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Autore: ClostridiumDiff2020    01/05/2022    0 recensioni
In un altro universo...
Un ragazzo ha incontrato un altro ragazzo cambiando radicalmente la sua storia...
Giuliano e Billy frequentano la stessa scuola ma non si erano mai incontrati e le loro strade sembrano su binari paralleli finché un giorno si ritrovano per caso seduti uno accanto all'altro...
Giuliano è della squadra di nuoto, è troppo assorbito dallo sport inizia a prendere voti sempre più bassi per questo si ritrova obbligato a frequentare dei corsi serali, dove si ritrova assieme a un ragazzo più grande di lui. Billy è al suo ultimo anno e ha intenzione di lasciare tutto per arruolarsi nell'esercito e lasciarsi alle spalle la casa famiglia dove è cresciuto e confida di trovare la famiglia tanto bramata. Malgrado venga considerato un ragazzo grazioso è sempre stato scansato emarginato in quanto orfano e senza radici. Giuliano stesso si accorge di non averlo mai davvero notato ma quando se lo ritrova davanti scatta qualcosa come se tutto il mondo attorno a quel ragazzo si fosse fatto opaco e insapore portando Giuliano a chiedersi come potesse non averlo notato prima... Purtroppo il suo interesse sembra che non possa essere ricambiato... Oppure no?
ispirato e preso come filo conduttore la serie Netflix Heartstopper
Genere: Angst, Introspettivo, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: Billy Russo
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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 08. My boyFRIEND






 
“NO”
Billy rise quando vide Giuliano mettere il broncio. Così lo baciò lentamente, assaporando ogni istante prima dell’inesorabile distacco.
“Non devi pagarmi ogni singola cosa, posso trovarmi un lavoro e la professoressa Seniga ha detto che può inserirmi in un percorso con una bella borsa di studio presso l’università pubblica… Insomma, posso farcela… Hai già preso fin troppe decisioni folli in pochissimo tempo…”
Come intestargli la casa appena comprata, quella era stata la cosa che più aveva lasciato Billy senza parole. Incapace di decidersi se arrabbiarsi per la decisione impulsiva dell’amato o commuoversi. Ma quando se n’era uscito dicendo che voleva solo assicurarsi che, qualunque cosa accadesse Billy potesse avere qualcosa di davvero suo la commozione aveva preso il sopravvento e l’aveva stretto con tanta di quella forza da mozzargli il fiato.
“Voglio che sia casa tua, per tutto il tempo che la vorrai!”
Ma non voleva che spendesse tutti i suoi soldi, non voleva fare il mantenuto.
Scegliere di restare era stato difficile, l’istinto di fuggire era come una vocina insidiosa che premeva nella sua mente, ma poi guardava Giuliano e la voce spariva.
Giuliano sorrise e le sue adorabili fossette incorniciarono il suo sorriso in modo così adorabile che Billy non riuscì a trattenersi dal trarlo a sé per baciarlo di nuovo, delineandogli con calma la linea della mandibola.
“Piccioncini andiamo! Vorrei davvero vincerla questa gara!”
Udendo la voce di Marco entrambi scoppiarono a ridere.
Era stato strano per Giuliano scoprire delle visite di Marco a Billy in ospedale e di come fossero diventati spontaneamente amici, ma ne era stato felice.
Alla fine, Billy e Marco si erano scoperti sulla stessa linea d’onda per molte cose, soprattutto sul piano sportivo. Dovevano solo iniziare ad ascoltarsi l’un l’altro.
“Andiamo…” esclamò Billy aiutando Giuliano a rialzarsi “Voglio vincere!”
Si avviarono verso il bordo vasca per il riscaldamento e salutarono Violet negli spalti che li esortava. Giuliano rimase fermo sulla porta e osservò Billy a fianco di Azul e Marco. Ridere e scherzare, era come se fosse sempre stato in mezzo ai due ed era bella quella naturalezza, quella postura rilassata. Di quando in quando la spalla di Billy scattava ancora ma la cosa diminuiva sempre più spesso e Giuliano era certo che volesse dire che si sentisse veramente felice, che quei sorrisi fossero sempre più la manifestazione delle sue vere emozioni e non una mera facciata per quello che il mondo volesse da lui. Si stava librando libero verso il suo destino.
 
 
 
Qualche estate dopo…
 
Billy controllò l’ora e ripose il telefono, non riusciva a trattenersi e molleggiava nervosamente la gamba destra.
Era sempre nervoso quando Giuliano tardava, lo spettro della perdita forse avrebbe sempre aleggiato sulla sua testa assieme al senso di abbandono, ormai era qualcosa che si era radicato in profondità dentro di lui. Doveva solo vedere Giuliano, perdersi in un lungo bacio, stringerlo, sentire quel cerchio dorato che connetteva le loro mani e ogni voce nella sua mente si sarebbe zittita, almeno per un po’.
Riprese in mano il libro, NIENTE DI NUOVO SUL FRONTE OCCIDENTALE, leggere romanzi storici lo aiutava focalizzarsi sul presente, il passato lo riportava alla quiete dell’adesso.
Lo aprì sul frontespizio e carezzò le parole vergate dal suo pugno.
 
Al miglior studente di lettere moderne che esista! Ti amo! Juls
 
E poi finalmente l’altoparlante lo annunciò, il volo di Giuliano era atterrato, Billy balzò in piedi impaziente senza guardare e sbattè contro un uomo che camminava davanti a lui.
Si allontanò un attimo stordito, i due si scrutarono un momento.
Era. Un marine, capelli rasati e mascella possente.
Sulla targhetta appariva il nome FRANK CASTLE.
I due si scrutarono guardinghi, Billy diceva di essersi abituato a come gli altri fissassero in modo inopportuno le cicatrici sul suo volto, ma in realtà ancora un po’ lo innervosiva.
Ma poi Giuliano le carezzava, coccolandole con affetto e i brutti pensieri svanivano rapidi come spazzati via dal vento.
Quell’uomo era come un eco di qualcosa che non era stato.
Per un momento Billy si chiese se le loro strade si sarebbero potute incontrare nell’esercito.
Magari avrebbero potuto essere amici…
Magari…
Ma adesso c’era una persona vera ad attenderlo agli arrivi e Billy dopo un sorriso di circostanza e delle scuse veloci si lasciò quel soldato alle spalle, correndo a perdifiato verso il suo futuro.
Il suo cuore correva più veloce dei suoi piedi e non si fermò finché non lo vide con lo sguardo stanco ma esaltato e soddisfatto.
Prima di accorgersene Giuliano gli era saltato con le braccia al collo per baciarlo.
Quando si allontanò prese di tasca un fagotto, lo srotolò e poi glielo mostrò.
Una delle tante medaglie d’oro che aveva vinto.
Billy rise e Giuliano si allungò per mettergliela al collo.
“Che fai?” sogghignò Billy felicemente sorpreso.
“Ti premio per il tuo impegno questa medaglia, come le altre è tua quanto mia!”
“Perché siamo sposati?”
Giuliano sorrise e le fossette attirarono inevitabilmente altri baci.
“Perché ci sei sempre stato”
“Come tu per me” sussurrò Billy stringendolo.
“Sempre e per sempre… Prof…”
“Per ora solo supplente…”
Giuliano gli prese la mano e assieme si avviarono verso l’uscita “Andrai lontano!”
Billy giocherellò con la fede nella mano dell’altro.
“Lo faremo!”


 
 


the END (?)

   
 
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