Rotola la mia PIETRA
È passata la Pasqua
ma tutto è ancora una pietra.
È una pietra sull’anima quel
cuore giallo e blu che sanguina
copioso, anche sulle nostre mani.
È una pietra sull’anima quell’odio
che sento parlare.
È una pietra sull’anima, ancora,
quell’invisibile creatura
che ha portato via molto ma
a me ha lasciato l’essenziale.
È una pietra sull’anima
quel distacco che crea
vuoti o spazi
a seconda della prospettiva.
È una pietra sull’anima
quel suo cuore che batte
senza un senso, solo,
alla ricerca di un amore
che non esiste, ancora.
È una pietra sull’anima
l’egoismo e il pensiero di farcela
da sola, la paura di dire o non farlo
e perdere tutti.
Sono le pietre che ho dentro,
non posso costringerle ad andarsene.
Ma la pietra del sepolcro
non rotola da sola.
Mio Dio queste pietre
pesano troppo.
Mio Dio, da presuntuosa uso parole sante:
allontana questo calice da me.
Mio Dio io non posso rotolare nessuna pietra.
Non posso ridare luce al mio sepolcro.
Ma Tu puoi.
Anche quando fatico a crederci,
anche quando mi manca il fiato
e il petto mi fa male,
anche quando tutto sembra perduto.
Più la notte è buia, più il miracolo è impossibile,
più desideri rotolare la pietra del sepolcro.
Rotola la mia pietra,
non lasciarmi qui un attimo
ancora.