Storie originali > Introspettivo
Segui la storia  |       
Autore: Its a beautiful day    15/05/2022    0 recensioni
Partire significa ricominciare. La partenza di Jess ha comportato per Sarah un nuovo inizio. Sarah ha intrapreso un viaggio diverso da quello che si sarebbe mai aspettata per sé stessa, ma il Destino riserva continuamente nuove sorprese.
Quando il Destino entra in gioco, tutto può cambiare.
Persone che un tempo non erano altro che piccole comparse nella vita di Sarah, di un tratto assumono un ruolo totalmente diverso, lasciando in Lei un segno indelebile.
Questo ha riservato il Destino per Sarah: un ritorno al passato per permetterle di ricostruire sé stessa, per tornare ad essere felice.
Quel posto lontano chiamato Felicità - Parte II è la conclusione di un lungo viaggio fatto di sofferenze e nuovi inizi.
È la fine di un lungo viaggio fatto di consapevolezze e di duro lavoro per sconfiggere i propri demoni.
Perché forse è proprio quando tutti i piani sembrano distrutti che la tua vita sta cominciando davvero.
Genere: Erotico, Introspettivo, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het, FemSlash
Note: Lemon, Lime | Avvertimenti: Contenuti forti, Tematiche delicate, Triangolo
Capitoli:
 <<    >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A

Pov. Sarah

Quando mi sveglio è tarda mattinata.

Come l'ultima volta, a svegliarmi è un fascio di luce che filtra dalle tende fin troppo sottili.

Mi stiracchio. Sono rilassata come non lo ero da tempo. Mi sento anche stranita da tutto questo.

Ho fatto sesso, si fa per dire, con un'altra ragazza per la prima volta.

Per la prima volta Lei non c'è stata, ed è stato strano.

Il lato del letto accanto al mio è intatto, questo vuol dire che Regn ha dormito nell'altra camera. Questo non mi stupisce.

Mi alzo dal letto, e comincio a girare per la stanza, in cerca di Regan.

MI sporgo nella sua camera, ma è vuota.

“Regan?” la chiamo, ma la mia voce rimbomba sorda nella stanza, senza ricevere alcuna risposta.

Raggiungo il salotto e non è nemmeno lì.

Anche questo non mi stupisce.

Rigiro tra le mani la mia copia dell'accordo di riservatezza, ancora incredula per la piega che ha preso la mia vita nelle ultime ore.

Mi sembra davvero surreale vivere tutto questo.

Se anni fa mi avessero detto che sarei finita in una lussuosa suite a scopare con una fottuta riccona del cazzo, avrei riso di gusto.

Ancora di più se mi avessero detto dell’accordo di riservatezza.

Mi sembra di vivere un film.

Effettivamente i soldi che dovrei sborsare nel caso si venisse a sapere questa storia sono molti, un numero quasi illeggibile per me. Quindi è meglio che io tenga la bocca ben chiusa.

Inserisco una cialda di caffè nella macchinetta, e riempio una tazzina. In pochi minuti la stanza si riempie del caldo aroma del caffè.

Mi siedo al tavolo bevendo la tazza, accompagnandola con una confezione monodose di fette biscottate trovate accanto alla macchinetta.

Noto solo ora un bigliettino sul tavolo

Anche oggi puoi godere di tutti i servizi dell'hotel. Approfittane ;)

"Fantastico" annuisco, accartocciando il biglietto e buttandolo nel cestino.

Mi guardo intorno: la stanza è fottutamente imponente, seppur più piccola dell'altra, ma è tutta interamente ricoperta di marmo.

La zona notte è divisa dalla zona giorno da un lungo muretto a metà altezza. Alte colonne si ergono da esso arrivando fino al soffitto. Ad unirle una volta decorata con inserti neri, creando una sorta di anticamera.

Ovunque mi giri vedo solo il bianco grigiastro del marmo. È tutto fottutamente chic.

Anche qui c'è un depliant che illustra tutti i servizi dell'hotel.

Decido di concedermi un massaggio rilassante, per allentare un po' la tensione che sta irrigidendo il mio corpo.

Sto iniziando ad accusare il colpo di essere in questo posto con.. Lei.

Se fino a ieri non ho avuto modo di pensare, ragionare su cosa davvero stessi facendo, adesso in questa enorme camera d'hotel con la mia solitudine, tutto sta prendendo una piega diversa.

Indosso il costume fornito dall'hotel e raggiungo la spa.

Una donna dalla corporatura robusta mi viene incontro sorridendomi

"Salve, sono della camera 4820"

"Sì la stavo aspettando" annuisce teneramente "Prego da questa parte" mi fa strada

Raggiungiamo una piccola stanzetta buia, la cui temperatura è decisamente tropicale.

Mi sdraio sul lettino e dopo la mia approvazione, l’anziana signora mi slaccia il reggiseno. Prova anche a slegare l'asciugamano che ho faticosamente legato in vita

"Oh no, la ringrazio. Vorrei che lavorasse solo sulla schiena"

"Oh, d'accordo" annuisce confusa, ma non fa domande.

Mi lascio così massaggiare dalle mani possenti di questa donna dai capelli ormai bianchi.

Nonostante l'età avanzata ha una forza incredibile. Sento i nervi tesi della mia schiena rilassarsi, le spalle ammorbidirsi.

Dopo un'ora passata su quel lettino, mi sembra quasi di volare non appena metto piede per terra.

Mi sento una persona nuova.

