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Autore: DvaKyan    21/05/2022    0 recensioni
Italia, 2300. Reina, rimasta orfana durante un’invasione di demoni, viene salvata da due ragazzi, Rory e Spike, che diverranno la sua nuova famiglia. All’età di 15 anni decide di seguirli e di iscriversi all’Istituto di addestramento per diventare più forte, in modo da poter combattere i demoni e vendicarsi della sua famiglia. Seguite le avventure di Reina in questo nuovo mondo che è ormai invaso da demoni quasi ogni giorno. In questa storia tra fantascienza e fantasy, non mancheranno poi storie d’amore e di amicizia.
Genere: Science-fiction, Sentimentale, Sovrannaturale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het, Slash, FemSlash
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Dopo avermi medicata, pulita, messo un nuovo camice e avermi imbottita di farmaci, l’infermiera lasciò la stanza per lasciarmi riposare tranquilla. Mi tornò in mente la scena avvenuta poco prima. Non so cosa sarebbe successo se l’infermiera fosse entrata in quel momento, ma so per certo che stavo cercando un contatto con Rory. Sento che anche lui voleva qualcosa, ma probabilmente mi sto illudendo. Per lui sono la sua famiglia, nulla di più. La mia mente viaggiava, gli effetti dei farmaci iniziarono a fare effetti. Chiusi gli occhi e riposai.
 
Quando li aprii, c’era Clarissa accanto a me, aveva poggiato la testa sul letto vicino a me e si era addormentata. Fuori era buio, avevo dormito chissà quanto.
Provai ad allungare il braccio per prendere il cellulare senza svegliare Clarissa, ma non ci riuscii. Mi arresi e restai a guardare la mia migliore amica, probabilmente esausta dopo aver aiutato gli infermieri. Mi aveva salvato la vita questa piccoletta, pensai. Poco dopo si svegliò.
«Buonasera Clari... o forse dovrei dire buongiorno?» dissi a Clarissa
Ancora mezza sveglia, si strofinò gli occhi, per poi abbracciarmi «Ti sei ripresa Rei, menomale! Ero in pensiero per te, non sai quanto! Mi avevano pure rapita a destra e sinistra oggi, scusami per il ritardo».
«Ma ti pare, di cosa ti scusi? Anzi, grazie, con quella pozione mi hai salvato la vita, a quanto sostiene l’infermiera che mi ha curata»
«Già, a quanto pare la pozione che ho creato allevia un po’ il veleno dei demoni. Non è una nuova invenzione, ma ha avuto effetto. Poi ti devo raccontare, ma Spike mi ha fatto compagnia prima, mi ha offerto un caffè dopo aver finito il giro delle stanze»
I miei occhi sbrilluccicavano «Sul serio? Mi aveva detto che ti voleva vedere, ma non sapevo fosse per farti compagnia. Adesso dov’è?»
«Lo hanno chiamato in laboratorio, a quanto pare ne avrà fino a tardi» prese il telefono e guardò l’ora «è quasi mezzanotte, fra poco dovrebbe staccare. Io ho il compito di farti compagnia finché non torna lui»
«Non mi dire che devo dormire qua» volevo dormire in un vero letto, in una vera stanza.
«Già, devono tenere sotto sorveglianza. L’antidoto dovrebbe aver fatto effetto, ormai, ma per sicurezza ti tengono qua fino a domani»
«Capisco... e Rory? Dov’è?»
«Non lo so, mi dispiace. Nemmeno Spike lo sapeva»
Sospirai. Vorrà evitarmi per la situazione di prima? O sarà stato trattenuto?
 
Clarissa mi raccontò della sua giornata, quando improvvisamente sentivamo grida e borbottio fuori dalla stanza. Il volume del trambusto aumentò, aprirono la porta di colpo. Un gruppo di medici entrò nella stanza, portando in una barella un ragazzo che gridò dolore, era pieno di ferite.
«Ragazze, state ferme lì» ci ordinò un medico, il quale legò al letto il ragazzo. Un altro medico prese una siringa e cercò di sedarlo, riuscendoci con non poca facilità. Poco a poco, il ragazzo si calmò.
«Cos’è successo? Posso dare una mano? » chiese Clarissa.
«Non ti preoccupare, abbiamo tutto sotto controllo. Questo ragazzo è del terzo anno, è tornato insieme alla sua squadra da una missione terribile. È già tanto se è tornato vivo, è pieno di ferite e veleno. Siamo riusciti a neutralizzarlo, ma il dolore che sentiva era davvero tanto» ci spiegò l’infermiera.
«E’ terribile, spero riesca a riprendersi ora» intervenni «I membri della sua squadra invece? »
«Anche loro non sono in ottime condizioni, ma si stanno riprendendo» spiegò una ragazza che entrò in camera «Lucilla, piacere. Sono nella squadra con lui, Marco, ruolo di supporto. E sono la sua ragazza»
«Prego, può vedere il suo ragazzo ora. Ha bisogno soltanto di riposo, starà molto meglio al suo risveglio, vedrai» si avvicinò, dandogli un bacio.
 
