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Autore: Sleepesleep    08/05/2022    0 recensioni
'Eri sempre così luminoso, pulsante. Innamorarmi di te fu così naturale che mi terrorizzo, ti prendevi cura di me come se fossi la cosa più importate per te, sembrava che riuscissi a leggermi dentro, mi completavi in maniera così perfetta da essere spaventoso. Siamo stati una cosa sola per così tanto tempo che eri diventato parte di me, eri come l’aria che respiravo o come un videogioco che non mi sarei mai stancato di usare. Tu eri la mia quotidianità, ne eri la parte più grande e imponente'
Kenma e Kuroo si rincontrano dopo anni di distanza....
Genere: Hurt/Comfort | Stato: completa
Tipo di coppia: Shonen-ai, Yaoi | Personaggi: Kozune Kenma, Tetsurou Kuroo
Note: Missing Moments, Raccolta | Avvertimenti: nessuno
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<< Kuroo >> lo saluto con il solito tono superiore l’amico. << Hey Kenma, bentornato >> rispose lui cercando di rimanere impassibile. Ora che erano più vicini Kuroo riuscì a notare più dettagli, come gli orecchini lunghi e le unghie laccate di verde come la maglietta. << Sono tornato ieri, mia madre ha detto che sei andato a trovarla la settimana scorsa, grazie per farle visita >> riprese del tutto vago l’alzatore, avvicinandosi ancora pericolosamente. Il moro rispose cortese << Non è un problema, voglio molto bene a tua madre >>.

La chioma bionda si abbassò regolare mentre il bicchiere pieno fu portate alle labbra rosee, sorseggiava lentamente guardandolo negli occhi indecifrabili. << Rimarrai per molto? >> chiese dubbioso Kuroo. Kenma si leccò le labbra sessuale prima di rispondere << No, in realtà riparto domani nel pomeriggio >>. Il moro si morse l’interno guancia per evitare di lasciarsi sfuggire un mugugno di scontento e chiese ancora << Come sta andando la tua azienda di software? >>. Il biondo incerto asserì spostando i capelli per far intravedere il collo pallido << Te ne ha parlato mia madre a quanto pare, va bene, diversi problemi ma nulla che non posso risolvere >>.

<< I miei complimenti allora >> ammise Kuroo. Kenma si morse il labbro inferiore e chiese schietto << A te come vanno le cose? Nulla all’orizzonte? >>. Il capitano ridacchiando asserì << Lavoro e solo lavoro, vecchio e noioso lavoro >>. Il biondo sembro abbastanza compiaciuto da questa risposta e svuotando in un sorso il suo bicchiere chiese << Ne prendiamo un altro? >>. Kuroo non obbietto e lui arpiono il polso del più grande per trascinarlo alla ricerca di un po’ d’alcol.

Le dita erano sottili, il tocco era deciso ma dolce, era lo stesso di sempre. << Trovato >> asserì il biondo mettendo fine al contatto, che peccato. Un bicchiere con un liquido dal colore chiaro entro nella sua visuale accompagnato da un sorriso suadente. << Hai fame? >> propose Kuroo imbarazzato e indicando il tavolo accanto a loro << Sembrano invitanti >>. Il biondo ne prese qualcuno, Kuroo osservò incantato il modo in cui le labbra avvolgevano la tartina, lo stava forse facendo apposta?

Kenma stava per parlare di nuovo ma fu bloccato da Lev che confuso lo fissava << KENMA? >>. Il biondo sembro bearsi di quell’espressione << Esatto >>. Lev chiese ancora << Ma cosa diamine ti è successo? >> e aggiunse sincero << Sei davvero uno schianto >>. Kuroo fece una smorfia visibile a quel commento ma per fortuna nessuno sembro notarla. Yaku apparve poco dopo e medesima fu la reazione, anche se a differenza del fidanzato ebbe la decenza di non dire nulla di inappropriato.

Kuroo si prese allora il tempo di scrutare meglio il biondo, quella scollatura era davvero esagerata, lasciava intravedere tentatrice i muscoli del petto dell’altro, il che lo infastidì parecchio. Kenma incrocio il suo sguardo, con placidità si porto l’ennesima tartina dal contenuto incerto mentre manteneva il contatto sicuro.
In tutto ciò Lev stava sproloquiando su qualcosa a cui il capitano presto con distrazione attenzione, recepì solo l’ultima frase << Nessuno è però cambiato quanto te, non so se te l’ho detto ma è straordinario >>. Kenma incurvo le labbra in maniera familiare, Kuroo sapeva che significava, era in soggezione così asserì << Non credo che sia cambiato poi così tanto, è sempre il solito vecchio Kenma immagino >>.

Il biondo si irrigidi a quelle parole, ma non disse nulla. Lev lanciò un’occhiata confusa a entrambi prima che Yaku alzando gli occhi al cielo lo trascinò via borbottando << Coglione >>. Rimasero per qualche secondo in silenzio prima che Kenma dicesse freddo << Bene, io devo andare, non posso trattenermi fino a tardi domani ho un treno da prendere >>. Dopo si dileguo veloce, lasciandolo immobile a fissare il vuoto per qualche secondo, aveva detto qualcosa di sbagliato?

