Kiyoko abbandona la testa all’indietro e chiude gli occhi. Rilassa il corpo e finalmente sorride.
Com’è piacevole la sensazione dell’acqua calda sulla pelle nuda.
Il vapore che si sprigiona dalla piscina termale crea una nebbiolina che la avvolge e rende confusi i contorni delle cose.
Pur con gli occhi chiusi, riesce a percepire lo sguardo di ammirazione e di imbarazzo della sua giovane collega.
Intorno, il silenzio è rotto solo dal gorgogliare dell’acqua nella grande vasca. Non c’è il chiasso dei giocatori, le urla del coach, nessun assordante rumore di palloni lanciati, schiacciati, ricevuti, scaraventati sulle pareti o sul pavimento. Solo loro due e il loro sommesso chiacchiericcio.
“Kiyoko-kun, un giorno voglio diventare come te”.
Lei lo sa che Yachi si riferisce solo al suo ruolo di manager; ma dentro di sé ha la certezza, pur non avendola mai vissuta, che la sensazione nuova che sta provando è l’orgoglio di una sorella maggiore.
Con gioia, si gode quella vasca fumante, dove due ragazze, come sorelle improvvisate, si scambiano pudori e confidenze.
ANGOLO AUTRICE
Ho sempre pensato che Kiyoko fosse contenta di avere accanto a sé una giovane collega a cui tramandare non solo il lavoro di manager, ma anche qualche segreto o suggerimento di vita, proprio come una sorella maggiore.
Quanto a Yachi, basta vedere il modo in cui guarda o si rivolge alla sua senpai, per capire quanta ammirazione e rispetto provi per lei, proprio come una sorella minore.
Spero che vi sia piaciuta <3