Film > Frozen - Il Regno di Ghiaccio
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Autore: Spirit734    05/05/2022    4 recensioni
Il Torneo Tremaghi è sempre stato un evento eccezionale, alcuni dei nostri eroi dovranno destreggiarsi tra le sfide di magia per poter emergere, ma in questa storia l'evento non sarà come tutti se lo sarebbero aspettato: Una terribile tragedia sta colpendo le mura di Hogwarts, gli strani incubi di Anna non hanno fine e gli studenti si ritroveranno ad indagare su un male ben più grande.
[Hogwarts/AU - Crossover Disney/Dreamworks e altri film]
Genere: Avventura, Generale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Altri, Anna, Elsa, Hans, Kristoff
Note: AU, Cross-over | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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   Cap 44: Non sempre tre teste sono meglio di una
 

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Jim non sapeva ancora quale genere di creatura ci fosse all'interno del labirinto, ma era piuttosto sicuro che presto lo avrebbe scoperto.
Sperava solo il più tardi possibile.
Inoltre era piuttosto sicuro che quella cosa non sarebbe stata l'unico ostacolo da superare.
Senza pensarci le gambe avevano già iniziato a muoversi verso quella che sembrava una strana entrata verso un cortile più ampio, sempre utilizzando l'incantesimo vide alcune impronte di piedi, più grandi, forse di Tadashi a questo punto.  Tuttavia, mano a mano che si addentrava in quel cortiletto, la poca luce del giorno che illuminava il labirinto iniziava a scemare, fino a diventare sempre più scuro. Sembrò quasi si fosse fatta notte tutto d'un tratto.
Jim iniziò a perdere di vista le impronte e a guardarsi attorno con fare circospetto. Senza rendersene conto però, all'ennesimo passo in avanti sentì un suono simile ad un "crack". Col piede aveva inavvertitamente pestato qualcosa di viscido e molle, gli venne quasi da pensare di non abbassare il capo per controllare cosa fosse, ma alla fine cedette alla curiosità e guardò il terreno: La robaccia che gli era attaccata al piede aveva uno strano colorito bluastro e sporgendosi un po' poteva vedere attaccati alcuni residui di quello che sembrava il guscio di un uovo.
Ebbe un brivido lungo tutto il corpo e senza pensarci oltre pronunciò l'incantesimo Visibula Noctambulus per vedere meglio. Attorno a lui vi erano alcune uova, senza volerlo era entrato in una sottospecie di nido.
Sperò con tutto il cuore che non fosse lo stesso animale che aveva ridotto a brandelli quella statua.
Anche in quel caso, la soluzione migliore era quella di voltare le spalle e allontanarsi il più in fretta possibile da quella zona, ma non appena lo fece, avvertì un suono molto strano, simile ad un fruscio, come se qualcosa stesse strisciando vicino a lui...
Non fece nemmeno in tempo a guardarsi attorno che l'alta figura della creatura si era piazzata di fronte a lui. Jim imprecò mentalmente, riconoscendo subito l'animale: un runespoor.
Si trattava di un enorme serpente tricefalo dal corpo arancione striato di nero. Le tre teste puntavano tutte contro Jim, dalle bocce colava copiosa la saliva, indice che trovavano il ragazzo adatto a diventare la loro prossima cena.
Il runespoor si gettò subito contro di lui con le fauci spalancate, Jim lo evitò per un pelo e provò a colpirlo con un incantesimo incandescente alla coda.
Fortuna volle che aveva continuato a frequentare il corso di Creature Magiche, spronato in parte dal suo amico Hiccup e dalla presenza del professor Kronk, uno dei pochi insegnanti con cui era riuscito ad instaurare un buon rapporto. Quindi si sentiva piuttosto preparato al riguardo, soprattutto dopo la Prima Prova, aveva cercato di studiare quanto più possibile su ogni tipo di creatura magica, perché era sicuro che ne avrebbero utilizzate altre durante il corso del Torneo.
