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Autore: Clodie Swan    21/04/2022    2 recensioni
Nel Regno di Oshiria una misteriosa entità nota come La Dama del Vento, miete vittime diffondendo il terrore. L'Accademia di Magia, su richiesta della Regina Deme, invia il suo mago più potente per combattere tale minaccia.
..."Sheeran rimase immobile per mantenere saldo l'incantesimo e sentì i brividi gelidi lungo la schiena quando delle dita scheletriche spuntarono davanti al suo viso come per ghermirlo. Il ragazzo trattenne il fiato mentre le dita gli sfiorarono con delicatezza il volto in una carezza gelida. La figura spettrale si ritrasse, si allontanò oltre il muro di nebbia e scomparve."
Ispirata al contest “La Dama del vento” indetto da Spettro94 sul forum di EFP.
Genere: Avventura, Fantasy | Stato: in corso
Tipo di coppia: Nessuna
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Capitolo 5

Il Palazzo Reale

 

 

Visto da vicino il Palazzo Reale era ancora più imponente e maestoso. Sheeran vide da vicino per la prima volta il bellissimo castello gotico, dai marmi bianchi, le torri alte dalle tegole blu e le vetrate strette e lunghe, coloratissime ed elaborate. A giudicare dalla luce proveniente dalle finestre e dalle torce disposte nel giardino, oltre il ponte levatoio, sembrava che il castello fosse illuminato a festa.

Vi erano numerose carrozze sorvegliate da uno stuolo di servitori e diverse guardie armate che proteggevano l'ingresso.

“È magnifico!” esclamò Sheeran. “Non avevo mai visto niente di simile.”

“Aspetta di vederlo all'interno.” disse Goldmind. “Il re ci tiene ad accogliere come si deve gli ospiti illustri.”

“E quali illustri personalità dovrà ricevere questa sera?”

“Te. Ovviamente.”rispose Goldmind come se fosse evidente.

“Cosa?” il panico nella voce di Sheeran fece ridere tutti. “Tutto questo è per me?”

“Per onorare il grande e potente mago che andrà a sconfiggere la Dama del Vento.”disse Brien con enfasi.

“Il grande e potente mago che potrebbe anche non combinare niente.” commentò Sheeran. “Non dovrebbero onorarmi dopo la missione in caso? Il re è così ottimista?”

“Vuole dare sicurezza al suo popolo mostrandosi fiducioso e privo di paura. Gli piace ostentare...”spiegò Goldmind tradendo un leggero disappunto.

“A proposito di ostentare.” notò Roland “Guardate chi arriva. Il capo del cerimoniale in persona.”

Sheeran si girò e vide arrivare un uomo alto e allampanato, con un elegante, quanto orribile, abito bicolore blu, rosso e oro, con una sopraveste in velluto dalle maniche a sbuffo ed un ridicolo cappellino dotato di una lunga piuma.

“Quando lo vedo penso sempre che sia arrivato il circo in città.”ridacchiò Kemen.

“Buonasera, Sir Gauwyn.” disse Goldmind quando l'uomo li ebbe raggiunti.

“Capitano! Finalmente! Non attendono che voi. Voi e il mago. I vostri uomini posso riunirsi agli altri cavalieri nella Sala Grande.”

I soldati sembravano molto felici di andarsene. “Come desiderate, Sir Gauwyn.” disse Eamon accennando un inchino. Sheeran notò che stava cercando di trattenersi dal ridere.

“Buona fortuna, Sheeran.”gli gridò Roland mentre si allontanava insieme ai compagni.

Gauwyn degnò appena di un'occhiata Sheeran, arricciando il naso. “Il vostro scudiero può andare nell'ala della servitù. Gli daranno un piatto di minestra.”

Goldmind esitò per un istante per la sorpresa poi si affretto a spiegare:“Questo giovane non è il mio scudiero. Si tratta del Mago Sheeran di Thunderbridge, scelto dal Rettore dell'Accademia di Magia.”

Gauwyn sbatté le palpebre confuso e strinse gli occhi per guardare meglio il ragazzo.

“Avete camuffato il vostro aspetto, signor mago?”indagò in tono speranzoso.

“No, sono davvero così.”rispose Sheeran con pazienza.

