosa” proferì parola sua moglie, spingendosi ancora di più verso suo marito e facendo strusciare le loro gambe e corpi.

“Stupiscimi” le rispose suo marito ispirando il suo profumo. 

Caddero in una quiete tutta per loro, si stavano godendo quel momento, anche se Hailey, dal respiro di Jay sapeva che non si sarebbe riaddormentato a breve. Non voleva forzarlo, però doveva ricordargli che lei in quel momento non era solo la madre dei loro bambini, ma era sua moglie, la sua partner e poteva parlargli di qualsiasi cosa.

“Jay, parla con me, ti prego..liberati.. non riesco più a vederti così”. Interruppe il silenzio la bionda.

Jay le massaggiò la pancia ed inspirò per poi rilasciare un sospiro lungo: “Hailey non hai bisogno di altri pensieri.. è stato un fine settimana duro, abbiamo avuto già troppe preoccupazioni. Cerca di riposare. 

Hailey si girò verso di lui, la pancia che si frapponeva fra loro, si appoggiava all’addominale di suo marito, egli poteva sentire il movimento che prima assorbiva attraverso le mani, e dentro di lui era un sollievo sentire tutti quei calcetti. 

“Jay, sto bene, stiamo bene e lo puoi sentire.. tutto ciò che voglio è che stia bene anche tu. Non sono solo la madre dei tuoi figli, sono la tua partner, sei l’uomo della mia vita e in questo momento hai bisogno di me. Lo vedo dai tuoi occhi, dal fatto che devi tenere la mente impegnata. Non voglio forzarti, non è così che funziona fra di loro, ma ti amo, sono io , sono la tua hailey e nulla può cambiare: noi parliamo, ci supportiamo e ci confrontiamo. Hai bisogno di farlo e non voglio che tu ti trattenga perchè hai paura che io mi agiti. Hai sentito la dottoressa, mi fai bene, fai bene ai bambini e ci tranquillizzi. Stiamo bene, lascia che facciamo del bene noi a Te.” Gli disse tenendogli le mani sul volto mentre gli accarezzava gli zigomi. 

A Jay si inumidirono gli occhi, e prendendo un respiro lungo alla fine cedette e si sfogò con hailey: “ho pensato che vi avrei perso. Quando sono tornato e ho realizzato e capito cosa stava succedendo ho cercato di mantenere la calma.. ci ho provato Hailey, volevo esserci in prima linea. Ma eravamo a un punto morto, Voight voleva togliermi dal caso, ma non avrei permesso a nessun altro cecchino di trovare il punto migliore, dovevo esserci io, se ci fosse stato bisogno avrei premuto quel grilletto.. lo sai vero? Lo sai che non ti ho mai persa d’occhio vero?” 

“Jay sapevo che ti saresti appostato, sapevo che mi avresti guardato le spalle, e appena ho potuto ho cercato di aiutarti a risolvere il caso. Ehi, guardami:  ci siamo fatti una confessione e una promessa molti anni fa, prima che diventassimo una famiglia: ci seguiamo ciecamente ovunque. Non avere mai alcun dubbio..io non ho mai dubbi su di te e sul fatto che mi guarderai sempre le spalle. Mi sono affidata a te dal primo momento, nel lavoro e nella vita e lo farò sempre. Sto bene, stiamo bene” gli disse continuando a passare le sue dita delicatamente sulla sua ruvida barba che tanto lo caratterizzava.

“Ho avuto così paura.. ma col senno di poi capisco quell’uomo: mi dispererei anche io se qualcuno mi portasse via voi. E c’è dato un attimo che ho vacillato. Avevo così paura quando rovisto che ti puntava la tua stessa pistola contro.”

“Jay non aveva neppure tolto la sicura”

“Si ma io non potevo saperlo.. se vi fosse successo qualcosa… non mi ci fare neppure pensare” esternò sbuffando e chiudendo gli occhi.

Poi ricominciò a parlarle, guardandola dritta nei suoi due occhi blu come il mare e pettinandole all’indietro i capelli, gesto che lo tranquillizzava ogni volta  : “ho pensato a quanto è pericoloso il nostro mestiere hailey.. Dovremo fare attenzione, non voglio che i miei figli vivano quello che ho passato io: crescere senza un genitore, sapere che la morte lo ha portato via è la cosa peggiore. Dobbiamo agire sul lavoro ricordandoci che dobbiamo tornare da loro. Tu dovrai sempre tornare Hailey, non posso crescerli senza di te.. io.. io non voglio diventare come mio padre!” Confessò alla fine Jay.

