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Autore: addict_with_a_pen    02/05/2022    0 recensioni
“E dai Gee! Sai che con Frank puoi lamentarti quanto vuoi, lui ti starebbe ad ascoltare imbambolato anche se gli raccontassi di quanto è bello il mare perché è blu. È il tuo ragazzo dopotutto.”
E sentita questa frase, Gerard non può più trattenersi.
“Frank non è il mio ragazzo!” Dice con un tono di voce decisamente troppo alto, mentre si precipita indietro verso camera di Mikey.
“Sì sì, come vuoi…”
Lui e Frank… non stanno insieme, e sicuramente Frank non “starebbe ad ascoltare imbambolato” ogni singola scemenza da lui detta.
Anche se, deve ammettere che l’amicizia tra lui e Frank è molto stretta, intima oserebbe dire…
“Io e Frank siamo solo amici Mikey, mettitelo in testa una volta per tutte!”
“Beh, io i miei amici non li saluto baciandoli sulla bocca, e oltretutto non mi sembra che tu saluti Ray baciandolo, ma come vuoi tu!”
Genere: Fluff, Romantico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: Frank Iero, Gerard Way, Mikey Way, Ray Toro | Coppie: Frank/Gerard
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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*Let’s pretend to…?*

 
 
utente586: “sei davvero sicuro di essere un ragazzo?? giochi come una bimba di 2 anni!!! troppo facile batterti, davvero noioso fare una partita con te….. :/“
 
Dopo aver letto questo ennesimo messaggio stupido, Gerard non può che schizzare in piedi e correre a chiamare suo fratello per potersi lamentare.
Ormai sono mesi che la situazione va avanti in questo modo, ma se non amasse così tanto quello sciocco videogame, allora già avrebbe lasciato il sito e la community soltanto dopo il primo messaggio sgarbato ricevuto.
 
utente586: “da quanto tempo giochi?”
 
Era stato il primo di molti messaggi, ricevuto oramai così tanto tempo fa.
 

utente694: “due settimane! :)”

 
Era stata la sua risposta gioiosa, credendo di poter iniziare una conversazione amichevole con quel misterioso utente, la sua prima conversazione online con un giocatore che condivideva le sue stesse passioni e amore per i videogame.
 
utente586: “credevo due minuti… fai davvero schifo a giocare!! dovresti ritirarti -.-”
 