Il capo del Cerimoniale sembrò profondamente deluso. “Oh. Bene spero solo che l'Accademia sappia quello che fa. Ma come posso presentarlo al re, in quello stato pietoso? Voi, capitano, con l'armatura siete perfetto. Un po' rude , ma fa parte del vostro fascino spartano. Ma lui, con quegli abiti da contadino! E quei capelli!”

“Potremmo procurargli un cambio d'abito prima di recarci dal re.”propose Goldmind in tono pacato.

“Non c'è tempo!” ribatté l'altro sfiorando l'isteria “Le vedette vi avevano visto arrivare e gli hanno già annunciato il vostro arrivo! “

“Le vedette segnalano anche l'arrivo degli ospiti?”chiese Sheeran perplesso. Nessuno rispose alla sua domanda.

“Sheeran, per caso non potresti fare un incantesimo per risolvere la situazione?”gli bisbigliò Goldmind sconfortato.

“Un incantesimo per cambiarmi d'abito? Non sono una fata madrina, capitano.”esclamò il ragazzo quasi divertito.

“Hai trasformato un topo in un cavallo.”gli ricordò il capitano.

“Conoscevo quell'incantesimo! Ma non ne ho mai usato uno per i vestiti. Ho sempre indossato le stesse due cose!”rispose Sheeran accennando agli abiti che portava.

Goldmind era pronto a lasciar perdere “Va bene, andremo così. Dopo tutto si tratta di una situazione di emergenza. Anche se non si direbbe...”concluse guardando l'aspetto festoso del castello.

“Io non ho il coraggio di presentarlo.” protestò Gauwyn. “Ho visto scopettoni per pavimenti più affascinanti di lui.”

“Se avete finito con i vostri vaneggiamenti, fateci strada Sir Gauwyn. Introdurrete me. E poi penserò io a presentare il ragazzo a Sua Maestà.”

Gauwyn sembrò rilassarsi e si voltò verso l'entrata. “Da questa parte allora signori.”

 

La Sala Grande era talmente piena che molte persone pur di presenziare all'evento, avevano accettato di restare in piedi nei corridoi. Tra il calore delle torce e la calca di gente disposta lungo le pareti si avvertiva un netto contrasto con la temperatura fredda dell'esterno. Goldmind non sembrava a suo agio, notò Sheeran. Forse non piacevano nemmeno a lui il cerimoniale di corte, gli atteggiamenti falsi dei cortigiani ed i modi imperiosi quanto sgarbati. A Sheeran non piaceva l'idea di affrontare tutto ciò, ma purtroppo non c'era altra scelta. Poteva solo contare sul sostegno del capitano che sembrava disposto a proteggerlo dalle ostilità che avrebbe potuto incontrare.

Molti nobili salutarono Goldmind, alcune dame gli sorrisero, mentre Sheeran veniva palesemente ignorato.

Gauwyn, camminando a testa alta con le mani giunte, li precedeva attirando gli sguardi curiosi di tutti i presenti.

“Proviamo con una descrizione avventurosa.” disse l'uomo mentre camminavano “La gente le adora. Diremo che dopo infiniti e lunghi giorni per le lande del Regno, il prode Capitano Goldmind e il suo manipolo di guerrieri hanno condotto il mago Sheeran...”

“In realtà ci abbiamo messo un giorno e una notte.” precisò Goldmind.

“Dalla remota e leggendaria città di Thunderbridge ...”

“È un villaggio.” spiegò Sheeran.

“Non importa i cavalieri giunsero finalmente alla dimora del mago in una...” s'interruppe cercando l'ispirazione.

“Fattoria.” suggerì il ragazzo.

“Non sarebbe meglio un'antica casa di campagna? E dopo innumerevoli pericoli per tornare a Victra...”

“È stato un viaggio tranquillo. A parte una rissa in una locanda...”disse Goldmind cercando di non ridere.

“I nostri eroi sgominano una banda di criminali, di predoni della strada.”

“Erano quattro babbei, la prego Gauwyn, lasci parlare me.” replicò Goldmind esasperato.

Gauwyn arricciò le labbra e li precedette nella Sala Grande dove il re teneva le sue udienze. Goldmind trattenne Sheeran per un braccio facendogli cenno di aspettare.