Hailey sapeva che il rapporto che Jay aveva avuto un rapporto conflittuale con suo padre. A differenza del proprio, Pat Halstead, non era stato un cattivo padre: sicuramente non era stato violento.. il problema è che era stato assente e aveva creato con Jay un rapporto conflittuale. Lo stesso jay le aveva detto che se Pat provava grande stima verso Will perchè nonostante la malattia della madre, stava cercando di avere successo Jay si era quasi annullato per starle dietro, e invece di essergliene riconoscente lo rimproverava. Aveva sempre dato molta pressione verso Jay e l’unica che sedava gli animi e manteneva unita la famiglia e quando quel collante era venuto a mancare per Jay fu più facile arruolarsi. Solo successivamente alla morte di suo padre aveva scoperto che in realtà lo aveva seguito silenziosamente essendo fiero di lui tanto quanto di Will, solo che non glielo aveva mai detto e per molti anni Jay era stato convinto che suo padre non fosse soddisfatto di lui solo perchè non approvava la vita che si era scelto.. il detective di cui si era innamorata aveva patito la differenza con il quale suo padre lo aveva trattato rispetto a Will, si era sentito inferiore da quando sua madre li aveva lasciati e quando era tornato dal fronte nessuno lo aveva scelto, tutti tranne sua moglie, che lo aveva messo al primo posto sin da quel momento in cui lo convinse ad andare in terapia: quella fu la prima delle tante volte che lei lo aveva scelto e gli aveva dimostrato quanto ci tenesse, anche se era l’inizio di quel rapporto che ora era tutta la sua vita.

“Jay lo so che li amerai e li tratterai allo stesso modo. So anche che sarò io a dover fare il poliziotto cattivo perchè quando loro ti guarderanno con quegli occhioni, che spero saranno profondi tanto quanto i tuoi, tu ti scioglierai e ti avvolgeranno talmente tanto che non riuscirai ad essere troppo duro, ma so anche che li cresceremo assieme, che li educheremo in due, che gli trasmetterai tutti quei valori profondi che mi hanno fatto innamorare di te; da te spero che prenderanno la tua anima buona, il tuo cuore così puro, la tua forza e la tua astuzia. Spero solo che non saranno troppo caparbi perchè a testardaggine, fra noi, non so chi sia messo peggio!” Cercò di scherzare hailey strappandogli un sorriso.

“No prenderanno la tua di furbizia.. già vedo la nostra piccola essere glaciale e tagliente proprio come te e on vedo l’ora.. così come immagino che il nostro piccolino avrà il mio ghigno e stenderà tutte le bambine del suo asilo”.

“Ahh, e così vuoi un piccolo latin lover?! Chissà come lo eri tu da ragazzino…” Gli chiese Hailey avvicinandosi col viso ancora di più a suo marito.

“Ohh nono, quello era Will.. io cercavo la mia anima gemella senza sapere che l’avrei trovata da adulto.. e comunque noi gli insegneremo che le donne si rispettano e si amano, che si devono trattare come i fiori, in modo delicato e gentile.”

“Mi piace Halstead.. non vedo l’ora di vederli e imparare a vedere il mondo attraverso di loro.. e tutto questo lo faremo assieme.. te lo prometto e sai che io mantengo sempre le mie promesse.. ma tu Jay dovrai essere al mio fianco, perchè se tu non puoi crescerli senza di me, io so che non posso e non voglio farlo senza di te. E sappiamo quanto tu sia un magnete per i proiettili…” disse battendogli il dito un paio di volte sul petto. 

“Tornerò sempre da voi, e prometto che anche io farò più attenzione.. ma sappiamo quanto il nostro lavoro è pieno di insidie.” Rispose pensieroso..