Solo non immaginava proprio un runespoor, quelle creature erano anche molto rare.
Non aveva trovato molte informazioni su quel serpente, ma qualcosa lo aveva scoperto: erano estremamente velenosi. Se fosse stato morso, non ci sarebbe stato Dottor Dolce a salvarlo questa volta, quindi doveva prestare la massima attenzione a non farsi colpire.
Sembrava anche piuttosto resistente agli attacchi, così aveva cercato più volte di distrarlo con qualche incantesimo per poi fuggire, ma ogni volta il serpente riusciva a slittare via e bloccargli la strada per tentare di catturarlo in una presa con la sua coda.
Jim era agile di suo, ma non aveva energie infinite e sentiva che tra pochi minuti sarebbe potuto seriamente crollare. Con un incantesimo creò attorno l'illusione di una nebbia per distrarlo, andandosi poi a rifugiarsi dietro un cespuglio per pensare velocemente al da farsi.
Non poteva continuare a scappare in quel modo, ogni volta che provava a fuggire il serpente era talmente veloce da riuscire a raggiungerlo in tempo zero. Ma non poteva nemmeno affrontarlo, non senza un piano per ben preciso.
Chiuse gli occhi e mentalmente iniziò a percorrere tutto quel poco che aveva potuto leggere riguardo quella creatura.
Poi la sua mente si illuminò:

_La testa di sinistra è quella che decide. Stabilisce dove il runespoor deve andare e cosa fare. 
_La testa di centro è la sognatrice.
_La testa di destra è la critica e giudica gli sforzi delle altre due.

Bingo.
In effetti gli era sembrato di notare uno schema abbastanza fisso in quel serpente. Una testa pareva quella che dettava ordini, non azzardava mai ad avanzare, quello era compito delle altre due.
Pensò velocemente ad un piano. Niente di troppo complicato, ma doveva liberarsi in fretta di quella creatura per poter superare gli altri. L'effetto della nebbia era quasi del tutto svanito e Jim stava ormai avanzando di sua spontanea volontà verso il runespoor. Quest'ultimo si accorse immediatamente della sua presenza, avendo un udito estremamente sensibile. 
Jim si accorse che, come da copione, la testa di sinistra sibilò qualcosa alle altre due e quella destra, seppur non molto convinta, spalancò le fauci contro Jim per morderlo.
Così usò un incantesimo protettivo per bloccarla e poi, con un Confundus, fece in modo che la testa di sinistra andasse a mordere parte di quella centrale.
La testa di mezzo iniziò a sibilare ferocemente contro il suo aggressore, suscitando l'irritazione della destra, che dal canto suo cercò di sgridare entrambe sibilando ancora più forte.
Jim pensò di aver centrato il punto.
Dopo l'ennesimo sibilo della destra, fu il turno di quella centrale ad attaccare Jim, seppur con poca voglia, visto che sembrava per lo più costretta dalle altre due.
Jim fece un ulteriore incantesimo illusorio per confondere la mente della creatura e nel momento in cui provò a morderlo, al suo posto si rese conto di aver preso una delle sue uova. Questo portò ad un'ulteriore esplosione di rabbia da parte della testa di destra, che stava sibilando così rumorosamente da far venire l'emicrania perfino a lui.
Era totalmente furiosa, la testa centrale invece sembrava più irritata dal suo atteggiamento e quella di sinistra ben presto iniziò a prendersela con entrambe.
Ma la destra cercò di innalzarsi più delle altre due, spalancò la bocca per mostrare tutta la sua aggressività, quasi come se le stesse giudicando pesantemente per il loro comportamento.