Ma invece la risposta ricevuta era stato questo messaggio odioso che aveva dato il via alla faida tra lui e questo misterioso giocatore.
Gerard non sa nulla di questo individuo, non sa né che faccia abbia, né quale sia la sua età, né dove abiti, come si chiami, o in generale perché sia così detestabile soltanto per uno stupido videogioco online!
Mikey, essendo suo fratello, sa ovviamente tutto su queso piccolo scontro tra nerd che va avanti da mesi tra suo fratello e “utente586”, così che non ha scelta se non stare ad ascoltare quell’idiota di suo fratello e le sue lamentele insensate.
A volte si chiede chi tra i due sia il vero fratello maggiore…
“Mikey questa devi proprio sentirla!” Urla Gerard piombando in camera del fratello, senza né bussare né tantomeno chiedere permesso.
Si sforza con tutto se stesso di non sbuffare o alzare gli occhi al cielo, così che fa un bel respiro e cerca di mostrarsi interessato all’argomento.
“Sentiamo…” Purtroppo però, fingere di essere interessati a una cosa così scema come lo sono i videogiochi online, non è una cosa che riesce così bene a Mikey, un po’ perché nella sua vita ha altre ambizioni al di fuori del mondo digitale, ambizioni che riguardano l’andare bene nel test di biologia fissato per questo giovedì, e che riguardano l’uscire a mangiare un gelato con Alicia questo pomeriggio, e un po’ perché Gerard è davvero esasperante quando parla di questo oramai famoso “utente586”.
“Mi ha chiesto se sono davvero sicuro di essere un ragazzo! Ti rendi conto?” sbotta Gerard passandosi le mani tra i capelli sporchi in segno di esasperazione “E a parte essere una domanda sessista, dato che anche le femmine posso essere brave a giocare, è una domanda odiosa, detestabile, stupida e-”
“È tutto molto interessante Gee, davvero, ma perché non vai a lamentarti con Frank,
 invece che rompere le scatole a me che sto apparentemente studiando per il compito di giovedì?”
Sentita questa frase, Gerard aggrotta la fronte confuso e si ammutolisce, sentendosi rifiutato e odiato dal suo stesso fratello.
“Potresti dimostrare un po’ di amore fraterno ogni tanto…” bofonchia Gerard sotto i baffi, girandosi verso la porta dalla quale è entrato e incamminandosi verso la sua stanza, più arrabbiato e contrariato di prima.
“E dai Gee! Sai che con Frank puoi lamentarti quanto vuoi, lui ti starebbe ad ascoltare imbambolato anche se gli raccontassi di quanto è bello il mare perché è blu. È il tuo ragazzo dopotutto.
E sentita questa frase, Gerard non può più trattenersi.
“Frank non è il mio ragazzo!” Dice con un tono di voce decisamente troppo alto, mentre si precipita indietro verso camera di Mikey.
“Sì sì, come vuoi…”
Lui e Frank… non stanno insieme, e sicuramente Frank non “starebbe ad ascoltare imbambolato” ogni singola scemenza da lui detta.
Anche se, deve ammettere che l’amicizia tra lui e Frank è molto stretta, intima oserebbe dire…
Mikey ha sempre adorato prenderli in giro per via di questo strano rapporto nato tra loro, mai ha perso un’occasione per punzecchiarli e farsi due risate, anche se onestamente lo fa soltanto perché è stufo di questa situazione penosa in cui suo fratello e Frank sono caduti.
Lui e Frank sono amici da un po’ di tempo, da quando hanno quindici anni, e Mikey non potrà mai scordare l’espressione sognante nata sul volto del suo amico dopo aver visto Gerard per la prima volta.
Ovviamente, ricorda anche tutte le stupide domande che Gerard gli aveva rivolto, domande riferite strettamente a Frank, a cosa facesse nella vita e quando si fossero conosciuti.
“Io e Frank non stiamo insieme, smettila di dirlo Mikey!”
Ma ovviamente questa frase non è del tutto giusta.
Gerard vorrebbe così tanto poter considerare Frank il suo ragazzo, vorrebbe tantissimo poterlo tenere per mano e riempirlo di complimenti e coccole, ma purtroppo Frank non è il suo ragazzo e mai lo sarà.
“Io non capisco perché vi ostiniate così tanto a comportarvi da idioti…”
Gerard ricorda bene quel giorno in cui lui e Frank erano arrivati insieme alla conclusione che alla loro età, non era normale che nessuno dei due avesse ancora dato il primo bacio, così che quale modo migliore se non decidere di provare a scambiarsi il primo bacio tra di loro?
“Tu sai come si fa Gee…?”
“Ho visto come si fa in un film.”
Era stata la stupida risposta di Gerard, seguita da un ridicolo e alquanto imbarazzante bacio a stampo.
“Credo serva anche la lingua però…”
Era stata la risposta ancora più stupida di Frank a bacio finito, accompagnata da due guance rosse come il fuoco e un sorriso trasognato in volto.
“Oh, sì, giusto… proviamo”
E da lì avevano perciò passato il resto del pomeriggio a baciarsi e ridere, per poter arrivare a scambiarsi il “bacio più perfetto del mondo”, come sostenuto da Frank, e poter dunque diventare “baciatori esperti”, come detto da Gerard.
Entrambi ricordano l’immenso imbarazzo provato dopo essere stati scoperti da Mikey, e ricordano anche la difficoltà estrema affrontata nel provare a fargli capire che stavano solo provando, che era tutto finto e che quei baci non significavano nulla, sebbene i loro cuori battessero all’impazzata e nessuno dei due avrebbe mai voluto smettere di baciare l’altro.
“Tu hai mai fatto l’amore con qualcuno…?”
Gerard ricorda anche questo episodio, lo ricorda bene, e ogni volta avvampa al solo ricordo.
“N-No…?”
Era stata la sua risposta poco convinta, non potendo ancora immaginare dove quella conversazione li avrebbe portati.
“Nemmeno io” aveva allora detto Frank, avvicinandosi al suo orecchio e bisbigliandogli un timido “Vuoi provare?” che aveva fatto battere il povero cuore di Gerard a un ritmo innaturale.
Ovviamente né Mikey, né il loro amico Ray, né nessun altro al di fuori di loro due sa cosa sia successo quel pomeriggio nella camera di Frank, e nessuno mai dovrà scoprire quanto imbarazzante fosse stato all’inizio e quanto nessuno dei due aveva la minima idea di come e cosa fare, ma per fortuna questo è un ricordo che solo lui e Frank hanno e avranno per sempre.
“Posso provare a fare una cosa…?”
Aveva poi chiesto Frank in un sussurro, con uno strano sorriso sul volto subito dopo essersi tolto maglia e pantaloni.
Gerard ricorda, eccome se ricorda, come i suoi occhi si fossero magicamente incollati alle mutande del suo amico, e ricorda anche l’estrema eccitazione provata soltanto alla vista di questa immagine, ma di certo ricorda anche quando Frank l’aveva fatto sdraiare sul letto e la sua testa aveva poi trovato la strada in mezzo alle gambe di un Gerard ansimante e non più così tanto imbarazzato.
Gerard ricorda, ricorda e vorrebbe poter avere altri ricordi simili oltre a questo, ma purtroppo il tutto era iniziato e finito quello stesso pomeriggio, finito dopo essere entrambi venuti decisamente troppo in fretta ed essersi poi fatti due carezze colme di imbarazzo, seguite da un veloce bacio ancora più imbarazzato.
Non ne avevano mai parlato seriamente, avevano smesso di provare “cose nuove” assieme, e avevano soltanto mantenuto un piccolo ed innocente bacio a stampo come saluto, ma nulla di più.
“Frank, tu mi odi…?”
Era forse stato questo l’unico momento in cui avevano avuto occasione di parlarne, se così si può dire, ma il tutto si era poi fermato lì.
“Certo che no Gee! Perché dici così?"
“Perché da dopo… beh, da dopo che abbiamo provato a fare, sai… fare l’amore, sei diventato così freddo e-e non ne capisco il motivo e-“

