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Autore: Allen Glassred    17/04/2022    0 recensioni
Alexis è una ragazza umana e sola, dopo la morte della madre è diventata la cameriera della famiglia Baskerville, i sovrani dei vampiri. Il suo incontro con Ace, il figlio di Allen e di Risa Baskerville, cambia totalmente la vita della giovane, facendole scoprire l'amore, e forse, le sue vere origini. Ma una forza oscura, una nuova minaccia incombe su Sabrie. Cosa ne sarà di Alexis? Chi era in realtà suo padre? Cosa ha a che vedere lei con la famiglia Baskerville? Se volete saperne di più.. leggete e recensite, mi raccomando, ci tengo tanto!
( dalla storia )
Sabrie, regno dei Vampiri, 20 anni prima. E’ una fredda notte d’inverno, la neve cade incessantemente. La notte ha dispiegato il suo nero mantello, non una stella, nemmeno la luna, illuminano quel cupo cielo. Una giovane donna dai lunghi capelli biondi guarda una bimba che dorme in una culla. Le bacia la fronte.
“ Piccola mia, ti giuro che ti proteggerò da quella famiglia di mostri, fino a quando non sarai abbastanza grande per poter conoscere tutta la storia “. La bimba apre gli occhi, che si rivelano essere di un bellissimo azzurro. Un azzurro rarissimo, come il più profondo dei laghi.
Genere: Fantasy, Sentimentale, Sovrannaturale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het, Shonen-ai
Note: nessuna | Avvertimenti: Contenuti forti, Incest, Violenza
Capitoli:
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- Questa storia fa parte della serie 'Soledad '
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Diva diventa rossissima di colpo, riaprendo gli occhi dopo quei pochi secondi di silenzio che, a suo dire, sono durati un’eternità. E trova due occhi azzurri, del tutto simili ai suoi, che la fissano. Suo fratello è sicuramente imprevedibile: in un momento si è spostato dall’entrata della stanza a pochi centimetri da lei, così, senza il minimo preavviso. La mora si sente strana. Il suo cuore batte più forte del solito. Era dai tempi in cui incontrò Ace e Zwei che non sentiva una cosa tanto forte, e ne è quasi sconvolta. Ma che cosa le sta succedendo? Si deve calmare, e lo deve fare immediatamente. A furia di indietreggiare, però, si ritrova spalle al muro. Sembra quasi che suo fratello si stia divertendo a metterla a disagio. No, ora che lo guarda meglio, quello non è lo sguardo di chi si sta divertendo. È uno sguardo magnetico, ipnotico, come se volesse ipnotizzarla. Ammaliarla. No, per quello non ha bisogno di trucchi. Lei è già ammaliata da quegli occhi, che hanno le sfumature di un mare in tempesta. Una tempesta, pensa la giovane. Come la tempesta che in questo momento è dentro di lei, e non accenna a placarsi. Gli occhi, si dice siano lo specchio dell’anima. Allora, che tempesta ci sarà mai nell’anima di Kazuma? Quali saranno i suoi tormenti? Perché è iniziata la rivalità tra lui ed Ace? Quali sono le vere ragioni? Vorrebbe chiederglielo, vorrebbe scoprirlo. Gli appoggia una mano sul viso, come faceva sempre lui per calmarla, quando ancora era una bambina. Ma ora lei non è più una bimba. È una donna, è finalmente diventata coraggiosa, degna di portare il cognome Baskerville. “ Cos’è che ti tormenta? I tuoi occhi mi stanno dicendo che dentro di te hai una tempesta, una tempesta che dura da anni ed anni. Vorrei aiutarti, come tu hai aiutato me “. Fa la mora, prendendo coraggio. Lui la guarda, sorpreso.

“ la mia tempesta dura da anni, come dici tu. Nessuno potrà mai alleviarla. Io ti aiuterò sempre, Diva. Sono tuo fratello maggiore, è il mio compito “

“ Non dire sciocchezze. Non puoi farti carico di tutto. Dimmi la verità: perché nostro padre è arrivato ad esiliarti? Perché sei così triste? In tutti gli anni che abbiamo passato insieme, non ti ho mai visto sorridere una sola volta, e questo mi fa male. Io ti voglio bene, e voglio aiutarti! “. Sbotta in fine la giovane, stupendo persino il maggiore, che recupera subito il suo auto controllo, e sorride.


“ Davvero faresti di tutto pur di aiutarmi? “ le chiede. Sembra un sorriso quasi sincero, anche se imperscrutabile.