Jim si stava già preparando un altro incantesimo per fregarle, ma capì ben presto che non ce ne sarebbe stato più bisogno: le teste stavano già iniziando a discutere tra di loro, cercando di azzannarsi e ferirsi per far tacere almeno una delle tre. Ormai erano talmente prese a lottare da non prestare attenzione nemmeno alle altre uova rimaste, Jim poi era passato totalmente in secondo piano, se non di più, così ne approfittò per sgusciare via, lasciando il serpente a lottare contro se stesso in un groviglio di teste e sibili.
Una volta presa la strada e allontanatosi abbastanza, si fermò qualche istante per riprendere fiato. Le mani gli stavano ancora tremando per l'agitazione, ma almeno era al sicuro. 
Pensò di essersela cavata bene, ma di essere stato anche fortunato, visto che il runespoor era una creatura di cui si sapeva relativamente poco. 
Era sicuro di aver letto che di rado arrivava all'età adulta con tutte e tre le teste, di solito veniva divorata almeno una, più comunemente la destra, visto il sibilo così irritante.
E dopo averlo visto in azione, non poteva dare torto alle altre se alla fine volevano liberarsene.
Ancora non si capacitava di come fossero riusciti a metterne uno nella prova: sapeva che il professor Kronk aveva diversi contatti tra i magizoologhi, ma non immaginava conoscesse qualcuno in grado di procurarsi una creatura così rara.
Poi avvertì uno strano rumore che si stava facendo mano a mano sempre più vicino. Sembravano dei passi molto pesanti ed un verso simile ad un lamento, doveva esserci anche qualcosa di metallico, perché se si concentrava abbastanza poteva sentire anche il lieve suono di quelle che sembravano delle catene. Anche se non ne era completamente sicuro.
Ma una cosa era certa: si stava avvicinando. Qualunque cosa fosse lo stava raggiungendo, quindi fece per allontanarsi dalla parte opposta, sperando di evitarlo.
Durante la corsa aveva notato che le piante del labirinto ogni tanto si muovevano in modo totalmente casuale, ma era talmente preso dal cercare di allontanarsi dal suo inseguitore da non prestarci troppa attenzione.
Purtroppo questo gli costò una brutta caduta poco prima di prendere una curva, finendo a ruzzoloni per terra e graffiandosi il ginocchio destro. Jim si controllò subito la ferita e per fortuna non sembrava niente di grave, ma per sicurezza doveva subito curarsela con un incantesimo per non rischiare di inciampare di nuovo. Fece per muovere la bacchetta quando si rece contro che gli era scivolata via durante la caduta. 
Controllò subito li attorno per vedere dove fosse, quando se la vide fluttuare proprio davanti ai suoi occhi.
Strabuzzò gli occhi, pensando di aver sbattuto la testa più forte di quel che immaginava, ma non appena fece per afferrarla, la bacchetta schivò la sua mano di proposito e di colpo, accanto a lei comparve la figura di una piccola pixie che la sorreggeva, sogghignando divertita per la sua espressione perplessa.
Jim alzò gli occhi al cielo.
Pixie... Doveva immaginarlo.
Non c'erano creature più irritanti e ricordava ancora bene quando, durante la primissima lezione, uno di loro si era divertito a rubargli una scarpa e nasconderla nel bagno delle ragazze per dispetto. Venne poi perseguitato dal fantasma di Madam Medusa, che di solito vagava per quei corridoi.
Motivo per cui non li aveva mai sopportati.
La piccola pixie iniziò a volteggiare attorno alla testa di Jim con fare giocherellone, ad ogni sua scia della polvere dorata veniva al che lui cercò di restare al gioco, quanto meno per permettergli di abbassare la guardia.
"Ah-ah sì, devo proprio dirlo: me l'hai fatta!" il suo tono così sarcastico non venne percepito dalla creatura, che nel frattempo non la smetteva di gironzolare vicino a lui sollevando in aria la bacchetta ed un'espressione vittoriosa sul volto. Ogni qual volta che Jim provava ad acchiapparla, lei riusciva sempre a schivarlo in tempo, non aiutava inoltre la scia dorata che lasciava ad ogni passaggio. Poteva sembrare molto bella visivamente, ma Jim la trovò ben presto fastidiosa, specialmente quando lo colpiva in faccia facendolo starnutire.
