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Autore: Milkyna    17/04/2022    0 recensioni
In questa storia, aspetto dei personaggi, età e parentele possono variare in alcuni casi.
Celestia ha selezionato i sei migliori studenti di magia per affidare loro gli Elementi dell'Armonia e un compito estremamente importante: riportare a Canterlot la Campana Stregata, pericolosa fonte di potere magico, non sempre benevolo. Tra nemici, schermaglie interne e sentimenti scomodi, ce la farà il gruppo capitanato da Twilight a tornare a casa sano e salvo?
Genere: Avventura, Azione, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het, Shoujo-ai, Crack Pairing | Personaggi: Altri, Discord, Rarity, Spike, Twilight Sparkle
Note: Soulmate!AU | Avvertimenti: Triangolo
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Era giunta la sera del Gran Galà Galoppante in onore degli studenti più brillanti di Celestia, coloro che sarebbero andati a recuperare la Campana Stregata.

La Luna brillava alta e piena nel cielo, mentre i residui del crepuscolo lo coloravano di viola e d’arancio.

Un grande tappeto rosso accompagnava gli ospiti al centro del salone, dove era stato allestito un palco per la musica, un tavolo per il buffet e qualche sedia per chiunque non fosse un fan del ballo.

Twilight aveva raccolto i capelli in un grande chignon, ed aveva indossato un abito azzurro con piccoli fiordalisi sul corpetto. In vita, aveva una fascia dorata e agli zoccoli posteriori calzava ballerine anch’esse dorate.

Aveva ritrovato i suoi amici e futuri compagni di viaggio: Blueblood si era pettinato i capelli biondi in morbide onde, e sulla raffinata giacchetta a metà fra il blu e il verde aveva appuntato una spilla a forma di piuma di pavone. Indossava anche una cravatta color menta.

Rarity aveva fatto del suo meglio per farsi notare da lui: ricci raccolti e accentuati da un capellino signorile, con piumetta, rosa finta e mega perla; l’abito era violetto, intervallato da pizzi indaco e cristalli del medesimo colore.

Unfolded Scroll aveva un’allegra tuba color verde chiaro, un corpetto in tinta e dei pantaloni color crema. Il suo outfit pareva un misto di medievale e di sagra campagnola, ma era talmente vivace e buffo che strappò un sorriso a tutti gli amici.

Glitter Drops aveva un abito senza spalline, metà arancione e metà viola, tempestato di piccole stelle bianche sulla gonna.

Quanto a Starsong, si era messa un fiocco a strisce lilla e bianche tra i capelli, e il suo pelo viola chiaro faceva contrasto con la camicetta color limone a pizzi bianchi e la gonna a pois arancioni.

Twilight aveva sorriso a tutti quanti, contenta di essere lì con loro.

“Ragazzi, siete pronti?” aveva domandato loro.

“Sì! Anche se spero non ci facciano andare in missione con la tuba!” esclamò Scroll, in uno scroscio di risate.

Mentre ridevano, Rarity aprì il suo ventaglio riccamente decorato e si avvicinò a Twilight.

“Stasera voglio chiedergli di ballare con me.”

Gli occhi zaffirini dell’unicorno puntavano verso Blueblood, il quale si stava spruzzando in bocca uno spray alla menta, probabilmente per far colpo su qualche possibile preda.

Twilight le rivolse uno sguardo eloquente: cosa trovava di tanto attraente in quel pallone gonfiato, buono solo a specchiarsi?

“Se posso permettermi, Rare, io credo che tu possa ambire a qualcuno di meglio…”

“Oh, Twilight, tu non capisci, lui E’ il meglio! Guarda quei crini biondi, e quell’aria sicura, e poi è ricco… ha una bella voce… oooh!”

Rarity era in estasi e piroettava attorno all’amica fingendo di svenire, così lei la sostenne, corrugando la fronte.

“Sul serio, Rarity, io lo trovo insopportabile. Una papera di gomma offre maggiori possibilità di dialogo!”