“Si Jay, lo è e lo sarà sempre, ma abbiamo  due motivazioni grandi per usare la testa e per essere ancora di più una squadra, io e te.. il miglior partner che potevo desiderare, l’unica persona che voglio perennemente al mio fianco, a cui voglio e posso affidare la mia vita ad occhi chiusi, l’unico uomo con la quale avrei potuto formare, desiderare e portare avanti la mia famiglia. Quindi sappi che nemmeno io posso stare senza di te”. E dopo avergli fatto l’ennesima dichiarazione d’amore fece quello che entrambi aspettavano da quando si erano avvicinati sempre di più con i loro volti mentre chiacchieravano: lo baciò in modo dolce accarezzandogli gli zigomi co entrambe le mani. Quando ad un tratto Jay decise di intensificarlo, Hailey non solo sentiva il cuore palpitare come se fosse la prima volta, ma dentro di lei sentiva i loro figli scalciare beatamente. Nonostante si stessero accarezzando con le loro lingue, ad un tratto jay sorrise proprio nell’istante in cui il bacio si stava intensificando ancora di più e le confessò: “Sento i bambini scalciare e le capriole che fanno dentro di te sono le stesse che sento io nel mio petto in questo momento. È come se fosse sempre il primo bacio.. ti amo Hailey, ti amavo in quel pub, ti ho amata al bullone per molto tempo e ti amerò per sempre fra le mura della nostra casa”.

Hailey lo vide emozionarsi, Jay adorava che i loro addomi si scontrassero perchè era come se in quel momento anche jay potesse provare la sensazione di sentire dentro di se i suoi figli proprio come accadeva per sua moglie.

“Ti senti meglio? Proviamo a dormire un po’?” Gli domandò Hailey sbadigliando.

“Si, grazie per avermi ascoltato e confortato..” Le disse baciandola teneramente.

Hailey indugiò un po’ di più su quelle morbide labbra che amava, poi si girò facendo aderire nuovamente la sua schiena allo sterno muscoloso di Jay, e tenendolo stretto a se, facendo incastrare le loro teste, gli disse: “sempre amore io, con me puoi parlare e confidare qualsiasi cosa.” 

Jay in risposta le baciò la testa e cullato dall’odore del suo shampoo alla camomilla si rilassò fino a cadere fra le braccia di Morfeo.

 

*****

 

Hailey quella mattina si svegliò nella medesima posizione in cui lei e Jay quella notte si erano addormentati. Si erano tenuti stretti nonostante il caldo di giugno gli stesse investendo. 

Hailey si sentiva accaldata, ma sapeva quanto Jay avesse bisogno di coccole, quindi grazie anche al fatto che la sua vescica aveva deciso di farla riposare, non aveva voluto staccarsi da jay anche perchè amava quelle braccia attorno a lei. 

Era arrivato il momento di alzarsi, ma non voleva svegliare suo marito, così delicatamente spostò     quelle braccia che la tenevano al sicuro, e vedendolo che dormiva beatamente si alzò e si diresse in cucina.

Quella era la prima festa del papà per Jay e se anche gli aveva dato in anticipo il suo regalo, voleva rendere la sua giornata indimenticabile, così vedendo che erano le dieci passate, mentre scese la macchinetta del caffè chiamò il ristorante tipico irlandese che Jay tanto apprezzava e prenotò un tavolo per pranzo facendosi riservare il tavolo nella saletta privata che aveva la vetrata che mostrava la parte antica di Chicago. Sapeva che Jay amava osservare la città mentre cenavano in quel luogo che gli ricordava la cucina di sua madre. 

Una volta effettuata la prenotazione Hailey, si mise a cucinare una colazione con i fiocchi. Sapeva che a Jay piacevano i pancake così decise di prepararli nella versione light allo yogurt che tanto amava. Una volta preparata la base, fece una crema al mascarpone e tagliò le fragole, la banana e dispose anche i mirtilli e alla fine condì il tutto con una leggera grattugiata di scorza di limone e  impiatto’; fece due tazze di caffè e con il suo vassoio si recò a svegliare suo marito. 

Una volta appoggiata la loro colazione si arrampicò sul letto e quasi le dispiacque svegliarlo perchè dormiva beatamente e aveva un’aria così diversa e serena rispetto alla notte precedente.