Quasi come se lo facesse di proposito.
"Ora...E...Etciù! Basta così!"
La pixie in risposta gli fece una linguaccia. Al che Jim fece uno scatto improvviso per afferrare la bacchetta, ma ancora una volta, la piccola creatura fu più veloce e lo evitò. Poi un'altra volta ancora e così via per diversi tentativi, finché perse la pazienza.
"Senti, non ho il tempo di giocare. C'è in ballo la mia vita qui!"
La pixie non prese molto bene quell'atteggiamento, lo squadro' e si mise a volteggiare nuovamente sopra la sua testa con molta piu' foga di prima, producendo un suono simile ad un campanellino. Pochi istanti dopo si materializzarono altre piccole pixie, tutti dalla vocina petulante e dai colori vivaci. Alcune di loro presero a giocare con i capelli di Jim, soprattutto con la sua coda, mentre altri si passavano la bacchetta tra di loro, sbeffeggiando il poveretto perché non riusciva a catturarli.
"Vi sembra il momento?!"
Dopo averne mandati alcuni via dal suo viso con una manata, provò ancora ad afferrare la bacchetta, ma la pixie di prima fu ancora più veloce e fece cenno alla sua squadra di volare via.
"Oh no! Non ve ne andrete!"
Era fregato: senza la sua bacchetta avrebbe dovuto rinunciare alla sfida e sarebbe arrivato ancora ultimo.
Cercò dunque di non perderli di vista e, nonostante il dolore al ginocchio, riuscì ad accelerare il passo per seguirli. Non sapeva dove stessero andando, ma immaginava che prima o poi si sarebbero stancati di volare e si sarebbero fermati in un posto.
Sperava solo non in compagnia di qualche altra creatura.
Seguendoli era arrivato in una zona nuova del labirinto, c'era un grande albero al centro dove vedeva sbucare diversi pixie che volteggiavano li attorno. Pensò che si trattasse di una specie di tana. Li vide gettare la bacchetta dentro un buco all'interno, per poi continuare a volare attorno.
A quel punto si allontanò un attimo e fece per pensare ad un piano per riprendersi la bacchetta. Sapeva che non gliel'avrebbero mai data di loro spontanea volontà, i pixie adoravano fare scherzi, lo avrebbero ingannato come prima.
Erano molto difficili da addestrare, ricordava bene quanto il professor Kronk se ne fosse lamentato ai tempi...
Poi la sua mente iniziò a vagare ricordandosi di un particolare interessante:


Mesi fa si trovava in cortile alla torre dell'orologio a parlare con Hiccup sui biglietti per il Campionato di Quidditch che si sarebbe tenuto il prossimo anno. Durante la discussione non aveva potuto fare a meno di notare un piccolo gruppetto che si stava formando li attorno, capitanati da Vanellope e Flash, due Sepeverde del primo anno.
"Sapete... E' stato facile come bere la polisucco!" disse Vanellope alzando fieramente il capo. 
Flash sogghignò "A dire il vero so che la polisucco è disgustos..." ma non fece in tempo a finire la frase che l'amica gli diede una gomitata per zittirlo.
"Aih! Che antipatica che sei!"
Jim li osservò, ridendo sotto i baffi "Toh, hai sentito? I due eredi di Jack."
Anche Hiccup sorrise ed alzò gli occhi al cielo "Non dirglielo, conoscendolo si monterebbe troppo la testa."
Nel frattempo una del terzo anno aveva chiamato in raccolta altre amiche, facendo diventare ancora più grande il gruppetto.
"Dovete essere due maghi davvero super potenti! Ohhh avrei tanto voluto esserci per vedere la faccia del professore!" aveva urlato una ragazzina dai lunghi capelli scuri, della casa Corvonero. Sembrava quella più su di giri del gruppo e non la smetteva di scuotere Vanellope chiedendo più dettagli.
