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Autore: lmpaoli94    17/05/2022    1 recensioni
Roma, Estate 1944
Lontano da quell’affetto che credevo potesse non finire mai più.
I bombardamenti notturni mi facevano riflettere in quel presente che ormai credevo potesse essere incancellabile e immutabile.
Eppure io mi ricordavo di te, Kate.
I tuoi occhi e il tuo sorriso prima di partire e salire su quel pullman lontano da te e verso quel dovere che la guerra mi stava chiamando.
Le tue lacrime offuscavano il tuo sorriso e i tuoi dolci baci che emanavano quel profumo di libertà che sembravo aver perso per sempre.
Ma io voglio ricordarti così: felice, sorridente e spensierata.
Perché non posso vivere solo di ricordi.
Voglio vivere insieme a te, in un futuro scritto su carta indelebile in cui nemmeno la morte potrebbe mai cancellare.
Genere: Drammatico, Romantico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Javier Esposito, Kate Beckett, Kevin Ryan, Richard Castle, Roy Montgomery | Coppie: Kate Beckett/Richard Castel
Note: AU, OOC | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Nessuna stagione
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Un miglio di distanza separava me da quella casa.
Una piccola casetta graziosa in mezzo al verde di una campagna rigogliosa e silenziosa.
Il vento sferzava in quella bellissima giornata di fine dicembre, in attesa di un nuovo anno che speravo avesse portato via quello vecchio.
Ma il passato e quei pensieri non sarebbero mai stati cancellati.
Non si poteva dimenticare, ed io e quella donna che non avevo mai visto, dovevamo intraprendere un dolore che ancora era troppo vivido.
Un respiro profondo, prima di percorrere quegli ultimi passi nel verde e bussare alla sua porta.


Camminavo immerso nei più recogniti pensieri.
I miei ricordi si confondevano con il dolore, sperando che tutto ciò potesse essere solo un brutto sogno e una realtà che non aspettava altro di prendere vita e cacciare tutti i mali.
Ma nella vita non può andare tutto come vogliamo noi. Sarebbe troppo facile.
Il mio nervosismo e la mia tristezza era palpabile e tenendo in mano la foto di Javier Esposito, sentivo la sua anima accanto alla mia che mi sussurrava che sarebbe andato tutto bene,
“in molte occasioni ho cercato di avere coraggio” pensai dopo che avevo bussato alla porta della signorina Lanie Parish “Ma quando ci troviamo dinanzi ad un fatto compiuto doloroso, è difficile digerire la realtà.”
Attendevo impaziente mentre i secondi passavano.
E mentre il tempo sembrava essere impassibile e fermo, ecco che vidi il suo sguardo spensierato e sorridente.
< Buongiorno > mormorò con voce calma la ragazza < Posso esserle utile? >
Come poteva davvero essermi utile? Come potevo affrontarla con quel sorriso struggente mentre teneva in mano uno straccio per spolverare ignara di quello che avrebbe scoperto da lì a poco?
< Buonasera. Lei è la signorina Parish? >
“ovvio che è lei!” pensai stupidamente “Ma come potevo iniziare a dire quello che pensavo?”
< Sì. Sono io… Lei è? >
< Richard Castle, un compagno d’armi di Javier Esposito. >
Nel sentir dire quel nome, la giovane ragazza capì subito che era successo qualcosa di grave anche se non aveva guardato bene la foto di lui che tenevo stretta nella mia mano insieme alla sua divisa da soldato.
Improvvisamente, le lacrime cominciarono a sgorgare lentamente e la commozione fu talmente papabile che fui io a gettarmi tra le sue braccia e dirgli che mi dispiaceva.
Non trovavo le parole necessarie per descrivergli il coraggio che aveva avuto nel combattere quei dannati giapponesi che ci avevano colto alla sprovvista e che avevano distrutto la nostra base.
Malgrado ciò io fossi portatore di brutte notizie, era assolutamente giusto che potesse pensare che il motivo della mia vita fosse legato a quella del suo fidanzato ormai defunto.
Sicuramente avrebbe preferito che ci potessi essere io al suo posto, ma nessuno può scrivere il suo destino. Anche se noi lo vorremmo.


