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Autore: Giorgiaaisha    14/05/2022    3 recensioni
sempre diretta lei eh!?!.....
... Due sbadigli, si stiracchia apre finalmente gli occhi e mi vede, si blocca spalanca la bocca e inizia a balbettare qualcosa, mi fissa, sposta il suo sguardo su ogni cm del mio corpo...
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Tratto dai primi capitoli
Genere: Romantico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Altro Personaggio, ranma/akane
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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L'aria è fresca e un leggero venticello le  scompiglia i capelli.
Bella. E' così la mia Akane. Se solo ripenso a quel giorno di due anni fà e a quanto io sia stato stupido, mi darei un cazzotto da solo. Potevamo essere già sposati e avere già un bamb... bambino a quest'ora.
Mi sorprendo dei miei stessi pensieri e come ai vecchi tempi un fuoco sale dai piedi alle mie guance che, inevitabilmente, arrossiscono.
Mi giro a guardarla. Voglio essere sicuro che non mi abbia visto in questo momento così imbarazzante, ma la vedo sorridere al vento.
La vedo inebriarsi di questa nottata magica e ammirare quei meravigliosi puntini che ci sovrastano e ci abbracciano, donandoci insieme alla luna una luce argentea e calda che ci riempie i cuori.
Si gira e mi guarda con quei suoi grandi occhi di un caldo nocciola.
"Ti amo", mi dice con un sorriso a fior di labbra.

Due piccole parole che pronunciate da lei hanno il potere di farmi sciogliere come burro.

"Anche io, amore", mi affretto a rispondere.
"Ci pensi che tra una settimana sarò la signora Saotome?"
"Ci pensi che tra una settimana sarò il signor Saotome, suona così male. Non voglio assolutamente essere un marito come mio padre e, ancor di più, non voglio essere un padre come lui."

Al solo pensiero che io possa lasciare sola mia moglie e rubarle l'amore incondizionato e la gioia che un figlio le potrebbe donare, tremo. No non accadrà io non sono e non sarò come lui.

"Ranma, questo non accadrà mai. Tu non sei come tuo padre. Io lo so. Ne sono certa."

Poi si avvicina ancora di più e avvolge il mio braccio con una tenerezza che solo lei è in grado di esternare. Una tenerezza che fa parte di lei, perché lei è fuoco e ghiaccio, tempesta e quiete. Lei è un uragano di emozioni ed è proprio questo che amo di più: il suo essere vento e bonaccia, il suo essere libera. Libera di esternare quel tumulto che si porta dentro e di amare come nessuno ama.

"Grazie ragazzina."


                                                                       Akane

Siamo arrivati a casa e un pò mi dispiace. Sò che avrò modo di passare con lui ogni attimo della mia vita, e che tra una settimana avremo il nostro giorno speciale, ma... questa piccola passeggiata è stata per me un uragano di emozioni.
Non ho mai visto Ranma così sereno, con lo sguardo così dolce. I suoi occhi brillavano insieme alle stelle, emanavano la stessa luce argentea della luna e al solo pensiero che tra una settimana vivremo insieme, come una vera coppia, mi fa venire un brivido, un brivido di gioia.

"A questo punto il principe saluta con un casto bacio la principessa e torna nel suo anfratto, facendo il conto alla rovescia in attesa del grande giorno", Ranma mi tira fuori dal mio turbinio di pensieri.
"Già. Ma che sia solo un casto bacio, l'attesa accresce il desiderio. Per questa settimana non avrai altro da me, Ranma."
"Uff", lo sento sospirare, ma così ho deciso, sono sicura che la nostra prima notte sarà ancora più bella in questo modo.

Si avvicina, mi prende il viso tra le mani e mi guarda con i suoi occhi blu come l'oceano.
Cavolo quanto è bello il mio baka.
Mi sfiora la guancia con due dita, sto perdendo la forza di mantenere tutti i miei buoni propositi. Sarà l'alcol o semplicemente lui ma io non riesco a resistere.

"Ora vado ragazzina, altrimenti qui saltano i tuoi piani da puritana."

Stupido.