"I pixie non sono facili da addestrare! Quale trucco avete usato? " aveva detto un ragazzino dalla pelle scura e i capelli ricci. Al contrario delle ragazze, lui sembrava più piccolo, sicuramente del primo anno.
Vanellope e Flash si scambiarono un'occhiata, fingendo delle espressioni deluse 
"Trucco? Noi?" la bambina si portò una mano al petto "Antonio, così ci offendi!"
"La nostra è tutta bravura!" continuò Flash con aria vittoriosa.
Tutti i bambini presero a guardarli con ancora più ammirazione, le ragazzine più grandi non sembravano credere appieno alle loro parole, ma alla fine vennero trascinate dall'entusiasmo della loro amica Corvonero che ancora non la smetteva di scuotere con entusiasmo il braccio della piccola Vanellope, chiedendole di insegnarle qualche incantesimo per incantare uno stormo di pixie.
"Abby così le stacchi il braccio!" le disse Meilin, una Grifondoro del terzo anno dai capelli scuri a caschetto e dei grandi occhiali.
"Non fa n_niente..." mormorò Vanellope mentre con una mano cercava di staccarsi dalla presa "Capisco l'entusiasmo e credetemi, risponderemo a tutte le domande che ci vorrete fare. Noi siamo dei GRANDI esperti di creature, draghi, vampiri..."
"Vampiri?" ripeté una Tassorosso, chiudendo di scatto un libro che stava leggendo "Ora avete la mia attenzione."
Non sembrava entusiasta come gli altri anzi, l'espressione che teneva era completamente impassibile, ma per chi conosceva Priya Mangal, sapeva benissimo che quello era il suo modo di fare. E non c'era niente che la attirava di più dei vampiri ultimamente.
Flash accanto alla sua compagna annuì felice, con un'espressione di chi si aspettava una marea di richieste. Purtroppo i bambini iniziarono a parlare tutti insieme, creando solo una gran confusione.
Jim avrebbe potuto suggerire ad Hiccup di allontanarsi, ma in parte era curioso di scoprire come avevano fatto dei semplici primini a convincere un intero gruppo di pixie a seguirli. Così avanzò pure lui verso i due Serpeverde e si chinò leggermente per parlare.
"A dire il vero, sono curioso anche io."
Il suo arrivo suscitò l'attenzione di tutti i presenti, in particolare delle quattro tredicenni che, senza nemmeno dargli il tempo di reagire, si erano già catapultate tempestandolo di complimenti, sguardi pieni di ammirazione (O almeno, tutte tranne Prya, che sembrava portare sempre la stessa espressione), e facendogli le domande più assurde come: se preferiva il tramonto o l'alba, qual era il suo gusto+1 preferito.
Fortuna vuole che era tempo di tornare alle lezioni e le ragazzine, seppur a malincuore, salutarono Jim. 
Questo breve intervallo non fu preso molto in simpatia da Vanellope e Flash.
"Grazie tante per averci tolto tutte le attenzioni!"
"Si, grazie tante!"
Vanellope fece cenno all'amico di allontanarsi, ma Jim dal canto suo non se li lasciò scappare e bloccò a loro la strada, cercando di sembrare il più amichevole possibile. Hiccup nel frattempo stava osservando la scena in silenzio.
"Ehi andiamo, non l'ho mica fatto apposta. Ero curioso anche io come i vostri fan."
"Erano nostri fan finché 
non sei arrivato tu!" Flash lo guardò torvo, voltandosi poi verso Vanellope "Andiamo, tra poco abbiamo lezione di volo. Non vedo l'ora di poter fare qualche acrobazia!"
"Per quelle credo vi ci vorranno ancora un paio d'anni." disse Jim "Ma... Se volete, potrei insegnarvi qualche mossa."
