Serie TV > I Medici
Ricorda la storia  |      
Autore: Diana924    16/05/2022    0 recensioni
i aveva provato per anni a toglierselo dalla testa, a ripetersi che era una follia, che tutto quello era una follia e che non avrebbe dovuto indulgere in simili pensieri.
os Francesco/Lorenzo ambientata prima dell'inizio della seconda stagione, partecipante a " notte bianca XXX - Pasticceria del buonumore, Halloween edition " di landedifandom"
Genere: Erotico, Malinconico | Stato: completa
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: Francesco Pazzi
Note: Missing Moments | Avvertimenti: nessuno
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A

Autore: Diana924
Fandom: Medici
Titolo: Tutto il resto poi verrà da sè
Personaggi: Lorenzo de'Medici, Francesco de'Pazzi
Rating: NC15
Note: slash, oneside attraction, pre Season02
Note2: come storica dissento, come fangirl slasher mi sono divertita tantissimo a shipparli durante la seconda stagione
Note3: scritta per la " notte bianca XXX - Pasticceria del buonumore, Halloween edition " di landedifandom 



Ci aveva provato per anni a toglierselo dalla testa, a ripetersi che era una follia, che tutto quello era una follia e che non avrebbe dovuto indulgere in simili pensieri.

Francesco de’Pazzi sapeva fin troppo bene che innamorarsi di Lorenzo de’Medici era stata una follia, una follia di gioventù si ripeteva spesso, troppo spesso. Erano poco più che fanciulli quando si erano baciati per la prima volta, due bambini che giocavano a fare i grandi quando aveva stretto la mano di Lorenzo e giurato che l’amava, due giovani uomini quando si incontravano di nascosto e passavano la notte ad esplorare i rispettivi corpi. Quello era normale, accadeva a tutti prima o poi, infine si sposava una donna e si metteva la testa a partito, funzionava così a Firenze.

Eppure lui non era mai riuscito a togliersi davvero Lorenzo dalla testa per quanto ci avesse provato. In parte era dovuto al fatto che a Firenze ovunque andasse prima o poi qualcuno avrebbe nominato Lorenzo o la sua famiglia, ma di solito quando vedevano lui o suo zio Jacopo quelle chiacchere cessavano quasi di colpo.

All’inizio aveva pensato che fosse invidia, sarebbe stato sensato da parte sua invidiare Lorenzo, lo stesso Lorenzo che dalla vita aveva avuto tutto senza alcuno sforzo e che era così facile da ammirare e da odiare. Aveva tutti i motivi per avercela con lui senza dover per forza ripensare a ciò che avevano condiviso, era immorale che l’altro pur venendo da una famiglia da niente trattasse da pari con mezza Italia e che parlasse a nome di Firenze pur essendo lui, Francesco, la persona migliore per guidare la repubblica fiorentina, non Lorenzo, mai Lorenzo.

Poi aveva dovuto accettare che si trattava anche di gelosia, ricordava bene quanto fosse stato geloso di Lucrezia Donati, non aveva più alcun diritto su Lorenzo eppure aveva odiato Lucrezia con un’intensità che non credeva possibile, non tanto perché l’avrebbe voluta per sé ma perché odiava il pensiero che Lorenzo guardasse qualcuno come un tempo aveva guardato lui.

E poi erano cominciati i sogni, uno più sensuale e proibito dell’altro.

Lorenzo che lo baciava, la bocca di Lorenzo gonfia di baci, le sue mani sul suo corpo, e quel corpo che gli si offriva in ogni possibile posizione, bello e sensuale come non mai, indecente come il peccato e altrettanto delizioso. Si era svegliato una notte col ricordo delle labbra di Lorenzo sulla propria virilità, le labbra che la inglobavano e gli occhi chiusi persi in un delirio di piacere. Si vergognava di essersi toccato pensando a Lorenzo, a un uomo, un nemico ma l’orgasmo era stato stranamente soddisfacente, meglio di tante altre volte. E da lì in poi si era perso in un delirio di sogni uno più indecente dell’altro. Lorenzo che si piegava di fronte a lui, Lorenzo che apriva oscenamente le gambe per invitarlo, Lorenzo che lo baciava lì, lì dove nasceva il peccato facendolo impazzire di desiderio, Lorenzo che lo possedeva con spinte lente e decise e che poi si faceva possedere con frenesia e abbandono, Lorenzo, sempre e solo Lorenzo.