E la risposta di Frank era stata un bacio non più solo a stampo, un bacio vero, appassionato e pieno di lingua, che aveva tutto meno che l’aria di essere un “bacio di prova”.
“Non potrei mai odiarti Gee…”
Aveva detto a bacio finito, ma da dopo quell’episodio, il loro rapporto era tornato ad essere un “normalissimo” rapporto di amicizia un po’ più tenera del previsto.
“Io e Frank siamo solo amici Mikey, mettitelo in testa una volta per tutte!”
“Beh, io i miei amici non li saluto baciandoli sulla bocca, e oltretutto non mi sembra che tu saluti Ray baciandolo, ma come vuoi tu!” Risponde lui tutto piccato e con un sorriso saccente in faccia, attendendo la risposta colma di rabbia che a breve riceverà.
“Io ero venuto a lamentarmi di un videogame del cazzo, perché tutto va poi a finire su questo vecchio discorso??”
“E perché tu ti alteri sempre un sacco quando si parla di Frank e della vostra amicizia?”
E stavolta, nessuna risposta esce dalla bocca di Gerard, poiché in effetti è vero, è vero che parlare di Frank lo altera sempre un po’ più del dovuto.
Tutto perché lui e Frank non sono amici…
“Fottiti Mikey, spero che il tuo test vada di merda.”
E se ne va via, sbattendosi la porta alle spalle mentre esce dalla stanza.
 

*****

“E poi mi ha chiesto se sono davvero un ragazzo, ti rendi conto!? Ho vent’anni ormai, se non sono un ragazzo io, allora non so davvero chi altri potrebbe esserlo!”
E alla fine Gerard ha perciò ceduto al consiglio spassionato di suo fratello, chiamando Frank al telefono e raccontandogli di quell’ennesimo messaggio di cattivo gusto ricevuto.
“Ow Gee te l’ho detto che non devi dargli conto!”
È la risposta che all’incirca Frank da sempre al suo amico, anche se sa bene che Gerard mai lo prenderà sul serio ma anzi, ogni volta finisce sempre col lamentarsi di più e più a lungo.
“Lo so Frank, ma io non capisco davvero perché questo tipo ce l’abbia così tanto con me e-e ci sto uscendo di testa e-”
“Se ti da così fastidio, smetti di giocare, no?” Risponde semplicemente Frank, con un tono totalmente disinteressato e vagamente seccato, che tuttavia non ferma Gerard dal continuare col suo sproloquio insensato.
“Non potrei mai smettere di giocare a questo stupido videogame, mi conosci Frankie, siamo amici da tempo dopotutto, e sai che-”
“Sì sì certo, siamo amici da tempo, io ti conosco e so tutto di te e altre cazzate simili” lo interrompe Frank con una risata amara “Ma a volte mi chiedo se tu conosca me, sai?”
Dopo questa considerazione così particolare e insolitamente rabbiosa, Gerard non può far altro che ammutolirsi e aggrottare la fronte, sebbene Frank non possa vedere la sua reazione.
“S-Scusa Gee, mi dispiace, non so perché abbia reagito così” sospira lui dopo dieci secondi di puro silenzio teso “Hai ragione comunque, ti conosco e so che non lasceresti mai quel sito e-”
“C’è per caso qualcosa di cui desideri parlarmi?” E alla fine Gerard glielo chiede, perché nell’ultimo periodo Frank è sempre così strano, ha spesso queste uscite colme di qualche genere di rabbia repressa e Gerard non sa come spiegarsi questi episodi sempre più frequenti che oramai si ripetono da tempo.
“Perché me lo chiedi?” Risponde lui con un tono piatto e totalmente distaccato che non fa altro che allarmare sempre più Gerard.
“Perché sei strano, da un po’ di tempo ormai, e ogni volta che ti parlo o-o che ti racconto qualcosa che mi è successo, a te non frega palesemente un cazzo e quindi deve per forza essere successo qualcosa, no?”
Passano alcuni secondi di silenzio teso, silenzio nel quale Gerard si pente di aver posto quella stupida domanda e di aver molto probabilmente rovinato l’unica amicizia vera a duratura mai avuta oltre a Ray.
“Beh, ultimamente non parliamo di nulla se non di questo dannato videogioco, non vieni più a trovarmi, non mi cerchi più, non mi vuoi più, e le poche volte in cui ci vediamo parli sempre e solo di questi fottuti messaggi che ricevi e di nient’altro!” gli urla contro rabbioso Frank “E non mi sembra che tra amici, se così vuoi davvero definirci, si possa sempre e solo parlare di cazzate del genere!” conclude poi, attendendo una risposta che non tarda ad arrivare.
“Quindi mi stai incolpando di essere ripetitivo, è questo il problema?”
“Di tutto quello che ti ho detto, veramente hai recepito solo questa informazione inutile? Veramente, Gerard!?”
E a questo punto Gerard non può che entrare nel panico più assoluto, sentendo di aver definitivamente perso Frank ora e per sempre.
Lui sa di non essere l’amico migliore del mondo, sa di essere scostante nei rapporti, di essere impacciato come poche persone lo sono, e di non avere poi così tanti aneddoti interessanti da condividere con gli altri, ma sa anche che a Ray è sempre andato bene così, ha sempre accettato Gerard per quello che è, ma allora perché non è lo stesso per Frank?
“B-Beh, sì…? Non è questo il problema…?” Chiede con un filo di voce, sentendosi improvvisamente piccolo, impotente e vulnerabile.
“No. Ovviamente non è questo il problema.” Risponde semplicemente Frank, senza più alcuna emozione nella voce, e rimanendo in un silenzio tombale in attesa di una nuova risposta da parte di Gerard che, tuttavia, non arriva.
“Io cosa sono per te Gerard? Che cosa cerchi in me? Che cosa vuoi da me?” Aggiunge allora Frank, sospirando affranto e dando un non so che di tragico a questa conversazione che era partita con l’essere solo un leggero e stupido lamento per un messaggio ricevuto su un sito di videogiochi online.
“S-Sei mio amico…?” Risponde allora Gerard titubante, sentendo una morsa stringergli la bocca dello stomaco e il cuore battergli all’impazzata nel petto.
“Come immaginavo” risponde dopo pochi istanti Frank col solito tono piatto e inespressivo di prima “Mi spiace per il messaggio Gee, spero la smetterà di darti fastidio prima o poi. Ciao” e mette giù.
Gerard non mette subito via il telefono, ma rimane per qualche altro secondo con il cellulare all’orecchio, incapace di muoversi o pensare ad altro che non sia quel triste “ciao” dettogli da Frank e, in generale, all’intera conversazione insensata appena avuta.
“Io cosa sono per te?”, gli aveva chiesto, e Gerard teme con tutto se stesso di aver dato la risposta sbagliata, la più sbagliata in assoluto.
Frank è… Frank è tutto per lui, è suo amico, è la persona con cui si confida di più al mondo, è la sua piccola fonte di gioia e sicurezza, è il suo primo bacio, la sua prima volta, il suo primo tutto, ma purtroppo non è il suo ragazzo.
Che risposta si aspettava di ricevere? Non avrebbe potuto dire altro che quello.
“È stato bello, vero Gee…? Sai, potremmo rifarlo in futuro, se ti va ovviamente! E-E magari la prossima volta potremmo anche stare a letto insieme un po’ di più, per farci un po’ di coccole e-e addormentarci abbracciati, che dici?”
E Gerard pensa, pensa spesso a tutte le cose dette da Frank, a quei mezzi e timidi inviti mandatigli, ma ovviamente ricorda anche le sue risposte, sempre completamente sbagliate e sempre fuori luogo.
“Oh poi vedremo…! È presto per parlarne ora, ma possiamo pensarci.”
Ma quella era stata tutto meno che la risposta giusta da dare a un ragazzo con il quale hai appena fatto l’amore per la prima volta e che ti guarda come se fossi la cosa più bella dell’intero mondo.
Gerard sa di aver sempre sbagliato tutto con Frank, e che lui non è suo amico e mai lo sarà.
 

