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Autore: _Briareos_    24/03/2022    0 recensioni
Altra vecchia fic mai finita, la posto perchè racconta una cosa che so mette in dubbio tanti. Se e cosa ha rivelato Sayo a Battler da farlo come Tohya creare i giochi per lei, Beatrice e Ange? Commemora Beatrice, il suo peccato e il suo non risucire a salvarla creando ep 6-8, ma quanto sapeva? E se fosse andata diversamente, di poco, da spingere Beatrice ad andare perchè non le si legasse troppo? Ripeto, la fic doveva continuare, ma non l'avevo finita, il prossimo capitolo sarà più u'analisi e considerazioni in mezza fic. Non è scritta quindi la scriverò perchè tengo a questa opera, per motivi miei e non come folli da non capire i messaggi celati sotto il metamondo.
Genere: Angst, Introspettivo | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Battler Ushiromiya, Beatrice Ushiromiya, Lion Ushiromiya, Shannon
Note: nessuna | Avvertimenti: Spoiler!
Capitoli:
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finale alternativo bad Questo doveva essere il finale originale, anzi era più lungo e li conteneva entrambi in verità, ma parlavo con alcuni di voi per mp e in particolare Legeia, che la ringrazio, decisi per mettere quella parte. E poi dopo che mi ha lasciato il commento nella pagina della fic, mi disse che non era giusto non mettere anche questa parte proprio di Tohya. E quindi eccola come finale alternativo, dove parla Tohya e con alcune cose NEGATIVE  su Yasu/Sayo che penso. ma spiego tutto così chiarisco le fic messe a parte e perchè sono così. E leggete le altre fanfiction per capire alcune cose di ocme vedo l'opera





"Allora Tohya.. sei pronto?" chiese Ikuko entrando nella stanza, metnre lui era dietro la scrivania a scrivere.

"...si.... SI! Credo di essere pronto!" fece questi prima dubbioso e poi sospirando diventando sicuro

"Oggi ho intenzione di farti un'intervista. Perchè con Yukari abbiamo deciso di scrivere la parte finale della leggenda della Strega dorata a sei mani. Ma hai deciso di mettere la parola fine con una controparte per lei. Ma come hai detto tu, manca l'ultima pagina o due pagine, di riflessione su e per Beatrice nei libri. Hai deciso di dare una nota dell'autore per raccontare di lei per davvero e morta Eva, con l'accordo con Yukari, desideri darle un posto nel mondo come pensi meritasse. E quindi, sono qui per raccogliere ogni cosa che ancora ti senti e provi da quella sera..."

"Si" fece lui sorridente prima ma poi come se provasse astio "quando ho rivisto il suo volto e finalmente da decenni ho avvertito cosa necessitava a Battler. E questo ha dato pace ad entrambi..."

"Si, ma prima di giungere lì, partiamo da prima...per Beatrice..."

"Beatrice..." fece lui con un'espressione che a Ikuko sembrava negativa, mentre lui vedeva la gatta di Ikuko distesa come una regina su uno scaffale della libreria, a fissarlo come interessata quanto la padrona, con  qeugli occhi espressivi

"... ma prima di questo, vorrei parlare con il Battler nascosto in te..."

"Vuoi dire morto e ora in pace..." fece lui guardando fuori la finestra con tristezza

"Battler... tu sei morto?!" fece lei con un tono interessato

"SI...!" fece lui di colpo, poi strinse le labbra "NO... non lo so. Adesso, dopo quella sera di halloween siamo in pace ma i suoi ricordi non mi tormentano più! QUindi... Per me il Battler dell'epoca è... prima vedevo i suoi ricordi ma allo stesso modo lui urlava dentro la mia testa... emergeva insieme ai miei ricordi..."

"Emergeva... come?" sedendosi su una poltroncina distante da lui ma di fronte a dove lui era

"A volte era come se pensasse da solo. Era nella testa come se discorresse perso nei pensieri, disperato, per qualcosa che non poteva raggiungere e ottenere... e la sensazione era di struggimento e disperazione per qualcosa che lo tormentava, non andava, ripeteva che era tutto inutile e... e mi andava contro, contro di me che rifiutavo il ricordo di quella persona... poi mi accorgo che sono solo io mentre ragiono su qualcosa del passato, ma seriamente sembrava come se lui fosse al mio fianco a sussurrare e bisbigliare che doveva tornare per qualcosa..."

"... parli di..."

"...della questione di Beatrice. Io rifiutavo, lui desiderava qualcosa. Era uno scontro. Lui desiderava riprendere il controllo, sovrastarmi, per raggiungere cosa lo tormentava, io non accettavo determinate cose e che mi cancellasse... "

"E poi quel ritratto..." fece lei in un soffio, spronandolo, vedendolo non in conflitto ma ogni volta che parlava di lei, Beatrice, gli veniva quasi il sangue amaro

"DA quando ho rivisto quel ritratto, ho trovato la consapevolezza e comprensione e... pace, con Battler rasserenato e che posso definire andato dove doveva... Ogni volta mi torna in mente, rivedendo tutto come fossero i miei occhi,  quando mi calmai, dopo che mi trascinò via, e la affrontai perchè non sapevo chi fosse. Era così diversa da come la conoscevo, per poi scoprire che.. la Shannon che conoscevo era in parte lei e in parte... e che la vedevo diversa non tanto per l'aspetto, quello era dovuto ai suoi travestimenti ma... il carattere opposto a Shannon. La dolce, imbranata, timida Shannon contro la piena di forza, caparbia, irruenta Beatrice quando si arrabbiava e agiva... Shannon era qualcosa che aveva creato per sfuggire a chi fosse, perchè le dicevano che non andava bene come era. E il suo racconto di come per la solitudine aveva creato delle persone in cui si immedesimava da dar loro vita, e qaunto mi fece sentire colpevole e ....Quando mi raccontò seduti sulla passerella per passare la notte la sua storia, io non capì subito. Tante cose. Ma riuscì a spronarmi con determinazione perchè mi salvassi e andassi dove voleva che... mi aveva salvato nonostante desiderasse punirmi. E da quando ricordo molte cose senza il dolore e cosa mi stava uccidendo, ho iniziato a studiare ogni cosa che mi disse e rivedere tutto da un'altra prospettiva..."

"E hai rifiutato Beatrice... anzi, Sayo o Shannon..."