Però non vedeva l’ora che quella giornata avesse inizio, anche perchè quello era anche il loro secondo giorno di ferie, fino al prossimo lunedì jay non sarebbe rientrato al lavoro e dopo qualche spavento e tanto stress hailey voleva che quella settimana fosse per loro il più rilassante possibile. Desiderava far rilassare il suo compagno e ridere la sua prima festa del papà indimenticabile.

Hailey gli si avvicinò e iniziò a baciargli la mascella, le guance e infine posizionò delicati baci su quelle labbra che ormai erano uno dei suoi “posti” preferiti. 

Jay la stava abbracciando sempre di più e si stava godendo tutte quelle coccole.. Hailey sapeva che il detective era sveglio, ma non smise di lasciare piccoli e dolci bacetti finché non gli disse senza staccarsi troppo e sorridendo nel bacio:  “Buongiorno amore mio, e buona festa del papà”.

Jay sorrise gustandosi e approfondendo il bacio, e gemendo entrambi si sorrisero.

“Ciao” sussurrò Hailey staccandosi leggermente per poi tornare a baciarlo più volte…

“Ciao anche a te, anzi ciao a voi tre” le rispose strofinando le mani sulla sua pancia e tornando a baciare il suo collo e le sue labbra.

“Sei riuscito a prendere sonno?”

“Si, tu? Questi due terremoti si sono poi tranquillizzati? Finché non sono caduto in un sonno profondo e ho tenuto le mani sentivo che calciavano alla grande. Stai bene? Non ti ho nemmeno chiesto come mai eri sveglia questa notte..” Le rispose con la voce ancora impastata dal sonno lasciandole un bacio a stampo. 

“Mi sono svegliata perchè non avevo te accanto a me e ne ho approfittato per andare in bagno, ma principalmente mi mancavi tu.. anzi ci mancavi tu. I bambini una volta che sei tornato si sono tranquillizzati, proprio come venerdì. Non possiamo e non vogliamo fare a meno di te!” Gli comunicò Hailey sorridente.

“Ti amo” le disse Jay grato per quanto hailey tenesse a lui e al suo benessere, le era grato perchè ogni volta che lui aveva bisogno di lei, le correva in suo aiuto anche quando lui stesso credeva di non doversi sfogare. Solo alla fine della “loro cosa” si rendeva conto quanto lei le facesse sempre e più che bene.

“Arriverò sempre a soccorrerti..e ti amo anche io!”

“Cosa vuoi per colazione? Solito decaffeinato o tisana?” Le domandò jay stringendola a se.

Solitamente era jay a preparare la colazione al mattino, era una coccola che le riservava da quando avevano iniziato a stare assieme, sia quando si rifugiavano a casa di hailey o a casa di jay. 

Da quando poi era rimasta incinta Jay, che era un fanatico della sana alimentazione, si era preso cura di lei sia dal punto di vista affettivo che dal punto di vista alimentare, infatti hailey aveva preso il giusto peso e sia lei che i bambini si stavano nutrendo nel modo perfetto e Jay ne era soddisfatto e goduto.

Hailey si alzò dal petto di Jay e inginocchiandosi gli disse, lasciando un bacio sul naso: “questa mattina, sono io che coccolo te: quando mi sono svegliata dormivi beatamente e anche se amo svegliarci assieme, oggi è la tua festa quindi lascia che ti coccoliamo noi” gli confessò guardandolo con quello sguardo smagliante che riservava solo a lui. 

Jay rimase piacevolmente colpito, non perchè non fosse abituato a quelle piacevoli attenzioni, ma in quel momento aveva bisogno di tutto quell’amore. 

Hailey mise al centro del letto il vassoio e a suo marito si illuminarono gli occhi.

“Hai fatto tutto ciò adesso?”

“ Si, dobbiamo iniziare al meglio questa festa del papà, e dato che il regalo te l’ho dato in anticipo, questo è il mio modo per farti gli auguri e renderti speciale.. più del solito.. ah!  E per pranzo ci aspetta un tavolo riservato al tuo ristorante irlandese preferito!” Gli disse eccitata Hailey.

Jay la guardò stupefatto, amava quella donna. Lo conosceva così bene che sapeva che tutto ciò di cui aveva bisogno per festeggiare era passare del tempo rilassante insieme! 

