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Autore: Lita_85    05/05/2022    3 recensioni
SEQUEL DI "OGNI PARTE DI TE"
Dario e Anita, ormai felicemente fidanzati, vivono il loro amore come in una favola. Tutto sembra andare per il meglio, fino a quando il passato di entrambi si ripresenta stravolgendo il presente, proprio durante i preparativi per il loro matrimonio. Gli equivoci divertenti e i malintesi dettati dalla gelosia saranno all'ordine del giorno, e metteranno a dura prova i futuri sposi. Riusciranno Dario e Anita a lasciarsi tutto alle spalle e arrivare indenni alla tanto attesa data delle nozze?
* Opera registrata su Patamù*
Genere: Commedia, Erotico, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het
Note: Lemon | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Contesto generale/vago
Capitoli:
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Anche se la serata non era iniziata nel migliore dei modi, tra confessioni improvvise  e conati di vomito inattesi, riuscimmo lo stesso a trovare la giusta intesa e complicità che da sempre ci teneva uniti. 
Senza volerlo e senza averlo pianificato, ci ritrovammo divisi in due fazioni: noi ragazzi da una parte della casa, più precisamente in cucina e le ragazze in bagno.   

« Allora, mi spieghi che cazzo avevi nel cervello? Le scimmie urlatrici? », esclamò Mirko puntando Saverio mentre sgranocchiava le patatine.

« Certo che tu stasera vuoi proprio l'ergastolo! », rise Saverio poggiando il contenitore con le patatine sulla base della cucina per poi prendere uno strofinaccio per pulirsi le mani.

« Non c'è niente da ridere inseminator! », continuò Mirko facendosi scappare anche lui una risata. 

« E dai! Non mi diventare la versione maschile della signorina Rottermeier! », continuò Saverio portando le mani in tasca.

« Ma almeno ti rendi conto che tra poco diventerai padre? E che avrai tante responsabilità? E soprattutto cosa più importante, che non dovrai più fare il cazzaro? »

« Sono già al corrente di tutto dottor Testi, ma grazie per la tua breve sintesi! »

« Mi, lascialo stare! Il ragazzo è innamorato! », intervenni in sua difesa massaggiando le spalle di Mirko per farlo calmare.

« Mi…», iniziò Saverio diventando serio. « Lo so che può sembrare una pazzia, l'ennesima fatta dal sottoscritto, ma io la amo… e amo questo bambino più di ogni altra cosa… spero mi comprenderai… », finì poi prendendolo anche lui per le spalle. 

« Lo so che la ami… non ho mai avuto dubbi su questo… Ma un bambino ti cambia la vita! Non credevo che fossi pronto a tutto questo!  »

« Non lo ero, o forse nel mio subconscio lo ero ma non ne ero pienamente consapevole. Ma quando lei è venuta verso di me mostrandomi il test e dandomi un sonoro schiaffo ho capito che ci era capitata la cosa più bella al mondo. Posso dirti con tutta franchezza che rifarei tutto, tutto…  » 

« Cazzo, così mi fai commuovere però…  », disse Mirko con la voce tremolante.

« Che succede?! », chiese Ginevra trovandoci in quella posizione quasi inquisitoria verso Mirko.

Saverio si voltò verso Ginevra e, riportando le mani in tasca, iniziò ad intonare "Mi sono innamorato" di te di Luigi Tenco. 

« Mi sono innamorato di te
Perché non avevo niente da fare
Il giorno volevo qualcuno da incontrare
La notte volevo qualcosa da sognare…  »

Si avvicinò a lei quasi timidamente prendendole le guance con entrambe le mani continuando quel assolo che ci fece tremare tutti. Ginevra che era già provata dagli ormoni e da tutto quello che era successo prima si sciolse come neve al sole. 

« Mi sono innamorato di te
Perché non potevo più stare solo
Il giorno volevo parlare dei miei sogni
La notte parlare d'amore », finì prima di prenderla in un bacio dolce e casto.