"Si,. Ricordo ancora quando si presentò, un nome per me nuovo e una persona che alla fine era distante da quella che... Così diversa dalla placida e tenera Shannon che sembrava impossibile. La sempre schiva, modesta, impacciata, sempre ad arrossire, Shannon. E poi me la trovai nella sua vera forma e... se fosse rimasta se stessa in tutto, a volte mi sono chiesto se avrei pensato di contattarla in quegli anni... Se fosse stata lei per davvero... Quando discutemmo quella notte e mi raccontò il suo cuore, la sua motivazione per quanto creò contro di noi, mi sentì stupido e piccolo. Io, che quando le promisi determinate cose, mostrai il meglio di me ma non immaginavo cosa celasse quella persona. E il male che potessi farle, oltre quello che aveva subito, da sola. Quella notte le chiesi... le domandai cosa sarebbe accaduto se risolvendo velocemente quel puzzle del nonno e le avessi parlato... Quanto mi sono dato dello stupido da quando ricordo. Poteva essere lei a comunicare con me?  fu colpa mia che la lasciai in attesa di qualcosa che per lei era fondamentale, prezioso  e lei per sentirsi serva e inferiore non mi cercò mai, sperava solo. Quando mi raccontò il suo passato, mi resi conto con amarezza che la mia proposta di essere pari e considerata da me, era qualcosa di grandioso. Unico, irripetibile e vero come non si aspettava e poteva desiderare, anche essendo così piccola rispetto anni dopo. Accettata, voluta, una mano tesa a tirarla fuori da quella che fu alla fine una gabbia. Qualcosa al di fuori di come Genji e la mia famiglia l'aveva fatta crescere.  E io ero colpevole di averla illusa. E la lasciai là, alla mercè della mia famiglia, come trattavano gli altri, anche se tra loro non è che fossero... a volte mi osno chiesto se meritavano cosa accadde. Visto che la risoluzione fu scelta e decisa da loro, alla fine. E lei era stata trattata malissimo ogni giorno, considerata inferiore e obbligata anche a ringraziare di cosa aveva. Lei, che in verità era tutto su Rokkenjima, ma solo una persona, mio nonno oltre i domestici, sapeva. E per la prima volta, da quello che capii, io l'avevo trattata come pari e normale, con qualità da volerla al mio fianco. Facendola sentire apprezzata e vista, per la prima volta. E promettendole di sfuggire ad un'esistenza amara e ingrata. La lasciai sola con i suoi demoni interiori e reali sotto forma della mia famiglia, e impazzì. E io, senza neanche saperlo, ne ero la causa...."

"Ma è partito da questo il tuo rifiuto per lei..."

"Tutto è partito... dal ricordo di quel bacio. Venne così... da solo! HO sempre ricordato quando mi diede quel bacio a tradimento, perchè fossi occupato con gli occhi chiusi mentre preparava il suo... sparire come la strega che millantava di essere... ho sempre ricordato lei in un certo modo, con disperazione e amarezza. Battler diceva...- Non l'ho salvata. non sono stato in grado di salvarla prima con le parole, e dopo con le mie forze ed ero stato rapito da lei per come appariva, come fu nei miei riguardi finchè non sparì...-.  e poi ricordai, quella notte sotto il ritratto. Il suo racconto. Cosa mi disse. E che alla fine, oltre a cosa era realmente per nascita, anche se disse solo che ebbe un incidente e fu cresciuto come bambina... non ho fatto altro che tenerla dentro di me per ciò che non ho fatto e per cosa provai. E... quando ricordai quel momento sulla barca, mi tornò... disse chi era nei miei riguardi, e...  Io ho accettato, ho compreso, ho messo una pietra sopra a quello che aveva fatto, ai suoi peccati che la opprimevano, perchè ero io in colpa nel tutto. Ma era lei a portare la croce più pesante di tutte. Perché Beatrice si fatta carico di tutte e tre le generazioni di peccati e dolore, restando a fluttuare nell'oceano e io non posso raggiungerla anche solo per darle una degna sepoltura, come ho fatto nei libri. E quante mi volte mi sono chiesto cosa pensò mentre annegava e perdeva la vita..." scuotendo la testa disperato

"Eppure non è questo c he rifiutavi..."

 "Ricordando, mi sono sempre chiesto che vita avesse fatto a Rokkenjima, tutta la sua vita, per come si sentiva, un mobile e basta, e scoprendo la verità. Frammento dei nostri discorsi seduti sulla passerella... Aveva sempre voluto morire per porre fine a tutto e pensava dopo la promessa falsa che le feci... che l'unico modo per lasciare l'isola senza le catene del passato fosse farlo, morire. Se lasciavamo l'isola,cosa avrei imparato da lei che la turbò tanto da decidere di andarsene?. Ho paura di questo. Sembrava... quelle ore con me, come se quei momenti fossero come un sogno. Sorrideva, a volte di cuore, a volte con un velo che le ombreggiava il viso.  Era una gioia troppo grande, vedendo i suoi occhi,  che forse per lei era qualcosa di impossibile da immaginare, afferrare. E vivere. So che qualcuno potrebbe dire che da ragazzini si fanno e dicono cose stupide ma... se dicessi è vero, a mia discolpa, non renderei gustizia al suo dolore. Io non potevo sapere ma poi lui prima e io ora, comprendo che le parole e promesse possono avere un peso, ma per l'altro. Senza rendersi conto di niente, si crede di esser passati solo per fighi! Si, non sapevo bene la sua situazione, ma rimase sola senza poterne parlare con nessuno e... anche se lei poteva cercarmi, nonostante da cosa disse desiderò farlo ma credeva di non poteva farlo essendo serva... avrei potuto almeno chiedere di lei ai cugini e farle capire che la pensavo. Ma in verità... mi ricordai di lei solo rivedendola quel primo giorno, sei anni dopo. E lei aveva passato anni sola, a soffrire, e sperare in una promessa mai mantenuta, ne ricordata. E se avessi risolto prima, quell'epigrafe..."

"E il suo matrimonio?"

"Si, me lo disse. Ma disse anche se no nsi sarebbe sposata. Aveva tenuto, dopo aver scoperto la verità, tutto dentro. Soffriva da sola e in silenzio, cercando forza nelle gentilezze di George, quelle promesse e segni di affetto in piccoli aiuti e segni loro e... ricordo quando disse che però soffriva per un amore per metà falso. DA parte sua, perchè non avrebbe continuato alla fine tutto. Lei voleva morire, e sarebbe accaduto prima o poi, sarebbe scomparsa e George avrebbe conosciuto poi una donna, vera, con cui portare avanti i suoi, di sogni! Quelli si lei non si sarebbero avverati! Affermò disperata, spalle al muro e le gambe strette tra le braccia, che non vi era davvero nulla di caldo e gentile con lei, sapendo certe cose. Che sarebbe stata rifiutata e tenuta da parte. Come fu per tutta la sua vita. Quindi aveva ricevuto quell'anello da George ma anche se provava affetto per lui, non vi sarebbe stato niente. Perchè senza saperlo, lei lo sapeva, George stava giurando amore eterno a Shannon, la quale era una sua personalità e non lei veramente, e che quell'amore significava dare e saper fare delle cose. per lei, disse, impossibili da mantenere. E quindi, quell'anello, era per Shannon, non per lei. E amaramente mi disse che aver creato quella personalità le si ritorceva contro. Non era lei la destinataria di quell'amore e speranze che non poteva avere. Non voleva veramente prenderlo in giro, ma era così bello diceva, dentro di lei, sentire il  calore e l'affetto di qualcuno! E poi con Gessica. Mi rivelò che lei accettava la sua parte di Kanon,  lì con lei, anche se... anche lei, ripeteva, l'avrebbe accettata nonostante tutto, o...si sarebbe sentita tradita? E lei soffriva dentro, in silenzio! lei li aveva i sogni. Disse che per dimenticare me si era avvicinata all'altra sola persona più vicina e di qualità,George, ma disse anche con amarezza che anche lui non l'avrebbe alla fine accettata. Un giorno, disse, lui l'avrebbe guardata con fastidio e sconvolgimento per qaulcosa che lei non era,  e lei avrebbe perso anche quell'amore. Lei, che desiderava prima di tutto essere amata per chi fosse ed essere una persona, non qualcosa al di sotto. E ttuti l'abbiamo delusa. Ecco perchè ho scritto di lei in quel modo, in quei modi e dandole... cosa nessuno le ha dato e il fato negato. ...per ricordarla, nulla potrà più a cancellare il sogno che ha disegnato. Il suo ultimo, bellissimo sogno non scomparirà per l'eternità. lei vivrà e sorriderà, sarà felice ed esisterà in mille storie e avventure come non ne ha vissute da viva..."

