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Autore: Fiore di Giada    05/05/2022    1 recensioni
[Partecipante alla challenge "Solo i fiori sanno" indetto sul forum. Il prompt scelto è "Amore non corrisposto", quindi il quinto e il fiore è l'aquilegia. L'amore non corrisposto è quello di Goku per Emerella]
Praticamente, non so perché, il mio cervello mi ha proposto una sfida: crea una storia con due personaggi che non ti piacciono.
I nomi saltati fuori sono Goku ed Emerella, sovrana degli Elfi nella saga fantasy tedesca "Gli elfi".
Ho immaginato questo: quando Goku si sacrifica contro Cell, invece di morire, finisce nel mondo degli elfi, governato da Emerella.
Qui conosce un modo diverso di vedere la realtà, cresce intellettualmente e si innamora della regina elfica.
Uno spaccato sul suo sentimento per lei.
Genere: Introspettivo, Malinconico, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Goku
Note: Cross-over, What if? | Avvertimenti: nessuno
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Lo sguardo di Goku, attento, vaga sul paesaggio della Terra degli Albi.
I suoi neri occhi si fissano nel blu cobalto del firmamento, velato dalla luce argentea della luna.
Accenna ad un sospiro. In quella terra, i suoi poteri saiyan hanno un limite.
Perfino le sue trasformazioni risultano meno potenti, anche se non ha perduto la capacità di difendersi.
Inoltre, non può vedere la stella albica che gli ha consentito di entrare in quell’universo.
Turbato, si passa una mano tra i capelli. Questa situazione dovrebbe angosciarlo, ma non è così.
Non sente nostalgia della sua Terra e dei suoi compagni.
Quel mondo, così differente, gli piace e rimpiange di non essere nato lì.
Gli elfi, nonostante la loro aura divina, si sono rivelati leali e forti.
Hanno saputo apprezzare la sua propensione al combattimento.
Nuramon e Farodin gli hanno fatto conoscere altri piaceri, oltre al cibo e alla lotta.
Sorride. Un tempo, non avrebbe capito l'amore per la musica.
Invece, in quel regno, si perderebbe ore ad ascoltare la voce di Nuramon.
Quell'elfo sa smuovere emozioni che lui non ha mai conosciuto.
Nessuno dei suoi amici terrestri è riuscito in questo.
Forse, lo hanno sempre considerato sciocco e non hanno mai saputo vedere oltre il suo sorriso.
Nuramon e Farodin, pur con le loro diffidenze, ci sono riusciti.
Hanno fatto emergere la sua sensibilità nascosta.
E questo pensiero gli trafigge il cuore con una lama d'amarezza. Come può non sentire la nostalgia della sua gente?
Gli pare di offendere l’affetto che i suoi amici gli hanno donato, nonostante i suoi difetti.
Quel tempo, però, è finito per sempre.

Con un fruscio, la porta della camera si apre e dei passi leggeri riempiono il silenzio.
Goku, per alcuni istanti, resta immobile, poi si gira.
Il suo sguardo di carbone, rispettoso, si fissa sulla minuta figura di Emerella, vestita d'un lungo abito arancione, intessuto di perle, i lunghi capelli biondi sciolti sulle spalle.
Piega il ginocchio e china la testa sul petto. Come ha potuto posare lo sguardo sulla regina degli Elfi?
Loro hanno saputo accoglierlo e lui ha ricambiato così.
Stringe il pugno e un ruggito di frustrazione sgorga dalle sue labbra. Non gli pare giusto tale sue interesse, ma non riesce a reprimerlo.
Emerella, con il suo carisma naturale e la sua bellezza, ha turbato il suo cuore.
Chichi gli appare una creatura miserabile, dinanzi alla splendida regina elfica.
E' la madre dei suoi figli, lo ha amato, ne è cosciente.
Ma non riesce a negare a se stesso la verità.
Chichi, per anni, si è ammantata di un’aura di perfezione che non le è propria e ha scaricato su di lui il peso del loro fallimentare matrimonio.
Non ha mai saputo vedere se stessa e le sue manipolazioni.
Ha sempre cercato di reprimere la sua natura, senza rispettare le sue peculiarità.
Quante volte lo ha rimproverato per la sua capacità di volo?
Ha voluto forzarlo ad essere un marito lavoratore, non interessato al combattimento.
E questo lo ha portato a cercare continue fughe da lei, malgrado la presenza d’un figlio.
Emerella non mi ha mai giudicato per il mio desiderio combattere., pensa. Quando è giunto alla sua corte, lei ha voluto metterlo alla prova, per comprendere il suo grado di pericolosità.
Sono stati mesi difficili per lui.
Tuttavia, ha compreso le ragioni delle decisioni di lei.
Emerella ha cercato di difendere la sua gente e non ha esitato a servirsi della forza.
Non ha giudicato la sua natura di guerriero, ma l’uso della sua forza.
Quando ha capito la sua natura, ben lontana da una violenza cosciente, lo ha accettato.
Gli ha domandato di dare una direzione alla sua forza, non di reprimerla.
E questa è stata una condanna e una rinascita.