Quel silenzio accompagnato solo dai respiri profondi dei piccioncini, venne interrotto solo dalla voce emozionata di Claudia che intervenne così: 

« Ma cosa aspetti a sposarlo?! », gridò inaspettatamente Claudia facendoci ridere tutti, compresi i futuri genitori che si staccarono immediatamente. 

« In realtà… in questi giorni ci ho pensato molto spesso… »

« Davvero? »

« Davvero… e non credevo che saresti stato tu il mio sogno. Ma non perché non ti amassi, ma perché il matrimonio non era mai stato nei miei progetti, nei miei sogni. Ora lo so. So cosa si prova quando si vuole stare ardentemente con una persona. So cosa si prova a creare qualcosa di meraviglioso con quella persona, so cosa significa amarla fino a farla diventare il tuo sogno. Quindi, mio caro avvocato Monte, credo proprio che la sposerò! »

« Stai dicendo sul serio? Mi sposi? »

« Si… ma non adesso! Dopo che il bambino sarà nato! »

« I membri della giuria hanno ascoltato bene? », esclamò Saverio guardandoci tutti felice.

« Più che bene! », risposi stringendo a me Anita che nel frattempo avevo abbracciato da dietro.

« Adesso non puoi più ritrattare mia futura signora Monte… »

« Non ne ho la minima intenzione… », rispose lei accarezzandogli i capelli in estasi. 

« E io che dovevo metterci la buona parola… », dissi sorridendo 

« Buona parola? »

« Voleva che io ti dicessi che lui sarà un  depravato anche da sposato e quindi di non preoccuparti! »

« Buono a sapersi… », rispose lei sorridendo.

« Ok piccioncini, che ne dite se ci sediamo a tavola e mangiamo le altre due famigliari che non hanno fatto il bagno nella Coca-Cola? », chiese Mirko avvicinandosi la tavolo.

« La trovo una bellissima idea! », risposi guardando Anita che sembrava ancora dispiaciuta per quello che era accaduto prima. « Non è successo nulla, non pensarci più mia piccola pasticciona… », le dissi sorridendo prima di lasciarla davanti alla suo posto. Non mi piaceva quando si sentiva in colpa per queste sciocchezze. 

Aspettai che tutti si fossero seduti per prendere il Chianti che aveva portato Mirko, per poi posizionarmi davanti al mio posto restando alzato.

« Questa sera, oltre a dire a Ginevra quanto Saverio sia depravato ora e sempre, avevo qualcos'altro da dire… e, date le circostanze felici, trovo che il momento sia davvero quello giusto. Io e Anita, in comune accordo, abbiamo deciso che voi sarete i nostri testimoni! Ma questa volta come coppie. Mirko e Claudia saranno i miei testimoni e Saverio e Ginevra quelli di Anita! »

« Ma dai! Davvero?! », domandò Claudia guardandoci sorpresa.

« Già! », esclamai felice togliendo l'alluminio dalla bottiglia.

« Quindi abbiano superato le nostre divergenze?! », chiese Saverio guardando verso Anita.

« Non tutte, però posso dirti che stasera hai preso molti punti! »

« Ne sono onorato cara Beatrice! », disse Saverio facendo un inchino.

« Ma ti avverto, non farmi pentire di questa mia decisione! » 

« Oh no mia cara Beatrice, non sciuperò la fiducia che hai riposto in me! »

« Sarà meglio per te! », esclamò lei ridendo contenta. 

L'idea dei testimoni era stata proprio di Anita. 
Aveva pensato che avere come testimone Saverio l'avrebbe avvicinata di più a lui e al suo modo di fare. Nell'anno appena passato ne avevano fatta di strada, e Anita aveva apprezzato sempre di più la sua compagnia.

Dopo esserci strafogati con pizza e la torta sette veli che aveva acquistato Anita e,dopo aver ascoltato le mirabolanti avventure di Saverio in ufficio, salutammo tutti con un sorriso a trentadue denti e la promessa di organizzare una gita fuori porta la settimana seguente. 

Entrammo in camera da letto sorridendoci e tenendoci per mano. Mi sentivo al settimo cielo. 

« Hai capito Saverio? Non l'avrei mai detto… », disse Anita guardandomi divertita.