“tu non sei un semplice amico frank”


Scrive allora, ma prima di poter inviare il messaggio, si ricrede subito e lo cancella.
 

“tu sei il mio ragazzo”

 
Ma subito cancella anche quel messaggio, perché non hanno mai parlato di essere una coppia.
 

“vorresti essere il mio ragazzo frank?”

 
Ovviamente però, nemmeno questo messaggio viene inviato, come nessuno degli altri mille scritti e poi immediatamente cancellati.
 
utente586: “hey ragazzina, non dirmi che te la sei presa per il messaggio! Ritirati dal sito e facciamo prima, sei vergognoso”
 
E dopo aver ricevuto questo ulteriore messaggio dal suo misterioso hater online, Gerard scoppia a piangere, non tanto per l’ennesimo insulto ricevuto, ma perché concorda totalmente con quello che gli è stato detto.
È vergognoso.
 

“frankie possiamo parlarne? Non sei solo un semplice amico per me.”

 
E stavolta invia il messaggio, senza più ripensamenti e senza più preoccuparsi di quello che ha scritto.
Spera solo che Frank vorrà ancora vederlo dopo tutte le cazzate fatte e dopo tutti i suoi tira e molla insensati.
 

*****

 
“non mi va davvero di parlare, scusa. felice che dopo tutto questo tempo tu sia arrivato a capire che solitamente due semplici amici non “provano” a fare tutte le cose che abbiamo fatto noi due insieme, ma ora non mi va proprio di parlarti.”
 