Regina, sono ai vostri ordini. C'è qualche conflitto all'orizzonte? dichiara, pacato. Un tempo, avrebbe spasimato per combattere, divorato dalla sua natura saiyan.
Ora, ha appreso a contenere i suoi ardori e a tramutarli in armi al momento opportuno.
E la scriteriata brama di lotta, che gli pareva un tempo elemento imprescindibile della sua natura, gli sembra incomprensibile.
Emerella, per alcuni istanti, scruta il saiyan.
Alzati. Devo parlarti. dice, serafica.
Cauto, il guerriero si alza e fissa i suoi occhi neri nelle iridi nocciola di lei.
Con la mia magia, sono riuscita a creare i collegamenti tra il nostro mondo e il tuo. Vuoi tornare? chiede. Le dispiace che lui possa abbandonare il regno.
A differenza dei suoi combattenti elfi, è imprevedibile, ma è leale e forte.
Un simile guerriero, ne è certa, può essere un valido sostegno per le sue battaglie a difesa della vita.
Ma non può costringerlo a restare in una terra non sua.
Ne è sicura, nel suo mondo, oltre la stella albica, Goku ha una famiglia e dei legami che lo attendono.
Goku accenna ad un sorriso amaro. Come può chiedergli di abbandonare la Terra degli Elfi?
Come può domandargli di lasciare lei?
Certo, Emerella è ben capace di difendere da sola quello in cui crede, ma lui non vuole ritornare nella sua Terra.
Il suo sentimento per lei è impossibile e doloroso, ma non gli importa.
Vuole servirla e guardarla, nient’altro.
Lei non lo ha mai giudicato e lo ha apprezzato per quello che è.
E lui non può ignorare tale realtà.
Sente verso di lei un debito di gratitudine, che nessun atto d’eroismo potrà mai saldare.
Si avvicina e le prende le mani. Gli paiono piccole, strette nelle sue.
Ma l’apparenza è ingannevole.
In quelle dita, così sottili, ribolle un’energia magica rigogliosa, capace di uccidere o curare.
La regina degli elfi resta immobile, in attesa. Non sa perché, spesso, le è difficoltoso comprendere la natura di Goku.
No, regina. Non tornerò. La mia casa, ormai, è qui.

Note dell’autrice: come definire questo esperimento?
Per prima cosa, preciso che la protagonista femminile di questo racconto è la sovrana elfica del fantasy tedesco Gli elfi, scritto da Bernard Hennen.
Goku sappiamo chi è e, in questa elaborazione, è stato sbalzato in una stella albica, che si congiunge col suo universo. Siamo ai tempi di Cell. (non conto Super)
Le stelle albiche, a quanto ho capito (di questa saga ho letto Gli elfi e Gli elfi d’inverno) sono punti di congiunzione tra vari mondi.
Goku, finito nel regno degli elfi, conosce la regina Emerella e ne resta incantato. Il carisma e la forza di lei lo attirano (la natura saiyan non si smentisce), ma, oltre a questo, la regina si rivela ben più lungimirante di Chichi, in quanto non giudica la sua voglia di combattere.
Nuramon e Farodin sono altri due elfi, con cui fa amicizia, e, con loro, riesce a evolversi e a trasporre l’intelligenza non sono in battaglia, ma anche nella vita quotidiana.
Non è la mia migliore storia, lo confesso, ma da tempo mi ronzava questa ship non improbabile, di più.


   
 
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