Il giovane neo re si siede per la prima volta su quello che, d’ora in poi, sarà il suo trono. Davanti a lui, due giovanissimi ragazzi si sono appena inchinati mentre, con sguardo gelido e freddo lui li osserva, li scruta senza ancora proferire parola. Solo dopo qualche interminabile momento decide, in fine, di degnarli della sua regale attenzione. “ Mello, Ryuzaki… “. Due parole: due parole, due nomi. I nomi di quelli che sono i suoi fratelli minori, gli altri due figli di re Mephisto e della regina Rossana. “ Potete congedarvi, ora “. Sentenzia gelidamente, mentre il giovane dalla chioma corvina prende a sua volta parola. Alza lo sguardo e lo punta in quello del fratello, per poi decidere di parlare.

“ Sei sicuro? “. Chiede Ryuzaki, lievemente preoccupato. “ Papà è appena morto, tu sei al governo da nemmeno un’ora. Sei sicuro di voler rimanere solo? “. Chiede, mentre Near rimane in silenzio. Il giovane dalla chioma argentea/bianca si limita a fissare ogni singolo tratto del fratello senza parlare, dal canto suo nemmeno Ryuzaki insiste. Non con le parole almeno: lo sguardo invece, quello vale più di mille parole. Anche a Near è chiaro: il fratello è preoccupato per lui e vuole sapere se è pronto a rimanere al governo del regno di loro padre, ucciso solamente il giorno prima da re Oskar, sovrano del regno delle Streghe. Ed è una domanda che inevitabilmente, si pone anche lui: è pronto? È davvero pronto si chiede, ad ereditare il regno di Re Mephisto? È pronto a governare il regno del padre, a proseguire la sua opera? È pronto a guidare i demoni in questa guerra? E soprattutto, è pronto a prendersi la vendetta, la giusta vendetta che gli spetta per essere rimasto di colpo orfano e solo, a crescere i due fratelli minori senza l’aiuto di nessuno? È pronto a tutto ciò, lui che a sua volta è ancora giovanissimo?

“ Ryuzaki, basta così “. Il filo dei suoi pensieri viene bruscamente interrotto dalla voce di Mello, così come il contatto visivo con il corvino. “ Non credo che nostro fratello sia dell’umore esatto per parlare “. Prosegue la frase il secondogenito di Mephisto e Liliana, alzandosi da terra mentre, invece, il minore rimane in ginocchio e lo guarda piuttosto stranito.

“ Mello, ma che cosa…? “. Mormora semplicemente il corvino, mentre il biondo sistema il proprio soprabito nero e lo osserva un’ultima volta, prima di dar le spalle sia a lui che a Near.

“ Lasciamo a nostro fratello il tempo di ambientarsi e rendersi conto della sua nuova condizione. Alla guerra contro chi ha ucciso nostro padre, possiamo pensare dopo “. Sentenzia semplicemente il biondo, mentre una sola vibrazione del suo potere fa crepare il vetro della finestra. Mentre Mello se ne va dalla stanza senza nemmeno aspettare le risposte dei fratelli, sul viso di Near compare un lieve ghigno.

“ Credo proprio di sì “. Fa enigmatico, dando una risposta ad ogni domanda che, fino a poco prima, correva nella sua mente come un corridore impazzito che non arriva mai alla propria meta. Si: si, è pronto a governare il regno di suo padre e sì, è anche in grado di condurre i demoni verso la vittoria. Piegherà quel bastardo di Oskar e tutto il suo regno, li assoggetterà al suo volere o, in caso si oppongano, li schiaccerà come insetti. E dopo uno cambio di sguardi con i fratelli, un breve e fugace scambio che tuttavia vale più di mille parole, capisce di non essere solo in quest’impresa.