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Autore: rainbowdasharp    15/04/2022    0 recensioni
"Dopo mesi di battibecchi pubblici e baci furtivi, di matite cadute sotto il banco in comune per scambiarsi sorrisi complici, di punizioni prese assieme solo per passare un po’ di tempo insieme – eccoli, sono sotto gli occhi di tutti."
| acedeuce, flori; estabilished relationship, i moronsexual sono tutti stressati |
Genere: Comico, Fluff, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Shonen-ai | Personaggi: Ace Trappola, Deuce Spade, Floyd Leech, Riddle Rosehearts
Note: Missing Moments | Avvertimenti: nessuno
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stupidi, pericolosi


I brividi e l’adrenalina, questa sera, non sono causati solo dagli spalti gremiti di gente, o dalla prospettiva della partita più attesa dell’anno – un derby con la Royal Sword Academy, niente meno – oppure dall’ansia che avvinghierebbe qualunque studente del primo anno che gioca la sua prima partita da titolare.

Questo perché Ace Trappola non ha mai temuto né lo sguardo del pubblico, né i fischi degli avversari o tanto meno gli errori sul campo.

È uno dei motivi per cui il Mister lo ha scelto, dopotutto.

No, quello che rende le sue mani sudaticce, seppur faccia piuttosto freddo e lui abbia indosso solo il completino della squadra del Night Raven College, sono due occhi di un azzurro quasi irreale e dall’ormai familiare cipiglio determinato, che lo fissano senza alcuna pietà.

Deuce Spade è di fronte a lui, la mano sinistra ben salda intorno alla sua destra. Ha le labbra leggermente tirate, le sopracciglia un poco aggrottate e la mascella ben serrata, mentre fa spazio per entrambi nella folla. Ace non riesce a capire se sia teso per la gente che ha inevitabilmente notato il loro arrivo, oppure se sia sul punto di dire qualcosa ma senza sapere bene come (succede spesso. Ed è adorabile quando, nel bel mezzo di un discorso, si blocca con la bocca aperta per cadere nel silenzio più totale. Un po’ come un computer quando va in tilt: “ERRORE!”), ma cerca di mascherarlo con il broncio da delinquente che ogni tanto riemerge.

Ecco, questo gli chiude lo stomaco e gli fa gettare occhiate a destra e a manca. Perché il motivo per cui sente il cuore in gola è che è la prima volta che Deuce lo accompagna in campo.

Per non dire la prima volta in cui si mostrano davanti a tutti come coppia.

Dopo mesi di battibecchi pubblici e baci furtivi, di matite cadute sotto il banco in comune per scambiarsi sorrisi complici, di punizioni prese assieme solo per passare un po’ di tempo insieme – eccoli, sono sotto gli occhi di tutti.

Ace non può fare a meno di chiedersi se sia stata una buona idea: potevano esserci occasioni migliori, no? Una, magari, in cui non ci fosse tutta la scuola presente (e non solo) concentrata in un unico luogo. Potevano aspettare il ballo di fine anno, ad esempio. Sarebbe stato anche più coerente di una partita di pallacanestro!

Certo, c’è da dire che vicino al trambusto che fanno Riddle e Floyd – le loro “discussioni” ormai sono praticamente un rituale prima di ogni partita, almeno da quando stanno insieme – può quasi illudersi che il loro spettacolino distolga un po’ l’attenzione da sé e Deuce.

«Dov’è il bacino del mio pesciolino?~» cinguetta Floyd ad un passo di distanza da loro, con il suo tono sornione. Tende le labbra in avanti in un’espressione poco seria e con le sue braccia lunghissime, le stesse che lo rendono così temibile in campo, sta stringendo il ragazzo in una morsa che potrebbe sembrare mortale… e forse lo è.

La replica di Riddle è aggressiva quanto basta perché ad Ace si rizzino i capelli dal terrore, pur non riuscendo a coglierla per intero; il suo capodormitorio non perderebbe mai la faccia in pubblico in quel modo, dopotutto.

