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Autore: Nene Jolie    31/03/2022    0 recensioni
[Blanca (serie televisiva)]
[Blanca]
Sebastiano, dopo essere stato riportato in questura pensa alla sua vita e a tutti gli errori che ha commesso, così come si sentimenti che lo legano a Blanca, sulle note di “Cambia un uomo” di Marco Mengoni.
- Mi sono innamorata di questa serie e della complessità del personaggio di Sebastiano, sentivo la necessità di scrivere qualcosa a riguardo. Buona lettura!
Genere: Malinconico, Song-fic, Triste | Stato: completa
Tipo di coppia: Het
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Dimmi di riprovare
ma non di rinunciare
perché di cause perse

lo sai, sono un campione
 

La guancia ancora bruciava per lo schiaffo in pieno viso che gli aveva tirato Liguori.

E aveva avuto ragione. Aveva avuto tutte le ragioni.

Se lo era meritato.

Si chiedeva se non fosse stato meglio se fosse arrivato un istante dopo, quando Repetto lo avesse già ucciso. 

Ma sarebbe stata una strada troppo gentile, sentiva di meritare la crudeltà del sopravvivere con quel peso nel petto, con quella consapevolezza.

E allo stesso tempo con l’amara, struggente, dolcissima consapevolezza che al mondo lei esisteva.

Gli bastava la consapevolezza che lei esistesse perché la vita non gli venisse a nausea.

 

Se questo nostro amore
avesse già un finale
probabilmente adesso
bestemmierei il tuo nome

 

Mentre riviveva le istanze di quell’incubo che quindici anni prima aveva cambiato la sua vita, ripensava a ogni errore, a ogni evento che lo aveva portato lì in quell’istante.

Osservava la luce riflettere sulla grata che copriva la finestra, dalla quale entrava una luce chiara.

L’odore da ospedale del detersivo per pavimenti gli penetrava le narici suscitandogli una sensazione di nausea.

 

Ma se tutte le paure
che nel mondo fanno male
scivolassero davvero
dalle mie spalle altrove

 

Ripensava a quell’occasione buttata, a quella seconda vita che si era lasciato sfuggire dalle mani.

A come aveva lasciato che il passato rovinasse il futuro. 

A come fosse stato lui, cieco, completamente cieco nel comprendere che fino all’ultimo istante le cose possono cambiare.

Pensava ai suoi capelli castani, all’odore dello shampoo al cocco, a quei suoi occhi da cui traspariva un universo, l’universo che lei aveva dentro.

Perché era, lei si, per davvero, piena di fantasia, sentimenti, sogni, emozioni, compassione.

Compassione.

Quella che non aveva saputo mostrare al momento giusto.

E si malediva ogni istante per questo.

 

Fosse l'ultima notte che abbiamo, sai
io con tutte le altre la cambierei
perché solo nel perdono cambia un uomo

 

La dolcezza con cui lei gli aveva parlato mentre cinghie di cuoio le laceravano i polsi, l’empatia che aveva saputo dimostrargli, l’amore che gli aveva trasmesso adesso gli bruciavano dentro come un coltello.

Quando gli aveva detto “forse Sebastiano è morto per niente” fra le lacrime, aveva desiderato mandare tutto in fumo, per un istante il suo progetto di vendetta gli era apparso esattamente per quel che era: folle, insensato, crudele. 

Avrebbe voluto prenderle il viso fra le mani e dirle “no piccola, sono qui”.

Avrebbe voluto baciare la sua bocca, coprirle il corpo di morsi e baci, ascoltare la sua voce languida mentre gli sussurrava ogni desiderio e sentimento all’orecchio.

Avrebbe voluto passare la mattinata con lei ad ascoltare la musica, una compilation soul sul giradischi magari, prepararle la colazione senza quei dannati farmaci - erano stati totalmente superflui in ogni caso - rimanere lì a sorseggiare tè al limone e a parlare di ogni cosa.

 

Sono soltanto specchi
non siamo così vecchi
colpa dei miei difetti
che han sbiadito i tuoi riflessi

 

Si sentiva uno stupido, un pazzo, e si odiava profondamente per aver messo in pericolo la vita della donna che aveva scoperto di amare.

Aveva cercato di ignorare i suoi crescenti sentimenti per lei in ogni modo, ma solo quando la sua vita era in pericolo si era reso davvero conto che lei ne sarebbe valsa la pena, di tutto.

Della paura, della fuga, del carcere.

La sua rabbia per ciò che aveva perduto gli aveva impedito di vedere ciò che aveva trovato, la meraviglia davanti ai propri occhi.

Per anni sentiva che la sua vita fosse finita, e invece, avrebbe potuto iniziare in quell’istante.

 

Ma tu, ancora, mentre volo tu sbadigli
ridi mentre penso a quali nomi dare ai nostri figli
vedi, potremmo essere questi
però invece ancora scherzi

 

Nonostante tutto, l’amore che aveva scoperto nei suoi confronti continuava a bruciare, intenso come una fiamma che cresceva costantemente, e la folle speranza che anche lei potesse amarlo allo stesso modo nonostante tutto, erano le uniche cose che lo trattenevano dal perdere completamente la speranza.

Il pensiero di una vita con lei, con dei figli, magari con un altro cane a fare compagnia a Linneo e una casa con il giardino da cui si vedeva il mare, lo rincuorava e lo uccideva allo stesso tempo.

 

Fosse l'ultima frase che canto, sai
a strapparmi la gola, non soffrirei
perché solo nel frastuono cambia un uomo

 

Avrebbe voluto urlare che la amava, che la amava più di ogni altra cosa al mondo, lei che aveva ridato un senso alla sua vita quando tutto sembrava sbagliato.

Avrebbe lottato con tutte le sue forza se fosse stato necessario, ma se lei non avesse mai più voluto sentir parlare di lui, beh, era perfettamente comprensibile.

Come avrebbe potuto farsi perdonare dopo tutto il male che le aveva fatto?

 

Mi chiedi adesso d'essere sincero
io sono questo e non ne vado fiero
dimmi di riprovare, ma non di rinunciare

 

Nonostante tutto quello che era successo, una parte di lui, la parte più folle, gli ripeteva che non era tutto completamente perduto.

Sentì il viso farsi bollente mentre lacrime iniziavano a scorrere copiose andando a scendere sulla piega del naso fino a raggiungere le labbra, mischiandosi al gusto ferroso del sangue.

Si tratteneva mordendo l’interno della bocca per non singhiozzare.

Alla fine di quel pianto catartico si sentì completamente svuotato di ogni ragione e si chiese perché su quella scogliera non fosse morto anche lui.

Proprio in quel momento sentì il rumore della serratura stridere e alzò gli occhi, e pochi istanti dopo rientrò l’avvocato d’ufficio che gli avevano assegnato.

“Buone notizie” affermò l’uomo sedendosi, e senza attendere un’ulteriore sollecitazione vista la condizione emotiva dell’uomo che aveva di fronte, continuò “la signorina Ferrando ha deciso di non sporgere denuncia nei suoi confronti”.

   
 
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