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Autore: Andromeda 5    24/03/2022    1 recensioni
Trama: Sierra e Davide sono due perfetti sconosciuti, ma hanno qualcosa in comune: l’amore per la scrittura. Entrambi frequentano un master, ma per tutto il semestre del primo anno non hanno mai fatto un progetto nello stesso gruppo. Sarà un progetto di scrittura creativa ad unirli: scrivere un breve romanzo rosa. Sierra non ha alcuna esperienza dell’amore: friendzonata più volte, ormai ha rinunciato a cercare il principe azzurro. Davide invece tiene una relazione a distanza. Allora ecco la proposta: fingere di essere una coppia per 15 giorni, ovvero fino alla fine del compito. Riuscirà Sierra a capire cosa si prova ad essere innamorati? (ispirato ad un sogno)
Genere: Commedia, Fluff, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het, Crack Pairing
Note: nessuna | Avvertimenti: Incompiuta | Contesto: Contesto generale/vago, Universitario
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“Sono in ritardo! Sono in ritardo!” Una voce femminile seguita da uno scalpiccio risuonava per i vuoti corridoi dell’università. Sierra piombò nell’aula appena un minuto prima dell’inizio della lezione ansimante e sudata “come un muflone”, come amava dire. 

Sierra non amava arrivare in ritardo, ma quella mattina ne erano capitate di ogni: la sveglia non era suonata, il metrò era partito senza di lei e quello successivo era più lento di una lumaca. Si era appena seduta in uno di quei pochi posti davanti ancora liberi, quando notò che vicino a lei c’era Davide. Non ci aveva mai parlato assieme, ma sapeva che tipo di persona era in base a quel poco che aveva notato nel primo semestre: era uno di quelli che intervengono sempre nelle lezioni e stava sempre appiccicato a Mario, un altro che interveniva sempre. 

Sierra, invece, era il tipo di persona che non amava stare al centro dell’attenzione ed era molto taciturna. Infatti, non amava parlare con i compagni di corso fuori dai lavori di gruppo ma non perché fosse introversa; Sierra agiva così perché sapeva che, dopo i due anni di corso (alcuni dopo uno), non avrebbe mai più rivisto quelle persone e non voleva affezionarsi. Per questo motivo, Sierra stava sempre da sola, anche se solo apparentemente perché aveva ancora contatti con le amiche che si era fatta in triennale, ma in realtà sentiva un po’ di solitudine. 

Il professore si alzò dalla cattedra e disse:-Il progetto di queste due settimane sarà la scrittura di una storia.- tutti rimasero in silenzio - Siccome siete dispari, farete il lavoro a gruppi da quattro e uno da due. Il tema lo sceglierete estraendo uno tra i bigliettini che ora passeranno.-

Tutti si misero subito in gruppo, tranne Sierra ovviamente. Non aveva preferenze sul con chi fare gruppo fin da quando era piccola. Rimanendo seduta e non accorgendosi di chi era seduto vicino a lei, Sierra si guardava intorno per vedere se qualcuno si fosse accorto che era sola.

-Sembra che dovremo lavorare in coppia.-disse una voce a fianco a lei.

Sierra si girò lentamente e capì che era stato Davide a parlare. 

-Pare proprio di sì.-sussurrò Sierra con un filo di voce.

Sierra non ebbe il tempo di capire cosa stava succedendo quando una scatola le fu fatta passare davanti dal professore e, senza pensarci, estrasse un bigliettino piegato in quattro. Le mani di Sierra aprirono lentamente il foglio mentre Davide la fissava. Sierra era a disagio: le probabilità di finire a fare un progetto in coppia e, per giunta, con uno dei pochi ragazzi del corso erano scarsissime, era quasi impossibile che accadesse una cosa del genere. Di colpo, Sierra ebbe un sussulto e il cuore le iniziò a battere forte mentre sentiva il suo viso accaldarsi, segno che stava iniziando ad arrossire per l’imbarazzo suscitato da quel foglio di 10x10cm. Su quel foglietto bianco c’era scritto, in fucsia fluorescente, “ROMANZO ROSA”. 

