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Autore: CedroContento    13/05/2022    6 recensioni
Ancora non so perché Annette entrò tanto in confidenza con me, tanto da raccontarmi tutto questo, durante quel viaggio in treno. Forse per alleviare la tensione, forse è perché alcune cose le si possono confessare solo a dei perfetti sconosciuti, persone che sai che non rivedrai mai più e che si porteranno via in silenzio tutti i tuoi segreti.
Delle molte cose che mi disse, comunque, una mi rimase impressa particolarmente: mi disse che, qualche volta, la cosa più coraggiosa che si possa fare è scappare.
[Questa storia è candidata agli Oscar della Penna 2023 indetti sul forum "Ferisce più la penna".]
Genere: Introspettivo, Malinconico, Slice of life | Stato: completa
Tipo di coppia: Slash, FemSlash
Note: nessuna | Avvertimenti: Tematiche delicate
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La vedete quella ragazza, quella seduta sulla sua valigia? Bene, quella è Annette.

Incontrai Annette un piovoso lunedì mattina, mentre aspettavo il treno che mi avrebbe riportato a Parigi. Avevo programmato di trascorrere un tranquillo fine settimana in campagna, da mia zia, ma il tranquillo fine settimana era stato un vero disastro; questa però è un'altra storia che vi racconterò un'altra volta.

Torniamo ad Annette.

Annette era nata in una famiglia cattolica, una di quelle rigide - quelle che per me rasentano il fanatismo - insomma, una di quelle che si aspettano ci si comporti in un determinato modo.

Ma lei non era come i suoi genitori si aspettavano che fosse, e quando per caso aveva incontrato Julie e in un paio di giorni se n'era innamorata, era diventato evidente.

Oh, avevano cercato di correggere quella cosa contro natura, i genitori di Annette, in modi che non starò qua a raccontarvi e che di certo non approvo.

Finché, una notte, lei non aveva impacchettato le sue cose e aveva deciso di scappare a Parigi. Da Julie.

Tutto ciò che aveva di lei era un bigliettino con un indirizzo scarabocchiato sopra di fretta; nessuna garanzia che fosse lì ad aspettarla.

Ancora non so perché Annette entrò tanto in confidenza con me, tanto da raccontarmi tutto questo, durante quel viaggio in treno. Forse per alleviare la tensione, forse è perché alcune cose le si possono confessare solo a dei perfetti sconosciuti, persone che sai che non rivedrai mai più e che si porteranno via in silenzio tutti i tuoi segreti.

Delle molte cose che mi disse, comunque, una mi rimase impressa particolarmente: mi disse che, qualche volta, la cosa più coraggiosa che si possa fare è scappare.
 


 

Angolo dell'autrice:

Ben ritrovati, cari lettori <3 

Dunque, qualche settimana fa, mi sono imbattuta in un post di una pagina facebook che non conoscevo, dove si invitava chi volesse a cercare di inventare in un numero limitato di righe una storia basandosi su un dipinto di Steve Hanks, Leaving in the rain (quello che ho messo all'inizio), e postare la storia tra i commenti. Ecco, questa è la mia e devo dire che mi sono divertita molto a partecipare.

Alla prossima ^^

   
 
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