Dall'interno della stanza si creò il silenzio e risuonò la voce squillante del cerimoniere che in tono pomposo cominciò la sua presentazione.

“Vostra Maestà, ho l'onore di annunciarVi il Capitano della Guardia Reale, Sir Herrol Raimond Goldmind...Figlio di Lord William Herbert Robert Goldmind, Conte di Stonehewer.”

“Se li è imparati tutti.” borbottò Goldmind seccato. A testa alta e con l'elmo sottobraccio Goldmind lo condusse nella sala e Sheeran non poté fare altro che camminargli accanto timidamente, guardando diritto davanti a sé senza osare girare lo sguardo verso la corte. Aveva provato a lisciarsi le pieghe del mantello e sistemarsi i capelli ma non credeva di aver ottenuto grandi risultati. La Sala era lunghissima e il passaggio era coperto da lunghi tappeti che portavano fino ad un palco rialzato su quattro gradini.

Al centro vi era il trono sormontato da un baldacchino da cui Re Rohwen Terzo di Oshiria li fissava austero senza tradire alcuna emozione, regale nelle sue vesti oro e porpora. Appariva più anziano di qualche anno rispetto ai ritratti ufficiali che giravano, i capelli castano chiaro si stavano imbiancando, ed aveva numerose rughe di espressione intorno agli occhi.

Sheeran si sentì pervadere da un senso di oppressione, come se la stanza volesse restringersi intorno a lui. La tensione gli stava giocando dei brutti scherzi.

Si concentrò sulle altre figure sedute accanto al sovrano: alla destra del re sedeva la Regina Deme, splendida nel suo abito d'oro dal corpetto di velluto nero, ed i capelli biondi raccolti in un'acconciatura complicata che formava una sorta di corona, su cui vi era stata posata quella vera.

“La regina gode di molta influenza sul marito.” gli bisbigliò Goldmind cercando di non muovere troppo le labbra. “Cerca di farle una buona impressione.”

A sinistra del re, vi era invece sua figlia, la principessa Diamaris, di appena sedici anni ma già una bellezza celebrata in tutto il regno. Sheeran aveva visto diverse volte il ritratto della principessa, tutti lo avevano visto, perché veniva dipinto spesso su piatti, tazze, miniature che venivano venduti in tutto il regno. Perfino Karis aveva avuto un piattino della principessa Diamaris quando era più piccola e diceva che assomigliava ad un'eroina delle fiabe. Era certamente molto bella, dai capelli biondo argento lunghissimi, raccolti in una lunga treccia nella quale erano intrecciate gemme preziose e treccine più piccole. Somigliava molto a sua madre, tranne per il colore degli occhi.
Se la regina aveva gli occhi verdi come due smeraldi, la principessa aveva gli occhi azzurro ghiaccio come quelli del padre. La fanciulla aveva fatto molto parlare di sé per le sue opere di beneficenza e per la sua salute cagionevole, che non le permetteva di lasciare spesso il palazzo. Sheeran notò effettivamente che aveva delle profonde occhiaie, per quanto in parte celate dal trucco, ed era magrissima ma aveva comunque una figura molto elegante dalla vita sottile, messa in risalto da una tunica azzurra ricamata di argento dalle ampie maniche, indossata sopra una sotto tunica bianca.

“Presto dovrebbe sposarsi.” gli sussurrò Goldmind mentre si avvicinavano. “Sei mesi fa è stato annunciato il suo fidanzamento con Lord Hancey. Quel nobile biondo seduto in prima fila, con le braghe a palloncino e il vestito bordeaux a righe nere.”

Sheeran gli diede un rapido sguardo ed ad una prima occhiata ebbe l'impressione che fosse un tipo simile a Piuma Bianca : stessa espressione arrogante ed altezzosa. Non era nemmeno bello, aveva gli occhi piccoli e infossati, il naso grosso ed una mascella squadrata. Non avrebbe formato una coppia assortita con la graziosa principessa.

“Quello seduto accanto ad Hancey è il mago di corte di cui ci ha parlato il tuo maestro.” disse ancora Goldmind riferendosi ad un distinto signore dalla barba e i capelli biondo cenere ben curati. “Si chiama Wolmar e pare che anche lui abbia un buon ascendente sul re. Sulla regina in particolare.”