Mi da un dolce bacio e io chiudo gli occhi assaporando il gusto delle sue calde labbra. Non mi accorgo neanche di dischiudere la bocca tanto da permettergli di insinuarsi con la lingua e iniziare una danza vorticosa di emozioni latenti, che emorgono con prepotenza e mi mandano in  un brodo di giuggiole. Troppo, troppoo tempo abbiamo represso questi sentimementi e io non riesco a controllarli ora che il nostro amore è finalmente esploso.

"Mi farai sempre questo effetto?" Chiedo più a me che a lui.
"Lo spero proprio maschiaccio, perché a me fai lo stesso effetto dal primo giorno che ti ho vista."

Poi si allontana mi sorride sghembo come solo lui sa fare e torna nella sua camera.
Per qualche attimo che a me sembra un'eternità, non riesco a muovere un solo dito; poi mi avvio mesta in camera, sperando che questa settimana voli.


Questi giorni hanno superato le mie aspettative e sono passati velocemente, così tanto rapidamente che ho paura di non essere pronta per il grande giorno, non emotivamente ma materialmente. Non voglio assolutamente indossare il vestito dell'ultimo disgraziato matrimonio e non ho ancora trovato nulla che mi soddisfi. Oggi vado con Nabiki e Kasumi nell'unico negozio che ancora non ho passato al setaccio e se neanche lì troverò nulla che mi piaccia allora mi sposerò con il Gi. In fin dei conti quel cinghiale del mio fidanzato una volta disse che è l'unico vestito che mi sta bene... se ci ripenso mi viene una rabbia.

"Akane, che fai? Vogliamo andare, considerando i vestiti che dovrai provare io direi che è il caso di muoverci", dice Nabiki con un tono alquanto infastidito.
"Arrivo, vorrei salutare Ranma"
"Hai tempo per queste sciocchezze romantiche, non credi? Ora ci sono cose più importanti a cui pensare", ha ragione ma la ignoro comunque e mi avvio verso la sua camera.

Entro e lo trovo a dormire scomposto. Ha un'aria così dolce e ingenua quando dorme.
Mi avvicino e lo bacio dolcemente salutandolo, ma lui mi avvinghia e mi dice:
" Shai qui con me altri scinque minuti", sbiascica le parole e lo trovo ancora più dolce.
"Per quanto mi piacerebbe non posso amore. Devo andare a scegliere il vestito per domani, se non lo trovo neanche oggi possiamo dire di avere un problema."
"Lo scioverai amore io tra poco mi alscio", sbiascia ancora Ranma.
"Ok.Ok. A dopo". lo bacio ancora e me ne vado.

Arriviamo al negozio e inizio a girare per tutte le stanze in cerca del mio abito.
L'energia di questo posto mi piace, emana serenità e vivacità, mi fa sentire a casa.
"Disculpe, senorita", un ragazzo sulla trentina si avvicina, è alto magro e con una carnagione olivastra, il suo accento e i suoi tratti calienti mi fanno intuire che sicuramente non è giapponese, ma forse spagnolo.
"Mi disculpas por mi acento, ma soy espanol y mi sono trasferito recientemente aqui in Japon. Soy Pedro el propretario de esto negozio, dime lo que cerca y cercherò de ayudarte", il suo modo di parlare mi strappa un sorriso. Mischia perfettamente parole spagnole con parole giapponesi creando un accento davvero particolare.
"Salve, mi chiamo Akane e ho girato ogni anfratto di questa città alla ricerca del mio vestito ma non ho trovato ciò che cerco realmente. Domani devo sposarmi e sono ancora sprovvista di abito, lei è la mia ultima speranza", dico con un fuoco e una calma che si scontrano e mi donano un'aria da pazza.
" Senorita, es una tormenta, creo que tengo el abito giusto para ella. Espera aqui vuelvo subito."
Non so bene cosa abbia detto, ma intuisco di dover rimanere qui ad aspettarlo e che mi abbia definita una tempesta.


Chiedo scusa per il ritardo. A dir la verità dire ritardo è riduttivo. Finalmente ho rimesso mano su questa storia e sono intenzionata a concluderla. Spero vi piaccia e che possiate commentarla così da avere un vostroo parere.
Grazie, a presto!

 
   
 
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