"Nei libri fai parlare molto Battler! ... la tua è una commemorazione e cerimonia di esequie per quella Beatrice che almeno nel metamondo, il luogo che hai ricreato per lei con il cuore rilevando il suo originale, avrebbe vissuto. Avrebbe amato. Ed essere amata. Per chi era nel profondo. IN un mondo felice, magico, da sogno..."

"Battler... no, ero rimasto ossessionato da Beatrice per quelle ore, per la mia incompetenza in tutto, la mia incapacità e inutilità e quanto soffrivo nel non averla avuto al mio fianco, accettandola e mostrandole ciò che il nonno e gli adulti avevano... se lei avesse saputo la verità anni prima e magari come fece con Geoerge e Gessica, si fosse confidata... quante volte me lo chiedo! Avrebbe avuto da noi un comportamento ancora più inclusivo, di comprensione... mi disse che aveva cercato con George e con Gessika qualcuno che fosse aperto di cuore e mente, e che consocendoli da sempre, consocenva anche come erano dentro. Anche se non provava lo stesso che nutriva per me, li reputava persone splendide e voleva far parte edlle loro vite. Essendo amata, e dando loro cosa necessitavano. Come per Gessica. Forse noi avremmo potuto darle, tutti insieme quell'amore che le mancava da mitigare la sue ricerc spasmodica di una famiglia di sangue sua, e un modo per scappare da là. Se... le cose fossero andate diversamente, non avrei detto mai quelle parole in una promessa, dandole un dolore così forte, da romperla e farla impazzire. Si è fidata e ha creduto in qualcuno che le appariva... ho sbagliato ed è il mio peccato, anche se non sapevo... "

"Quasi nessuno sapeva nulla, solo lei due anni prima qualcosa che la portò comunque alla morte, ma scelse di tacere e infilare tutto in una scatola. Seguì comunque un pò la sua ricerca di affetto in george e Gessica, non riuscì a rivelare niente, e proseguì con gli intenti con i due cugini, ma dentro aspettava solo il momento della morte..." fece Ikuko cercando di virare la discussione

"Le avevo promesso che insieme avremmo portato le nsotre croci, fianco a fianco, avremmo vissuto appieno e con tutto ciò che avevamo e nel modo più profondo possibile... ma ammetto che non ho mai pensato sulla barca a qualcosa di romantico da una relazione. Anche se, dopo quel bacio... anzi quei baci... mi è rimasta nel cuore e nella mente per cosa mi dava dentro. Anche senza relazione, non l'avrei abbandonata. NOn avrei fatto di nuovo la stessa... non sarei stato come quella volta. Che le promisi un tunnel di luce dal quale scappare per poi chiuderle la porta in faccia. E per come sono ora da anni, per come mi sento, quanto ho... ho provato struggimento per cosa ha creato amore pazzo, denaro, oro, egoismo, invidia e..."

"Se gli adulti fossero stati diversi" fece lei osservandolo, ma lui parlava con occhi persi, non era lì a rispondere a lei e lo aveva capito

"Saremmo potuti restare ottimi amici, grandi confidenti, intimi complici in molte cose ma magari non come coppia di amanti, chi lo sa... saperlo o no, cosa cambiava? Era importante? Avresti dovuto vederla, sconvonta e incredula, quando le rivelai che anche se colpevole di certe cose, comprendevo e capivo il dietro di ciò, e quanto e fno a che punto fosse colpevole per tutto. Non fu materialmente lei a fare le cose ma aizzò... tutti loro! Ma essendoci un perchè, io capii e le dissi che non odiavo, non giudicavo e nulla di... l'avrei accompagnata senza darle rimorsi, accuse o altro avanti, stringendole la mano, abbracciandola e dicendole che poteva piangere ma sapendo di aver lasciato quel luogo e quel dolroe.  Era  importante il suo cuore e il dolore dentro" sorridendo a Ikuko "anche se avessi incontrato una donna da amare come l'amore convenzionale, non l'avrei messa in secodno piano o dimenticata. ma forse io non capì, cèra altro, o non credeva fosse possibile. Non ho mai capito... Lei, aveva vissuto in seno alla mia famiglia da conoscere quello che sapeva da loro. Quello che voleva cancellare. Mi salvò per affetto, amore, rimorso e cosnapevolezza dei suoi errori. E scelse per se stessa e una sola soluzione. Lasciandomi solo..."

"Il cruccio di Battler!"

