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Autore: Its a beautiful day    16/05/2022    0 recensioni
Partire significa ricominciare. La partenza di Jess ha comportato per Sarah un nuovo inizio. Sarah ha intrapreso un viaggio diverso da quello che si sarebbe mai aspettata per sé stessa, ma il Destino riserva continuamente nuove sorprese.
Quando il Destino entra in gioco, tutto può cambiare.
Persone che un tempo non erano altro che piccole comparse nella vita di Sarah, di un tratto assumono un ruolo totalmente diverso, lasciando in Lei un segno indelebile.
Questo ha riservato il Destino per Sarah: un ritorno al passato per permetterle di ricostruire sé stessa, per tornare ad essere felice.
Quel posto lontano chiamato Felicità - Parte II è la conclusione di un lungo viaggio fatto di sofferenze e nuovi inizi.
È la fine di un lungo viaggio fatto di consapevolezze e di duro lavoro per sconfiggere i propri demoni.
Perché forse è proprio quando tutti i piani sembrano distrutti che la tua vita sta cominciando davvero.
Genere: Erotico, Introspettivo, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het, FemSlash
Note: Lemon, Lime | Avvertimenti: Contenuti forti, Tematiche delicate, Triangolo
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Pov. Sarah

"Ehilà forestiera, dov’eri sparita?" mi chiede confusa Beth, vedendomi tornare ormai a tarda sera

"Ciao Beth" le sorrido "Ero con Dan, l'ho aiutata con un po’ di.. questioni. E poi le ho dato una mano al locale"

Ho approfittato dell’unica scusa che ho trovato ieri sera per sparire dal locale.

La scusa del locale è perfetta. Nessuno dei ragazzi lo frequenta, né tantomeno nessuno conosce Danissa.

È stato difficile trovare una scusa che stesse in piedi, ma aiutare Dan al locale è l'unica cosa più credibile che mi sia venuta in mente.

Nessuno dubiterebbe di questo, giusto?

"C'era tanta gente?" mi chiede Beth

"Abbastanza" annuisco.

Sento sui vestiti il profumo intenso di Regan. Devo farli sparire.

Mi cambio velocemente e li infilo tra la roba da lavare, ben mischiati a quelli di Beth. Sarà difficile capire di chi sia realmente quel profumo.

Mi sdraio sul letto esausta.

Le ore passate con Regan sono state.. intense. Per tanti motivi.

Fisicamente mi sento esausta, mentalmente ed emotivamente forse ancor di più.

In queste ore passate insieme una nuova Sarah è venuta a galla, una Sarah che non pensavo di vedere più.

Il sesso era diventato per me il peggiore degli incubi, ma in poco più di un anno ho fatto dei passi da gigante.

Non so bene come si evolveranno le cose tra me e Regan, se sarò in grado di reggere il suo comportamento arrogante ma per ora lascio semplicemente che le cose seguano il loro corso.

 

 

Il lunedì inizia stranamente bene.

La giornata passa in fretta, tra una lezione e l'altra.

Il freddo è diventato pungente: siamo ormai a dicembre, Natale si sta avvicinando.

Anche quest'anno tornerò a casa per le vacanze natalizie. Chissà se incontrerò Jace.

È passato ormai parecchio dall'ultima volta che ci siamo visti, da quando ha voluto mettere fine alla nostra storia.

La rabbia ingiustificata che avevo nei suoi confronti per avermi abbandonata è piano piano svanita, ma ho preferito comunque non scrivergli più, in rispetto di quello che sta costruendo con la sua nuova.. ragazza.

Raggiungo i ragazzi in mensa, dove stanno animatamente discutendo su alcune partite di football

"Ciao ragazzi" li saluto sorridendo

"Ciao Sarah" mi salutano, distraendosi per un momento dalla loro conversazione, ma non passa molto tempo prima che riprendano a parlarsi

"Di che stanno parlando?" chiedo confusa, guardandoli discutere animatamente

"Di una partita di football che hanno visto ieri sera" sbuffa Marie

"Dj e Pongo ne stanno parlando da ieri, non li sopporto più" Laureen appoggia la testa sulle mani, esausta.