“Ohohohohoh, Twily… Sei sempre stata spiritosa! Adesso scusami, cara, ma devo andare dal mio cavaliere, a dopo!”

La pony lilla non resistette all’impulso di schiaffarsi lo zoccolo in faccia; Rarity era sempre la solita…

Poco dopo, mentre ancora Twilight borbottava tra sé e sé, venne raggiunta da Spike, vestito con una giacca da sera nera, camicia color panna e farfallino rosso. Un abbigliamento che donava davvero al drago dodicenne.

“Tutto bene, Twi? Ti vedo pensierosa…”

“Lascia perdere. Mi concedi un ballo?” gli domandò, ritrovando il sorriso.

“Con piacere!” accettò quello.

Unfolded Scroll si era messo a ballare quel primo valzer con Starsong, mentre Glitter Drops non aveva trovato nessuno e si era messa a sedere su una sedia da sola, con lo sguardo triste di chi sta cercando qualcuno d’introvabile.

Quanto a Rarity, cercava di contenere le risate di contentezza che le salivano liberamente alla bocca, e si stringeva forte al suo cavaliere, che le lanciava occhiate sconcertate. La pony chiara era, tuttavia, troppo occupata a divertirsi per notarlo.

“Scusami, Twilight, ma quella laggiù non è Rarity?” chiese Spike a Twilight, indicandola con il dito.

“Err… Sì!”

“Sembra divertirsi un mondo!”

L’alicorno vide l’amica fare una piroetta in aria, sollevata dal suo cavaliere, e le venne quasi da ridere per quella passione che lei riteneva sprecata.

“… Sembra anche a me.”

Ad ogni modo, il valzer terminò e con l’ultima nota Blueblood si staccò bruscamente da Rarity.

“Oh? Ma come, adesso ci dovrebbe essere il tango e-”

“Scusami, Rarity, vado a cercare una ballerina più adatta a me.” le disse solamente, agitandole lievemente lo zoccolo davanti alla faccia, come a farle capire che non aveva proprio voglia di perdere altro tempo con lei.

Qualunque altra giumenta lo avrebbe bollato come scortese e arrogante, invece l’unicorno incolpò se stessa: forse era stata troppo vigorosa, gli aveva fatto pressione con la sua voglia di stare con lui e l’aveva fatto scappare…

Spike era andato a prendersi una limonata fresca al buffet, e Twilight ne aveva approfittato per respirare una boccata d’aria fresca sul balconcino che dava sul meraviglioso giardino del Castello di Canterlot. La sera era piacevole e illuminata, oltre che dalla Luna, anche da numerose stelle e dalle piccole lucciole che svolazzavano lente attorno ai boccioli di rosa dormienti.

Era un panorama ameno e la leader degli Elementi dell’Armonia se lo gustò fino in fondo.

Finché… Una voce sgradevole non la fece ridestare da quel sogno ad occhi aperti.

“Balliamo, Twilight?”

Era Blueblood. Si era esibito in un inchino che avrebbe dovuto essere galante, ma che agli occhi della neo-alicorno appariva soltanto affettato, costruito.

“Ehm… Sì.”

Non ne aveva veramente voglia, ma non voleva essere maleducata, specie con un futuro compagno di missione.

I due ragazzi rientrarono nel salone. Spike si era preso anche una fetta di torta alle fragole, e guardava l’amica con occhi sorpresi. Twilight gli rispose con una smorfia rassegnata, e il draghetto fece penzolare la lingua di lato, strappandole una risatina.

Mentre Blueblood faceva affondare la sua ballerina in focosi casquè, Rarity se ne stava seduta in un angolo, con aria depressa.

Passandole accanto, gli sguardi delle due ragazze s’incrociarono e a Twilight parve di aver fatto un grave torto a Rarity. Blueblood, tuttavia, non la pensava così.