"Ricordo quel giorno o meglio, tornando a prima di quella notte all'orfanotrofio, ricordavo. Bene. Ma desideravo cancellare e non accettare quelle memorie. NOn riuscivo  a reggere quel viso nei miei pensieri, come mi guardava, il suo viso stravolto e sofferente o arrogante e malizioso. E quando mi baciò. Tutto si accavallava a mente... e lei che si perdeva nell'oscurità! Riuscì a raggiungerla, la vidi sorpresa e scioccata nel vedermi, ho... Sono saltato giù subito, sconvolto dopo essermi ritrovato da solo. E feci in tempo per vederla scivolare giù allontanandosi dalla luce. HO fatto in tempo per vedere la strega di nuovo!" rattristandosi " E mi guardava... mi guardava dopo la sorpresa!  Ero arrabbiato, offeso, mi snetivo come se mi avesse abbandonato e lasciato da solo. Lei! Che mi chiese di non farla sentire allo stesso modo ore prima. NOn volevo perderla, dopo quanto mi aveva raccontato, come mi sentii sapendo di aver illuso e portato dolore e sofferenza a qualcuno per cui le mie parole erano così preziose per sfuggire alla sua vita e realtà... Volevo davvero che vivesse!  ... non so esattamente cosa la logorasse ma quando la vidi proiettata verso l'oscurità, andare giù da sola in quel luogo buio e freddo, volli salvarla a ogni costo.  E vedevo la sua espressione, mi guardava negli occhi! Ricordo ancora la sua mano,  vidi le mie dita perdere la presa e lei che si allontanava. E quell'espressione che continuava ad essere un sorriso triste ma come d'affetto, me la rivedo sempre, tra le sue espressioni! E sorrideva come se mi stesse dicendo qualcosa e io non facevo che tornare verso su. Ci allontanavamo per sempre. Non tutto mi tornò in mente in sequenza, per questo ho avuto... negazione.  E ho rivisto le sequenze metnre tornavano, poi dietro l'altra e... ho rifiutato. Ho negato. Che io ne fossi colpevole. Due volte.  E rifiutavo lei, quei ricordi e quei momenti. Vedevo la sua sagoma, il suo volto ma... e ho lasciato che tramite la penna fosse la parola di Battler a uscir fuori e proteggere il mondo che aveva creato, cercando di salvarla e farla vivere almeno lì. Ho commemorato la persona che ho lasciato morire due volte.  E tramite i libri, i giochi ho... lasciato che lui parlasse. Per ricordare, onorare, celebrare, rievocare qualcuno che nella sua intera vita era stata un niente e un nessuno. Celata in un'isola che era la sua gabbia e tomba, come fu per sua madre. Ho eseguito facendo fuoriuscire i snetimenti di Battler un funerale per Beatrice, quella che conoscevo ma anche il suo esistere per quella ragazza, perchè la strega esistesse! Ho dato al mondo quel colpevole delle bottiglie, parlando per lei. Perchè non fosse dimenticata, perchè non rstasse nell'oblio dove continua a dondolare sul fondo. Non potevo non farlo, per lei, ma anche per Battler. E..."

"ma il nocciolo principale della tua negazione e rifiuto...tu hai lottato ogni giorno contro il Battler in te, perchè lui non sopportava la perdita che lo ha turbato di più! Tu stesso affermi che la cosa assurda era... che nei tuoi ricordi di lui, dopo che Sayo lo salvò portandolo via, non provò dolore e sofferenza a tal punto da lasciarti perplesso come fu per questi anni. Era sconvolto per la sua famiglia e i corpi, ma cosa lo devastò fu Beatrice... Che la sofferenza e il trauma di aver trovato tutti morti in quei modi orribili e sapere di aver perso quasi l'intera famiglia... si, lo avevano scosso e fatto impazzire, ma che terminò quando lei lo riscosse dallo stato di confusione e... "

"Si e non lo capivo!" fece lui quasi infervorato, tornato lala fine alla discussione a due "Seppur con tristezza lui ebbe un'accettazione tranquilla e completa dell'accaduto dalle parole della spiegazione di Sayo. O Beatrice. Si. Lui... ricordo bene come prima di sederci in mezzo alla passerella, ore prima dell'esplosione, fossi alla fine consapevole che era una situazione esplosa con la complicità degli adulti, che era a quel putno, dentro di loro fin a quel punto, da scatenare tutto solo perchè una persona aveva detto loro < qui ci osno i soldi, qui le armi, decidete tra voi chi vince e perde e sarà il nuovo legittimo capofamiglia >. E la cosa poteva andare in altri modi, spartendosi equamente tutto e dire < addio, è stato un piacere ma ora che abbiamo i quattrini del vecchio, possiamo non vederci più, cosa ci interessava lo abbiamo, adesso >. Quante cose nella mia testa passarono e più sentivo la storia e inquadravo le persone, e più capivo che se non fosse stato per Beatrice che era almio fianco, un altro giorno, un altro anno sarebbe accaduta qualcosa simile, per avere cosa la brama li spingeva a desiderare. Ricordavo bene come ogni anno gli adulti impazzivano in quei giorni sull'isola, le riunioni, i malumori per soldi e potere. E compresi che seppur alcune colpe, lei non era totalmente colpevole. Era colpevole di aver messo davanti a ognuno di loro, i modi per esternare cosa avevano dentro. Ma non aveva fatto nulla di sua mano. Aveva solo domandato cosa avrebbero fatto... e se fosse stato per qualcuno di cattivo come loro, dentro, che era felice di cosa aveva scatenato, allora avrei giudicato come meritava! Ma non era così. Il tempo di parlare e stare insieme e compresi che non era una persona negativa e cattiva. Aveva agito per dolore e sofferenza, stanca di quella vita mentre intorno a lei, la sua famiglia, si pugnalava alle spalle in malo modo proseguendo qualcosa che il nonno aveva instillato. E aveva deciso di porre fine a tutto chiudendo la scatola del gatto con la sua stessa vita. Poteva non avere scusanti se fosse stata negativa, se aveva agito per qualcosa di orribile... ma voleva solo fermare cosa continuava a proliferare. E macchiava tutti. NOn ero d'accordo, io però. Per me lei fece qualcosa di terribile, nonstante tutto, scusarla in toto significava togleirle le sue colpe! Poteva vendicarsi come voleva, ma... lei scelse un modo orribile aggiungendoci anche la sua rabbia e delusione per Battler, per punirlo... La fine che fece... è cosa ha disturbato Battler nel profondo e la sua perdita, per quella vita infelice e disgraziata immeritata, lui... voleva ricongiungersi con lei, ma io glielo impedivo. Negando i ricordi. Cercando di cancellare quel viso. Rifiutare quelle ore e allontanarmi da qualcosa che provavo e per lui era tutto. Qualsiasi cosa facesse soffrire lei dal voler morire lasciando lui libero e vivo... non saprei, ma doveva essere davvero grande e profondo per lasciarsi annegare dallo stesso oro che aveva procurato tutto. Ma io rifiutavo, non volevo..."

"Ricordando, non essendo come Battler, negavi il troppo fervore di Battler per lei!"

"Penso che fosse... cattiva, è il termine che viene,  ma inteso come soggetto danneggiato, per lui! Non lo vedeva né si preoccupava per lui come un singolo essere umano, ma solo come l'incarnazione delle sue speranze e sogni e Battler meritava di meglio..."