Per tutta risposta, Floyd si limita a ridere, completamente invulnerabile alle minacce del fidanzato – il che non fa che aumentare ancora di più il nervosismo dell’altro. Ace è sicuro che, prima o poi, Riddle prenderà il volo come un razzo pur di fronteggiare alla stessa altezza Leech, magari esplodendogli definitivamente in faccia.

«Ma si può sapere che hai da ridere?! Guarda che sono serio! Se non la fai finita, ti facc—mmmnh!»

Chissà cos’avrebbe voluto dire Riddle. Forse, ripetere la minaccia di poco prima? Nel dubbio, Floyd si è preso il suo bacio strattonando il coetaneo per il fiocco dell’uniforme, ottenendo così sia quello che voleva che mettere a tacere il fidanzato. Cosa non facile, quando il fidanzato in questione è lo studente del secondo anno che non arriva al metro e settanta più temibile della scuola.

È un bacio lungo. Un bacio in cui non mancano morsetti, lingua (e meglio non sapere come sia la lingua di una murena, considera Ace) e proteste prive di parole intelligibili.

Un bacio che dura parecchio, tanto che Ace improvvisamente distoglie lo sguardo perché sente gli zigomi andare a fuoco.

«Ti prego, promettimi che non diventeremo mai così» mugugna in direzione di Deuce, che si è accigliato ancora un po’: sembra che anche lui non approvi quel delirio da piccioncini. Ace può quasi sentire le rotelle del suo cervello processare con un po’ di fatica un bacio di quel tipo di fronte a tantissime persone e, di conseguenza, si immagina che a breve anche lui diventerà tutto rosso… anche se non quanto Riddle.

Deuce è un tipo timido, dopotutto.

Ridacchiando per il sollievo, quindi, si appresta a salutarlo, ed è anche sul punto di dire qualche frase ad effetto stupida, tipo “Segnerò per te, tesoro!” giusto per vederlo arrossire ancora e borbottare, quando…

Le mani del suo ragazzo lo prendono per le spalle (Ace nota che anche le sue sono un po’ appiccicose, e non si schifa nemmeno. Assurdo!) e nel mentre, il suo stupido volto carino si fa più vicino.

Inizialmente, non capisce. Vuole dirgli qualcosa a bassa voce?

Poi, nella sua testa, Ace comprende. E, sempre nella sua testa, urla.

“Non sta per farlo davvero, dai, NON—“

Le labbra del moro si poggiano sulle sue, goffe come lo erano state al loro primo bacio. In effetti, sono entrambi rigidi come stoccafissi, proprio come il pomeriggio in cui si erano entrambi risvegliati dopo essersi addormentati sui propri compiti, uno contro l’altro.

Ma Deuce lo bacia da mesi, ormai. Sa cosa gli piace, sa come farlo sciogliere tra le sue braccia o come stimolarlo al punto giusto.

E Ace si sente un idiota, perché il resto del mondo sparisce, o almeno quella è la sensazione. Può dirlo? “Dio, come mi sono ridotto”, perché questo è esattamente il classico pensiero da teenager innamorato che non avrebbe mai pensato di diventare. Così come lo sperimentare le “farfalle nello stomaco”, o tutto quello che da mesi sta facendo con Deuce e di cui non si pente neanche un po’.

Quindi, non sa bene come, ma quel bacio lo ricambia eccome.

Quando Deuce finalmente si allontana, le urla, i fischi e persino la risatina divertita di Floyd tornano ad invadergli le orecchie con violenza, tutto d’un colpo. Eppure, di fronte a lui, il sorriso vittorioso e soddisfatto di Deuce fa di nuovo impallidire il resto.

Aveva voglia di strangolarlo, per poi magari baciarlo di nuovo.

«Siamo meglio di così» risponde infine, convinto di aver detto chissà quale profondo pensiero. E Ace lo insulta, almeno mentalmente, ma ormai è dello stesso colore del “pesciolino rosso” a pochi passi da lui. E mentre il suo ragazzo si allontana, l’occhiata che Ace e Riddle si scambiano per un lungo istante è abbastanza affinché il più giovane realizzi lo stupore di entrambi. Capisce che Riddle almeno da Floyd se lo aspetta – ma Deuce?