I medici sistemarono il ragazzo, l’infermiera mise una flebo a lui e se ne andò.
«Piacere, comunque, io sono Reina e lei è Clarissa. Mi spiace per quello che è successo al tuo ragazzo»
«Piacere» aggiunse Clarissa «se hai bisogno chiedi pure anche a noi»
«Grazie ragazze, è un piacere conoscervi. Siete delle matricole?»
«Sì, esatto. È stato il nostro primo giorno»
«E che primo giorno, avete già combattuto! » Ci sorrise. Sembrava una persona austera a impatto, da come si era presentata. Invece era una ragazza molto dolce.
Si sciolse i capelli, aveva dei lunghi e bellissimi capelli biondi. Anche lei presentava qualche graffio sul viso e sulle braccia.
«Anche voi chiedetemi qualsiasi cosa, se ne avete bisogno. Soprattutto tu Rei, penso ci faremo compagnia stanotte. »
 
Ricambiai il sorriso e poco dopo entrò Spike. Era con Rory. Allora non ce l’aveva con me.
«Ehi, che è successo qui, nuovi arrivati? » chiese Spike, avvicinandosi a Marco e Lucilla.
Lucilla si alzò «Sono del terzo anno, squadra Rossa. Siamo tornati ora dalla missione nella zona Roma B, il mio ragazzo Marcus e gli altri son stati feriti. Io per fortuna sto bene, ero in base in quel momento. Ma è stato terribile per Marco»
Rory si avvicinò a Marco «Lo conosco, ci siamo allenati ogni tanto in palestra. Non lo butta giù nessuno il tuo ragazzo, vedrai che si riprende. È una roccia»
«Grazie mille Rory. Prima squadra, vero? Ho sentito parlare di te»
«Sì, lui invece è il ricercatore Spike Williams. Siamo venuti a trovare nostra sorella».
Lucilla si voltò verso di me «Sei pure la sorella degli Williams. Ne avremo da parlare stanotte»
«Vedo che avete fatto amicizia voi tre» disse Spike avvicinandosi a Clarissa «te hai bisogno di riposo, ti accompagno al dormitorio. Rory resterà con Rei»
«Va bene, saluto Rei e andiamo» Clarissa venne ad abbracciarmi «Buonanotte amica mia, ci vediamo domattina»
«Notte Clari, sogni d’oro. Goditi la nostra nuova stanza senza di me»
«Sarà fatto!» lasciò passare Spike che venne a darmi un abbraccio «notte tesoro»
«notte fratellone, a domani»
 
Spike e Clarissa uscirono dalla stanza. Rory si avvicinò a Rei, sedendosi accanto al suo lettino.
Lucilla si offrì per andare a prendere qualcosa da bere per tutti e tre, cosa che accettarono più che volentieri. «Grazie mille» esordì Rei.
Lucilla si allontanò dalla stanza. Io e Rory adesso eravamo soli, per modo di dire. C’era sempre Marco che dormiva.
C’era un silenzio imbarazzante.
«Scusa per prima» questa frase uscì da entrambi.
«Dimentichiamo?» proposi. Era la cosa migliore da fare, per adesso.
«Va bene, ci sto» mi sorrise e mi scompigliò i capelli. «Se domani starai meglio, ti farò conoscere la mia squadra. Te l’avevo promesso oggi e così sarà»
«Ci conto, sappilo. Ma poi come faremo noi matricole? Clarissa non mi ha detto nulla a riguardo, non abbiamo concluso l’orientamento oggi».
«Sarà tutto replicato domani, a quanto pare. Spike non ci sarà, ma ci sarà qualcun altro a illustrarvi le cose. Ma ora non ci pensare e riposati»
 
Lucilla tornò con le bottigliette d’acqua, si avvicinò per darcele. Riuscii a vedere la stanchezza nel viso di Rory.
«Vai a dormire anche tu, qua sono in buone mani» insistetti.
«Rei ha ragione, ci penso io a lei e Marco»
«Va bene, avete vinto voi. Conto su di te Lucilla, prenditi cura di mia sorella. » Si alzò, mi bacio sulla fronte e mi diede la buonanotte.
«Certo, vai pure»
 
Lucilla si era seduta accanto a me, in modo da poter sorvegliare anche Marco.
Chiacchieravamo del più e del meno, finché non mi addormentai.

   
 
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