"Se dici queste cose di getto perchè arrabbiato si comprenderà male." ridendo

"Scusa, è solo che... Battler ha perso sua madre quando aveva dieci anni,e con una sorellastra nata da una relazione che lui non accettò mai veramente, seppur Kyrie per lui era diventata come una sorella maggiore... non so bene come e perchè, cè un tassello, uno dei pochi che non mi riesce di ricordare di come Beatrice lo sapesse ma.... lei sapeva che Kyrie era la vera madre di Battler e... e poi il fatto che fu anche così veloce a perdonare e... Beatrice, perchè lo odiasti tanto?" fece lui c ome parlando davvero a Beatrice, arrabbiato "potevi dare a Battler più empatia, solo perché è sciocco e ottimista non significava che non stesse soffrendo e ti avesse dimenticata per cattiveria! Dai ricordi di Battler io... capìì che la sua ossessione per qualcuno da amare e che fosse adatto a lei, fosse... diventata tossica da rovinare anche lei! Non che importi dell'ossessione di per sè, magari davvero si era innamorata di lui per metà ma... lei aveva creato un ideale in lui nella sua mente non solo tenuto per sei anni, ma maturato così tanto da portarla a soffrire, non accettare che non la ricordasse, e peggio voler punire tutti creando il piano per aggravare l'uomo che amava della sua colpa! Battler aveva reso i giochi così chiari!" disse lui sollevando il capo respirando profondamente "nei giochi il Battler in me che urlava cosa voleva dir e tramite la penna, aveva reso lei su quel balcone sotto la pioggia chiara e trasparente. DAl colpevolizzarlo per il suo -peccato- a... come si comportò. Quanto era seria in quel momento. Era molto scoraggiata. Ha anche detto che se non fossi venuto sull'isola, non sarebbe successo tutto. Che sarebbe morta da sola. E Battler in me aveva compreso che forse, il suo accessivo amore, tanto... che nella testa dicevo -Beatrice, va bene che ami ma meno, molto molto meno- e il sentirsi e vedersi non ricordata e considerata come quei giorni che per lei erano tutto... avevano reso Battler alla fne, uguale a livello degli adulti. Che nessuno dei cugini l'avrebbe accettata e che... a quel punto se doveva morire, che tutto il male la seguisse! Lei, cresciuta in un certo modo e senza confronti e capire che cèra altro otltre cosa Genji e Kumasawa le avevano instillato, era rimasta a quello. E così la sua fine... Ricordo benissimo ilmomento in cui sulla passerella sotterranea, la fermai e dopo aver capito, ero pronto a chiamare la polizia e far venire qualcuno. E quando stessi male per la mia famiglia e quanto io ho odiato come per lui, tutto si calmò discutendo con lei subito dopo. Ma prima che si sentisse male per la spalla per fermarmi dal tornare alla tenuta, la sua espressione! E' una di quelle che ricordai per prima! Mi fissò mentre io esternavo il mio dolore e la vidi pinagere come in colpa, disperata, come comprendendo che, con  cosa aveva fatto mi aveva portato in una situazione orribile e dolore. A volte, io, Tohya, mi sono chiesto se la consapevolezza totale del gesto che aveva fatto lo comprendesse in quel momento, con quelle lacrime e il viso in colpa per come ero... e se lasciandomi andare da solo, stesse evitando ciò che io, pensavo. Che lei era un qualcosa di negativo per lui. Che lo aveva fatto soffrire lasciandolo solo. Che era andata oltre contro qualcuno, aveva scoperto, lui non era negativo come alla fine aveva deciso. Piena di dolore, sofferenza, solutudine, senso di inferiorità e problemi del sè, con una verità su di lei che la tormentava e le impediva di vivere... aveva fatto una scelta per una colpa di anni prima, per cui ne Battler e ne lei avevano proferito parola per chiarirsi. Non posso non ... provare voglia di rifiutare Beatrice per queste cose!"

"Lo so. Quel dolore evidente piangendo ti ha seguito finchè altri tasselli non sono venuti fuori, ma..."

"lei per tutto ciò che aveva dentro, aveva creato una versione ideale di qualcuno di speciale che era culminata con le interazioni di Battler da bambini. Non sapeva nessuno dei due, del lagame di sangue e quindi erano solo loro stessi ma... lei aveva culminato tutto in Battler. Idealizzandolo. Portandolo così in alto che per lei era come il sole. Ma dal mio putno di vista, non si preoccupò ne si interessò di lui come persona come la morte della madre, le sue lotte, il suo agire controcorrente alla famiglia e... e alla fine vi ho visto anche un pò come spingerlo a portarlo con lei nella morte come punizione per una parte, ma un desiderio di morire con lui...  Io ho sempre pensato ricordando, che Geroge e Gessica sarebbe stati davvero meglio per lei, che Battler. Parere mio, lo so, ma... credo che davvero loro l'avrebbero accettata. Battler lo avrebbe fatto per qualsiasi cosa la facesse soffrire? ALla fine di lui non sapeva veramente niente! Questo mi dispiace, per lei. Sembrava lo stesso di anni prima, ma aveva vissuto così lontano la famiglia e distante da lei, che aveva riposto fiducia e speranza di uscire da quella gabbia e catene, da non capire che senza... Io capisco Beatrice dal suo lato, con tutti i suoi problemi e il resto, ma fu davvero troppo riversare su di una persona tutto creedndo a sue parole, credere che sarebbe tornato mentre in lui infuriava di tutto per un lutto e un conflitto con il padre e una vita lontana dalla famiglia. Si era gettata sugli altri cugini sia perchè più vicini a lei che migliori di quelli che la bullizzavano,  e sia perchè in qualche modo anche loro avevano bisogno di qualcosa, che lei aveva in un certo modo con i suoi personaggi fittizzi, riempito. Non so se davvero ceercava di andare avanti ed essere felice con qualcuno che si prendesse cura di lei sinceramente o era sicura che tutto di lei per cosa era no nfosse accettato da comunqu,e esser cosa quei desideravano in qaulcun altro... Non so cosa pensare! Avrei voluto parlare con lei per capire sia Battler che lei stessa! Io so che il suo trauma e cosa l'ha rotta scoprendo la verità, uniti all'ossessione per Battler, così come gli abusi dagli altri servitori e dalla famiglia e la sua situazione non l'avrebbero affatto lasciata da permetterle una vita... come quelle che ho scritto. Quei frammenti in cui lei e Battler si salvano! Lei doveva morire, punto, o non si sarebbe comunque salvata in alcun modo.  Cosa mi fa arrabbiare è che aveva accettato di sposare George e poi dopo ventiquattro ore aveva baciato Battler, suicidandosi, abbandonandolo, lasciando finire come ME, con parecchie cicatrici egoistiche trascinate da Battler stesso che... "

"Sai che le persone sono parecchio difficili e con..."