È questa è la risposta che riceve Gerard, risposta che lo lascia totalmente senza parole e che lo fa entrare in un immenso e soffocante panico.
Non ricorda di aver mai provato un’emozione simile con Frank, mai sentito nel panico, o semplicemente a disagio, perché Frank è quel genere di persona che riesce sempre a farti sentire bene in ogni situazione.
Era riuscito a farlo sentire a suo agio anche quel famoso giorno in cui, prima di iniziare a fare l’amore, la maglia di Gerard era finalmente stata a fatica sfilata e buttata sul pavimento.
Lo aveva riempito di complimenti, di baci e lo aveva fatto sentire bello come mai si era sentito in vita sua, sebbene di bello il suo corpo abbia poco e niente.
“È dalla prima volta che ti ho visto che credo tu sia bellissimo, lo sai Gee…?”
Ha decisamente sbagliato tutto.
Schizza subito in piedi e con gli occhi ancora velati di lacrime, corre in camera di Mikey, per potersi sfogare con l’unica persona a lui vicina che mai gli volterà le spalle.
“Mikey ho fatto un casino con Frank e-e non so come rimediare. Credo non mi voglia più vedere.”
“Beh, non me ne sorprendo…” risponde lui lasciando i libri e voltandosi con la sedia verso il fratello “hai tirato troppo la corda Gee, te l’avevo detto di smetterla di fare lo stupido, che Frank non è un giocattolo.”
“M-Ma io non credevo di piacergli così tanto!"
“Gerard, sei davvero un coglione” risponde Mikey con un’espressione quasi sofferente in volto “Frank è innamorato perso di te da tempo, come hai fatto a non rendertene conto? Sul serio? Me ne sono reso conto io, semplicemente osservando come si comporta con te, come hai fatto a non capirlo tu?”
Dopo questa rivelazione, il panico di Gerard non può far altro che salire sempre più.
“Innamorato di me?? Mi sembra un po’ esagerata come frase questa, n-non trovi?” Dice lui, strabuzzando gli occhi e sentendo la bocca seccarsi al solo pensiero che Frank sia davvero innamorato di lui.
“Beh, come già ti ho detto, io solitamente non bacio sulla bocca i miei amici per salutarli, come non li bacio e basta per provare a vedere come sia” risponde Mikey con tono scocciato e facendo il segno delle virgolette con le dita “E, mi fa solo ribrezzo il pensiero di dirlo, ma di certo non vado a letto assieme ai miei amici, imbecille che non sei altro!”
Dopo questa ultima frase, Gerard non può fare a meno di sentirsi letteralmente morire dall’imbarazzo, avvertendo un calore insopportabile sulle guance e sentendo il cuore esplodergli nel petto.
“E-Era un nostro segreto questo, non credevo lo sapessi e n-“
“Frank e io siamo amici stretti da ben prima che voi due cominciaste con questo triste teatrino dei baci e dei piccoli favori sessuali Gerard, credevi davvero che non me ne avrebbe mai parlato?” chiede lui con un sorriso tirato in volto al ricordo di quell’imbarazzante conversazione avuta con Frank qualche tempo fa “E per quanto inopportuno e tremendo sia stato sentire il mio amico parlare di cosa avesse fatto a letto con mio fratello, posso solo dirti che Frank non è di certo il tipo da fare cose del genere con tutti, non di certo con gli amici!” conclude infine, per poi incrociare le braccia al petto e rimanere a fissare Gerard con quel suo solito sguardo giudicante.
“Beh, questo non mi aiuta di certo Mikey” dice Gerard dopo essersi un attimo riavuto dall’imbarazzo, con la voce strozzata per via della bocca che pare improvvisante essersi seccata dopo questa rivelazione.
“Beh, questo è tutto quello che potevo fare!” esclama lui, voltandosi di nuovo verso la scrivania “Hai vent’anni Gerard, sei abbastanza grande da poterti scusare con Frank, chiedergli di diventare il tuo ragazzo e soprattutto da smettere di rompermi le palle che devo studiare per il test prima di poter uscire con Alicia.” conclude lui, lasciando Gerard in piedi come un idiota, incapace di pensare ad altro che non sia la sua stessa stupidità e mancanza di comprendere le emozioni altrui.
“Smettila di pensare così tanto Gee, mi stai deconcentrando. Va da Frank, bacialo e già ti avrà perdonato, basta che ora ti levi dalle scatole.”
In risposta, Gerard sbuffa e ritorna verso camera sua, per provare a cercare una soluzione da sé, visto che oggi tutti paiono odiarlo e credere che sia stupido.
 

“ray posso chiederti un consiglio sentimentale?”

 
Non gli rimane altro che scrivere al suo amico Ray, forse l’unico amico che abbia mai avuto, visto che ora Frank è stato promosso al livello di “non più amico perché gli amici non si baciano e non vanno a letto insieme”.
 
“se per caso questo consiglio sentimentale riguarda frank, allora posso solo dirti di smettere di essere così idiota G., e di buttarti. Frank non ha occhi che per te.”
 
Dopo aver letto questa risposta, Gerard non può che fare un verso estremamente frustrato e maledirsi ancora e ancora per essere stato così terribilmente cieco davanti all’evidenza.
Si sente un tale idiota che forse non merita nemmeno di stare assieme ad una persona come Frank, sebbene nemmeno Frank gli abbia mai esplicitamente chiesto di essere il suo ragazzo!
Si siede per terra e si porta le mani sul volto in segno di frustrazione massima, come spesso fa e come spesso Frank era solito scherzarci sopra.
“Sei dannatamente adorabile quando fai così, lo sai Gee? Ti riempirei di baci se potessi.”
Fa un verso ancora più frustrato nel ricordare questo ennesimo episodio che ha tutto meno che qualcosa di amichevole sotto, e si maledice ulteriormente per aver ignorato così tanto l’evidenza.
 
utente586: “Immagino tu stia frignando da bravo sfigato che sei. È ciò che ti meriti tu e tutti quelli che non sanno giocare affatto e rovinano la vita agli altri!”
 
