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Autore: Persej Combe    27/03/2022    2 recensioni
Narciso è sempre molto vanitoso, quando si tratta delle sue doti culinarie. Eppure, quando sono Lino e Valérie a complimentarsi, anche lui si scioglie come il più morbido cuore di un petit gâteau al cioccolato.
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Genere: Fluff, Slice of life | Stato: completa
Tipo di coppia: Het, Shonen-ai | Personaggi: Altri
Note: Otherverse | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Videogioco
- Questa storia fa parte della serie 'Pasio'
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Sulle labbra di Jules errava un sorriso felice e timido quando disse agli altri tre che li aveva nel cuore.
Henri-Pierre Roché, Jules e Jim


 
   Tra i capelli di Lino splendevano le gemme con cui aveva preso ad acconciarsi nelle ultime settimane. Le aveva scelte di tre colori – rosa, giallo e azzurro – e diceva che nel loro insieme si divertiva a ritrovare il legame segreto che lo univa a Narciso e a Valérie.
 
 
   Il ricordo di quella visione ormai lontana nel tempo lo coglie immediatamente non appena esce dalla cucina e di fronte a lui vede gli altri due ancora seduti al tavolo intenti a gustare il dolce: Narciso lo ha preparato appositamente per loro, e vedere l’espressione deliziata con cui riempiono il cucchiaino lo colma di orgoglio e tenerezza assieme. Un montblanc – il preferito di Lino – farcito di una glassa al tè matcha – che invece piace tanto a Valérie. Messo da parte il grembiule, Narciso si avvicina una sedia e va a sedersi accanto a loro.
   «Era tutto squisito, Narciso», dice Valérie, e la sua voce gentile è talmente piacevole dopo la confusione che ha imperato fino ad ora nel ristorante, un sollievo; Narciso non può fare a meno di pensare quanto gli sia mancata in quei mesi. «Grazie».
   «D’altra parte, non avremmo potuto aspettarci altrimenti», aggiunge Lino, rivolgendogli un’occhiata complice.
   Narciso è sempre molto vanitoso, quando si tratta delle sue doti culinarie. Eppure, quando sono Lino e Valérie a complimentarsi, anche lui si scioglie come il più morbido cuore di un petit gâteau al cioccolato.
   «Bazzecole!» ribatte, col solito tono altezzoso, ma non c’è verso di nascondere il rossore che intanto è spuntato sulle guance, e la messinscena fallisce. Immergersi di nuovo nelle loro risate che echeggiano e si rincorrono lo allevia di tutte le fatiche.
   «Valérie, sono così contento che tu ci abbia finalmente raggiunti», le dice, e Lino sorride nell’osservare la premura con cui le si rivolge, perché Narciso è stato l’ultimo a unirsi e sa quanto impegno gli sia costato il legame con Valérie. Ancora adesso, ogni volta che li vede insieme, Lino è profondamente felice che siano riusciti a incontrarsi, e grato di questo affetto che lo circonda.
   «Anch’io, miei cari», risponde Valérie. «I miei doveri nell’okiya mi hanno trattenuta, ma non vedevo l’ora di venire da voi. Pasio sembra un’isola talmente graziosa, sono certa che mi troverò bene».
   «Lo spero tanto, Valérie. Si respira un’aria diversa da queste parti, tanto da Johto quanto da Kalos. Sono molto più accoglienti... Se capisci cosa intendo», dice Lino.
   «Certo. Certo, capisco».
   Un silenzio scende lentamente su di loro. Un poco è il sonno, un poco il pensiero della vita precedente. Valérie allunga le mani a stringere quelle di Lino e Narciso e le accarezza pensosa, le sente avvolgersi entrambe attorno alle dita, e questo calore è l’intimità della casa, la fiamma nel caminetto.
   Quando è proprio l’ora di andare, Narciso prega gli altri di aspettarlo di fuori perché chiuda il locale. Poi si avviano, lungo i viottoli fiorati di Centralopoli, nel profumo del vento serale. 
   Questa notte Valérie vuole stare al centro, e nessuno le si opporrà.
   La felicità di poter tornare a condividere un letto in tre, tenendosi stretti per starci tutti insieme. Infilarsi sotto alle coperte stasera dà un’emozione diversa, e accanto al profumo vanigliato di Valérie, alle sue mani che tornano a cullare, la voce che intona una ninnananna, è più semplice prendere sonno.
   «Bonnuì» mormora, e le sue storpiature del francese sono mancate ad entrambi.
   Si avvolgono tutti e tre in un grande, improbabile abbraccio, fatto di dita e di gambe che si allacciano.

   «Bonne nuit».
 

Questa oneshot risale all'estate 2019. La pubblico stasera quasi senza ritoccarla. In origine era il prologo di una storia su loro tre, quella che ho ricordato più volte nelle note delle ultime raccolte. Non l'ho mai portata a termine, ma stasera mi sentivo di postare questo piccolo incipit, anche se a sé stante – e poi è domenica, bisogna riprendere le buone abitudini!
Alla prossima 

Persej
 
  
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