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Autore: Its a beautiful day    25/04/2022    0 recensioni
Partire significa ricominciare. La partenza di Jess ha comportato per Sarah un nuovo inizio. Sarah ha intrapreso un viaggio diverso da quello che si sarebbe mai aspettata per sé stessa, ma il Destino riserva continuamente nuove sorprese.
Quando il Destino entra in gioco, tutto può cambiare.
Persone che un tempo non erano altro che piccole comparse nella vita di Sarah, di un tratto assumono un ruolo totalmente diverso, lasciando in Lei un segno indelebile.
Questo ha riservato il Destino per Sarah: un ritorno al passato per permetterle di ricostruire sé stessa, per tornare ad essere felice.
Quel posto lontano chiamato Felicità - Parte II è la conclusione di un lungo viaggio fatto di sofferenze e nuovi inizi.
È la fine di un lungo viaggio fatto di consapevolezze e di duro lavoro per sconfiggere i propri demoni.
Perché forse è proprio quando tutti i piani sembrano distrutti che la tua vita sta cominciando davvero.
Genere: Erotico, Introspettivo, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het, FemSlash
Note: Lemon, Lime | Avvertimenti: Contenuti forti, Tematiche delicate, Triangolo
Capitoli:
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Pov. Sarah

Questo weekend ho deciso di tornare a casa, dato che per il prossimo i ragazzi mi hanno praticamente costretta ad andare con loro ad una favolosa festa per Halloween.

Entusiasmante direi.

"Tesoro!" esclama mia mamma, venendomi incontro "Che bello vederti" mi abbraccia forte

"Ciao mamma. Sono felice anch'io di essere qui" le sorrido

Mi prende il borsone e mi accompagna dentro.

Negli ultimi mesi - o meglio, da quando Jess mi ha lasciata quasi nove mesi fa - mia madre ha fatto di tutto per recuperare il rapporto con me.

Ha cercato di tirarmi su dal baratro in cui ero caduta dopo la partenza di Jess.

Ho passato dei momenti terribili.

Ricordo appena le settimane dopo la sua partenza.

Vivero come se fossi in uno stato di trance. Non provavo altro che rabbia e solitudine, una tristezza costante appesantiva le mie giornate.

Mi sentivo così tremendamente sola, nonostante i miei amici fossero lì a raccogliere ciò che di me era rimasto.

Tutto ad un tratto, tutto intorno a me ha cominciato ad essere così estraneo.. Non mi sembrava nemmeno di vivere la stessa vita di prima.

Io non mi sentivo più come prima.

Mi sembrava di vivere una vita che non era la mia, mi sentivo intrappolata in qualcosa da cui volevo disperatamente scappare.

Sentivo la sua mancanza fin dentro le ossa, mi toglieva il sonno la notte, mi toglieva la parola durante il giorno.

Ero diventata un fottuto zombie.

Joe, Beth, Laureen mi sono stati vicino.

Sì, anche Laureen.

Dopo la partenza di Jess, Pongo raccontò a Laureen ogni cosa. Lei, nonostante tutte le parole orribili che le dissi nelle uniche due volte in cui ci incontrammo dopo la questione della droga, è corsa da me. Mi è stata accanto, prendendosi cura di me. Ero così disperata all'epoca, avevo bisogno di sapere che almeno lei fosse disposta a restare.

Perché dopo Jess, non potevo perdere anche Laureen. Non di nuovo.

Le raccontai ogni cosa, dalla festa di Joe fino al giorno in cui decise di lasciarmi.

Conservo ancora la lettera che mi scrisse.

La portai con me alle sedute con il Dott. McHellen per mesi.

Analizzammo ogni singola parola, ogni singola virgola di ciò che scrisse quando decise di andare via.

La imparai a memoria.

Ho affrontato una terapia diversa affiancata da una nuova dottoressa, la Dott.ssa Sirmione o semplicemente Chiara, come vuole essere chiamata.

Italiana, specializzata in violenze ed abusi.

È una persona estremamente gentile, dolce. Un'ottima ascoltatrice.

Le raccontai la mia storia.

Le raccontai di Dwight, delle sue violenze e delle ripercussioni che ebbero sulla mia vita.

Le raccontai anche di Jess.

Paradossalmente, fu più difficile aprirmi su Jessica piuttosto che su Dwight.

Jess con le sue carezze ha chiuso le ferite che Lui ha lasciato sul mio corpo e il tempo passato ha fatto il resto.

Aprirmi su di lei invece.. Wow, è stato devastante.

Raccontare della mia storia con lei, di tutte le sensazioni meravigliose che provavo ogni volta che le sue mani sfioravano il mio corpo. Dell'idea dell'amore che piano piano stavo ricostruendo insieme a lei.

Mi piaceva la nuova Sarah, amavo la persona che stavo diventando grazie a lei.

Così mi sono ritrovata di nuovo sballottata da uno psicologo all'altro.

Ironico.

Inspiro profondamente ed il familiare odore di casa mi invade le narici.