Preso com’è nella sua autocommiserazione, che nemmeno presta più di tanta attenzione a quell’ennesimo messaggio offensivo. Certo, deve ammettere che oggi ne ha ricevuti parecchi di messaggi, ma ora non ha tempo per queste cose di poco conto.
Ora deve andare da Frank e scusarsi per tutte le scemenze fatte e per tutte le volte che non ha colto nemmeno il più palese dei segnali da parte sua.
“Immagino tu stia frignando da bravo sfigato che sei” e mai nessuna frase è stata più azzeccata di questa.
 

*****

 
“Gee… Che ci fai qui?”
“Sono venuto a parlare con te e-e a scusarmi.”
Dopo due giorni interi spesi nell’autocommiserazione e nel leggere e rileggere quel famoso messaggio mandatogli da Frank, Gerard si è finalmente convinto di essere un grande e grosso imbecille, e che due amici non fanno tutte le cose che lui e Frank hanno fatto in questi anni.
“Non c’è nulla per cui scusarsi…”
Ed è per questo motivo che oggi, coi capelli più sporchi del mondo, le unghie mangiate fino a farsi sanguinare le dita e due occhiaie nere e profonde, Gerard ha deciso che è il caso di riprendere in mano la sua vita, riprendere in mano il rapporto tra lui e Frank.
“Non hai fatto nulla di male…” dice tristemente Frank, abbassando lo sguardo e fissandosi i piedi “ora va, ne parliamo domani, o forse più avanti, oppur-”
“Frank, tu sei innamorato di me?”
Ma se c’è una cosa in cui Gerard mai è stato bravo, allora questa è senza dubbi il tatto, l’essere opportuni al momento opportuno, e il fare le domande corrette.
Difatti, se c’è una cosa in cui Gerard non è capace affatto, allora questa sono senza dubbi i rapporti con le persone, i rapporti stretti soprattutto.
Il rapporto con Frank soprattutto.
“Ma che domande sono scusa…?” Chiede Frank, con una risata forzata e guardando Gerard come fosse pazzo.
“Ti ho chiesto se sei innamorato di me, s-se era questo che ti aspettavi ti dicessi quando l’altro giorno mi hai chiesto cosa io voglia da te, cosa sei e significhi per me.” Aggiunge Gerard, con due guance rosse come il fuoco e una dannata paura che la porta d’ingresso sulla quale ancora è, possa chiudersi sul suo naso da un momento all’altro e non riaprirsi mai più.
“Vieni…” Dice semplicemente Frank contro ogni sua aspettativa, aprendo un po’ di più la porta e invitando perciò Gerard ad entrare in casa dove, per fortuna, i suoi genitori non ci sono.
“Gee io non mi aspettavo proprio niente, non mi aspettavo nessuna risposta, ti ho solo chiesto cosa io significhi per te, tutto qui” dice Frank con un tono di voce così triste e abbattuto da far stringere il povero cuore di Gerard “Avrei dovuto chiedertelo ben prima a dire il vero, m-ma mi ero stupidamente illuso di poterti, che so, piacere, e quindi non trovavo l’utilità di farti questa domanda così palese, ma a quanto pare ho sbagliato, no?” conclude lui, chiudendosi la porta di casa alle spalle e incollando il suo sguardo a un Gerard che sta capendo troppe cose tutte assieme e che vorrebbe così tanto prendersi a calci da solo, se solo fosse umanamente possibile.
“Da quanto tempo ti piaccio Frank?” Chiede semplicemente, incapace ancora una volta di ammettere quanto pazzo sia del suo amico da così tanto tempo.
“È davvero così importante saperlo?”
“Lo è per me, per capire per quanto tempo sia stato così stupido e cieco.” Dice Gerard temendo la risposta che a breve riceverà e che un po’ già si aspetta.
“Dal primo momento in cui ti ho visto Gee” sospira affranto dopo questa sua confessione “Non facevo altro che pensare a te, a noi, al baciarti, a tutto, ma non importa, davvero” finisce poi, incamminandosi verso Gerard e fermandosi davanti a lui, tuttavia incapace di alzare ancora gli occhi verso il suo volto.
“D-Dal primo momento…?”
“Proprio così” dice Frank, portando timidamente una sua mano verso la mano di Gerard e accarezzandola piano “Ma ripeto che non fa nulla, ho capito di non piacerti in quel modo, mi spiace solo che tu non abbia mai capito che le nostre prove” fa il segno delle virgolette con le dita della mano non impegnata ad accarezzare quella di Gerard “per me non erano prove, e non erano di certo così prive di significato come lo saranno state per te.” Conclude poi Frank, ritirando la mano e indietreggiando un po’.
“Perché non me ne hai parlato prima?” Gerard non è mai stato in grado di gestire situazioni così estreme, così che l’unica cosa che può fare è semplicemente ricoprire Frank di domande e attendere risposte che non possono far altro se non fargli capire quanto stupido possa essere.
“Beh, credevo che proporti di limonare per un pomeriggio intero fosse già un chiaro modo di confessare i propri sentimenti, o no?” dice lui con un po’ più di rabbia nella voce “E-E non mi sembra nemmeno che tu ti sia tirato indietro o mi abbia respinto quando ti ho offerto di farti un pompino, o sbaglio anche stavolta?” aggiunge poi con decisamente un sacco di rabbia nella voce, considerata totalmente ingiustificata da Gerard.
