Fanfiction tradotta dall’inglese, potete trovare i dettagli dell’originale qui sotto.
 
Titolo originale: Behind the scenes
Link storia originale: https://archiveofourown.org/works/570424/chapters/1021747
Link autore: https://archiveofourown.org/users/triste/pseuds/triste
 
 
Una piccola, semplice flash fic abbastanza comica. Ne arriveranno altre, anche più corpose e piccanti, su questa coppia fantastica ;)
 
 
 
 
Kyoju era arrabbiato.
No, anzi.
Era furioso.
 
“Non posso credere che possiate far calare tanto le vostre performance!” ribollì, camminando avanti e indietro e fissando la coppia di disinteressati ragazzi seduti davanti a lui. “Potrei aspettarmi una cosa del genere da Takao, ma vedere te che batti la fiacca, Kai...”
 
Rabbrividiì, nel tentativo di controllare la rabbia o semplicemente perché l’idea che Kai si impigrisse lo spaventava parecchio, non sapeva quale delle due.
 
“Siete blader di livello mondiale e le vostre abilità non hanno rivali. Siete sempre stati così devoti, ma ora...ora...”
 
“Ehi, ehi, rilassati!” lo esortò Takao, non amando il modo in cui il viso di Kyoju diventava sempre più rosso e la sua voce sempre più alta. “È solo un intoppo temporaneo, niente di cui preoccuparsi”
 
“Niente di cui preoccuparsi?” ripeté Kyoju, i suoi occhiali luccicavano pericolosamente, “permettimi di dissentire. Vorreste dirmi perché sembrate aver perso tutta la passione per questo sport?”
 
“Non l’abbiamo esattamente persa” disse Takao con aria imbarazzata, “stiamo solo...dirigendo la nostra passione altrove”
 
“E dove?” chiese Kyoju.
 
“Sesso” disse Kai blando.
 
“P-prego?” balbettò Kyoju.
 
“Kinomiya e io stiamo spostando la nostra passione per il beyblade al sesso” spiegò Kai lentamente.
 
“Ora lo sai” disse Takao, grattandosi la nuca con espressione un po’ vergognosa ma soddisfatta. “È figo. Cioè, davvero figo”
 
“Non voglio sentire altro!” strillò Kyoju, schiacciando le mani sulle orecchie e uscendo il più velocemente possibile, la porta si chiuse mentre Kai alzava un sopracciglio.
 
“Beh, lo ha chiesto lui...”