Quelle parole furono musica per le orecchie del piccolo Flash "Davvero?!"
L'altro si strinse le spalle, cercando di fare un po' il vago "Perché no? Sono un cacciatore, potrei insegnarvi qualcosa."
Hiccup alzò gli occhi al cielo con aria divertita. Flash invece sembrava ormai completamente preso dalla proposta "Sarebbe bellissim..." ma non riuscì a dire altro che Vanellope lo bloccò con una mano, mentre osservava con un'espressione sospettosa il volto di Jim.
"Un momento... Qual è la fregatura?"
A lei Jim non piaceva, ormai era assodato. Sia per come si era comportato con Moana all'inizio del Torneo, sia per il fatto che era stato uno dei primi a dirle che non sarebbe potuta entrare nella squadra di Quidditch (per il momento), perché ancora troppo giovane e inesperta. E la cosa non le era mai andata giù.
Lui lo sapeva, ma sperava di poter sotterrare la bacchetta di guerra almeno per il momento. Se davvero quei due conoscevano un modo per fermare i pixie, gli sarebbe potuto essere utile se fossero capitati in una prova.
Non doveva lasciar nulla al caso.
"Voi mi dite come avete fatto a radunare tutti quei pixie. Ed io prometto che vi insegnerò qualche mossa per poter giocare a Quidditch" guardò specialmente Vanellope che forse stava iniziando ad interessarsene.
Quest'ultima ci pensò qualche secondo buono, mentre Flash accanto a lei fremeva dalla voglia di imparare qualche trucchetto sulla scopa per poter entrare in squadra. Alla fine anche lei sembrò accettare e diede il via libera all'amico di parlare. Quest'ultimo dopo aver controllato che non ascoltasse nessun altro nei dintorni, fece  cenno a Jim di chinarsi.
"E' facile corrompere qualcuno, quando sai cosa gli piace" Jim non sembrava aver capito granché, e allora Flash continuò "Questi pixie adorano gli oggetti brillanti. Più luccicano, più avrai la loro attenzione!"
"E' così che li abbiamo convinti!" Vanellope fece un saltello "E poi quelli furbi sarebbero i Corvonero, eh?"
Lei e Flash si batterono il pugno, mimando il gesto di un'esplosione, mentre Jim non la smetteva di fissarli, colpito dalla loro astuzia.



"Adorano gli oggetti brillanti."
Sapeva che Vanellope e Flash avrebbero anche potuto mentirgli quel giorno solo per ottenere quello che volevano, ma d'altra parte in quella situazione non aveva molte altre scelte. Il problema era trovare qualcosa di luccicante per attirare la loro attenzione.
Mentre rifletteva si toccò involontariamente l'orecchino e ci giocherellò un po' fino a pensare che forse avrebbe potuto usare quello per distrarli, anche se rischiava di non essere visto granché da tutti quei Pixie.
Poi ad un tratto, ecco che ebbe nuovamente un'illuminazione. Fece per controllarsi le tasche e tirò fuori la sfera da cui aveva cifrato il messaggio la sera del ballo, osservandola per bene aveva visto che era di un colore dorato, probabilmente finto, ma che fosse vero o meno poco importava, bastava illuderli anche solo per qualche minuto. Pulì la sfera per togliere della polvere e dopo essersi assicurato che fosse bella luccicante, la sventolò di fronte al gruppo dei pixie per attirare la loro attenzione.
"Ehi piccole pesti! Ho sentito dire che vi piacciono le cose luccicanti!" una dei pixie, probabilmente il capo, venne subito catturata dalla sfera e fece segno alle altre di seguirla immediatamente. Fu così che Jim, nel giro di pochi secondi venne sommerso dal gruppetto di pixie, che si era avventati su di lui lasciando completamente incustodito l'albero.
"E va bene, avete vinto!"