Facendomi accomodare mentre si stava asciugando gli occhi, la giovane ragazza così piena di vita e morta ormai dentro il suo cuore, non volle minimamente sapere della sua morte.
< Mi basta pensare che Javier sia morto per una giusta causa > mormorò Lanie mentre guardava la foto di lui < Ha sempre voluto combattere in prima fila… E mi dispiace pensare che sono davvero i migliori i primi ad andarsene. >
Sinceramente, mi consideravo un po’ come lui: dedito alla nazione e rinunciatario ad una vita che mi avrebbe potuto cambiare per sempre.
Il mio amore con Kate ormai era un lontano ricordo indelebile per me, ma la speranza di rivederla era molto forte e incancellabile.
Non so come però, ma quella ragazza intravide nei miei occhi che la mia unica missione non era il portare una brutta notizia, ma che avrei avuto bisogno di un conforto necessario per sapere che cosa fare della mia vita.
< Lei è fidanzato, Signor Castle? >
< Purtroppo no, Signorina Parish. >
< Mi chiami semplicemente Lanie, per favore. >
< D’accordo, Lanie… Il mio nome è Richard e smettiamola con i convenevoli. >
< Ascoltami Richard, hai forse bisogno di domandarmi qualcosa che ti turba profondamente? Che cosa potevate avere in comune tu e Javier? >
“L’amore incommensurabile per una donna che ci aveva cambiato le rispettive vite.
Perché per me Kate era tutto.
Ma parlarne ad una sconosciuta, mi lasciava un amaro in bocca che era troppo doloroso poterlo confessare.”
< Lanie, io non so… >
< Sei mai stato innamorato come Javier e me? >
< Ormai è successo da molto tempo… Sinceramente non so davvero come possa essere possibile che l’amore mi stia rendendo ancora incompleto. >
< Perché non riesci a confessarlo a nessuno. La tua ragazza… >
< Lanie, non posso considerarla la mia ragazza. Ci siamo lasciati quando io sono tornato in America per difendere il mio paese. Anche se è successo più di cinque anni fa’, il nostro legame sempre ancora indissolubile. >
< Hai conosciuto la tua fidanzata oltreoceano? >
< In Italia e precisamente a Roma. Ma anche lei è americana come noi. >
< E come si chiama se posso chiedere? >
< Kate Beckett. Un nome che non potrò mai davvero dimenticare. >
< Lo vedo da sola, Richard. I tuoi occhi brillano ogni volta che parli di lei. E non è una gioia di poco conto, ma la tua commozione è talmente forte che faresti di tutto per rivederla anche solo una volta. >
< Il destino non sempre fa’ quello che vogliamo davvero noi. E ci tocca soffrire per tutto questo, vivendo per sempre nella speranza. >
< Vorrei confessarti una cosa, Richard: tu sei un brav’uomo che riuscirà a sopravvivere a questa dannata guerra che gli uomini avidi di potere hanno scatenato contro di noi. Contro noi povera gente… Ma se tutto ciò un giorno finirà, ci sarà il nostro futuro per noi. Potremmo davvero tornare ad essere felici. E tu e Kate, riuscirete un giorno ad essere di nuovo felici. Perché è così che deve andare. Perché ve lo meritate. >
La determinazione di quella donna era davvero senza parole.
Non avrei mai pensato che avesse buttato fuori quella grinta che nessuno avrebbe potuto imprimermi nella mia mente.
Continuare a combattere per vivere.
Vivere per i nostri scopi.
E’ così che dovrebbe andare per tutti.
< E tu, Lanie? Come vedi il tuo futuro? >
< Ancora non lo so, Richard… Prima o poi tornerò a vivere e tornerò ad essere felice, ma non so se riuscirò ad innamorarmi ancora come ho fatto con Javier. Questo è il mio unico dubbio che ho. >
< Sai una cosa, Lanie? Anche tu ti meriti di essere felice. >
< Ti ringrazio, Richard > rispose la ragazza ritrovando il sorriso prima di un ultimo abbraccio e vedermi legato da quel dolore comune che io e Lanie dovevamo sopportare per tutta la vita.


Javier Esposito fu seppellito in un cimitero dove i caduti della seconda guerra mondiale sarebbero stati interminabili.
Molte vite spezzate per rendere il mondo un posto migliore dalla tirannia della malvagità che ci stava tutti affliggendo.
E per me era giunto il momento di combattere per liberare il mondo da tali oppressioni.
Perché l’America doveva essere forte. Perché l’America poteva essere ferita, ma non uccisa.

   
 
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