Sierra lasciò cadere il biglietto sul banco guardando Davide nell’istante in cui prese il biglietto per leggerlo attonito, poi distolse lo sguardo cercando di ricomporsi. “Com’è possibile?”pensò ”Le possibilità che una cosa del genere potesse anche solo accadere è impossibile. No, io sto sognando e questo è solo un incubo!...Calmati Sierra! Ti ricordi cosa ti sei ripromessa tre anni fa?”si ripetè in testa, come un mantra, la seguente frase”Non devo mostrare le mie emozioni, men che meno davanti a un maschio.” 

Davide, invece, pensava a tutt’altro: “Romanzo rosa? Ma io non ne ho mai scritto uno in vita mia! Nel mio lavoro di giornalista non mi sono mai occupato della ‘posta del cuore’, quello è il compito della mia collega (nonché fidanzata) Holly…è lei quella appassionata di love stories!” poi guardò Sierra e pensò “Ok, sono con la bella tenebrosa. Fantastico! Sembra simpatica, ma non so mai cosa dirle dopo averla salutata. Forse perché, finora, non abbiamo mai lavorato insieme….già, perché finora ho seguito sempre Mario. Quello, in ogni lavoro di gruppo, mi vuole sempre con sé. Sembra strano che oggi sia assente…non si perde neanche una lezione.” 

-Strano che Mario non c’è.-disse Sierra cercando di rompere il ghiaccio. Davide si sentì come se l’avesse letto nel pensiero. 

-Ehm…-cercò di rispondere lui, colto alla sprovvista- Non so nemmeno io il motivo per cui stranamente oggi non c’è. Da che lo conosco, non ha mai saltato lezioni. Pensa che una volta è perfino venuto in università con la febbre a 38 pur di non restare indietro.-

“Mi ricorda una mia amica.”pensò Sierra, poi chiese:-Vi conoscete da tanto?-

-Ci siamo laureati nello stesso anno.-disse Davide- Ci conosciamo abbastanza bene, ma non so molto di lui.-

Sierra notò che il professore li stava fissando e poi guardò lo schermo del proiettore: dovevano iniziare a buttare giù qualche idea per il racconto.

-Hai qualche idea per la storia?-chiese Sierra.

-No, vuoto totale.-disse Davide.

- A chi lo dici.- sospirò Sierra.

-Proviamo a riflettere: romanzo rosa, io sono un maschio, tu sei una femmina…-

-Ah, che occhio.-disse Sierra, poi ci pensò e si sentì di nuovo imbarazzata, ma cercò di darsi contegno dicendo:-Forse ho un’idea: due perfetti sconosciuti che, per un qualunque motivo, devono fingere di essere una coppia.-

-Potrebbe andare.-disse Davide-Dovremo farli mettere insieme alla fine, non ti pare?-

-No, è un cliché da commediola romantica.-disse Sierra-Chi lo dice che alla fine i due protagonisti debbano mettersi insieme per forza?-

-Scusa la domanda,-disse Davide-Ti sei mai innamorata? Hai mai avuto una relazione sentimentale?-

-Ehm…preferirei non parlarne. Tu?-

-Io?-Davide non se lo aspettava-Certo che ho una ragazza e la nostra è una relazione stabile, anche se a distanza.- e dicendo questo le mostrò l’anello d’argento che portava al dito, poi aggiunse- Ci sposeremo per la fine dell’anno.-

Sierra lo guardò visibilmente scioccata e pensò “COSA? Fantastico! Lo sapevo: quelli di bell’aspetto sono sempre già presi...Aspetta,...ma a me non interessa minimamente!"

Si riprese scuotendo leggermente la testa e disse:-Se non hai idee migliori, la mia mi sembra perfetta.-

-Anche a me,... credo.- disse Davide-Com’è il tuo stile di scrittura?-

-Io baso i miei racconti e i miei personaggi su persone particolari che incontro o su cose che mi capitano.-disse Sierra- Poi farcisco il tutto con cose non vere e i miei personaggi si discostano un po’ da chi mi ispiro perché fanno sempre un po’ come vogliono loro una volta che prendono vita. Il tuo stile invece come lo descriveresti?-

-Io scrivo articoli di giornale ed è ovvio che debba raccontare la verità, tutta la verità e nient'altro che la verità.-

-Lo giuro.-rimbeccò Sierra ed entrambi si misero a ridere. 

-Allora dovremmo sperimentare in prima persona una situazione simile.-disse lui.

-Ok,-disse Sierra-dovremmo vederci più spesso. Credi di potercela fare?-

 
   
 
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