Si sporse verso di lei e rubando un mirtillo dal suo piatto, avvicinandola a se tenendola per la nuca, la baciò e la ringraziò.

“Na avevo proprio bisogno” le confessò

“Lo so, e io avevo bisogno di farti sentire quanto sono e siamo fortunati ad averti. Jay sei l’unica persona che voglio al mio fianco e con cui so di poter costruire e portare avanti tutto questo!” Gli ripetè indicando la sua pancia. “Non dubitare mai di quanta fiducia e apre io riponga in te! E no vedo l’ora che anche questi due mostriciattoli potranno dimostrartelo così da stenderci entrambi” gli confessò facendogli illuminare ancora di più gli occhi. 

“Si esatto, così tutta la mia freddezza, da detective dell’intelligence duro e tutto d’un pezzo andrà letteralmente a farsi fottere…” disse abbozzando un suo ghigno tornando a rubare un altro pezzo di banana dal piatto di Hailey.

“Ehi, mangia quello che trovi nel tuo piatto, basta fregare il mio cibo, devo mangiare per tre!”

“Ma come non condividiamo tutto? Mi sembrava di avere capito così dato che ormai il mio armadio è diventato il nostro.”

“Si è vero, ma questo non vale per il cibo. Ti va bene che sto bevendo questa schifezza di decaffeinato..” 

“Non vedo l’ora di tornare a rubare il tuo caffè durante un appostamento” gli disse jay facendole l’occhiolino e iniziando a mangiare…

Hailey gli sorrise e gli confermò che sarebbe accaduto presto: proprio come a suo marito, anche ad hailey mancava particolarmente lavorare in partnership con lui. Nel corso degli anni si erano divisi pochissime volte, era raro che Voight li dividesse: era accaduto quando mise alla prova Vanessa, e ogni tanto capitava che li dividesse ma non avevano mai lavorato così distanti come il periodo della gravidanza. Per fortuna Voight aveva mantenuto Hailey al bullpen e per una volta dovevano ringraziare di essere gli unici detective all’interno della squadra. Riuscivano a vedersi tutti i giorni e sopratutto collaborare, ma non era come lavorare a stretto contatto come erano abituati a fare ed entrambi sentivano la malinconia di quei momenti che adoravano. Hailey sapeva che jay si sentiva più a suo agio a lavorare con lei e lo capiva, ma al momento doveva andargli bene Kebìvin, che per il detective si rivelò comunque la scelta migliore dato che avevano gli ideali e un modo di agire piuttosto simile.

Una volta finita la colazione Jay riportò il vassoio e caricò la lavastoviglie, poi tornò a letto da sua moglie e invece di farla alzare, le levò la maglietta lasciandola in intimo e la spinse nuovamente sul materasso.

“Abbiamo ancora un po’ di tempo prima di andare al ristorante, che cosa vuoi fare jay?” Chiese Hailey furbescamente guardando suo marito che aveva uno sguardo piuttosto seducente.

“Hai letto la maglia no? Voi tre siete il mio regalo migliore, quindi mi godo il mio regalo.” Le disse baciandole la mascella, per poi dedicarsi al collo iniziando ad accarezzare e palpare i suoi fianchi ancora più rotondi e sensuali.

“No no apparino, non iniziare qualcosa che non possiamo continuare.. sai che se iniziamo una delle nostre serie di coccole non finiremo in tempo per prepararci e arrivare puntuali, e poi io devo fare ancora la doccia, sta notte i miei ormoni impazziti mi hanno fatto sudare come se avessi fatto una maratona, e sai che la gravidanza non mi permette di fare qualcosa di veloce..”

Hailey da quando era rimasta incinta aveva letteralmente gli ormoni impazziti. Se in un primo momento aveva pensato che il sesso e la gravidanza non andassero d’accordo, aveva scoperto che a differenza di altre gestanti non ne aveva mai abbastanza, e infatti la loro intesa sessuale era aumentata di fra lunga: entrambi sapevano quando iniziavano ma mai quando sarebbe finita perchè effettivamente hailey era insaziabile per la gioia di suo marito, che capito che fare l’amore con sua moglie non faceva male ai bambini, anzi rendeva ancora più serena Hailey che trasmetteva contentezza e tranquillità a loro, non riusciva a dire di no alle coccole. E il mattino sembrava uno dei momenti perfetti.