«Hai capito lo sgombretto… E chi l’avrebbe mai detto?~».

Floyd e la sua mano enorme si appoggiano sulla testa di Ace per scompigliargli i capelli già disastrosamente spettinati. Ma la sua attenzione per il compagno di squadra dura ben poco: prima che Riddle si dia alla fuga tra il pubblico, l’enorme abitante del mare riesce ad afferrarlo un’ultima volta e dargli un altro bacio, stavolta a stampo. Il tutto condito dalle proteste di Riddle, ovviamente.

«Pare che qualcuno lo avesse sottovalutato» commenta un’altra voce, arida come i venti del deserto. Jamil spunta alla sua destra, un sorrisetto consapevole sulle labbra sottili.

«Non l’ho affatto sottovalutato» riesce finalmente a replicare, dopo qualche secondo di troppo di confusione. «È che Deuce è…»

«È?» insiste Floyd, di ritorno con il suo bottino (oltre a un altro urlaccio di Riddle).

«… Deuce, no?» spiega eloquentemente Ace, prima di mettersi a gesticolare. «Insomma, è troppo stupido per prendere alla sprovvista me, o per pensare di dare spettacolo davanti a tutti, non vi pare?»

Floyd e Jamil si guardano, poi scoppiano a ridere. “Un incubo” pensa Ace, perché sa quanto entrambi possano essere pericolosi. È un’alleanza che non vorrebbe mai vedersi realizzare. Non invidia la squadra avversaria.

«Credimi, Trappola» riesce finalmente a dire Jamil, mentre Floyd si avvia in campo. «Sono proprio gli stupidi a essere pericolosi. Kalim ne è la prova vivente.»



*


«Deuce…»

Il ragazzo risponde con un mormorio, la faccia ancora coperta dalle proprie mani. Che cosa gli è saltato in mente? Difficile dirlo.

«Deuce, era solo un bacio» cerca di calmarlo Trey, ma si capisce dalla sua voce che ha riso fino a poco prima.

«Poi sono tutti abituati a Riddle e Leech, quindi…»

Deuce non ha idea di che cosa gli sia preso. Se dovesse spiegarlo, a parole non riuscirebbe. Sa solo che vedere un’altra coppia fare certe cose, proprio quando lui e Ace avevano finalmente deciso di mettere le cose in chiaro, ha attivato in lui una strana foga. Rivalità? Gelosia? Non ne ha idea, ma è piuttosto sicuro che Ace lo soffocherà nel sonno – o peggio.

E anche lui vorrebbe sotterrarsi, già che c’è.

Prova a dare un’occhiata al campo, sollevando appena la faccia dalle proprie mani: Ace è già in posizione e, persino da quella distanza, nota che ha ancora il collo arrossato dall’imbarazzo. Ma in un attimo inizia la partita, col ritmo frenetico che caratterizza il basket: un passaggio qui, un rimbalzo di là, tutti che corrono da una parte e dall’altra. Deuce conosce le regole del gioco, ma riesce a malapena a tenere il passo con ciò che accade.

Sa solo che, all’improvviso, Ace ha la palla. È sotto il canestro e salta, salta con quell’agilità nervosa e fluida che Deuce ha avuto modo di esperire in—diversi contesti.

Il palazzetto della scuola esplode, mentre Ace Trappola segna il suo primo punto. E Deuce salta in piedi, completamente dimentico del bacio, dell’imbarazzo.

Almeno finché Ace non manda un bacio nella sua direzione, un sorrisetto vendicativo ad animargli le labbra.




Note: Io scrivo solo AceDeuce stupide. Ne voglio fare il mio brand.
No a parte gli scherzi, ho scritto sta fic da mesi ormai e mi sembrava l'ora di tirarla fuori... non è niente di che, tutto sommato, ma vederli alle prese con le prime esperienza da fidanzati mi diverte sempre un sacco. Soprattutto se posso molestare Riddle sullo sfondo (ma quanto è stanco Riddle?)
Spero possa piacere ♥ alla prossima!

   
 
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