(Spoiler Jujutsu Kaisen 0, citazioni vol.9 del manga)

[Questi personaggi non mi appartengono, ma sono proprietà dei loro rispettivi proprietari. Questa storia è stata scritta senza alcun scopo di lucro]

Con le labbra ancora premeva sulla fronte dell'uomo accasciato al muro. La sua mano sinistra, aperta contro la guancia dell'altro, ne sorreggeva il viso. La destra indugiava all'altezza del petto, ferma dove aveva colpito, come congelata in quell'istante infinito.
I suoi occhi erano chiusi, non voleva riaprirli. Non voleva vedere, non era quella l'ultima immagine che voleva di lui.
Si riscosse e lasciò vagare le dita verso sinistra, alla ricerca di un battito che sapeva non avrebbe più sentito. Solo silenzio, a risposta del suo tocco.
Cosa pensava di trovare? Il cuore era stato spazzato via con metà del torace... Essere brutalmente rapido era stata la sua ultima premura.
Hai sempre avuto un modo strano di essere gentile, eh Satoru? Lui gli avrebbe detto così.

Geto Suguro era morto. Ed era stato lui a dargli il colpo di grazia.
Lui, Gojo Satoru, il prescelto, lo stregone più forte. 
Ma essere il migliore non era bastato, nessuna delle sue strabilianti qualità aveva salvato Geto da se stesso.
E allora a cosa era servito? Dopo tutto questo tempo, ancora riusciva a salvare solo chi era pronto ad essere salvato da qualcun'altro?
Premette ancora una volta con forza le labbra contro la fronte dell'altro, inspirando forte, sussurrando un addio, mentre con la mano accompagnava la testa dell'uomo, lasciando che si adagiasse contro la sua spalla, per poi finire a ciondolare sul petto, come una marionetta fuori misura.
Non riusciva a decidersi ad alzarsi...

'In un mondo così, sentivo di non poter ridere dal profondo del cuore'.
Queste parole, le ultime di Geto, continuavano a risuonargli in testa.
Era questa, la spiegazione che non gli aveva mai dato?
O forse ci aveva tentato, forse Geto aveva urlato, chiedendo aiuto con ogni fibra del suo corpo, ma lui, nella sua proverbiale arroganza, non aveva saputo ascoltare?
Si era perso, troppo preso dall'essere il più forte, il momento in cui il compagno aveva smesso di ridere al suo fianco?
Il momento in cui  lo aveva lasciato era rimasto indietro. 
Forse era sempre stato troppo tardi per loro o forse, forse se quel giorno a Shinjuko lo avesse stretto ancora una volta fermato...
"Non avrei dovuto lasciarti andar via".
Lo disse in un sussurro, a denti stretti, prendendo per un'ultima volta il viso di Geto tra le mani, poggiando la fronte contro la sua.
Si decise ad alzarsi, ma non avvolse le bende attorno alle tempie. Chissà se senza i suoi studenti lo avrebbero riconosciuto...
Un ultimo pensiero lo fermò sul posto, ancora un istante.
Alla fine era vero quello che aveva detto a Yuta: "Non esiste maledizione più contorta dell'amore".




Salve, non avrei pensato di tornare a scrivere, dopo una long su Star Wars abbandonata malamente (chiedo scusa alle lettrici, ma ormai avevo perso il filo della storia) e giusto un salto nel fandom de L'attacco dei giganti.
Ma (c'è un ma), la storia di Gojo e Geto, così alla Grinderwald e Silente (Ma più fighi) mi ha colpita e volevo scriverti qualcosa...
Questa storia parte dal finale di Jujutsu Kaisen 0 e dal presupposto che sia stato Gojo a porre fine alla vita di Geto. Ora, io li shippo tantissimo, ma qui sono voluta rimanere molto neutrale...
Grazie a chi troverà il tempo di leggere 😊