“Ehi voglio il mio regalo” le disse stuzzicandole l’interno coscia..e sentendola irrigidirsi capiva che stava facendo effetto.. 

Hailey lo guardò con aria di sfida e ci pensò lui a stuzzicarla ancora un po’..

“Potresti fare una doccia veloce, e riprendiamo da dove abbiamo interrotto proprio ora” continuò lui spostando le mani propri verso la sua intimità..

Hailey sussultò di piacere, dato che con la gestazione era diventata ancora più sensibile e facendo finta di pensarci su, continuò a stuzzicarlo, passando il dito indice sul suo petto muscoloso.

“Però dopo la doccia devo fare tutta la routine con l’olio per nutrire la pelle, per evitare e contrastare le smagliature.. ci metterò una vita…” 

Jay sapeva cosa stava per chiedergli: ad hailey iniziava a piacere che fosse proprio Jay a coccolare il suo corpo e quindi le propose ghignando:

“Beh a quello ci penserò io!” 

Hailey non se lo fece ripetere nemmeno una seconda volta, si alzò con un’agilità strabiliante nonostante fosse al sesto mese, e lanciandogli il reggiseno, si dileguò sotto il getto dell’acqua bollente.

Fu una delle docce più veloci che fece in vita sua, e con addosso l’accappatoio di Jay tornò in camera da letto con l’olio per il corpo e la crema per il seno che aveva iniziato ad usare una volta che la gravidanza glielo aveva fatto lievitare.

Jay l’aspettava al centro del letto in tutto il suo splendore. Lo baciò ardentemente e si posizionò seduta con la schiena  attaccata alla spalliera del letto. Jay la tirò delicatamente per le gambe e la fece sedere praticamente su di lui e quando le aprì l’accappatoio la ammirò esterrefatto.

Hailey si era meravigliata di quanto più la gravidanza andasse avanti e più suo marito era coinvolto da lei. Aveva avuto qualche timore che più sarebbe ingrassata e più il desiderio si sarebbe affievolito e invece loro dovevano essere l’eccezione alla regola. Jay la bramava ancora di più e Hailey non poteva che esserne più felice perchè non avrebbe mai smesso di fare l’amore con lui.

Le lasciò un bacio al centro del seno e le disse: “Sbaglio o questo è il mio accappatoio?”

“Il matrimonio è condizione no? Lo hai detto tu!” Gli sorrise in modo furbo e civettuolo.

“Assolutamente. Ti sta bene ma stai meglio senza” continuò baciandole umidi baci sul seno e sulla pancia che stava diventando sempre più dura.

Jay prese poi la crema per rassodare il seno e gliela spalmò, facendola sussultare per la freddezza del gel e non solo.. stava sentendo il calore dentro di lei emanare e si sentiva molto sensibile mentre suo marito aveva iniziato a spalmarle la crema con movimenti circolari e delicati che la stavano deliziando delle piacevoli coccole. 

Mentre Jay rendeva quel momento ancora più intimo, Hailey lo prese per la nuca e gli stampò un caloroso bacio sulle labbra gemendoci sopra non appena Jay intensificò il massaggio per poi passare all’altro seno. 

Hailey adorava tutte quelle attenzioni e mentre si godeva quelle carezze, aveva iniziato a puntare i suoi talloni nella schiena di jay legandolo in qualche modo di più a se.

“Ti amo” gli sussurrò baciandolo ancora una volta. “Ti amiamo” continuò prima di intensificare un po’ di più quel bacio da cui non si sarebbe staccata. Nonostante ciò Jay era passato all’olio, se lo mise tra le mani, lo scaldò un po’ per evitare di farle provare troppo sbalzo termico, dato che hailey era diventata molto più sensibile se le si toccava l’addome sempre più tirato, e iniziò ad accarezzare dolcemente la pancia. Al suo tocco, i bambini al loro interno che avevano iniziato a scalciare durante la colazione si calmarono ed Hailey ringraziò suo marito con uno sguardo. 

Jat baciò il suo ombelico che ormai assomigliava ad un bottone ed Hailey si rilassò ancora di più quando suo marito si spostò al di sotto della sua pancia e passò la sua lingua. Hailey che aveva teso le braccia dietro di se, lasciò cadere all’indietro anche la sua testa ansimando. 

