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Autore: Shadow Doom    22/04/2022    1 recensioni
Grazie agli sforzi dei protettori del Pianeta la popolazione mondiale ha potuto vivere un periodo di pace e prosperità. Purtroppo però l'avidità della razza umana rischierà ancora una volta di rompere l'equilibro creato con incredibile fatica e di risvegliare un male tanto antico quanto terrificante.
Genere: Avventura, Mistero, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Aeris Gainsborough, Altro Personaggio, Nuovo personaggio
Note: AU | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Altro contesto
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- Questa storia fa parte della serie 'Un legame che trascende lo spazio ed il tempo'
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Perdere se stessi

 

Una volta che anche Michael, Yuna e Lorraine se ne andarono, Aerith restò da sola in quella grande casa.

Era da tempo che non si sentiva tanto bene. Era stata così felice di rivedere i propri amati figli e conoscere i loro amici. Tra di loro l'aveva colpita soprattutto la giovane dagli occhi viola, aveva capito subito a quale stirpe appartenesse e non solo per le peculiari caratteristiche fisiche. L'energia che emanava era la stessa di quella di Gaia la quale possedeva una certa somiglianza a quella dei Soldier, il che l'avvicinava molto ad alcune persone a cui teneva molto.

Aveva altresì percepito il profondo malessere che l'affliggeva, perciò era stata più che contenta di poterla aiutare. Inoltre sapeva perfettamente che Mike avrebbe scacciato le tenebre restanti che tempestavano il suo giovane animo.

 

Mentre si lasciava andare a pensieri piuttosto audaci sul futuro di Lorraine e Michael, stava ad esempio già immaginando come sarebbero stati carini i suoi nipotini, prese una cesta che utilizzò per raccogliere alcuni dei fiori che curava con estrema cura ed amore. Fatto ciò si diresse verso l'edificio comunale con l'intento di parlare con Barret di un argomento importante.

 

Normalmente ci sarebbe stato bisogno di un appuntamento, ma per lei le cose erano diverse. Infatti Rude, il quale insieme al fidato amico Reno era stato assunto come aiutante del sindaco su proposta della stessa amante dei fiori che vide in loro bontà nonostante gli opinabili trascorsi, la fece immediatamente passare avanti. La Cetra come segno di riconoscenza gli regalò un fiore azzurro, colore simbolo di calma e freddezza, qualità che avevano sempre contraddistinto l'ex Turk.

 

Una volta dentro l'ufficio vide il vecchio amico intento a discutere al telefono animosamente su qualche questione di politica interna. Non si stupì per nulla, Wallace era sempre stato un tipo che perdeva le staffe facilmente, caratteristica che diverse volte l'aveva messo in posizioni scomode dalle quali venne salvata solo dall'aiuto di Tifa e Jessie.

 

Non appena si accorse di lei il possente uomo attaccò con poca cortesia così da potersi rivolgere alla castana: “ Ciao Aerith, non mi aspettavo di vederti. Non fraintendermi mi fa piacere averti qui, però mi hai sorpreso” “ Sono venuta per portarti questo”, sostenne la donna dandogli un omaggio floreale rosso fuoco per poi aggiungere “ E per farti una domanda” “ Sarà importante  per averti fatto venire fin qui” “ Infatti...Oggi ho incontrato Michey e Yunie” “ Sono qui fuori?! Falli entrare così li abbraccio” “ No, purtroppo sono già ripartiti” “ Che peccato” “ Già...Sono tornati perché Yuna era stata pesantemente intossicata”.

 

Nel sentire quell'affermazione l'uomo si incupì, cosa che spinse l'Antica a continuare con maggiore sicurezza “ Barret so che i miei figli sono venuti da te prima di unirsi alla Raziel” “ Lo hai sempre saputo?!” “ Certo, dovresti sapere che non sono una sciocca. So anche che non è mai stato il loro sogno quello di essere soldati, ma sono diventati comunque membri di quell'organizzazione. Fino ad ora ho fatto finta di niente, ma non posso più farlo. Sono in pericolo? ” “ Aerith...” “ Barret rispondimi! Sono tutto ciò che mi resta, li proteggerò a qualunque costo, qualunque”.

 

Nel vedere una scintilla pericolosa negli occhi di Aerith, Wallace le poggiò gentilmente una mano sulla spalla sostenendo “ Capisco cosa provi, sono genitore anch'io. Non posso dirti di cosa abbiamo parlato, abbiamo fatto un giuramento. Tuttavia sappi che non li metterei mai in situazioni rischiose, tengo a loro come se fossero miei figli” “ Lo so, ma nessuno come noi due sa che le cose possono evolversi in modi aspettati. Perciò per favore indaga su cosa stanno combinando e se dovessi scoprire che sono finiti nei guai fammelo sapere” “ Lo farò, hai la mia parola” “ Grazie, adesso devo” “ Di già? Non vuoi restare un po', tra poco verranno anche Tifa e Jessie” “ Sarà per un'altra volta” concluse la donna con un sorriso tirato prima di andarsene.

Non le erano piaciute per niente le risposte dell'amico, sapeva che stava nascondendo qualcosa che riguardava i suoi figli e ciò la preoccupava molto.

 

Verso il tramonto si diresse presso la cattedrale dove cambiò i fiori più vecchi con quelli che aveva appena raccolto, successivamente si sedette davanti la lucente Buster Sword.

“ Visto come sono cresciuti i nostri bambini tesoro? Yunie diventa più bella ogni giorno che passa, per non parlare della sua forza, è aumentata esponenzialmente. Lo stesso vale per Mickey che oltretutto si è preso una bella cotta per una ragazza meravigliosa, insieme stanno davvero bene.

Si sono fatti tanti nuovi amici uno più in gamba dell'altro, sono davvero fiera di loro. Se proseguiranno così non avranno più bisogno di me molto presto ed io allora che cosa farò...Se solo fossi qui con me”.

 

A quel punto la castana si alzò e sfiorò l'elsa dello spadone cantando mestamente:

“ If I ever were to lose you

I surely lose myself”

 

Questi erano due versi di una canzone che Cloud le aveva dedicato anni prima. Ricordava perfettamente l'imbarazzo sul volto dell'amato il quale, sebbene stessero insieme da tempo ed avessero persino una figlia, non aveva mai imparato a gestire situazioni del genere, la felicità che aveva provato, il bacio che si erano dati; insomma ricordava tutto come se fosse successo ieri.

 

Inoltre le vennero in mente alcune parole di Strife sul perché amasse tanto quella canzone: secondo lui rappresentavano alla perfezione ciò che lei era stata capace di fare al suo animo, di come era in grado farlo sentire speciale.

Forse l'ex Soldier non aveva mai davvero capito che valeva anche il contrario: i gesti affettuosi, le attenzioni, gli sguardi che riservava solo per lei la facevano davvero sentire unica ed insostituibile.

 

Tutte queste memorie spinsero Aerith a provare una grande tristezza che la costrinse a lottare con tutta se stessa per evitare di piangere. Nonostante gli sforzi non poté fare a meno di trattenere una lacrima che, dopo averle bagnato la morbida guancia, scivolò sulla lama dello spadone prima di toccare un petalo del loro fiore giallo.

 

   
 
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