L'uomo si voltò a guardarli nello stesso momento con un certo interesse ed un lampo attraversò i suoi occhi blu. Sheeran riuscì a percepirne la magia anche a quella distanza.

Quando furono arrivati davanti ai gradini, Goldmind si inchinò posando un ginocchio a terra e Sheeran fece la stessa cosa tenendo la testa bassa.

“Sir Goldmind.” disse il re. “Prego alzatevi.”

“Mio signore, come da Voi ordinatomi, ho condotto qui il Mago Sheeran di Thundersbridge.”

“Molto bene, fatelo entrare.”ordinò Re Rowhen.

Ci risiamo.” pensò Sheeran sollevando leggermente la testa.

Goldmind si alzò e gli fece segno di fare lo stesso.

“Vostra Maestà, Sheeran di Thunderbridge è qui al mio fianco. “

Sheeran colse l'espressione stupita del re ma accennò un sorriso e fece un inchino.

“Mio signore...”disse con voce tremante “Sono al Vostro Servizio.”

“Aspettate.” disse Rowhen “Il potente mago che ci ha promesso Volkan è questo giovincello imberbe? Avrei giurato che fosse il vostro paggio. Fatico a crederci.”

L'affermazione del re scatenò un coro di risate. La regina Deme a quel punto ritenne doveroso intervenire.

“Mio signore.” disse sorridendo dolcemente al marito. “Volkan ci aveva avvertito che si trattava di un giovane mago, di non lasciarsi ingannare dalla sua giovane età. Sono state le sue esatte parole. ”

“Mi aspettavo un uomo giovane, infatti, non un infante. Quante primavere hanno visto i tuoi occhi ragazzo?”

“Diciotto, mio signore.”

“Ha due anni più di nostra figlia.” fece notare la regina accennando col capo alla principessa.

“Nostra figlia deve solo sposarsi e sfornare bambini, mentre questo giovinetto avrà in mano le sorti del Regno. Scusa mia cara, se ho seri dubbi se sia la persona adatta. Sarà pure uno studente brillante, ma qui serve gente esperta per questa missione.”

“Cugino.” esclamò una voce nella sala. “Mi permetti di dire una parola?”

“Prego, Drewan.” concesse il re.

“È il Duca di Kerthon.”sussurrò Goldmind con uno sguardo di ammirazione negli occhi.

“Lo zio di Eamon?”ricordò Sheeran.

“Nonché cugino di primo grado del re.”puntualizzò il capitano

L'uomo che si fece avanti era vestito con sobria eleganza. Aveva i capelli castano chiaro lunghi fino alle spalle e una barba corta curata. Aveva la fronte alta ed i lineamenti scolpiti come quelli di Re Rohwen ma nei suoi occhi castani vi era un'espressione più aperta e cordiale.

“Ricorderete mio regale cugino, quando partecipai al mio primo combattimento. Avrò avuto più o meno la stessa età di questo giovane. Nessuno avrebbe scommesso su di me. Ma voi mi incoraggiaste, mi diceste che ero pronto e che nessuno doveva disprezzare la mia giovane età.”

“Eri stato addestrato! Io stesso ti ho aiutato ad allenarti!”protestò il re.

“Certamente. Io non mi intendo di magia e non so nulla dell'Accademia, ma se questo giovane ha conseguito un diploma con le calde lodi del suo Rettore, deve aver fatto anche lui un buon addestramento. Forse dovremmo chiedere un parere al Vostro mago di corte.”

“Wolmar, vieni avanti per favore. Che ne pensi di questo mago bambino?”

Il mago di corte si alzò in piedi compiaciuto, lasciando cadere a terra di una lunga tunica blu dai bordi ricamati in rosso. Sheeran la riconobbe come l'abito indossato dai maghi una volta conseguito il diploma. Era la veste che avrebbe dovuto portare anche lui, al posto della tunica verde degli studenti. Gli arcimaghi come Volkan, invece, portavano il rosso con inserti grigi.

Wolmar avanzò sorridendo, prendendosi tutto il tempo per studiarlo, intrecciando le dita cariche di anelli, poi finalmente parlò.