“E cosa avrei dovuto fare? Respingerti?”
“Beh, visto che ora mi consideri solo uno stupido amico, direi che sarebbe stata la scelta più giusta!” Risponde Frank con un tono di voce totalmente esasperato e colmo di rabbia.
“Frank tu stesso avevi detto che erano solo delle stupide prove, tu avevi detto che-”
“Gerard! Chi mai potrebbe proporre delle cose del genere a un amico!? Sul serio?”
E Gerard si sente totalmente in trappola, senza difese e messo all’angolo, perché sa che Frank ha ragione, sa che nessun amico potrebbe mai proporre cose simili, ma sa anche che non vuole affatto essere trattato così, non vuole apparire per lo scemo che non capisce nulla.
Perciò, va avanti col suo triste teatrino.
“Avresti potuto chiedermelo come una persona normale! A-Avresti potuto chiedermi di diventare il tuo ragazzo, invece di propormi di andare a letto insieme e basta!”
“Ma tu ti senti quando parli? Dimmi Gerard, ti rendi conto di tutte le cazzate che stai sparando, eh!?”
La situazione sta decisamente scivolando nel tragico, ma ancora una volta, Gerard non intende tirarsi indietro e darla dunque vinta a Frank. Vuoi perché non vuole ammettere di essere solo un grande e grosso idiota, o vuoi perché di sentirsi urlare contro non ne ha più voglia, ma fatto sta che non sarà lui il primo a fermarsi.
“Certo che mi rendo conto, e sono convinto che incolpare solo me non abbia senso!” dice allora Gerard, andando incontro a Frank e cominciando a gesticolare come un matto, tipico gesto che fa quando è a disagio “T-Tu mi hai sempre e solo proposto di provare cose nuove assieme, tu stesso usavi queste parole, e io ho accettato, certo, ma tu non ti sei mai dichiarato e non hai ma-”
“Beh, bella merda dichiararsi se poi quello che ricevo in cambio è sentirmi urlare contro semplicemente perché provo dei sentimenti per te e la tua stupida ma così tremendamente adorabile faccia da fesso!” esclama Frank stringendo i pugni e puntando il suo sguardo dritto negli occhi di Gerard “se prima mi sentivo in colpa per averti insultato su quel sito del cazzo, ora non posso che esserne felice…” aggiunge poi a bassa voce, credendo di non essere sentito, ma tuttavia catturando totalmente l’attenzione di Gerard che, come risvegliato, strabuzza gli occhi e sente il cuore battergli all’impazzata nel petto.
“Tu cosa…?”
“Aw, merda…” dice Frank, sempre a bassa voce, portandosi una mano sulla fronte e maledicendosi per non essere mai in grado di chiudere quella bocca larga che si ritrova “Beh, ormai hai sentito, è inutile mentire. Sono il famoso utente586 che tanto ti ha fatto penare in questo periodo, ecco qua.” Aggiunge poi con una calma tale da far infuriare ancor di più Gerard, facendolo sentire uno stupido e un povero sfigato che mai ne fa una giusta nella vita.
“Ecco qua un cazzo Frank!” esclama lui, infuriato nero e andando incontro a Frank, facendolo per forza di cose indietreggiare verso il muro “Perché l’hai fatto? Mi odi così tanto da prendermi per il culo in anonimo su uno stupido sito di videogiochi, è questo quello che volevi fare?” gli chiede Gerard, bloccandolo completamente contro il muro e fissandolo con occhi colmi di rabbia, ma anche lacrime trattenute di tristezza per questa orribile confessione fattagli.
“Non parli d’altro di questo videogioco del cazzo Gee…” ammette Frank con una risata debole e abbassando ancora una volta il suo sguardo “Te ne rendi conto? E-Era l’unico modo che avevo per poterti parlare per ore, era l’unico modo per far sì che tu mi cercassi di nuovo, come mi cercavi un tempo.” Conclude con voce nettamente più dolce e tranquilla di prima, per poi portare una mano sulla guancia di Gerard e asciugargli una lacrima scesa senza che potesse far nulla per fermarla.
“Tu sei un coglione Frank!”
Ma la risposta che riceve, non è di certo altrettanto dolce e tranquilla.
“Io sarei un coglione? Io lo sarei? E tu allora cosa saresti??” Esordisce Frank provando a spingere via il corpo di Gerard, tuttavia non riuscendo a spostarlo nemmeno di un millimetro.
“Tu hai passato mesi ad insultarmi solo per ottenere la mia attenzione. Mi sembra che al momento io sia il più registrato dei due, non trovi?”
In risposta, Frank scoppia a ridere di gusto, tuttavia cercando sempre di spingere lontano da sé il corpo di Gerard.
“Oh e che avrei dovuto fare? Scriverti ‘oh ma come giochi bene! Sei così bravo, diventiamo migliori amici!’” dice Frank con una voce stupidamente stridula appositamente usata per prendere in giro Gerard “Non credo mi avresti cercato per condividere con me che un misterioso ammiratore del cazzo apprezzava le tue doti inesistenti di gioco, o mi sbaglio?”