Jay aveva iniziato anche a parlare ai loro bambini e hailey oltre ad amarlo sempre di più provava sempre una grande tenerezza.

“Buongiorno anche a voi.. papà vi ama tanto e spero che tutto l’amore che mamma sta ricevendo io possa trasmetterlo anche a voi. Papà ha vinto la scommessa, ora però dobbiamo accontentare la mamma… sappiamo che avete aperto i vostri occhietti e sarebbe stupendo fossero verdi proprio come mamma desidera.. non vedo l’ora di incrociare i miei occhi con i vostri sguardi e vi prometto che non vi perderò mai di vista. Vi amo tanto e grazie per avermi scelto come papà.” 

Ad hailey le mancò il fiato, non solo perchè jay le stava solleticando l’addome con le labbra e con la barba ma perchè adorava quando lui parlava a loro. Spesso lo faceva anche quando pensava che hailey dormisse, faceva lunghi discorsi con loro e non dimenticava mai di elogiare sua moglie con i loro figli. Quella gravidanza li stava facendo innamorare sempre di più l’uno dell’altro.

“Jay..” Lo supplicò Hailey sentendo il cuore dentro di se aumentare.

Jay allora l’attirò sopra di se e baciandola focosamente entrò dentro di lei facendola sussultare di piacere e seguendola una volta trovato il ritmo.

“Dovrei essere io a darti più attenzioni. Oggi è la tua festa” pronunciò balbettando tra una parola e l’altra perchè il piacere la stava per invadere.

“Oh fidati, darti tutte queste attenzioni è il miglior modo per festeggiare”.

Hailey lo guardò in modo profondo e dopo avergli dato un bacio carico di passione e trasporto si spostò a mordergli il mento. Aumentarono il ritmo e quando Jay sentì sua moglie tramare sotto di lui ebbe il segnale che aspettava: come sempre dava priorità il piacere della donna e solo dopo sprigionava e si lasciava andare per soddisfare il suo. Una volta raggiunto per entrambi, tornando ad avere battiti e respiri regolari Hailey lo baciò e gli disse: “Non male come prima festa del papà”.

Jay rise, la strinse a se e le rispose “non vedo l’ora di scoprire come saranno quelle a seguire…”

“Ancora migliori perchè saremmo in quattro”.

Si baciarono suggellando il loro amore e il momento e si ritrovarono a fantasticare sul futuro, ormai era diventato uno dei loro passatempi preferiti.

Quella prima festa del papà fu speciale per loro: dopo essersi coccolati andarono a pranzo in uno dei ristoranti preferiti di jay, uno di quegli che gli Ricordavano la sua infanzia, passarono al cimitero dai signori Halstead portando una rosa bianca ad entrambi e poi una volta tornati a casa Jay chiese ad Hailey se se la sentisse di partire per la baita. Dato che avrebbero avuto una settimana tutta per loro Jay voleva trascorrerla nel modo più tranquillo possibile. 

Tre ore dopo si trovarono immersi nella natura e nella serenità dei boschi e delle montagne del Wisconsin. 

Conclusero la serata rotolandosi fra le lenzuola proprio come l’avevano iniziata: amandosi e fantasticando sul futuro e sui loro bambini. Quando hailey prese sonno, jay chicchierò con il suo pancione promettendo una vita felice ai loro bambini, promettendo loro di insegnarli tutto ciò che sapeva, li avrebbe indirizzati nel loro cammino standogli affianco grato per avere una donna fantastica che li avrebbe mesi al primo posto sopra tutto. Jay era grato alla vita per ciò che gli stava donando ed era pronto a celebrarlo ogni singolo giorno così come era pronto a onorare le tre creature che maia di più al mondo e che finalmente gli avevano dato una ragione di vita facendolo sentire in pace con se stesso. Aveva raggiunto l’equilibrio che tanto sognava e il merito era di un angelo biondo dagli occhi di ghiaccio che aveva scelto di migliorarlo e accompagnarlo e che ora dormiva appiccicata a lui permettendogli di sentire le due creature che avevano dato ancora più senso alla loro piccola ma immensa famiglia.

   
 
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