Non lo aveva mai confessato a nessuno, quello era il suo piccolo, sporco segreto e se lo sarebbe portato nella tomba, non cerano altre soluzioni possibili.

Rivedere Lorenzo, passare del tempo assieme dopo la morte di ser Piero, non gli aveva fatto affatto bene. Che Guglielmo perdesse pure il suo tempo a fingere di non avere una tresca con Bianca de’Medici e che zio Jacopo credesse pure che stavano entrambi tradendo la famiglia, lui era troppo impegnato ad impedirsi di riempire Lorenzo di baci. Il solo pensiero di prenderlo tra le braccia, sentire di nuovo quella bocca su di sé bastava a rendergli confuse le idee, tenerlo alla larga si stava dimostrando più difficile del previsto, specialmente da quando i sogni non lo facevano più dormire, tenendolo sveglio in un bagno di sudore e con un problema da soddisfare mentre la sua mente inseguiva l’ultimo brandello di Lorenzo, dei momenti che poteva vivere solo dormendo.

Rimanere da soli non era quello che aveva previsto, non doveva assolutamente esserlo, non con Lorenzo che lo guardava con uno sguardo che non avrebbe sfigurato su un cucciolo, gli abiti aderivano in maniera provocante al suo corpo e quella bocca, quelle labbra… Francesco non aveva idea di cosa stesse parlando il rampollo di casa Medici, solo che non voleva che smettesse così aveva una scusa per concentrarsi sulle sue labbra.

<< … e questo è tutto, tutto chiaro? >> domandò Lorenzo ridestandolo dai suoi pensieri, in special modo da uno in cui l’altro si metteva in ginocchio e dopo avergli abbassato le brache riusciva a prendere in bocca la sua virilità con un unico movimento elegante.

<< Si, certo che si, perché non dovrebbe? >> rispose lui di rimando cercando di ricomporsi, l’altro non doveva sospettare nulla, sarebbe stato tremendo per lui, l’inizio della fine.

<< Non saprei dirlo, ho come la sensazione che tu sia con la mente in un altro posto >> replicò Lorenzo e non aveva tutti i torti. La sua mente in quel momento era nella stanza dove si incontravano da ragazzi, Lorenzo disteso su delle bianche lenzuola e lui che se lo fotteva facendolo gridare di puro piacere oscenità e incoraggiamenti.

<< E dove? >> lo provocò, nella sua mente Lorenzo lo stava incitando a scoparlo più forte, fammi male, voglio sentirlo ansimava con voce roca.

<< Non ne ho idea, io ci tengo a te, Francesco, dico sul serio >> rispose Lorenzo prima di avvicinarsi, vicino troppo vicino.

<< Menti, un tempo forse tenevi a me ma ora sono solo menzogne >> replicò lui pregando di potersi allontanare il più velocemente possibile di lì.

<< Io ti ho amato, e ti amo ancora a modo mio, insieme possiamo fare grandi cose >> lo stupì Lorenzo, gli occhi ricolmi di tenerezza e il corpo sensuale come il peccato.

<< Io… non è così facile >> ammise lui.

<< Perché? Perché sto per sposarmi? Sappiamo entrambi che mi sposo per migliorare le fortune della mia famiglia, l’amore non farà mai parte di questo matrimonio >> replicò Lorenzo con sincerità disarmante.

<< Perché… ho provato a non amarti, ma non ha funzionato >> ammise, inutile negare ormai.

<< Non avresti dovuto, noi due possiamo fare grandi cose per questa città se restiamo uniti >> ripeté Lorenzo prima di baciarlo. Fu un bacio veloce, tenero, innamorato e ricolmo di promesse, non gli diede nemmeno il tempo di ricambiare in quanto dopo quel breve contatto Lorenzo si allontanò subito da lui per poi lasciare la stanza.

Ci aveva provato, Francesco de’Pazzi ci aveva davvero provato a non amare Lorenzo de’Medici ma non aveva funzionato, non aveva assolutamente funzionato.

   
 
Leggi le 0 recensioni
Ricorda la storia  |       |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Torna indietro / Vai alla categoria: Serie TV > I Medici / Vai alla pagina dell'autore: Diana924