"Lo so! E' solo che... lo capisco e l'ho detto! Aveva così tanti, troppi traumi ed elementi che la rompevano che non era veramente possibile per lei vivere qualcosa di normale. E so che con quell'epressione con le lacrime quando io ero disperato, dopo aver capito che non potevo toranre nella tenuta per chiunque stesse uccidendo tutti e... E quando disse che le sue colpe erano così tante e orribili che non meritava di vivere... Battler era troppo sciocco e ottimista da credere solo a ciò che pensava, come vedeva lui le cose il mondo,  quando aveva chiaro in lei, dalle sue parole, da come era disperata mentre lasciava l'isola, terrorizzata dal modno di fuori... lei lo aveva detto, il tuo mondo è così splendente come, e senza finire tutto, er ainteso che lei non lo meritasse e ancora non fosse capace di viverci... Battler doveva capirlo e averlo davanti che sarebbe accaduto! Glielo aveva detto prima, appena lo avrebbe visto andar via, si sarebbe uccisa...  Il fatto, che mi fa arrabbiare, è che lei non ha compreso tante cose, non per colpa sua,  conosceva poco del mondo e delle persone, ma non non significa che non lui stesse soffrendo mentre lei aspettava da magari avere dentro molte cose che per lui erano prima della promessa! Ho già detto che capisco tutti i suoi problemi e la si può colpevolizzare ma anche comprendere. Ha agito in ogni modo che conosciamo in preda a deliro di sofferenza per la sua condizione. Aveva accettato un matrimonio che in verità comuqnue, non si sarebbe mai avverato. Lei sarebbe morta comuque un giorno. Ma cosa mi ha lasciato con l'amaro in bocca è stato... cosa ha fatto lei, alla fine, a lui! Lo aveva pregato di non lasciarla sola, non abbandonarla, in un momento nero, mometni dopo quella scena in cui si mette a piangere per come lui soffriva dalle sue azioni! Come è... come sembra toccata dal fatto che lui, troppo ingenuo e buono, l'avesse compresa e perdonata. Avesse capito come e perchè lo avesse fatto, il suo cuore, e non le dava le colpe da volerla uccidere come voleva fare tempo prima con l'ignoto,  che aveva fatto quello alla sua famiglia. Ricordo quelle parti di lui, da che volev aucciderlo con le sue mani, a che sapendo la verità, facendosi raccontare tutto... le dica... che comprendeva e non poteva che sistemare la cosa con -vivi e stammi vicino. Insieme supereremo la cosa e porteremo la croce insieme, tutte le nostre diverranno una, e insieme espieremo quei peccati-. Ma lei... non posso sapere cosa covava dentro, tanto da farle seguire sempre e comunque il suo gesto di uccidersi e abbandonandolo..."

"Tohya, stai dicendo cose contrarie a tempo fa. Avevi detto dispiaciuto che avevi pensato che oltre a non reggere a quel qualcosa che la tormentata da morire ugualmente, nonostante la persona che amava e sognava al suo fianco le avesse promesso che sarebbe avvenuto..."

"LO SO! la questione è che... quando... ho riflettuto in qeusti anni così tanto da capire il suo cuore... no nso cosa la distuggesse ma decise di seguire ciò per qualche paura. E ho pensato anche che... si snetiva in colpa nel vederlo prima disperato e in lacrime, sofferente forse comprendendo anche quando ebbe il lutto di sua madre... lei che non poteva capirlo perchè non aveva avuto..."

"E hai inserito questa cosa nei giochi con lei e Natsuhi, facendole esternare il fatto che molte cose non le consoceva..:"

"Si! Mi sono detto che lei non poteva capire il senso di dolore della morte di qualcuno di caro perchè... perchè non sapeva! Così come gesti di affetto e gentilezza, tolta Kumasawa, da altre persone sue coetanee e non... che forse in quelle ore con lui prima di scappare, aveva comrpeso appieno i suoi errori, da idealizzarlo e renderlo in cima a tutto da non aver compreso che anche lui poteva soffrire! E anche, come ti dissi quelle volte, forse... forse è morta anche per essere qualcosa di negativo vicino a lui e lasciarlo libero. Di non essere un peso, qualcuno di troppo, forse credeva che così sarebbe stato libero di seguire la sua vita, quella che aveva fuori l'isola e lei comprese non conosceva e... potesse esser libero da lei anche come amore. A volte l'ho pensato! Con quel sorriso! Quel dannato sorriso mentre andava giù per quel dannato lingotto, e sorrideva un qualcosa misto a tristezza ma anche affetto! E capivo che lo aveva ossessionato. ma di più, l'abbondono. Lui che aveva compreso il suo errore e aveva promesso, era sincero e sicuro delle sue parole ma magari lei temette di esser edi nuovo presa in giro? Non lo so,  ma lui... mi sono portato dentro il suo tormento per esser causa e parte motivo di tutto quanto,  e al contempo colpevole di essersela lasciata sfuggire dalle mani. Proprio quando erano vicini, insieme, possibilitati a aprlare e chiarirsi, sistemar ele cose ove possibile insieme... lei aveva rifiutato. Aveva deciso di seguire quel qualcosa e il modo di pensare venuto da come era stata cresciuta, lasciandolo libero ma solo. Ad affrontare tutto! Lei che era stata la sua forza fino a poco prima. E quando accettata da chi desiderava, era sparita! Battler non ha mai, otlre il resto, accettato l'esser rimasto solo, preso in giro, e abbandonato mentre lei chiudeva tutto in se stessa, per sempre, per restare anch'essa da sola nell'oscurità. I suoi problemi erano grossi, Beatrice aveva bisogno di aiuto a causa della famiglia, di come era stata cresciuta, trattata, tutto quanto... ma le dò comunque le colpe. E non... non accettavo quel suo, di Battler, tormento per lei, visto che alla fine, senza volerlo fare apposta, lei non aveva considerato il suo..."

"Eppure lei ha accettato i suoi peccati e  immeritevole di vivere dopo tutto, con accanto la persona che desiderava avere vicino, così comprensiva e affettuosa, da addirittura seguirla nella pres ain giro delle vite passate, dopo che lei aveva raccontato tutto, da fare esattamente come suo nonno... chissà cosa pensò lei da quel momento in cui fu accettata anche in modo da donna, presa a braccio quando voleva morire e tenerla vicino per andare lontano dall'isola.. fino a che non si legò il lingotto e morì..."

"Io penso... lo so per esperienza... che alla fine un modo per superare e trovare la pace, cè, vivendo..." fece lui sorriedndo a Ikuko "io ci ho messo decenni ma... ci osno riuscito! Se lei avesse tentato, so che io no nsarei qui ma... Battler non sarebbe finito come sono io ora,  nel corpo e tormento ancora visibile, urlando disperato nella testa e... magari sarebbe finita come in quella storia, scappando insieme e vivendo nascosti tra le montagne... vivendo per cosa erano in grado di fare! Ma mi distrugge comuqnue cosa lei fece a Battler. Ripeto non voleva, tranne quando decise che lui era come i parenti, peggio quando lo incontrò e le fece capire che neanche quasi la ricordava... portargli dolore e nè vederlo negativamente senza considerare che lui soffrisse... ma lo fece comunque e credo se ne rese conto con quell'espressione e quelle lacrime prima di star male per la spalla...Io volevo fermare l'intruso o chiamare la polizia e lei mi guardava piangendo presa dalla colpa e poi si sent' male, mi chiese di non abbandonarla e lasciarla sola... ma poi fu lei, a farlo..." amaramente scuotendo la testa

"Lo so ma... una persona che desidera morire, magari ha davvero qualcosa di così grande e profondo da non poter sopportare oltre... tu lo sai, questo..." guardandolo negli occhi

"Si.. lo so! E' solo...! Non riesco a commiserare Battler per come fu giudicato, seppur senza volerlo da lei così negativamente ma piena di dolore ma... ilsuo troppo sperare nella fuga dall'isola e il trovare una persona speciale... ha creato un disastro! La sua non considerazione di come lui si sentisse e magari... anche per come era dentro, come fece quella notte, si fosse impuntata e gli avesse scritto o... telefonato, con genji dalla sua anche se non lo sapeva, magari... Anche se Genji era colui che l'aveva istruita e preparata per pensare di essere un mobile e la sua vita fosse... era cresciuta consapevole di non essere nulla e di essere qualcosa al pari di un elettrodomestico al servizio di altri! E lui si aspettava che dopo averle detto la verità, non nascessero conflitti e traumi in lei!?! Nessuno era al suo fianco quando aveva bisogno, tranne Kumasawa e George ma piccole cose, senza sapere che lei aveva così tanto nascosto dentro,  che necessitava di aiuto! Ma non posso scordare la poca empatia da sperare nonotante lui soffrire per problemi suoi, che tornasse così da andar via..."