“Quanto tempo hai passato all'Accademia, Mago Sheeran?”chiese in tono solenne.

Almeno qualcuno lo chiamava col suo titolo. Non che ci avesse mai tenuto particolarmente prima...

“Dieci anni, Mago Wolmar.” rispose Sheeran usando a suo volta il titolo.

“Significa che sei entrato lì a soli otto anni, è corretto?”domandò continuando a camminare su e giù.

“Sì, signore.”

“E se sei riuscito a diplomarti così giovane, in soli dieci anni, significa che hai passato ogni esame al primo tentativo. Mi sbaglio, forse?”

“Non sbagliate.” Nonostante fossero domande innocue Sheeran si sentì a disagio.

“Per quale arte magica hai mostrato inclinazione?”indagò ancora Wolmar.

Perché ci tenevano tutti a saperlo?

“Per alcune...”rispose evasivamente.

“Quante esattamente?”insistette Wolmar.

Vedendo il suo silenzio, Re Rohwen lo incalzò. “Rispondi, ragazzo.”

“Per tutte.” disse finalmente Sheeran con semplicità guardando Wolmar negli occhi. “Sono riuscito ad eseguire ogni incantesimo che mi hanno insegnato, al primo tentativo.”

Un mormorio di sorpresa accolse le sua parole. Sheeran si era aspettato gli sguardi d'incredulità della corte. La regina e la principessa invece sembravano colpite. Il re scettico. Wolmar aveva uno strano sguardo.

“Stupefacente!” esclamò in un tono ambiguo. “Abbiamo un prodigio davanti a noi.”

“Io non ci credo. “ intervenne Lord Hancey per la prima volta. “Quel bamboccio è solo un millantatore. Chiediamogli di farci vedere qualcosa!”

Il Re sembrò approvare la proposta del futuro genero. “Molto bene. Wolmar, fategli fare... qualcosa.”

Sheeran esitò e cercò con lo sguardo Sir Goldmind che gli fece un cenno d'incoraggiamento con il capo. Il giovane capì che non poteva tirarsi indietro.

“Prego, sono a Vostra disposizione, Mago Wolmar.” disse con il tono più garbato che poté usare.

Wolmar lo guardò attentamente come pregustandosi un trionfo e la cosa suscitò in Sheeran un senso di sfida. Sentì la magia formicolare sulla punta delle sue dita e un calore invadere il suo corpo. Quella sensazione gli diede coraggio e lo fece rilassare mentre aspettava la mossa di Wolmar. Non dovette aspettare molto. Il mago di colpo mosse le mani in avanti pronunciando la parola. “Hydra!”

Due serpenti fatti di luce violetta apparvero sul pavimento e strisciarono minacciosi verso Sheeran. La platea sussultò, compresa la famiglia reale. Goldmind, che si era fatto da parte, guardò verso di lui allarmato ma Sheeran rimase impassibile senza alcuna paura. Attese con calma che si avvicinassero ancora di più e quando furono a pochi passi da lui, batté il piede per terra gridando “Anguis!” Un fascio di luce d'oro s'innalzò davanti ai due rettili, assumendo la forma di un pitone altissimo. Tra le grida generali il pitone aprì la bocca e chinandosi ingoiò i serpenti avversari facendoli scomparire. Sheeran fece un movimento con le mani e il serpente d'oro scomparve.

Guidati dal Duca di Kerthon, l'uditorio proruppe in un applauso fragoroso.

Wolmar era esterrefatto ma non sembrava dispiaciuto per l'esito del confronto: al contrario aveva l'aria molto interessata come se avesse fatto una straordinaria scoperta. Si voltò verso il re e con la mano indicò Sheeran, compiaciuto.

“Mio signore! In questo giovane c'è una potenza prodigiosa. L' Arcimago Volkan diceva il vero su di lui. Sono certo che la sua presenza ci sarà di grande aiuto.”

Parla come se mi avesse scoperto lui!”pensò Sheeran tra sé.

Il Re sembrava soddisfatto e annuì con approvazione, mentre la regina e la principessa sorridevano raggianti e applaudivano entusiaste.

