La giovane dalla chioma corvina apre gli occhi di scatto: dove si trova, pensa? Non ricorda nemmeno com’è giunta in quel luogo, in verità: attorno a lei tutto sembrerebbe essere stato agghindato per una festa importante. I toni degli addobbi e persino della luce stessa è blu notte, così come il suo abito. Un momento: abito? Cecilia Engawa osserva con sorpresa il suo bellissimo abito da ballo. “ Ma quand’è che l’ho indossato? “. Si chiede stupefatta, non potendo far ameno di ammirare la vaporosa gonna in tulle blu notte, brillantino argento. Il corpetto con la scollatura a cuore anch’esso cosparso di brillantini argentei, sopra la quale un lieve velo di tulle permette alle maniche di unirsi al resto dell’abito. Per quel che riguarda queste ultime invece, Cecilia nota che lasciano scoperte le spalle e che sono fatte in tulle anch’esse. Non vanno a terminare sui polsi, bensì poco dopo il gomito. In fondo ad esse dei risvolti che rendono quell’abito decisamente più bello ed elegante, seppur la donna ancora si chieda come fa ad indossarlo.

“ Benvenuta nel regno della Stella Rossa, Cecilia “. Una voce: una voce maschile che distrae la giovane Principessa delle Streghe, facendola volgere di scatto verso chi ha parlato. E non può fare a meno di rimanerne folgorata, nonostante sappia bene di chi si tratta e che ruolo ricopra in questa battaglia.

“ N… Near? “. Chiede solamente, mentre lui fa solamente un passo verso di lei. La donna è incredula: il loro nemico giurato è lì, di fronte a lei. Indossa un meraviglioso smoking dello stesso colore del suo abito, un abbigliamento che farebbe invidia al più ricco degli uomini sulla Terra. Sulle spalle il mantello che dev’essere senza dubbio appartenuto a Re Mephisto, quegli occhi di ghiaccio che scrutano silenziosamente ogni centimetro della donna di fronte a sè. “ Ma cosa… che ci faccio qui? E con questo vestito… “. Sussurra sorpresa Cecilia. A dire il vero pensa la corvina, anche la propria stessa reazione la sorprende: come mai non fugge? Come mai non si mette in posizione di difesa, dato che è sola con il principale nemico delle Streghe? Colui che vuole eliminare lei e la sorella senza pietà, per vendicare la morte dei genitori e conquistare così il regno delle Streghe ed assoggettarne gli abitanti? Perchè lei si limita a rimanere immobile, si chiede?

“ Ti ci ho portata io “. Sentenzia il giovane dalla chioma bianca/argentea, stroncando sul nascere ogni altro pensiero da parte della donna. “ Volevo che partecipassi a questo ballo “. Sentenzia, mentre una melodia che a lei sembra quasi di conoscere inizia a risuonare nella stanza.

“ Che cosa? Io? Ma… “. La donna fa per dire altro, ma lui è più rapido: le allunga semplicemente la mano, guardandola intensamente e riuscendo, addirittura, a metterla a disagio come se si trovasse completamente svestita di fronte a lui.

“ Dobbiamo parlare di una cosa seria, ma prima mi concederesti un ballo, Principessa? “. Chiede seriamente il giovane, mentre lei crede di aver udito male. Eppure la reazione del suo cuore, che sembra quasi mancare un battito, le fa capire che no: ha capito benissimo. Seppur un pò esitante, in fine il suo corpo si muove quasi da solo: fa qualche passo verso di lui per poi posare la mano su quella del giovane, che la attira a sè e la cinge in seguito per la schiena mentre inizia a muovere i primi passi. Inevitabilmente lei arrossisce: nemico o meno, questa è la prima volta che si trova in questa situazione con un uomo e deve ammettere che la cosa non le dispiace completamente, seppur sia al tempo stesso un pò in imbarazzo.

“ Di che cosa dovremmo parlare? “. Chiede ad un certo punto lei, rompendo il silenzio e seguendo i passi di Near e, con propria sorpresa, riuscendo a danzare insieme a lui come fosse la cosa più naturale del mondo. A quella domanda lui sogghigna leggermente, mentre il suo sguardo viene per un istante calamitato dalla gonna volteggiante dell’abito di lei.

“ Tu vuoi che la guerra tra demoni e streghe cessi, non è così? “. Chiede, mentre lei lo osserva sorpresa. Dopo una prima giravolta, lui la cinge da dietro e, solo in seguito riprende il proprio discorso. “ Un modo c’è “. Sussurra al suo orecchio, mentre lei avvampa violentemente.

“ Quale… di che modo parli? “. Chiede, mentre solo ora si accorge che non sono soli nella sala da ballo. Molte altre persone continuano a danzare attorno a loro, che tuttavia sembrano essere isolati da tutto e tutti. Nessuno si domanda nemmeno come mai il re stia danzando con la principessa della fazione avversaria: sembra tutto come fosse la cosa più naturale che esiste, come se lei fosse da sempre la loro regina. A quella domanda lui non risponde da subito: riprende a danzare senza mai distogliere lo sguardo da quello della fanciulla, per poi attirarla a sè quasi facendole male.

“ Noi soli abbiamo il potere di far cessare questa guerra “. Sentenzia, mentre lei arrossisce vistosamente a causa della loro vicinanza. Forse troppa vicinanza, ma a questo punto pensa la corvina, che importa? Near sembra percepire il suo imbarazzo e la cosa pare compiacerlo: sogghignando lievemente le scosta i capelli dietro l’orecchio, mettendo in mostra gli orecchini pendenti con perla blu notte indossati dalla corvina. “ Sposami “. Una parola: una parola sussurrata al suo orecchio, una parola capace di far quasi fermare il battito del cuore di cecilia ed il suo respiro: cos’ha appena udito? Il suo mortale nemico le ha forse chiesto di diventare sua moglie? “ Sposami, Cecilia: se lo farai, ti prometto che lascerò in pace sia tua sorella che il vostro popolo. La guerra tra demoni e streghe avrà fine e salveremo milioni di altre vite innocenti. Dipende solo da te “. Sentenzia in fine l’argento, prima di scostarsi lievemente da lei e guardandola intensamente. “ Ora vai, puoi tornare nel mondo reale. Ma pensa bene alla tua decisione: la vita del tuo popolo e di molte altre persone è nelle tue mani “. Sentenzia, poi il nulla.

Cecilia Engawa si desta di soprassalto: la fronte madida di sudore ed il respiro affannoso. Afferra il bicchiere d’acqua posto sul comodino, per poi berne un sorso e cercando di calmarsi. In apparenza pensa, potrebbe aver avuto solo un incubo. Ma lei lo sa bene: questo non era un semplice incubo, ma una visione. Near ha deciso di apparire nei suoi sogni e la sua proposta, lo sa bene, era tutt’altro che fasulla. La vera domanda è: se accettare, salverà davvero sia i demoni che le streghe? E se rifiutasse? Cosa succederebbe in quel caso? In oltre pensa, vuole davvero rifiutare? Cos’è quel dubbio in fondo al suo cuore? E perchè questo ha iniziato a battere all’impazzata al solo pensiero di quel ballo? La donna non riesce ancora a comprendere, ma sa una cosa: per ora almeno, non parlerà con nessuno di quanto successo.

Altrove, il giovane dalla chioma bianca/argentea ghigna compiaciuto: il sogno si è interrotto forse troppo presto, ma sa di non dover tirare troppo la corda, non per ora almeno. Ma è altrettanto sicuro di una cosa: quella strega sarà sua, costi quello che costi.