Uno di loro iniziò perfino a fargli il solletico per fargli mollare la presa della sfera, ma fortunatamente resistette e, con un ultimo slancio la lanciò via, non troppo lontana sia chiaro, ma abbastanza da permettergli di raggiungere l'albero in fretta.
"La volete?! E' tutta vostra!"
Il capo delle pixie borbottò qualcosa e volò verso la sfera, seguita a ruota dalle altre. Jim così scattò verso l'albero dove si trovava la sua bacchetta. Il ginocchio gli faceva ancora male, ma fortuna volle che era sempre stato bravo ad arrampicarsi, così nel giro di pochi istanti si trovò già in cima, con una mano ficcata all'interno di quel buco e lo sguardo in allerta per via del ritorno dei pixie.
Alcuni di loro, notando la presenza di Jim sul loro albero, fecero per accelerare il più possibile. Nonostante la loro piccola statura, era sicuro che al loro ritorno non si sarebbero limitati al solletico per infastidirlo.
Doveva sbrigarsi a trovare quella bacchetta.
Finalmente la trovò e anche prima di tirarla fuori dall'albero, pronunciò uno schiantesimo per colpire i pixie davanti a lui e lanciarli via. Il colpo andò a segno e dopo aver colpito i restanti, poté finalmente tirare un sospiro di sollievo.
Tuttavia la pace durò poco, perché non appena abbassò il capo verso la bacchetta, si rese conto che quella non era sua. La bacchetta di Jim era scura con delle striature dorate (immaginò che forse era per questo che gliel'avevano rubata), quella che si trovava tra le mani era più sottile, di un grigio metallico e leggermente curva verso la punta. 
"Ma questa... E' la bacchetta di Tadashi!"



 
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ANGOLO AUTRICE:

Eccomi qua!
Spero che anche questo capitolo vi sia piaciuto. Come si è visto, qui Jim ha avuto a che fare con un animale mica semplice da affrontare. Il runespoor è una di quelle creature che nel mondo di HP mi ha sempre affascinata e ci tenevo a fargli fare una comparsata.
Una caratteristica che ho sempre visto in Jim è l'ingegno e la prontezza, volevo perciò evidenziare questo suo lato durante la sfida.
Non so se si era già potuta intuire o meno, ma la pixie che si sta prendendo gioco di lui è proprio Trilli. In questo universo ho immaginato lei e il suo gruppetto di fate (o anche in generale le fatine di fantasia) come i "pixie". So che di aspetto sono molto diversi, ma sono stati quelli che più si sono avvicinati, mi piaceva l'idea di dare anche a loro un volto più "cartoonoso" per unirli meglio alla storia, come ho fatto alla fine con Gurghi, che alla fine è il corrispettivo dell'elfo domestico.
Il fatto che adorino gli oggetti luccicanti è una mia pura invenzione.

Lo avevo detto che Flash e Vanellope sarebbero tornati ogni tanto, sono diventati una Brotp che adoro scrivere ormai.
Ho voluto far fare una piccola apparizione anche ad Antonio di "Encanto", un Tassorosso del primo anno e, se qualcuno ha visto recentemente il film "Turning Red" della Pixar, le ragazzine sono proprio loro!
Qui l'ho fatta molto semplice e le ho smistate tutte e quattro in case diverse, per i colori che portano mi sembravano fatte apposta e non ho resistito. Ovviamente non manca il loro lato fangirl, che qui è riservato per lo più a Jim.
Medusa invece è l'antagonista del film "Bianca e Bernie". In questo mio headcanon Jim non apprezza particolarmente i fantasmi e in parte è dovuto proprio a Madame Medusa che infesta il bagno delle ragazze. Per chi la conosce nel film saprà di certo che non è un agnellino anzi...Un po' Jim lo capisco, mette i brividi pure a me quella donna.
Per il resto, grazie ancora per essere arrivati fin qui. lo apprezzo davvero tanto, anche solo per continuare a leggerla.

 
Un abbraccio
  
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