Scoppio a ridere, portandomi una forchettata di insalata alla bocca.

Qualche minuto dopo ci raggiungono anche Beth e MaryJ. Beth è scura in viso

"Che succede?" le chiedo, facendole spazio accanto a me

"Sono incazzata con i miei" sbatte violentemente il vassoio sul tavolo facendomi sussultare.

MaryJ l'osserva triste, sedendosi davanti a lei.

"Come ogni anno parteciperemo alla festa di capodanno organizzata dalla fondazione di mio padre"

"Una festa alla gossip girl?" a Laureen si illuminano gli occhi, ma Beth la fulmina

"Quello stronzo di mio padre non vuole che mi presenti con lei" indica MaryJ "Una figlia lesbica basta ed avanza" fa l'eco alle parole dette da suo padre

"Che stronzo" aggiungo, guardando dispiaciuta Beth

"È un fottuto stronzo!" spinge in là il vassoio "Come cazzo ti viene di dire una cosa del genere? E poi mi sorella non è mai venuta accompagnata da nessuno, le voci che girano su di lei sono solo.. voci" si porta le mani alle tempie

"Non che mia sorella sia etero, anzi. È la personificazione della lesbicità mascolina e tossica"

Abbasso lo sguardo. Già, sua sorella non è una gran bella persona. Almeno, per quanto ho avuto modo di conoscerla.

"Cazzo!" sbatte i pugni sul tavolo.

Non ho mai visto Beth così alterata. L'ho sempre vista nella sua versione dolce e gentile, come colei che non si arrabbia mai.

In questa veste, un po' mi ricorda Regan. Il viso tirato dalla rabbia, gli occhi cupi.

Scuoto la testa

"Beth" le prendo una mano "Mi dispiace. So come ci si sente quando i tuoi genitori ti rifiutano, ed è terribile. Non c'è nulla che io possa dire per farti sentire meglio o per far cambiare le cose, ma sappi che puoi contare sempre su di me"

"Non ho intenzione di fare la vita che ha fatto mia sorella" scuote la testa "Un'adolescenza passata a nascondersi che è sfociata in dipendenze ed abusi. No, non gli permetterò di ridurmi così. Noi andremo a quella festa, insieme" prende la mano di MaryJ.

"Beth.." MaryJ comincia a parlare, ma Beth la ferma

"Non ammetto obiezioni. Non lascerò che rovinino anche me. Sono la loro figlia, se mi amano davvero, accetteranno anche questa parte di me" si porta una forchettata di carne alla bocca che mastica a fatica.

Nessuno aggiunge nulla, nemmeno MaryJ.

Mangiamo in silenzio.

Ripenso alle parole di Beth: un'adolescenza passata a nascondersi che è sfociata in dipendenze ed abusi.

Anche quella di Regan non dev'essere stata una vita facile. Nata in una famiglia ricca, sotto la pressione delle aspettative dei suoi genitori.

Poi guardo Beth.

Sul suo viso non c'è più l'espressione dolce che la contraddistingue, no.

C'è solo rabbia e tristezza.

So bene come ci si sente a non essere accettati.

Quando litigai con mia madre dopo che scoprì di Jess, ne morì.

Le cose che mi disse le ho ancora impresse nella memoria, vivide.

Eppure, l'amore ha prevalso e con il tempo ha imparato - se non ad accettare - quanto meno a farsi andare bene che sua figlia fosse.. diversa.

Ma loro? L'hanno già affrontato con Regan ed ora con Beth, eppure continuano a rimanere di quell'assurda idea che tutto ciò che è.. diverso sia sbagliato.

Sospiro.

Vorrei poter far qualcosa, ma so che nulla sarebbe in grado di aiutarla.

   
 
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