« Ti ho sempre detto che è una ragazzo tutto da scoprire… e che ha un grosso potenziale! Non solo in quel campo, ovviamente! », mi affrettai a dire prima che lei potesse prendere la palla al balzo.

« Oh, ne sono sicura visto i risultati! », replicò buttando le braccia al collo.

« Beh, è una vita che si allena… i risultati devono vedersi per forza… e poi, come ben sai, anche io sono super allenato… »

« Ma davvero?! »

« Vuoi che te lo dimostri? », chiesi abbassando il tono di voce mordendole il collo 

« Fammi vedere cosa sai fare… », disse lei sussurrandolo al mio orecchio sinistro accendendo subito la fiammella del desiderio in me.

Mi fiondai subito sulle sue labbra baciandole e mordendole con bramosia, mentre le mie mani scendevano lungo i suoi fianchi per poi fermarsi sul suo meraviglioso sedere. Asimammo nello stesso momento per poi sorridere entrambi sulle labbra accorgendoci dei miei occhiali messi male. 

« Questi è meglio toglierli… », sibilò lei appoggiandoli sul comò.

« Sai che è compito tuo da un anno a questa parte… », risposi guardandola subito dopo togliendomi la maglietta bianca che usavo per lo studio.

« lo so bene… », rispose lei accarezzandomi i pettorali ormai nudi. 

La strinsi nuovamente a me abbassando la cerniera che aveva sulla schiena facendo scivolare il vestito lungo il suo corpo. Baciavo e carezzavo ogni centimetro della sua pelle volendone sempre di più. Scesi lungo il solco del suo seno tracciandone il percorso con la lingua prima di prenderlo in mano stringendolo forte. Ero completamente andato. La sentii gemere forte riportandomi per direttissima sulle sue labbra baciandole senza fiato, senza ritegno, quasi senza pietà, quando all'improvviso lei si fermò. 

Spalancò gli occhi come se avesse visto un fantasma. Mi fece una paura assurda.

« Anita stai bene? », domandai scrutando il suo viso da parte a parte. Le mie pupille esaminavano ogni singolo movimento cercando di capire cosa stesse succedendo.

Lei non rispose e sgranando gli occhi corse verso il bagno chiudendosi all'interno.  
Rimasi paralizzato qualche secondo prima di capire cosa fare, prima di precipitarmi davanti alla suddetta porta. Cercai di mantenere la calma chiamandola dolcemente, ma non ricevendo risposta, iniziai anche ad alzare la voce. Una voce che sembrò mancare all'improvviso. 

« Anita, va tutto bene? Posso entrare? », chiesi quasi in punta di piedi ritrovandomi in II turbinio di domande.

 Avevo sbagliato qualcosa? Le avevo fatto male? 

« Dammi un secondo… », rispose lei con voce rauca.

Annui come uno scemo davanti alla porta chiusa allontanandomi di qualche centimetro, poi poggiando entrambi le mani sul viso, cercai di riprendermi da quello stato catatonico dov'ero caduto. quando vidi la porta del bagno aprirsi lasciando spazio ad Anita.

Indossava ancora la camicetta bianca che le arrivava sopra le ginocchia, ma non indossava più gli orecchini e le autoreggenti.

« È arrivato il ciclo… », sussurrò stringendo le braccia al petto senza neanche guardarmi in faccia. L'unica emozione che sembrava provare era delusione.

« Amore… mi hai spaventato a morte… », risposi tirando un sospiro di sollievo e avvicinandomi a lei. 

« Scusami, non era mia intenzione… ma non mi aspettavo arrivasse… », sibilò chiudendosi ancora di più dentro le sue braccia. 

« Ani, può succedere… », le strinsi forte le braccia per poi alzarle il mento con la mano destra.

« Certo, può succedere… », cercò di autoconvincersi ripetendo quelle parole fuori e dentro di lei.

« Può essere che avevi già ovulato quando abbiamo iniziato a provarci… il concepimento non è così istantaneo come crediamo… »

« Beh, per qualcuno lo è… », sorrise amaramente guardandomi finalmente negli occhi.

