(Lev Tolstoj)
Luce e Ombra
si alternano e si rincorrono,
in una eterna danza,
sin dalla notte dei tempi.
Sinuose si muovono,
come in un gioco,
ricamando la Natura
che lievi sfiorano.
Ognuna sente il richiamo dell’altra
e attendono per rispondersi.
L’una non può esistere senza l’altra.
L’una diviene il riparo offerto all’altra.
La luce rifulge tutto il giorno
apportando colore e vita.
Ma a sera, anche lei, ha bisogno di ristoro.
Ecco allora che l’ombra le si fa presso e,
aprendo le sue braccia,
la accoglie,
inglobandola in sé,
affinché possa trovare sollievo,
ritemprandosi per tornare a risplendere,
più e meglio di prima,
avendo riposato avvolta dalla sua ombra.
La luce ha ceduto un po’ del suo calore all’ombra,
la quale le ha regalato,
a sua volta,
una parte della sua frescura.
Ombra e Luce si avvicendano
da quando il mondo è nato,
e così continueranno per l’eternità,
sostenendosi vicendevolmente
al fine di giungere fino a noi in tutto il loro fulgore,
velato da quel manto di mistero e magia
che solo insieme sanno creare.