"Tu stesso sai e hai detto che consoceva poco del mondo e delle persone, da essere impacciata e cadere in fallo sul trattare gli altri... questo posso capirlo..."

"ma il suo idealizzarlo come lui, e solo lui, che fosse la persona speciale senza rivederlo che una volta l'anno,  e poi non più? Sperando che tornasse, pensando che non cambiasse e non mutasse come persona anche per una vita lontano dlal'isola,  e come lei conosceva? Posso capire ingenua e... superficiale... più io ho rimostranze su di lei per come era nella parte negativa, che i sentimenti che lui ha lasciato non mi permettono di volerle male male in toto. Ricordi ancora quando come se mi rispondesse diceva che aveva peccato, ma bisognava vedere il cuore. neanche quando...quella sala così famigliare, quel ritratto e quel sorriso... nell'orfanotrofio, dìinnanzi a quell'ancora per i ricordi che  era quel viso per accettare e capire e... con Battler che lasciava il mio corpo per unirsi a Beato e agli altri....E cosa lei disse!" ricordando "Non so se fosse lei come anima o la nostra mente ma... era così pacifica e amorevole... e a volte io la incolpo per averlo lasciato solo!"

"Mi hai fatto aspettare, Battler. " con un sorriso e inclinandosi verso di lui, gioiosa e felice.

"Scusa. Sono arrivato piuttosto tardi." fece Battler

"Che fai, seduto su una sedia a rotelle come quella? Dai, ti do una mano, quindi raddrizzati." Beato si fece avanti e tese una mano a Battler, seduto sulla sedia a rotelle. Battler, lentamente afferrato quella mano, si alzò in piedi, sdoppiandosi, lasciando Tohya dove era e restando lui in piedi a stringere la mano di Beatrice..

" Io..."

"Ascolta. Tutti noi siamo finalmente riuniti qui. Stanotte, la terra dorata risorgerà in questo luogo. Ora che tu sei qui, che l'hai protetta e mantenuta al mio posto..." voltandosi verso la figura di Battler Master Game e Lord, che giungeva e allungava una mano verso di lui, perchè si riunissero in uno solo "e adesso, grazie a te, io vivrò lì, il nostro paradiso!" sorridendo. Un applauso esplosivo salutò Battler. Tutti erano lì. Tutti, tutti, tutti. E gli sorridevano, dandogli il benvenuto, facendo commenti di felicitazioni per averli raggiunti ed essere finalmente dove doveva essere.

Poi, Beato abbracciò Battler divenuto uno. Fortemente, strettamente, così tanto che lui pensava non lo avrebbe mai lasciato andare.

"Sono così... felice che tu sia tornato a casa."

"Sono a casa. Scusa se ci ho messo così tanto."

"Non mollerò di nuovo." gli disse occhi negli occhi, facendogli capire che sarebbe rimasta quella volta.

"Non ti lascerò più andare. Sì. Non andrò mai via neanche io"

"Staremo insieme per l'eternità? NOn sarò più sola? Sarò nel tuo cuore, per davvero?"

"Sempre. Mai più. Ora e sempre" le rispose andando a vivere tutti nella Terra dorata per sempre. salutando Tohya voltandosi con sorrisi, e sparendo là dove Battler desiderava stare con chi voleva, rendendo l'uomo libero di essere ormai se stesso. Battler in lui, non cèra più come prima. I ricordi si, ma non la devastazione interiore.

Tohya da quel momento perse tutto ciò che opprimeva, disturbava, portava alla follia. Ma da quando aveva rivisto quel viso, aveva collegato quelle visioni, scene, alla realtà, che lei esisteva e davvero l'aveva perduta tra le acque dell'isola, che il Battler in lui aveva bisogno di ricollegarsi a quel solo momento dei tre giorni per senso di colpa e disperazione di essere stato il motivo di tutto, e incapace di mantenere ogni sua parola. La cosa più di tutte che disturbata Battler in lui era la non accettazione del nuovo sè di quei momenti, quel cercare di Tohya di non voler ammettere che la strega era vera, accettare e permettere che quelle parti negative che vedeva potessero... non andar bene per Battler.E colpevolizzandola, ammettendo le note negative in lei, peggio dopo essere stata vicino a lui e averlo portato fuori dall'isola, era svanita tra le onde sfuggendogli di mano,lasciando solo con i sensi di colpa e angoscia per promesse pronunciate e non mantenute,  enon essere capace e forte abbastanza da tirare fuori una stupida, per lui, per aver deciso di non seguirlo. Averlo abbandonato, lasciato solo, rammaricato...  Non sentirlo. E restargli vicino. E averlo preso in giro per tenerlo occupato.

Nonostnate avesse lasciato che il Battler in lui scrivesse e portasse su carta tutto, non aveva voluto accettare quelle ore, e lei! NOn era colpa sua, ripeteva nella testa di Tohya Battler, tutti abbiamo delle cose negative e lei non lo fece per malignità diceva, non era una mia colpa prima, seppur avevo peccato, e si soffro, ma tu non accetti e mi blocchi. E Tohya desiderava che la fnisse, bloccando l'ombra di Beatrice che però con quel ritratto esplose in lui, portandogli consapevolezza!  Sentiva l'uomo dal suo se stesso originale. < NOn è morta a causa mia, ci ho provato. Ho tentato. Ho perdonato i suoi peccati perchè volevo e sentivo di farlo, darle colpe ulteriori non l'avrebbe aiutata,  ma lei morendo abbandonandomi, non ha risolto nulla. Ha scelto di nuovo da sola. E mi è finita male! Se  solo tutto tornasse accettato e compreso! > Si lagnava quello ancora dentro Tohya.
E poi, quello sguardo. Quel sorriso. Sia della prima volta che aveva visto il dipinto originale, che la persona identica che si era presentata come una strega cattiva e punitrice. E accettando che esisteva veramente tutto, non erano abbagli di pazzia, Beatrice era diventata reale e qualcuno per davvero, e Battler potè trovare lo sbocco che gli serviva.

