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Autore: kamony    06/04/2022    2 recensioni
[DUNE ]
I turbamenti, i pensieri e le riflessioni di Paul, unico successore della casata Atreides alla vigilia della partenza per Arrakis, quando ancora non è consapevole del suo grande potere, ma ne ha avuto il vago sentore durante i suoi viaggi onirici
Genere: Generale, Introspettivo | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna
Note: Movieverse | Avvertimenti: nessuno
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 Un giorno nascerà la leggenda.
Da essa dipenderà tutta la civiltà.
(Reverenda Madre Bene Gesserit)



 

Caladan pianeta di mio padre, dei miei avi, ricco di acque limpide, dove la natura rigogliosa e selvaggia prospera.
La brezza umida mi bagna appena il viso. Sfioro tra le dita la linfa del mare, è fresca, fonte di vita cristallina. Eppure questo non è il mio posto. Ci sono nato, ma non è qui che diventerò un uomo.
Arrakis mi chiama.
Sibila appena il soffio del vento secco del deserto, simile al canto di una sirena. Bello e spaventoso. Mi ammalia con promesse ancora sconosciute. La sabbia mi scivola tra le dita della mano che prima si inumidivano nell’acqua salina. Sento qualcosa che sembra come pizzicare le mie narici,  l’aria è satura di quella polvere antica e prodigiosa: la spezia.
Non capisco dove sono, né come ci sono arrivato. È un posto sconosciuto eppure familiare. Una sensazione estraniante, che però sembra aprirmi la mente.
Il deserto, la morte, un nuovo inizio...
Tutto è confuso, ma anche chiaro. Non è su Caladan che si compirà il mio destino, ma qui, tra le dune senza orizzonte di Arrakis.
Istantaneo giunge un altro salto onirico.
Ancora lei.
Mi guarda con quelle sclere blu cobalto, il vento arido e sabbioso, fa danzare le sue lunghe chiome, le lambiscono gentili il giovane viso. Avanza sulla sabbia e io la seguo. Non me lo ha mai detto ma io conosco il suo nome: Chani.
“Il mio pianeta, Arrakis, è così bello quando il sole è basso. A volte sopra la sabbia, si scorge la spezia nell'aria, è il nostro tesoro e la nostra condanna. I forestieri che la esigono corrono contro il tempo per evitare il calore insopportabile del giorno. Saccheggiano le nostre terre sotto i nostri occhi. Sono crudeli verso il mio popolo. E ora chi sarà il nostro prossimo oppressore?” mi chiede mentre ci addentriamo nelle grotte rocciose dove l’aria arida del deserto è meno soffocante.
Ti conosco? le chiedo con lo sguardo e lei mi sorride, quegli occhi sono magneti a cui non si resiste, non posso fare a meno di guardarla...
Chani estrae dalla tunica un coltello, un cryss, è un’arma sacra degli antichi guerrieri, sembra quasi farmene dono. Mi si avvicina e infine parla: “I forestieri depredano le nostre terre e uccidono la mia gente. Nessuno ama Arrakis, bramano solo la spezia e il suo potere”.
Conosco la sua pena, gli Harkonnen sono stati avidi e malvagi, sto per parlarle ma inaspettatamente, velocissima, mi affonda nel fianco la lama del cryss e subito un fiotto di sangue mi imporpora le vesti.
Spalanco la bocca sorpreso per guardarla, mentre il sangue zampilla copioso, ma non la vedo più.
Sono senza fiato, mi sento soffocare.
All’improvviso qualcosa mi afferra alla gola, ed è come se dopo essere stato tenuto con la testa sott’acqua, riemergessi in superficie, in debito d’ossigeno.
Apro gli occhi.
Sono sveglio.
Sogno spesso cose che poi accadono, nella mia mente si sta risvegliando qualcosa che non riesco a controllare. Sono in pericolo?
I sogni sono messaggeri inviati dal profondo, forse mia madre ha ragione, forse sono ciò che lei spera, o forse è solo una sua illusione.
Ma io chi sono?
E questi sogni che cosa sono, premonizione, fantasia?
E se non fossi il futuro di casa Atreides, se invece dovessi morire per mano di lei su Arrakis?
No!
Non posso farmi dominare da ciò che vedo nei miei sogni, posso solo abbracciare il mio destino.
Domani partirò e tutto si compirà come è scritto.
Qui su Caladan ho conosciuto il potere del cielo e del mare, ma non è più casa mia. Su Arrakis invece mi servirà la forza selvaggia del deserto, e se affronterò la mia paura a viso aperto, dominerò anche la sabbia delle dune, e sarò ciò per cui sono nato.

 

Disclaimer: Questa storia non è stata scritta a scopo di lucro.
Tutti i personaggi di Dune sono © di
Frank P. Herbert I personaggi e la trama inerenti al film sono © Denis Villeneuve, Eric Roth e Jon Spaihts. 
Invece qualsiasi altra cosa partorita dalla fantasia della sottoscritta è proprietà intellettuale della medesima.

 

Note sparse dell’autrice
Adoro svisceratamente Dune.
Ho visto 3 volte il film di Denis Villeneuve e sto cercando di leggere il libro di Frank P. Herbert da cui è stato tratto, nei pochi ritagli di tempo che mi rimangono liberi di questa mia vita piena come un uovo!  Sono totalmente affascinata da ciò che Herbert ha saputo trasmettere e creare con questa opera, così complessa e affascinante, ricca di significati profondi e a tratti mistici. Spero di aver reso giustizia a questa opera di fantascienza che mi ha rubato core e anima!
Sappiate che scriverò tanto su Dune perché mi ha proprio  conquistata, anche se sarà un’impresa ardua vista la sua complessità. Speravo ci fosse una sezione dedicata, invece sono rimasta piuttosto male nel vedere che praticamente non c’è niente, spero che le cose cambino presto e che soprattutto questa opera magnifica conquisti anche tutti voi!
GRAZIE a chiunque sia arrivato sin qua :)

Ad Maiora Semper!

  
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