"Sarah" John mi viene incontro, abbracciandomi "La forestiera allora ogni tanto torna in patria" mi passa giocosamente una mano chiusa a pugno sulla testa

"Fottiti John" lo colpisco scherzosamente sul petto, per liberarmi dalla sua presa.

Ci sediamo sul divano e li aggiorno sulle ultime novità riguardanti il college. Nonostante le preoccupazioni iniziali, ho cominciato l'anno alla grande. I miei voti sono ottimi, e non potrei essere più fiera di me stessa.

Ovviamente non ho più cercato relazioni. Solo l'idea mi dava il voltastomaco.

Non riuscivo ad immaginarmi con nessuno che non fosse.. Lei.

Tanto meno riuscivo a concedermi a qualcuno. Solo l'idea mi faceva accapponare la pelle.

Dj ci ha provato, più di una volta. Ogni volta che avevo bisogno di qualcuno lui era lì, ogni volta che avevo bisogno di qualcosa lui era lì.

Ma non ho mai ceduto.

Dopo mesi di terapia però, le cose un po' sono cambiate.

Dopo la nuova terapia mi sento una persona completamente diversa.

11.07 | Ehi forestiera, so che sei tornata in città. Ci vediamo stasera? | sorrido

11.10 | Certamente, ci vediamo da te alla solita ora? |

11.14 | Esattamente, a più tardi |

Blocco il telefono. Ho decisamente ampliato le mie vedute.

È stato difficile all'inizio, la Dottoressa Sirmione me lo aveva detto, ma ora è tutto più semplice.

Il ricordo di Dwight è quasi completamente sparito dalla mia mente. O meglio, non controlla più ogni aspetto della mia vita.

Mi sento così orgogliosa di me stessa e dei passi avanti fatti.

Pensavo, erroneamente, di aver bisogno di Jess per arrivare fin qui.

Quando, invece, ho raggiunto questo traguardo da sola sono rimasta piacevolmente sorpresa.

Non posso che essere orgogliosa di ogni singolo passo fatto.

Alle volte ancora mi capita di chiedermi dove sia.

L'ho cercata tanto dopo la sua partenza. L'ho chiamata, le ho scritto.

Inutile dire che tutto è rimasto lì, senza una fottuta risposta.

Dopo quattro mesi dalla sua partenza riuscì a cancellare le nostre foto dal mio cellulare.

Dopo cinque mesi a cancellare il suo numero e toglierla dai social media.

Dopo sei mesi ricominciai a frequentare di nuovo le persone. Niente sesso ovviamente, solo appuntamenti occasionali, per imparare a rapportarmi di nuovo con un altro essere umano che non fosse.. Lei.

Il settimo mese tutto cambiò.

Tornai a casa per le vacanze estive. Mia madre giorno dopo giorno provò a ricucire il rapporto con me, facilitata probabilmente dal fatto che io non mi stessi frequentando con nessuna.. donna.

Un giorno io Dana andammo ad una festa.

Ci divertimmo tanto. Bevvi un drink, ma ero perfettamente sobria.

Lo vidi seduto al bancone. Era con i suoi amici. Stava bevendo distrattamente il suo drink, quando mi notò.

Spalancò gli occhi, aprì la bocca un paio di volte poi mi raggiunse

"Sarah? Sarah Davis? Sei proprio tu?" mi chiese, avvicinando la bocca al mio orecchio

"Jace? Jace McLandon? Sei proprio tu?" lo presi scherzosamente in giro abbracciandolo.

Era cresciuto ancora dall'ultima volta che l'avevo visto. Le braccia erano piene, i pettorali gonfi.

Ero semplicemente senza parole.

Anche lui sembrò particolarmente colpito di vedermi. Effettivamente avevo avuto dei cambiamenti notevoli negli ultimi mesi: i miei capelli erano incredibilmente lunghi, i miei occhi brillavano di una luce diversa, il mio viso aveva assunto tutta un'altra espressione.

Ero più serena, raggiante.

Inoltre avevo sfogato tutta la mia rabbia repressa in esercizi e corsa, dunque il mio fisico aveva assunto un aspetto diverso.

Raggiungemmo insieme il bar, dove accettai volentieri il suo invito a bere qualcosa. Bevemmo così un secondo drink

"Ti va se andiamo in un posto più tranquillo per.. parlare?" mi propose

Annuì, senza pensarci due volte. Desideravo davvero parlare con lui, aggiornarlo sulle ultime novità e sentire lui cosa avesse da dirmi.

Così lasciammo la festa e raggiungemmo un piccolo bar, in una via secondaria del centro.

Parlammo per ore. Lui mi raccontò di alcune storielle di poco che ebbe nei mesi passati ed io gli raccontai della fine della mia storia con Jess, della nuova terapia.

Mi aprì completamente con lui.

A fine serata, ci guardammo negli occhi. Fu uno scambio di sguardi intenso, lui fissò prima me e poi le mie labbra e poi di nuovo i miei occhi.

Un turbinio di emozioni mi travolse in quell'attimo fugace.