« Se ti riferisci a Saverio, quella è la fortuna del principiante! », esclamai cercando di farla ridere riuscendoci solo in parte. « Amore, ci riproveremo… non preoccuparti… », le sorrisi dolcemente sfiorandole il viso provocando in lei un rilassamento istantaneo. Sciolse le braccia che fino a quel momento erano rimaste legate, accompagnando con la sua mano la mia davanti alla sua bocca lasciandoci un bacio.

« Mi dispiace… »

« Non scusarti amore mio, sono sicuro che la prossima volta sarà quella giusta! »

« Mi rendo conto di essere infantile a volte… »

« No, non lo sei… è normale rimanerci male… ma abbiamo appena iniziato e abbiamo tanti mesi per provarci… e ti prometto che mi impegnerò di più! », affermai sorridendo cercando di coinvolgerla.
La sua risposta fu un abbraccio avvolgente immergendo il suo viso nell'incavo del mio collo.

« Ti amo… », sussurrò stringendomi ancora più forte. 

« Ti amo anch'io piccola pasticciona… », le dissi accarezzandogli i capelli e, avvicinando il mio naso ai suoi capelli, ne aspirai il profumo. « Che ne pensi se ci mettessimo a letto? », domandai poi cercando il suo sguardo.

Annui sulla mia spalla prima di voltarsi e aprire il primo cassetto del comò dove si trovava il nostro pigiama condiviso indossandolo. Poi, con passo lento e grattandosi la testa in un gesto involontario, si voltò verso di me rivolgendomi un mezzo sorriso. Come a invogliarmi a seguirla.

Non mi feci ripetere la cosa due volte. 
Tolsi di fretta e furia i pantaloni della tuta per poi indossare velocemente quelli del pigiama sotto la sua supervisione. 

Lei, così candida e bisognosa di me, mi aspettava con i suoi meravigliosi occhi che ricordavano tanto una prateria di notte quando c'è la luna piena.

Mi infilai tra le lenzuola travolto dalla frescura delle lenzuola e il calore del suo corpo, rendendomi conto che quel contatto era tutto quello di cui avevo bisogno quella sera. 

L'abbracciai da dietro affettuosamente e, baciandole il collo, mi infilai tra capo e collo sistemandomi lì. I nostri corpi stretti in quell'abbraccio mi provocarono una sensazione di beatitudine. Quel momento con lei fu perfetto, anche più dell'amore carnale. 

« Hai ragione », esordì lei prendendo le sue mani nelle mie. « Dobbiamo avere solo un po' di pazienza… »

« Esatto, poi male che va, posso farmi spiegare bene da Saverio com'è questa fantomatica posizione dell'antilope! », risposi ridendo provocando in lei la medesima reazione. Sentirla ridere ridava vita a quel cuore che si atrofizzava ogni qualvolta lei stava male. 

« Noi non abbiamo bisogno di quella posizione… bastiamo solo noi… », puntualizzò inchiodandomi a lei con il suo sguardo 

« Sempre solo noi… », replicai baciandola a fior di labbra tornando poi alla mia posizione iniziale. 


Credevo in tutto quello che le avevo detto. Sapevo, perché lo avevo sentito in giro oltre che studiato, che poteva capitare che una gravidanza non si compisse subito. 
Sapevo che non era poi così facile concepire, e che le probabilità di rimanere incinta ogni mese oscillava tra il quindici e il venticinque percento. 
Ma allora perché adesso mi sentivo vuoto dentro? 
Perché sentivo come una cascata gelata che scendeva lungo il mio corpo? 

Perché avevo la strana sensazione che tutto sarebbe andato a puttane? 


Note: Capitolo Diciassette. Buonasera miei cari e bentrovati! Scusate questo aggiornamento notturno, ma è stata una giornata movimentata! 😅❤️ Che ne pensate di questo capitolo? Secondo voi è solo una brutta sensazione quella di Dario? E Anita dirà finalmente la verità a Dario? Lo scopriremo molto presto! Grazie sempre a chi mi segue ❤️ e alla prossima ♥️
 
   
 
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