Ikuko irruppe nei suoi pensieri.
"Quella ragazza aveva molti problemi, e alla fine ha deciso che il mare che vedeva poteva essere mezzo blu e mezzo grigio, che come era sporca non poteva vivere al tuo fianco, tu che eri stato fino alla fine diverso da cosa l'amarezza... ti aveva visto come ciò che non eri, seppur avevi voluto essere come con tutte amichette  e... ha capito l'errore, il dolore che ti aveva portato e forse provando dolore per la morte dei vostri cugini, ha compreso anche la sua incapacità di comprenderti nel tuo anni prima. E ha deciso che era troppo rotta e sbagliata, liberandoti di lei, e lei trovando pace proteggendo i segreti di Rokkenjima. So che provi rabbia e giudizio, ma se il Battler in te vedeva al di là di queste cose, comprendendo il perchè e perdonandola... non crucciarti adesso che sei libero. Che sia il sacerdote o il dottore, chi ha ragione dei due, adesso il Battler che ti combatteva perchè rifuggivi le aprti negative di Beatrice e non accettavi che esistesse... sia come sia, adesso lui è in pace con lei. Che sia come parte della tua anima o dissociazione, ha finalmente raggiunto cosa lo tormentava. E come desideri, se con lo spirito l'ha raggiunta, che sia veramente spirituale o solo mentale... Yukari ha detto che accetta di cercare il corpo di Beatrice perchè vi ricongiungiate col corpo e che tu... le dia degna sepoltura, con cosa hai prodotto in questi anni. Tohya, capisco per come sei, la tua criticità, ma lei era una persona che amava al di fuori dei canoni comuni e per amore è morta. Lo sai come lo so io. Volendo ancora adesso vederle i difetti, che ha così come le colpe, non rendi giustizia a chi fu e perchè vi giunse... vado a telefonare a Yukari per saper equando farà avviare le ricerche e mentre ti calmi, vedi se hai altri ricordi. A lei farebbero piacere, ha superato certe cose e ora ti ascolta con interesse. E questo ultimo libro scritto da voi insieme, chiuderà a modo vostro la scatola del gatto, isnerendo anche il diario di Eva, che fu una dei due in vita che lo tenne custodito. Adesso, andiamo a cercare la creatrice di quella scatola, che lo protegge col suo corpo vicino l'isola. E sarà a lei, Tohya, che dirai tutto ciò che pensi. E' giusto che sia lei a sentirle, quale sia la sua condizione adesso. Ma è giusto così..." lasciandolo solo.



Tohya si riavvicinò alla scrivania, per tirare fuori le carte che aveva inconsciametne nascosto. A volte si chiedeva se lei fosse gelosa di Beatrice, che continuava ad albergare in lui. E prima di quella notte, quando Battler lo abbandonò, aveva permesso che lui scrivesse. Quelle storie, che raccontavano di Beatrice salva, in una nuova se stessa e possibilità che si era preclusa. E aveva preparato un quaderno in pelle spessa esterna e pagine pesanti dentro, scrivendo e scrivendo tutto ciò che urlava nella testa di Tohya,  ma non solo. Nei giochi o libri, lui aveva fatot in modo che il Battler ora Lord della terra dorata, prendendola e salvandola dopo la morte della sua padrona, perchè rendesse ormaggio e memoria col cuore alla Beatrice ormai morta, con un racconto solo per lei, perchè la sua esistenza continuasse così come faceva lei nella dissociazione. Scrivendole. ma quel tomo in pelle racchiudeva i pensieri di lui,  pensando che la raggiungessero in qualche modo anche se separati e così distanti. Perchè per una volta finalmnente si parlassero!. E in preda all'angoscia, a penna calcando tantissimo, aveva premuto la punta così tanto sulla copertina,  pieno di dolore,  che aveva creato dei solchi nella pelle spessa e grezza dentro. Come un'epitaffio, su una copertina in pelle color caffè come scritte incise.
Per Beatrice. Le donne morte non raccontano storie. Gli uomini infelici le scrivono.
Per Beatrice.  Nessuno potrà mai estinguere il mio amore, o la tua casa.
Per Beatrice. Io tenevo a te, tu sei morta. Il mondo è stato da incubo.
Per Beatrice. Siamo come barche che passano nella notte. in particolare te.
Per Beatrice. Quando ci siamo incontrati la mia vita è iniziata. Subito dopo, la tua è finita.
Per Beatrice. Quando eravamo insieme mi sentivo senza fiato. Ora, lo sei tu.
Per Beatrice. Andandotene, tutto perde valore e significato per l'accaduto. Svanito con te nell'acqua.
Per Beatrice. Il nostro amore mi ha spezzato il cuore e ha fermato il tuo.

Sorrise, Tohya. Leggendo le ultime parti della pagina che erano uscite di getto ma a lui. Non aveva detto a Ikuko che nel profondo colpevolizzava Beatrice per tante cose ma allo stesso tempo per il perchè, lei si ridusse a essere pieno di rabbia e rancore, e lo deprimeva. E le dava comunque giustizia, nonostnate cosa pensasse. Rileggendo con un sorriso di calore, ricordò quando lui, non Battler, mise per iscritto quello giorni dopo,  aver rivisto il ritratto e visot andar via Battler.

"Quel giorno, quanti misteri avrei dovuto risolvere per poterti portare via? Quali pene potevo alleviare per farti restare al mio fianco? Riposa, Beatrice, riposa in pace nel racconto che ho creato, lì puoi volare in libertà dove veramente volevi, rompendo le barriere dell'isola. Ecco il mio ultimo incantesimo, da Game master,  affinchè la tua luce non conosca ombra nel riposo. Che il tuo splendido sogno dorato non venga infranto e infangato dalla tristeszza apportata dalla verità. Riposa, mia dolce Beatrice, riposa in pace nell'illusione che hai creato. Non smetterò affatto di pronunciare il tuo nome, per continuinuare a dare vita ai tuoi desideri e il tuo cuore. Che niente e nessuno ti trascini più, nelle tenebre dell'oblio. Riposa, dolce amore, in pace.

Addio non è per sempre. Mi mancherai fino a quando ci incontreremo di nuovo.


"ma nonostante tutto, che tu non me ne voglia, non posso che biasimare Battler per l'accettazione facile e completa e tuti i tuoi lati negativi. Perdonami, Beatrice, ma così come li vedo in Ikuko, non posso non vedere i tuoi, per cosa portarono... ma dentro di me, però, tu non morirai mai! Per questo, perdona la mia critica e sorridimi ancora..." fece Tohya, osservando il cielo fuori la finestra.

Un grazie a chi mi ha contattato dicendo che era da tempo che non leggeva di Umineko e gli amici qui che mi hanno invitato a scrivere ancora che mi hanno postato la fic precedente
https://www.facebook.com/UminekoITAAnalisieLore














   
 
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