“E quindi hai deciso che pur di non sentirmi, era meglio scrivermi cattiverie e poi cercare di consolarmi per pomeriggi interi, giusto?” Chiede Gerard, con un pochino meno di rabbia nella voce, ma tuttavia tanta voglia di prendere a schiaffi il suo stupidissimo “amico”.
“E-Era l’unico modo possibile per poter avere un po’ della tua attenzione!” sbotta alla fine Frank, paonazzo in volto per l’imbarazzo di questa confessione e smettendo di cercare di spingere lontano da sé Gerard “Non mi hai più cercato, non mi hai più voluto. Da dopo che abbiamo fatto l’amore e, ti prego, non dire che abbiamo provato a farlo perché sennò è la volta buona che ti tiro un pugno in faccia, non hai più voluto vedermi, non in quel modo e-e io ci sono stato di merda! Non mi cercavi più, non mi guardavi più, ma tutto quello che volevo era solo poter passare un po’ di tempo con te… I messaggi erano l’unica cosa che mi è passata per la mente, sapevo mi avresti cercato ancora per lamentarti degli insulti, per parlare del videogioco e di quanto odiassi utente586…” sospira “mi dispiace Gee, ero disperato…”
Dopo questa confessione, tutto ciò che Gerard può provare è tutto meno che rabbia, ma solo un moto di tenerezza e affetto immotivato per il ragazzo che ha davanti ai suoi occhi e che mai ha smesso di cercarlo in tutti i modi, anche se Gerard è tutto meno che una persona facile con cui avere a che fare.
“Qui c’è qualcuno che ha una piccola ossessione per il ricevere attenzioni, temo…” risponde lui, portando un dito sotto il mento di Frank e facendogli alzare gli occhi da terra “Non ho mai perso interesse in te Frankie, non potrei mai, perché se tu hai una piccola ossessione per le mie attenzioni, allora io non posso che averne una grande, enorme, per te e i tuoi baci” dice infine, facendo sorridere radioso Frank e sorridendo automaticamente a sua volta.
“Posso baciarti Gee…?”
Ma Gerard non risponde, o almeno non a voce, perché subito si precipita a prendere tra le mani il volto del suo Frank e baciarlo, un bacio vero, non uno di prova, un bacio con un sacco di lingua e un bacio che può solo essere considerato il “più perfetto del mondo”.
“Toglimi una curiosità…” dice Frank interrompendo il bacio per qualche secondo e sentendosi finalmente felice e voluto “Da quanto tempo ti piaccio?” chiede poi, trattenendo a fatica una stupidissima risata e aspettando che stavolta sia Gerard a rispondere a questa domanda.
“È davvero così importante saperlo?” Dice allora lui, per prendere in giro la risposta datagli prima da Frank, e beccandosi una linguaccia da parte sua.
“Dal primo momento in cui ti ho visto” aggiunge poi, stavolta senza presa in giro nella voce, per poi prendere a baciare piano il collo del suo “amico” e aspettare che sia lui a parlare ora.
“Non sei molto bravo a dimostrare i tuoi sentimenti, lo sai?”
“Parla quello che per confessarsi ha proposto di provare a scopare…” mugugna lui in risposta, non staccando le sue labbra dal collo di Frank neanche per un istante.
“Posso chiederti anch’io una cosa ora?” Chiede allora, sempre mugugnando il tutto contro la pelle di Frank.
“Sì, ma solo se continui a baciarmi il collo e sposti una delle tue bellissime mani qui…” Dice Frank, portandosi una mano di Gerard direttamente sul cavallo dei suoi pantaloni e aspettando che gli venga posta la domanda.
“Scherzavi o eri serio sul fatto che faccio schifo a giocare?”
In risposta, Frank scoppia a ridere di gusto.
“Oww Gee, ovviamente ero serio! Fai schifo a giocare, davvero!”
“Sei davvero uno stronzo…” E riprende a baciarlo, non desiderando smettere di farlo neanche per un secondo.
“Mmh, ma mi adori…!”
E purtroppo, Gerard sa che Frank, il suo Frank, il suo amico, il suo forse ragazzo, il suo misterioso utente586 ha perfettamente ragione, e farà tutto quello che è in suo potere per non lasciarsi scappare mai più la sua piccola fonte di gioia personale che tanto gli fa battere dal cuore dal primo momento in cui lo ha visto.
 

*****

utente586: “oggi giochi peggio del solito, il che non credevo potesse mai succedere!”
 

utente694: “non che tu stia giocando bene, anzi, fai davvero schifo, lo sai?”

 
utente586: “oh scusa sfigato! ma il mio adorabile ragazzo ha appena finito di farmi un pompino e ora mi sta riempiendo di baci e carezze, quindi sono un po’ impegnato :*”
 

utente694: “oh povero il tuo ragazzo!! il mio invece è seduto in braccio a me e lo sto riempiendo di coccole e complimenti, quindi anch’io sono abbastanza impegnato al momento”

 
utente586: “beato il tuo ragazzo <3”
 

utente694: “fraaank ti ricordo che dovremmo odiarci noi due su internet!!”

 
utente586: “ma io purtroppo, ti amo <3”
 

  
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