Si mise a deridere la povera sarta, senza alcuna delicatezza:

“Sai, Twilight, ti conosco da una vita e ti ho sempre trovata più attraente di Rarity. Non fraintendermi, bellissima pony anche lei, ma troppo artefatta, troppo finta… Tu invece, sei genuina e spontanea…”

L’alicorno non poteva credere alle proprie orecchie… Come si permetteva di sparare giudizi così? Proprio lui?

“Io penso che tu abbia bisogno di accompagnarti ad uno stallone che sappia valorizzarti nel modo giusto… Come il sottoscritto…”

Aveva afferrato al volo una rosa rossa da un vaso e se l’era messa tra i denti per l’ennesimo casquè, e Twilight ebbe davvero paura che volesse baciarla.

Così non fu, per fortuna, ma la pony lilla sperò che quel ballo finisse il più in fretta possibile per sgattaiolare via.

Blueblood, però, non aveva ancora finito di parlare:

“Guardala, non ha più trovato un ballerino con cui danzare… Del resto era prevedibile, quella sua voce zuccherosa è così fastidiosa da ascoltare, e quel suo abito pomposo così molesto da far volteggiare, e buono solo a raccoglier polvere per quel che mi riguarda. Rarity è sempre stata così, tante chiacchiere e poco talento…”

Twilight usò la sua magia per trasportarsi lontano dalla presa di Blueblood, irritata per quelle parole poco carine.

“Se è così che la pensi, io e te non abbiamo nulla da spartire e ti pregherei d’ora in avanti di portare rispetto ai tuoi compagni di viaggio, o farò in modo che il tuo Elemento ti venga revocato!”

E così dicendo, gli toccò il topazio appuntato sulla giacca.

Incapace di accettare un rifiuto, uno dei pochissimi della sua esistenza, Blueblood s’incupì:

“Attenta a come parli, io sono un principe.”

“E nonostante ciò, non sei il leader di questa missione. Non bastano i nobili natali per essere coperti di onori, Blueblood. Mi auguro che tu possa ricordartelo.”

Se ne andò velocemente, lasciandolo solo e fumante in mezzo alla sala.

Dopo qualche minuto, sul palco si presentarono le quattro principesse.

Fu Princess Celestia a prendere la parola per prima:

“Grazie a voi tutti per essere qui stasera. E’ un grande onore per noi tutti celebrare i nuovi Elementi dell’Armonia, coloro che riporteranno qui la Campana Stregata, forse la più grande fonte di potere magico mai esistita. Accoglieteli con un applauso, giacché fra tre giorni partiranno alla volta del Monte Everhoof!”

Uno scroscio di applausi e fischi d’incoraggiamento travolse gli Elementi dell’Armonia, stordendoli piacevolmente.

La parola passò a Princess Luna:

“Consegneremo ai nostri campioni una bisaccia contenente alcune utili pozioni curative, viveri e indumenti, oltre a questi strumenti utilissimi, creati da Princess Serena e Princess Cadance in persona.”

La pony di terra dai crini biondo platino mostrò al pubblico delle fiale contenenti una sorta di gas verde inerte.

“Io e Princess Cadance abbiamo preparato questi segnalatori di pericolo. Nel caso vi sentiate accerchiati, stappate queste fiale e rilasciatele nell’aria, verranno captate dalla nostra mappa, e noi sapremo dove e quando intervenire. Attenzione, però: una volta giunti in cima al monte, a noi sarà impedito avvicinarci a causa della barriera della Campana.”

Quella notte, Twilight faticò ancora una volta ad addormentarsi.

Aveva preso coscienza della pericolosità di quella missione, ma al tempo stesso si sentiva ancora più galvanizzata a portarla a termine.

Paradossalmente, la preoccupava di più il suo screzio con Blueblood.

Lo conosceva, sapeva essere un tipo vendicativo e dispettoso.

Strizzò gli occhi in modo da tenerli ben chiusi, dopodiché precipitò in un sonno senza sogni.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

   
 
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