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Autore: Its a beautiful day    13/05/2022    0 recensioni
Partire significa ricominciare. La partenza di Jess ha comportato per Sarah un nuovo inizio. Sarah ha intrapreso un viaggio diverso da quello che si sarebbe mai aspettata per sé stessa, ma il Destino riserva continuamente nuove sorprese.
Quando il Destino entra in gioco, tutto può cambiare.
Persone che un tempo non erano altro che piccole comparse nella vita di Sarah, di un tratto assumono un ruolo totalmente diverso, lasciando in Lei un segno indelebile.
Questo ha riservato il Destino per Sarah: un ritorno al passato per permetterle di ricostruire sé stessa, per tornare ad essere felice.
Quel posto lontano chiamato Felicità - Parte II è la conclusione di un lungo viaggio fatto di sofferenze e nuovi inizi.
È la fine di un lungo viaggio fatto di consapevolezze e di duro lavoro per sconfiggere i propri demoni.
Perché forse è proprio quando tutti i piani sembrano distrutti che la tua vita sta cominciando davvero.
Genere: Erotico, Introspettivo, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het, FemSlash
Note: Lemon, Lime | Avvertimenti: Contenuti forti, Tematiche delicate, Triangolo
Capitoli:
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Pov. Sarah

"Stai davvero bene" Beth mi sorride, osservandomi

Indosso dei pantaloni a vita alta bicolore, i miei preferiti. La magliettina nera a maniche lunghe, copre la restante parte del mio corpo, facendomi sentire al sicuro.

Ai piedi indosso le mie fila bianche.

Mi osservo allo specchio e sì, mi piace. Ciò che vedo mi piace.

"Grazie Beth" le sorrido "Sono pronta, e voi?"

Beth e MaryJ annuiscono, mentre Laureen sta ancora finendo di truccarsi

"Ho quasi finito, giuro" si volta imbarazzata verso di noi, velocizzando i movimenti.

I ragazzi ci stanno aspettando qui fuori, riscaldando le macchine.

Li osservo parlottare tra di loro dalla finestra della camera.

"Lili, i ragazzi sono già qui fuori" sbuffo

"Ho avvisato Pongo, lo sanno che siamo in ritardo"

"Che tu sei in ritardo. Io li raggiungo" prendo la giacca e lascio la stanza.

Sento Laureen lamentarsi, ma non capisco cosa stia dicendo.

Poco dopo mi raggiungono anche Beth e MaryJ, ma di Laureen nemmeno l'ombra.

"La tua ragazza ha un serio problema con il rispetto degli orari" scuoto la testa

"Già lo so" sospira

Saluto i ragazzi che stanno animatamente parlando di un programma visto ieri sera in tv. Partecipo così anche io alla conversazione, mentre attendiamo che Laureen sia pronta.

Ormai il freddo è diventato pungente, la fine di novembre ha spogliato completamente gli alberi seccandone i rami.

Il fiato si condensa davanti a noi, creando piccole nubi che svaniscono in fretta.

In pochi minuti le mani diventano una lastra di ghiaccio gelida, arrossate dall'umidità fredda dell'aria. Le riparo all'interno delle grosse tasche della mia giacca, ma ciò non basta e scaldarle.

Dopo dieci minuti Laureen esce trafelata dal dormitorio

"Eccomi" ansima sistemandosi la borsa

Ci voltiamo tutti verso di lei, lo sguardo furente.

"Sì okay, sono ampiamente in ritardo. Chiedo scusa" alza le mani, provocando un dissenso generale.

Ci dividiamo nelle macchine: io seguo MaryJ e Beth, mentre Laureen sale in auto con Pongo e Dj.

Beth ci lascia possibilità di scegliere la musica così io e MaryJ passiamo l'intero viaggio urlando a squarciagola le nostre canzoni preferite.

Dopo circa un quarto d'ora arriviamo al locale. Come al solito è pieno di gente.

Intorno a noi, decine di ragazzi si muovono a tempo di musica, tenendo in mano bicchieri di plastica colmi di liquidi colorati.