“ Di tutto, e lo sai “ Fa lei, guardandolo. I loro sguardi si incrociano, ed è come se quella tempesta avesse trovato un mare in cui sfogarsi, in cui dar libero sfogo alla sua potenza distruttiva.

“ Allora dimenticati di tutto e tutti e baciami “ Le dice lui e, senza lasciare alla mora il tempo di rispondere, la bacia. Ed è un bacio tanto passionale quanto inatteso, e la ragazza rimane un po’ interdetta. Dopo un po’, come risvegliata da un sonno, si scosta da quel bacio, spingendo leggermente il fratello, per poi uscire dalla stanza. Sconvolta? Sconcertata? Stupita? Felice? arrabbiata? E chi lo sa? In questo, Diva è identica ad Ace, non esprime mai le sue emozioni davanti ad altri. Corre a rifugiarsi nella prima stanza vuota che trova, una mano sulla gola, come se un nodo le avesse improvvisamente impedito di respirare. Si calma, e si chiede cosa sia passato per la testa a suo fratello. Perché diavolo l’ha baciata? Voleva forse dimostrarle qualcosa? Forse, di essere superiore ad Ace? Forse, voleva dimostrare che è anche lui in grado di conquistarla? Se è così, vuol dire che sta giocando con i suoi sentimenti, e questo la ferisce, più di quanto non voglia ammettere, persino con sé stessa. Kazuma invece, passato il primo momento di stupore per quel rifiuto improvviso, si mette a riflettere. Cosa c’è di sbagliato? Eppure, gli è sembrato che lo volesse anche lei, e anzi, che per un momento abbia pure ricambiato. Perché diavolo si è fermata ed è scappata via? Che si sia spaventata, ripensando alle sue brutte esperienze in fatto di uomini? In ogni caso, lui non è certo tipo da accettare un rifiuto, non in questo caso. Come può essere paragonato ad Ace o a quel folle di Zwei? A quel pensiero, il maggiore dei fratelli Baskerville stringe i pugni, quasi fino a ferirsi. Esce dalla stanza. Cerca e trova la sorella, che è in una stanza degli ospiti. Entra senza nemmeno bussare, quasi arrabbiato. La ragazza, che si sta preparando per la notte, lo guarda stupita e, dato che non è certo in condizione di ricevere visite, lo esorta ad uscire.

“ Vattene fuori! Non credere di poter fare tutto ciò che ti pare, capito? Non sono una bambolina ai tuoi ordini! “ dice, coprendosi con la vestaglia.

“ Tu pensi che io possa essere paragonato a quello psicopatico che hai per marito? O ancora peggio, a quel buono a nulla di un gemello che ti ritrovi? Non hai capito un bel niente di me se la pensi così! “

“ Smettila e vattene fuori, lasciami in pace! Ace non è un buono a nulla “

“ Cos’è, ancora lo difendi? “ La prende per le spalle e la scuote, quasi a farle male. “ lui non ti ama, non ti ha mai amata e mai lo farà, capisci? “

“ Lo so, ed ora lasciami, che mi fai male! “ Si innervosisce lei, cercando di liberarsi da quella presa. “ Ma non ti permetto di insultare nostro fratello! “

“ Apri gli occhi, stupida! Noi due saremo sempre gli esiliati di questa famiglia, questa pace prima o poi finirà! “ Ribatte lui, per la prima volta si mette a gridare contro la sorella.

“ no che non finirà! A meno che non la faccia finire tu comportandoti come Zwei! “ Non fa in tempo a finire la frase che si ritrova a terra, la guancia piuttosto dolorante ed il labbro un po’ sanguinante. Le ha dato una sberla. Suo fratello le ha dato una sberla. E anche piuttosto forte. Una goccia di sangue cade sul pavimento, ma lei si alza subito, arrabbiata, shoccata. È come se vivesse una cosa già vissuta anni prima. “ Avevo ragione!! Tu sei pazzo! Stai diventando la copia di Zwei, ma non lo vedi? Sei pieno di odio e rancore verso il mondo intero! Non sai cosa voglia dire amare! Ace invece lo sa, ecco perché lo detesti tanto! “ Piange e va verso la porta, ma cos’ha sbagliato? Di nuovo, di nuovo la vita è crudele con lei. Esce infuriata, lasciando solo il fratello, che per la rabbia da un pugno al muro, rompendolo.