Non seppe bene come ma si ritrovò nel parcheggio ad afferrare il braccio dell’amico, Kenma si voltò a fissarlo perso mentre Kuroo percepì il tempo dilatarsi e l’assordante battito del suo cuore riempigli le orecchie. << Cosa c'è? >> chiese il biondo con voce flebile. << Perché continui a scappare da me? >> chiese invece il più grande schietto.

Kenma si libero dalla stretta irritato << Sul serio, sei davvero un idiota >>. Il moro indietreggio dolorante, ecco che veniva respinto ancora, non se lo meritava << Davvero? Non sono io quello che ha deciso di non tornare per quattro anni interi, di rispondere a malapena ai messaggi. E sarei io l’idiota? >>.  Il biondo ferito ammise << Non volevo ma dovevo >.

Kuroo si avvicinò di nuovo e con delicatezza lo costrinse a rialzare lo sguardo facendo pressione sul mento. << Non ti sei mai reso conto che avevo una cotta per te, per questo sei un idiota >> ammise con voce tremante l’alzatore e aggiunse << Sei sempre stato unico per me, non importa cosa accadesse tu eri lì , il mio scintillante cavaliere senza paura >>. Nervoso continuò ormai incapace di fermare la sua confessione << Eri sempre così luminoso, pulsante. Innamorarmi di te fu così naturale che mi terrorizzo, ti prendevi cura di me come se fossi la cosa più importate per te, sembrava che riuscissi a leggermi dentro, mi completavi in maniera così perfetta da essere spaventoso >>.

<< Siamo stati una cosa solo per così tanto tempo che eri diventato parte di me, eri come l’aria che respiravo o come un videogioco di cui non mi sarei mai stancato. Tu eri la mia quotidianità, ne eri la parte più grande e imponente. >> ammise sincero Kenma e allottandosi continuò << Ma tu non sembravi guardarmi, era come se per te fossi solo il piccolo ragazzino della casa accanto di cui dovevi prenderti cura >>. Kuroo gli sorrise dolce << Per questo sei diventato così? >>.

<< No, quello che vedi lo ha creato frequentare Hinata e Oikawa, quei due sono pazzi >> rispose sincero Kenma e aggiunse << Non volevo sparire così, solo che dovevo imparare a vivere senza di te, dovevo riuscire a separami da te, prima che fossi tu a cacciarmi. Questo mi è sembrato il metodo più semplice >>. << Avevi paura che me ne sarei andato? >> chiese curioso Kuroo scrutando quegli occhi nocciola ipnotizzato. << Un giorno ti saresti fidanzerai e io non sarei riuscito a stare al tuo fianco fingendomi felice per te, ti sarei stato solo d’impiccio >> riprese Kenma fermo, ricacciando giù quella sensazione di vertigini che lo stava avvolgendo.  << Non è vero >> lo corresse offeso l’altro.  << Si invece, so anche che tu non ti saresti mai lamentato di me, per te sono sempre il vecchio Kenma >> e aggiunse stizzito << Anche ora lo sono >>.

<< Qual è il problema? >> chiese dubbioso Kuroo mentre cercava di riavvicinarsi. Kenma però era intenzionato a mantenere spazio tra loro << Ho provato a sedurti per tutta la sera ma per te sono solo il piccolo Kenma insicuro >> e aggiunse dandogli le spalle << Fottiti Kuroo, tu e il tuo irresistibile sorriso >>.

<< Che cattiveria >> lo scherni fingendosi offeso Kuroo e aggiunse schietto << Non ti volevo mica insultare, a me il vecchio Kenma piaceva molto >>. Il biondo si voltò di scatto a quelle parole mentre l’altro riprendeva << Ti ho sempre detto che pensi troppo, se mi avessi detto tutto questo anni fa, il mio letto non sarebbe stato così freddo in questi quattro anni >>. L’alzatore roteò gli occhi sussurrando << Coglione >>.

<< Ancora mi insulti, sei proprio cattivo con me >> lo ammoni Kuroo mettendo le braccia conserte al petto e riprese << Mi piacevano i tuoi capelli sempre arruffati, mi piaceva il tuo modo di fissarmi in silenzio alla ricerca della mia attenzione, mi piaceva quando indossavi le felpe rubate dal mio armadio, mi sei sempre piaciuto ma tu non sembravi per nulla interessato a me così ho pensato che fosse meglio rimanere nel limbo confuso in cui eravamo. Scusami. >>

<< Rimedia allora >> disse dopo qualche minuto di incertezza Kenma. << Come? >> chiese speranzoso il più grande. << Fai in modo che ci sia per me una ragione per restare a riscaldare il tuo letto >> rispose schietto l’altro mentre azzerava la distanza tra loro. Impaziente il capitano afferrò il volto dell’altro appropriandosi delle labbra, piccoli mugugni di piacere furono rilasciati dal biondo. Kuroo ai staccò di poco soffiando a fior di labbra << Ti prenderò alla lettera, mio alzatore >>. Dopo averlo detto si riappropriò di quelle labbra tanto desiderate…
   
 
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