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Autore: Sleepesleep    21/05/2022    1 recensioni
Alexander Lightwood è un coglione, un vero idiota, in tutti i suoi 25 anni si è sempre vantato di essere quello ragionevole in famiglia, il tipico bravo ragazzo un po’ nerd che preferisce le biblioteche polverose ai pub. Lui è sempre stato così, noioso...
Genere: Fluff, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: Alec Lightwood, Magnus Bane
Note: AU | Avvertimenti: nessuno
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Il moro si osservò attento nel piccolo specchio, con un po' di furbizia era riuscito a nascondere i segni, era bastato indossare un maglione leggero a collo alto, ovviamente nero, ad Alec i colori non facevano impazzire. Isabel apparve nel riflesso accanto a lui e osservò mettendosi a posto i capelli << Perché non hai indossato la maglia che ti ho regalato? >>. Alec rispose cercando di sembrare il più naturale possibile << Nessun motivo, solo preferivo questa, sento ancora un po’ freddo >>. La sorella lo squadro dubbiosa e poi fece le spallucce urlando << JACE >>. Il biondo spunto dal corridoio sbadigliando, anche con le occhiaie visibili era luminoso come sempre, lo invidiava per questo, Jace era attraente anche con un sacco di spazzatura addosso. << Eccomi, pronti per la famiglia? >> chiese divertito il suo migliore amico. Alec si morse l’interno guancia nervoso mentre Isabel schietta asserì << Mai >>. I tre ormai pronti o almeno in apparenza, si diressero verso la lugubre villa fuori città dei Lightwood dove si teneva la mensile riunione in famiglia, l’unica volta in cui i loro due genitori Maryce e Robert accettavano di stare nella medesima stanza in maniera pacifica….

Magnus sfogliava svogliato il catalogo, doveva rifare l’interno del suo nightclub dato che l’apertura era vicina, ma era a corto di buone idee. << Intendi continuare a rimanere crucciato ancora per molto >> lo rimprovero infastidito Raphael. L’asiatico roteò gli occhi affermando << Voi latini è il vostro sangue caldo >>. Santiago incrocio le braccia offeso ma non ribatte nulla, il che era indice o che era di buon umore o che il Nightclub non era al momento uno dei suoi irrisolvibili problemi. << Hai già assunto del personale? >> chiese Bane sbadigliando. Raphael scosse leggermente la chioma scura perfettamente pettinata << Non ancora, ci penserò la settimana entrante >>. Il campanello li distrasse, Magnus chiuse il catalogo e lo lasciò nel tavolino << Va bene, fai come vuoi, mi fido del tuo giudizio >>. Ed era vero, lavoravano insieme da ormai nove anni, Raphael era il miglior capo manager che potesse avere, preciso e puntiglioso quasi fino all’esasperazione. Catarina apparve con un vassoio di qualcosa di profumato << Congratulazioni per la quasi apertura del tuo decimo Nightclub, ormai Il Purgatorio è un marchio >>. Il moro si avvicinò al vassoio affamato mentre lo spagnolo disse schietto << Stavamo lavorando in realtà, Catarina >>. La donna ridacchio per nulla colpita dal commento acido << Dai un po’ di tregua al nostro adorato Signor Bane >>. Magnus sorrise di rimando addentando una delle tante paste. << Ieri la festa d’annuncio era fantastica, ottimo lavoro ad entrambi >> si congratulò Catarina accomodandosi nei divanetti. << A proposito, di ieri ero con te a bere giusto prima di allontanarmi? >> chiese Magnus focalizzando la sua attenzione su di lei. La donna annuì leggermente ricordando << Vorrai dire prima di adocchiare quell’Adone di moro dagli occhi azzurri e trascinarmi alla sua rincorsa >>. Lui concentrato chiese ancora << Era con altre persone vero, ricordi i loro nomi? >>. Lei sembrò riflettere ma affranta rispose << No, non ho prestato attenzione. Che ti servono? >>. Magnus ammise irritato << L’Adone non mi ha dato il suo numero, non so neppure il suo nome completo, so solo che il suo soprannome è Alec >>. Raphael lo schernì compiaciuto << Non dirmi che è scappato prima che ti svegliassi? Mi sa che hai incontrato un bel faccino crudele >>. L’amico lo fulminò con lo sguardo ribattendo << Non credo sia così, ieri sembrava un cucciolo inesperto >>. Catarina inclinò la testa curiosa << Allora ti è piaciuto, immagino, se ti dai tanta pena per ricordare con chi era >>. Magnus si limitò ad affermare << Era dolce, sapeva di buono >>. Raphael rise buttando indietro la testa << Chi avrebbe mai immaginato che avrei assistito a questo lato di te >>. Catarina gli diede man forte << Qualcuno ha attirato l’attenzione del perennemente apatico Signor Bane, voglio proprio conoscere questo caro Alec >>. Magnus alzò gli occhi al cielo, non avrebbe dovuto parlare con loro di Alec, non era neppure certo del perché non riuscisse a lasciar andare il ricordo di quel ragazzo, forse era stato il suo sorriso gentili o gli occhi ingenui, non ne era certo, solo che Alec gli era sembrato così puro e buono, qualcosa di colorato sul grigio sfondo. << Posso tentare di rintracciarlo >> disse Raphael pragmatico e aggiunse << Se metterà piede in uno dei nostri Night, farò in modo che tu lo sappia >>. Magnus alzò un sopracciglio dubbioso, certe volte il suo amico latino sembrava davvero spaventoso, non che gli importasse in quel caso, infondo quegli sforzi venivano fatti per una buona causa, risentire i gemiti di piacere del suo bel fiorellino….