Hancey, invece, sembrava piuttosto infastidito e manifestò apertamente uno sguardo ostile.

“Bene, Mago Sheeran.” concluse il re alzandosi in piedi. “Farete parte della spedizione che partirà domani per mettere fine alla piaga della Dama del Vento. A guidare gli eserciti sarà il mio futuro genero Lord Hancey. “ Hancey si alzò orgoglioso ammiccando alla principessa, che divenuta seria si limitò ad abbassare gli occhi Non sembrava troppo felice di sposarlo.

“Domani verrete aggiornato sulle ricerche e le inchieste fatte finora su questo caso.”concluse il re.

Dopo aver impartito altri ordini, il re lasciò la sala accompagnato dalla Regina Deme e dalla principessa Diamaris. Quest'ultima prima di uscire, si voltò per guardare Sheeran ancora una volta e gli rivolse il suo sorriso più dolce.

Sheeran abbassò lo sguardo imbarazzato e si sentì improvvisamente spossato. La forza dell'incantesimo e la fatica del viaggio si erano fatte sentire tutte insieme?

Goldmind gli andò incontro e lo condusse fuori prima che venissero travolti dalla calca di gente desiderosa di parlare con il giovane mago.

“Goldmind!” chiamò la voce di Lord Kerthon “Sono felice di rivedervi.”

“Vostra Grazia!” il capitano gli strinse energicamente la mano. “Vi sono grato per il Vostro appoggio.”

“Il ragazzo era in difficoltà, solo contro tutti. Non potevo lasciarlo in pasto alle belve. Mago Sheeran, benvenuto a corte. Posso stringervi la mano?”

“Sono onorato di fare la Vostra conoscenza, milord.” gli disse Sheeran riconoscente. “Prederete parte anche voi alla spedizione?”

“Ho messo a disposizione del re i miei migliori guerrieri ma purtroppo devo rientrare a Kerthon. Hanno bisogno di me. Questo gran numero di morti misteriose ha gettato nella disperazione più totale il mio ducato: la gente non esce di casa, molti hanno smesso di lavorare, molto attività sono state abbandonate. Il mio posto adesso è lì, ma se doveste avere bisogno di aiuto, Eamon sa come contattarmi.”

Il mago e il capitano lo ringraziarono e si congedarono da lui.

“Il Duca sembra una brava persona.”osservò Sheeran.

“Lo è. Lo conosco da molto tempo. Siamo diventati cavalieri nello stesso periodo.”

“E sarà lui l'erede del re, essendo suo cugino, oppure la principessa?”

“No.” sospirò Goldmind “Le femmine non possono regnare per legge. A salire al trono per legge sarà il marito di sua figlia.”

“Saremo governati da Lord Viscido?”si lasciò sfuggire Sheeran. Si guardò subito intorno sperando che non li sentisse nessuno.

“Come l'hai chiamato?” rise Goldmind “In effetti gli calza a pennello.”

“Almeno è un bravo condottiero?”

“Fa schifo. Ed è schifosamente ricco. Il re vuole rafforzare il regno con questo matrimonio, annettendo le sue terre.”

Nel frattempo i due erano arrivati nel corridoio dove i servitori li accompagnarono nelle stanze che erano state loro assegnate. Sheeran non aveva mai visto una camera così lussuosa: c'erano un letto a baldacchino con tende di velluto rosso, mobili di legno pregiato e perfino una vasca da bagno davanti al camino.

“Tutto questo è per me?”chiese sconcertato Sheeran.

“Il peggio deve ancora venire. Ti aspettano al banchetto.”gli ricordò Goldmind che si era fermato sulla soglia.

Sheeran si girò a guardarlo affranto. “Devo proprio?”

Goldmind sorrise e alzò le spalle, lasciando passare i servitori che trasportavano acqua calda e dei vestiti di ricambio.

“Sei l'ospite d'onore.” disse prima di andarsene. “Fatti bello.”

Sheeran sospirò e si lasciò cadere sul materasso esausto. Sulla parete di fronte a lui c'era un arazzo che raffigurava la Cacciata del Mago Eliodoro dal tempio. Che simpatici...

Cominciava ad averne abbastanza ma temeva che quello fosse solo l'inizio.

  
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