Per la prima volta dopo mesi. provai nuovamente la voglia di baciare qualcuno.

Così semplicemente lo baciai. Lo baciai con passione, e lui ricambiò.

Raggiungemmo casa sua e facemmo sesso.

Sì dannazione, dopo quattro anni riuscì di nuovo a fare sesso con un uomo.

Non c'era più Dwight, non c'era più nulla, o quasi.

Il ricordo di Lei si ripresentò nella mia mente, più di una volta.

Dovetti combattere contro l'impulso di allontanarmi da lui. Continuai, accantonando il dolore che mi stava lacerando il petto.

Sì, all'inizio fu difficile. Fu una partenza lenta, tra i ricordi di me e felice con Jess e l'imbarazzo di mostrare il mio corpo ad un estraneo, ma con lui fu facile. Conosceva la mia storia.

Osservò triste i segni sul mio corpo ma lo tirai a me e lo baciai. Non era di certo la compassione che volevo da lui.

Lui sembrò capire perfettamente il mio disagio, così mi tocco cauto in attesa della mia approvazione.

Da quella notte, tutte le volte che torno in città passiamo del tempo insieme, e non solo a fare sesso.

È diventato un mio caro amico.

È incredibile come tutto sia cambiato negli ultimi due anni. Prima di cominciare il college solo l'idea di essere sfiorata mi metteva la nausea. L'idea di avere una storia era totalmente fuori discussione.

Ora invece pratico del sesso occasionale con una persona che non è nemmeno il mio ragazzo.

Anche se so bene che non era questo l'obbiettivo da raggiungere, sono contenta di essere tornata una ragazza quasi normale.

Raggiungo la mia stanza e mi faccio una doccia. Sono elettrizzata all'idea di vedere Jace.

Passo velocemente la lametta sulla gambe, poi mi insapono.

La mia famiglia non sa nulla di questa assurda relazione tra me e Jace.

Non ho intenzione di andare oltre con lui. Lo vedo solo come un amico, anche se il nostro rapporto è tutto fuorché un rapporto tra due semplici amici.

Se mia madre lo venisse a sapere, impazzirebbe. Sono anni ormai che prova a piazzarmi con lui, questa notizia non farebbe altro che fomentare i suoi stupidi sogni. Così ho deciso di ovviare il problema nascondendo questo piccolo particolare

"Esco con Dana e le ragazze" annuncio mentre entro in cucina

"Dove andate di bello?" mi chiede mia madre, intenta a tagliare del sedano

"Hum? In giro. Andiamo a mangiare in centro e loro poi vorranno andare a bere qualcosa"

"Mi raccomando Sarah" mi guarda, lo sguardo preoccupato

"Tranquilla mamma" le sorrido posandole un bacio sulla guancia ed esco di casa.

Mi incammino verso casa di Jace.

Abita un paio di villette più avanti rispetto a casa mia, dunque non posso passare da davanti. Sento gli occhi di mia madre addosso mentre cammino verso il centro di città. Così svolto a sinistra alla prima possibilità e dal retro raggiungo casa di Jace

"Ti ha vista?" mi chiede aprendo la porta.

Anche lui non vuole si sappia in giro, per lo stesso motivo per cui io non voglio che mia madre lo venga a sapere.

"Mi ha guardata fino alla fine della strada, poi ho svoltato e raggiunto il retro. Non dovrebbe aver intuito nulla" gli sorrido

"Molto bene" mi sorride languido avvicinandosi a me

Sento il cuore battere a mille.

Posa le sue labbra sulle mie e con una disinvoltura che dopo mesi ancora mi lascia interdetta mi prende in braccio, sorreggendomi con un braccio solo.

Mi porta in camera sua e come tutte le volte ci perdiamo nella nostra bolla.

Lui assaggia il corpo, entra in me, mi accontenta.

Non è come il sesso con Dwight, no. Questo è un cercare il reciproco piacere, fermarsi solo quando entrambi siamo soddisfatti.

È delicato mentre entra in me, quasi avesse paura di farmi del male. Quando le sue spinte risultano troppo lente per me, lo faccio sdraiare, e mi metto su di lui.

Lo sento appieno, lo sento riempirmi.

Mi stringe il sedere mentre mi aiuta a muovermi su di lui.

Veniamo entrambi poco dopo.

Mi accascio su di lui, il contatto con la sua pelle calda mi brucia. Lo sento duro e sodo sotto di me, ed è ancora così strano non sentire un corpo morbido accarezzare il mio.

Al momento il sesso con una donna non mi manca. Sto bene così, con Jace mi diverto.

Con lui non è solo sesso, è qual qualcosa in più. C'è complicità, c'è gioco. È meno distaccato del sesso occasionale con un estraneo ma non così coinvolto da fare l'amore.

È il giusto equilibrio.

Sorrido. È servito tanto dolore, ma la nuova Sarah mi piace. Questa Sarah provocatoria, ambiziosa, vogliosa.

Era una Sarah che non vedevo da molto tempo e sono felice che sia tornata

 

   
 
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