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Autore: absenthium    23/04/2022    4 recensioni
"non sono quel tipo di persone, né ora, né mai. Ma Ed conserva la seta in tasca, e dorme tenendola sotto il cuscino: è gentile contro la sua guancia in tutti i modi in cui nessuna mano lo è mai stata, ed è delicata, e bellissima, e loro non sono quel tipo di persone, ma di notte Ed si scopre a volere e digiuno e vuoto, e la fame non va mai via."
Genere: Introspettivo | Stato: completa
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: Altri, Calico Jack, Izzy Hands, Stede Bonnet
Note: nessuna | Avvertimenti: Tematiche delicate
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 i.
Suo padre è un uomo rumoroso. Lascia dietro di sé tracce perché mamma le raccolga e finga non siano nulla. Perché rassetti stoviglie rotte e bottiglie incrinate umide ancora di alcol. Mamma nasconde il suo occhio nero e le dita rotte con parole rapide e nessun conforto. Il padre di Ed è un uomo rumoroso, ma sua madre è sempre in silenzio. Gli mostra un brandello di seta rossa che già sta sbiadendo, per insegnargli a non volere, per ricordargli che non sono quel tipo di persone, né ora, né mai. Ma Ed conserva la seta in tasca, e dorme tenendola sotto il cuscino: è gentile contro la sua guancia in tutti i modi in cui nessuna mano lo è mai stata, ed è delicata, e bellissima, e loro non sono quel tipo di persone, ma di notte Ed si scopre a volere e digiuno e vuoto, e la fame non va mai via.

Immagina che suo padre lo abbia amato, in un certo senso, con le sue mani sul suo collo, e la testa di Ed sul suolo. E immagina di averlo amato anche lui, perché si ritrova a piangere dopo che il suo corpo è ormai scomparso in fondo al mare.
Ebbene, Ed è un ragazzo sveglio, e sua madre è sveglia, anche. Sa dove sta andando. Sa che non tornerà.


 ii.
Jack Rackham potrebbe benissimo essere il tizio più fottuto nel cervello che Ed abbia mai incontrato. è tre anni più vecchio, sembra più giovane di almeno due anni, ed è stato nella ciurma di Hornigold per quanti mesi bastano da parlare come se fosse un vecchio bucaniere navigato, anche se è a malapena un uomo e ancora non regge le sbornie. Ed è silenzioso, uno scappato di casa che sobbalza ogni volta che gli è chiesto cosa cazzo ci faccia in mare (non che molti lo chiedano; la maggior parte dei pirati inizia giovane e muore giovane, e osserva ragazzini come lui venire ammazzati prima ancora che sappiano sparare. Qualcuno, però, riesce comunque a domandarselo, ‘ché stai sempre zitto, Ed, cazzo d’intellettuale o quello che sei. Sua madre forse si chiede cosa stia facendo in mare, ma non è nulla che non possa immaginare).
Jack è rumoroso. Parla troppo. Ed cerca di imitare la sua andatura sciolta e la sua voce, rapida e quasi roca, e Jack decide che gli sta simpatico. Smette di stare zitto - a nessuno piaceva, comunque.
Ad un certo punto, nel corso della loro conoscenza, si ubriacano così tanto che finiscono per ficcare le mani l’uno nei pantaloni dell’altro, perché sembra una buona idea sul momento. Le dita di Jack sono veloci, rudi come tutto lo è in lui. Ed non sente quasi nulla. La sua testa è pesante, sembra la testa di uno spaventapasseri, vecchia iuta riempita di paglia. Scopano nella stiva della nave senza fare rumore, e la mente di Ed si perde contro le assi del pavimento, fradice di acqua salata e delle alghe che non riescono a lavare via.


 iii.
Lui ed Izzy, loro si incontrano poco dopo che Hornigold si ritira, lasciando Ed al comando. Si è già fatto un nome, vagando con la nave del vecchio Capitano. Barbanera, ma anche: un Diavolo. Una testa fluttuante fatta di fumo ed inferno. Nasconde micce e polvere da sparo sotto la barba. Va all’arrembaggio con i suoi uomini. I marinai gridano d’orrore vedendolo.