Saluto la graziosa signora e raggiungo nuovamente la camera

"Buongiorno" Regan è seduta sul divano, intenta a leggere un libro

"Oh ciao" la saluto "Sono andata alla spa a farmi fare un massaggio.."

"Okay, non mi interessa" mi guarda per un attimo, poi posa nuovamente gli occhi sul libro

"Fantastico" sbuffo.

Aprò il piccolo frigo posto vicino ai fornelli e prendo una lattina di quella che sembrerebbe una versione chic della coca cola

"La ripago" mi volto verso Regan, mostrandole la lattina

"È tutto addebitato sul mio conto, prendi pure quello che vuoi" non stacca nemmeno gli occhi dal libro

"Te li restituisco"

"Non me ne faccio nulla dei tuoi soldi" alza gli occhi al cielo

"Stronza" ringhio.

La sento alzarsi dal divano e venire verso di me.

Si posiziona dietro di me, avvicinando la bocca la mio orecchio

"Modera il linguaggio quando parli di me" ringhia contro di me

In un attimo sento il centro del mio corpo pulsare.

Mi volto verso di lei, i nostri visi sono così vicini. I respiri si fondono l'uno con l'altro

"Se no?" chiudo gli occhi a fessura

"Non vuoi davvero conoscere le conseguenze" ride

"Credi davvero di intimorirmi? Ho affrontato di peggio, te lo posso assicurare" scoppio a ridere

Lei torna subito seria.

Mi prende per un polso e fin troppo delicatamente mi trascina in camera da letto.

Mi spintona sul letto, rimanendo comunque distante.

Osserva le mie reazioni, prima di continuare.

Mi sento in estasi. Sono in fibrillazione, in attesa di sentirmi toccare come solo lei è in grado di fare.

Quei movimenti, quei punti che solo lei conosce.

Attende che io mi sposti indietro sul letto, poi sale.

Me la ritrovo così sopra. Inizia a baciarmi il collo, le labbra, senza fermarsi.

Ad ogni bacio il desiderio del suo tocco aumenta.

Con la mano accarezza delicatamente il mio inguine e mi sento bruciare sotto il suo tocco

"Allora? Cosa vorresti ora?" mi domanda all'orecchio, sorridendo

Non rispondo, semplicemente la spingo in basso.

Lei sorride, poi comincia a baciarmi il collo ed a scendere.

Si ferma sul seno, indugiando un po' di più. Quando arriva poi all'elastico degli slip, posa dei piccoli baci nell'interno coscia, poi si allontana

"Che cazzo fai?" urlo, osservandola sconvolta

"Te l'ho detto, modera il linguaggio quando parli con me" mi sorride e lascia la stanza.

Sento il centro del mio corpo in fiamme.

Non posso credere che abbia fatto una cosa del genere, è stata una fottuta stronza.

Stringo le gambe, cercando di calmare i miei ormoni. Chiudo gli occhi ed inspiro profondamente.

Mi ci vogliono parecchi minuti per far sì che il mio cuore rallenti i battiti.

Dopo quasi dieci minuti di respiri profondi anche il centro del mio corpo ha smesso di bruciare.

Mi alzo dal letto e torno in salotto.

Lei sta nuovamente leggendo il libro

"Tutto bene?" mi guarda soddisfatta

"Fottiti.."

"Ah, ah, ah. Attenta al linguaggio" mi sorride

Sospiro

"Comunque ti ringrazio per.. per non aver fatto domande. Su nulla" la guardo, quasi imbarazzata

"Non devi ringraziarmi. Non sono la tua fidanzata, né tantomeno ci stiamo frequentando. Non mi interessa sapere nulla di te"

"Sei sempre così gentile con tutti?" sbuffo prendendo un bicchiere d'acqua

"Mi piace semplicemente essere chiara. Non cerco un'amica, né una fidanzata. Cerco qualcuno che abbia semplicemente voglia di scopare, senza alcun coinvolgimento emotivo" alza le spalle, avvicinandosi a me

"Hai trovato la persona giusta, senza ombra di dubbio" scoppio a ridere

"Ottimo" mi sorride, prendendo anche lei un bicchiere d'acqua.

Rimaniamo in silenzio per qualche minuto, forse in imbarazzo per la conversazione appena avvenuta, ma poi lei si avvicina e ricominciamo tutto da capo.

Torniamo in camera da letto ed ancora una volta mi abbandono al suo tocco.

Lasciamo la stanza solo verso l'ora di cena.

Non parliamo molto durante il viaggio di ritorno, ci lasciamo entrambe cullare dalle note delle canzoni che passano per radio.

Quando arriviamo al campus, mi fa scendere poco prima del parcheggio.

"Meglio evitare di farci vedere in giro insieme, soprattutto visto che frequenti lo stesso college di mia sorella"

"Nessun problema. Beh, non so nemmeno cosa dire.. L'unico scopa amico che ho avuto è stato anche un mio caro amico.."

"Sarah, quando hai voglia di scopare chiamami. Io farò lo stesso. Non dobbiamo di certo sentirci per raccontarci la giornata" scuote la testa

"Oh, okay" annuisco "Allora ciao"

"Ciao Sarah" alza gli occhi al cielo e sgomma via sul suo grosso suv nero.

Dannazione, sarà più impegnativo di quanto mi aspettassi.

 

   
 
Leggi le 0 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<    >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Storie originali > Introspettivo / Vai alla pagina dell'autore: Its a beautiful day