“ Diva! Torna qua! “ Le dice solo, quasi fosse un ordine. Ma lei non ritorna indietro, anzi, fa per scendere le scale. Ma lui è più veloce e la afferra per un polso violentemente, costringendola a guardarlo. Quel sangue sul labbro… che tentazione. Fa molta fatica a controllarsi. “ guarda cosa mi fai fare… adesso le tue labbra sono rovinate “. Le dice senza più gridare, ma lei ha ancora paura. Trema e basta, e mormora solo poche parole, come fosse tornata a molti anni prima.

“ no, non farmi del male… “ mormora, mettendo per istinto le braccia a proteggere il viso. Kazuma la guarda, come fosse stato svegliato da un incubo. Ma cosa diavolo sta facendo? Come può comportarsi così sapendo cos’ha passato Diva? La guarda di nuovo. No, lui non voleva farla piangere. Le prende le mani, facendola però tremare. La abbraccia. Vuole che si senta protetta, non minacciata. Non stavolta, non da lui. Lei da prima rimane ferma nella sua posizione, gli occhi spalancati, forse per la sorpresa data da quel gesto.

“ forse hai ragione. Si, io sono come Zwei, ma solo in un punto siamo uguali: entrambi ci siamo innamorati di te, a nostro modo “. È una dichiarazione? Un’ammissione di colpa? Un modo per chiederle scusa? Lei non lo sa, sa solo che il suo cuore si è scaldato a quelle parole, la paura, pian piano, sta andando dileguandosi.

“ come dici? “ chiede solo lei, ha solo la forza di pronunciare queste due parole.

“ Dico che io ti amo. E sentirmi rifiutato da te mi ha mandato in bestia “ ammette lui, facendola arrossire. Deve ammettere che questa confessione l’ha spiazzata e non poco. Mentre la mora sta per rispondere, però, un applauso fuori luogo la fa sobbalzare, facendo voltare anche il fratello.

“ Siete così smielati da farmi venire il diabete “. Quella voce. La mora si irrigidisce immediatamente al solo sentirla. “ Brava Diva, non avevo dubbi che avresti trovato presto qualcuno che ti avrebbe consolato “. E ride ironico. Tuttavia fa anche in tempo ad evitare un attacco a sorpresa, schivando di un soffio la lancia che Kazuma gli ha lanciato contro. L’arma cade a terra. “ Oh come siamo intrattabili. Eppure quello furioso dovrei essere io… “ e mette una mano sulla sua falce, gemella di Artemis. “ … dato che ti stai sbaciucchiando mia moglie! “ Attacca anche lui, ma anche Kazuma si accorge in tempo del colpo che sta per subire, e lo evita prima che sia tardi. Diva arretra.

“ Zwei, mi stavo giusto chiedendo quanto tempo ci avresti messo prima di tornare in questo castello “. Fa ironico il minore. Zwei recupera la sua falce.

“ Ho avuto da fare, vero, Echo? “ Fa un ghigno dei suoi, e dal nulla appare Echo. Sguardo freddo, come il suo signore. Il ragazzo si inginocchia rispettoso.

“ mio signore, se non vogliamo che ci scoprano dovremmo andarcene da questo castello “. Ha una freddezza mai vista, sicuramente non è di un essere umano. Diva lo guarda, e lo riconosce. Quel ragazzo è l’amico di Alexis, ma che ci fa con quello psicopatico di suo marito?

“ Moglie, ti vedo agitata “ Fa ironicamente Zwei, per poi ridere come il solito. Ma questo non fa altro che mettere i brividi alla donna. “ scusa, solo tu puoi divertirti? Diciamo che ho cercato e trovato un amico “.

“ Tu non hai amici, e quelli che hai li allontani con la tua crudeltà! “ Fa lei, trovando finalmente il coraggio. “ Non potrò mai scordare quello che mi hai fatto anni fa, mai! “. Ci ripensa, e trema come fosse una bambina. “ sei crudele ed incapace di provare amore, stavi per farmi la stessa cosa che hai fatto ad Hope “.

“ Non nominare quella povera stupida della mia prima moglie! Lei si è fidata di una persona sbagliata. Risultato? È stata ammazzata! Ma non da me “. Diva, se possibile, rimane ancora più shoccata di prima. Come sarebbe a dire? Chi è il vero assassino di Hope? Che abbia a che fare con la morte di Soledad? Molto presto, questa domanda potrebbe trovare una risposta molto diversa da quella immaginata.

Ciao :D mi scuso con tutti per il ritardo e vi lascio un nuovo capitolo, con un gran punto di domanda: chi avrà ucciso Hope? Ha a che fare con la morte di Soledad? come evolverà la storia? Che cosa combinerà ora Zwei? Aspetto il vostro parere :3 a presto con il nuovo capitolo, baci baci
   
 
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