Alec osservò teso la sala gremita di persone, Isabel al suo fianco sussurro << Secondo voi siamo ancora in tempo per scappare? >>. Jace sorrise forzato indicando con gli occhi Maryce avvicinarsi << Troppo tardi >>. La madre li accolse cortese << Ecco i miei adorati figli >> e aggiunse educata << Benvenuto anche a te, Jace, credo che tua nonna Imogene ti stesse cercando da qualche parte >>. Il biondo annuì prima di dileguarsi ad affrontare la sua famiglia mentre i fratelli Ligthwood seguirono la matriarca come ombre silenti. Passarono almeno una ventina di minuti a salutare parenti che non ricordavano neppure di avere o persone dalla dubbia parentela, le solite cortesie per gli ospiti. Alec aveva intravisto suo padre velocemente, l’uomo stava discutendo con un tizio più ansiano, non era certo di chi fosse, ma era certo che si era posizionato più lontano possibile dalla moglie. Maryce poi li fece riunire agli Herondale, finalmente rividero Jace che stava dritto accanto alla nonna che asserì notandoli << Maryce, cara, che bello poterti finalmente incrociare >>. Loro madre rispose al saluto in maniera cortese << Il piacere è tutto mio, Imogene >>. La più anziana riprese facendo segno ad un cameriere di venire verso di loro << So che hai vinto una causa importate, dobbiamo brindare allora cara >>. Maryce acconsentì prendendo un calice << Pura fortuna, Imogene, era un caso complesso >>. La Signora Herondale annuì comprensiva << Non essere così modesta, infondo lo studio Lightwood è uno dei più rinomati del paese grazie all’impegno della vostra famiglia >> e aggiunse poggiando lo sguardo su Alec << Anche tuo figlio sono sicura che sarà un avvocato con i fiocchi come i genitori >>. Maryce rispose secca sorseggiando << Abbiamo la legge nel sangue, immagino >> e aggiunse pacata << Come voi, il commercio di mobili >>. Imogene si illuminò ammettendo << A proposito so che il tuo cliente è il proprietario dei vari Night in centro? >>. La mora annuì tesa << Esatto, il Signor Bane >>. << Conosco la famiglia, così sfortunati, pensavo che avessero perso tutto >> spiego placida la donna anziana e aggiunse << Se avessero bisogno di forniture faresti il mio nome cara? >>. Maryce annuì composta. Jace annoiato trattenne a stento uno sbadiglio. Isabel dal canto suo stava svuotando il secondo bicchiere di champagne, era esasperante ascoltare quelle due vecchie oche starnazzare. Alec anche aveva smesso di prestare attenzione dopo il primo scambio di battute, il dolore alla schiena stava diventando insopportabile, doveva assolutamente riuscire a scappare da sua madre e andare a ingurgitare una delle sue pillole miracolose contro ogni dolore, peccato perché se avesse prestato un po’ più di attenzione gli avvenimenti successivi non lo avrebbero preso in pieno, non che sarebbe cambiato molto ma almeno sarebbe stato meglio che guidare un tir con i freni rotti senza airbag. Come però avevo già anticipato, Alec era un idiota fottuto e sfortunato…..

 
   
 
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