La musica è alta, all'interno del locale fa molto caldo nonostante le temperature basse di fine novembre.

I ragazzi si dirigono verso il bar mentre MaryJ si dirige verso la pista da ballo trascinandomi. Non ho nemmeno il tempo di entrare che mi ritrovo premuta tra un corpo e l'altro.

Chiudo gli occhi e mi lascio cullare dai movimenti delle persone intorno a me.

Va tutto bene Sarah, pensa solo a divertirti, mi ricorda il mio subconscio.

E così faccio. Dopo qualche minuto passato a lasciarmi dondolare, comincio a ballare a ritmo di musica.

Ci raggiunge anche Laureen con un drink in mano. Cominciamo così a ballare, saltando e urlando a squarciagola le canzoni.

Ho la mente completamente libera da ogni pensiero. La musica è l'unica cosa a riempirmi la testa.

Il tempo passa rapido, tra una canzone e l'altra

"Ho sete, vado a prendere da bere" urlo all'orecchio di Laureen che mi annuisce seguendomi.

Raggiungo il bar, e mantengo la promessa che mi ero fatta. Prendo una bottiglietta d'acqua naturale.

L'acqua fredda scivola veloce lungo la mia gola, rinfrescandomi un po'.

Quando allontano a bottiglia dalla bocca, mi guardo attorno.

Sento una strana sensazione, come se qualcuno mi stesse.. Osservando.

Intorno a me vedo solo corpi ammucchiati ondeggiare a tempi di musica.

Do una rapida occhiata al locale, poi in un attimo la vedo: Regan mi sta osservando, sorridendo.

"No, non mi farò rovinare la serata" ringhio, allontanandomi velocemente

"Ehi Sarah, che succede?" mi chiede confusa Laureen

"Nulla, torniamo dagli altri" la trascino via, nella speranza di perdermi tra la folla.

Quando raggiungiamo gli altri riprendiamo a ballare.

Cerco di dimenticarmi della sua presenza qui, ma

quell'irritante ragazza dagli occhi blu mi sta guardando, il suo sorriso mozzafiato dipinto sul volto. Per quale motivo?

Scuoto la testa. Non mi interessa saperlo.

Ondeggio a tempo di musica, passandomi le mani nei capelli e chiudendo gli occhi.

Questa sera non mi importa di nulla, se non di divertirmi

"Non fai la cameriera anche qui? Sono sicura che stiamo cercando personale" Regan mi sussurra all'orecchio, facendomi sobbalzare

"Vaffanculo Regan" la spintono, cercando di allontanarmi

"Sai dirmi altro oltre al vaffanculo? Dovresti davvero utilizzare una terminologia più adatta alla tua età" mi osserva ballare, i suoi occhi scivolano su di me

"Devi andartene Regan" la spintono ancora "Non ho intenzione di avere ancora a che fare con te. Sei la persona più irrispettosa ed arrogante che conosca"

"Sì ma ti assicuro che ho anche dei difetti" sorride, e per un attimo mi si chiude la bocca dello stomaco.

La osservo sotto le luci del locale ed è davvero.. bella. Indossa un completo nero, i primi due bottoni della camicia sono aperti.

Si intravede il seno.

I capelli lunghi sono raccolti in alto.

Ha un drink in mano, il suo solito sorriso-conquista-prede dipinto sul volto. È così fottutamente.. attraente.

Cerco di reprimere i miei pensieri, ma la visione di lei che mi si presenta davanti rende tutto tremendamente difficile.

Scuoto la testa

"Sparisci" mi volto dandole le spalle.

Le luci basse e stroboscopiche, oscurano il mondo intorno a noi.

I ragazzi sembrano non notare ciò che sta accadendo tra me e Regan.

Beth non sembra nemmeno essersi accorta della presenza di sua sorella qui

"Sparisco quando lo decido io" ringhia nel mio orecchio "E ti posso assicurare che questo è solo l'inizio" si posiziona dietro di me, il viso all'altezza dell'orecchio.