È Izzy a notare per primo. È una creatura minuta, inquisitoria che è comparsa sulla nave solo di recente. Acido e più burbero di molti degli uomini che Ed abbia conosciuto finora, ma guarda Barbanera come se fosse un qualcosa di sacro, come un cane aspetta un osso. Ed pensa che Izzy si lascerebbe far fare di tutto, da lui. Forza un uomo a sparare in testa al suo cane prima di salpare. Ubriaco, quasi spara ad Izzy sulla gamba. Si disegna piccole stelle d’inchiostro sulle braccia, ed una sul volto di Izzy. Strano, Izzy. Sembra più vecchio. Il suo corpo si contrae se toccato ma si rilassa sotto ogni violenza, come un’onda. È lui a notare per primo, non uccidi molto, vero?, e Barbanera conficca l’ago più a fondo del dovuto, a fondo abbastanza da far guaire Izzy, che nonostante tutto resta immobile. Potrebbe fargli di tutto. Pestarlo a morte, costringerlo a leccare il sangue e la polvere via dai suoi stivali, ed Izzy ringrazierebbe, Izzy somiglia ad un cane bastardo, che aspetta un osso, che aspetta una pallottola in testa.
Barbanera da fuoco a navi, ed Izzy lo guarda come se fosse la cosa più bella che abbia mai visto.


 iv.
Stede Bonnet non è solo strano, è un completo squilibrato. Indossa colori che Ed non ha mai visto. È anche un pirata terribile, ma è riuscito a sopravvivere per ora, ed è più di quanto molti marinai possano affermare. Non lo riconosce, non l’ha mai visto, e i libri non rendono vera giustizia a Barbanera, e Ed si domanda, sono così? sul serio?
Si incontrano, e minuti dopo si stanno scambiando i vestiti. La camicia di Stede dev’essere la cosa meno pratica che abbia mai indossato, ma è leggera sulla sua pelle, così leggera che potrebbe farlo piangere. Convince Stede a trafiggerlo perché è quanta più intimità sa di poter ricevere, ma quando Stede tira la lama fuori dal suo stomaco guida Ed nella sua stanza, pulisce il taglio con acqua e bende candide, mani attente, sussurri, tu, folle.
Lascia che Stede veda il rettangolo rosso che tiene in gabbia sotto la giacca, dove nessun altro può vederlo, quella cosa vecchia e lacerata. Guarda a terra per vergogna ma Stede lo guarda con meraviglia, tocca la seta nelle sue mani, chiedendo permesso. La piega nel suo taschino, dice, vesti bene le cose raffinate, e Ed non sa nulla di cose raffinate, ma da qualche parte nella sua mente quasi osa pensare che gli piacerebbe baciare Stede, adesso, solo una volta.
Di notte resta sveglio stringendo quello straccio del suo cuore, e la fame è ancora lì, lo è sempre, e pensa, per un momento, che troverà una soluzione.



note:
Our Flag Means Death si è preso una parte ingente della mia mente e della mia persona, e non le riavrò mai indietro. on mi sto lamentando, sia chiaro. Anyway, Ed è seriamente uno dei personaggi migliori che abbia mai visto. Vero pure che mi basta vedere un qualsiasi uomo fittizio con mille problemi mentali e relazionali, una barba ed una crisi di mezza età, perché il mio cervello dica, ah, sì, sono proprio io. e infatti tra una cosa e l'altra sono diventato fan di Izzy.
comunque. in realtà questa storia è stata originariamente scritta in inglese. vi lascio qui l'originale, che comprende anche un mio commentario d'interpretazione ma soprattutto storico, perché devo flexare ciò che ho imparato da Charles Johnson.
E.

 
   
 
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