Sento il suo fiato caldo accarezzare dolcemente la mia pelle tesa.

In un attimo mi ritrovo a piegare a la testa di lato, quasi in attesa di un suo passo verso di me.

Mi posa un bacio sul collo, le sue labbra scivolano lente sulla mia pelle, prima di allontanarsi.

Mi gira la testa. Mi sento bruciare sotto il suo tocco tanto inaspettato quanto atteso.

Qualcosa dentro di me si è riacceso, il centro del mio corpo è in fiamme.

No, non può essere, non con lei.

Scuoto la testa, cercando di non concentrarmi sui brividi che hanno invaso il mio corpo.

Mi guardo attorno, ma lei non c'è più.

Vorrei distrarmi, ma sono in estasi. Gli ormoni mi offuscano la mente, oscurando completamente la mia lucidità.

Ho bisogno d'aria.

Raggiungo il retro del locale. L'aria gelida della notte mi brucia, entrando in contatto con la mia pelle bollente.

Inspiro profondamente l'aria fredda, sento i miei polmoni raffreddarsi.

Dopo Jace non avevo più provato queste sensazioni, ed è così strano provarle nuovamente.

Ancora più strano provarle con una ragazza.

Dopo ciò che è successo alla festa a Yaris pensavo di non essere pronta ad andare oltre con una persona che avesse una.. vagina, eppure stasera mi si è presentata davanti una realtà diversa.

"Sapevo che ti avrei trovata qui" Regan sorride, la sigaretta in bocca.

Questa visione è eccitante fuori ogni mia immaginazione: lei vestita completamente in nero, birra in mano e sigaretta in bocca.

Mi guarda con quegli occhi blu, il sorriso di chi sa di aver fatto colpo.

Stringe le labbra intorno alla sigaretta, i grandi occhi sono socchiusi mentre mi osserva.

Il diavolo tentatore in persona mi sta sorridendo, provocandomi pensieri tutt'altro che casti.

Mi mordo il labbro

"Okay, ho un accordo produttivo da proporti" spunto.

Lei rimare per un attimo interdetta dal mio tono

"Cosa vorresti dire Sarah?" si avvicina leggermente a me, ed io desidero solamente che azzeri questa enorme distanza tra di noi

"Tu vuoi solo scoparmi, non è vero?" lei mi guarda, inizialmente confusa, ma poi sorride

"E tu?" si avvicina ancora a me

"Te l'ho chiesto prima io" inarco il sopracciglio

"Mettiamo che ciò che hai detto sia vero" si abbassa alla mia altezza "qualche sarebbe l'accordo produttivo che hai da propormi?"

"Beh, ammesso e non concesso che anche io voglia scoparti, potremmo farlo" sorride

"Tu vorresti davvero scoparmi?" incrocia le braccia

"Sarebbe produttivo per entrambe"

"Vorrei evitare le manette" mi sorride

"Sai benissimo che sono maggiorenne" ringhio

"Certo, ma hai diciotto anni, io quasi trenta. Come la mettiamo?" si abbassa, il viso a pochi centimetri dal mio.

Il mio cuore batte all'impazzata, fatico a trattenermi.

Le appoggio una mano sul retro del collo, avvicinando la mia bocca la suo orecchio

"Non ti ho detto sposiamoci, le storie d'amore non mi interessano" ansimo al suo orecchio "Ti ho detto scopami, accetta o rifiuta l'offerta" inizialmente rimane stupita, poi cambia espressione

"Beh, come posso rifiutare un accordo tanto vantaggioso?" ghigna, osservando il mio corpo

"Bene, hai qualche limousine qui fuori pronta a caricarti con la tua preda? Non mi faccio di certo scopare in un bagno di uno squallido locale"

"Niente limousine, ti dovrai accontentare di una camera d'albergo. Può andar bene comunque?"

"Come vuoi" alzo le spalle e faccio per andar via "Andiamo?" mi volto verso di lei.

Mi stava osservando sorridendo, gli occhi luccicanti

"Certo" mi sorride, seguendomi. 

   
 
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