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Autore: Maranuska    23/05/2022    0 recensioni
Un incendio ha completamente stravolto la vita di Ada così come la conosceva. Nonostante la sua calma, in sè ha tanta preoccupazione, soprattutto perché il nemico non è ancora uscito allo scoperto. E potrebbe essere chiunque.
Genere: Drammatico, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Contesto generale/vago
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Il telefono suonava senza sosta nella pasticceria “Sugar & Beyond” durante la sua prima settimana di lavoro a pieno regime dopo il tragico incidente dell’esplosione del vecchio forno. Ada, la pasticcera capo nonché titolare, sorrideva felicissima mentre porgeva i dolci ai clienti accompagnando il gesto da un “venga a trovarci di nuovo!” Nonostante le occhiaie e le centinaia di biscotti da infornare, era felice di essere di nuovo nel posto della sua infanzia. Quel negozio l’aveva costruito il suo trisnonno, abile pasticcere inventore dei biscotti doppi con ripieno di crema di mele, cannella e cioccolato bianco. Un successone prima ed anche ora. La riapertura fu faticosa, ma questi biscotti divennero ancora più popolari tanto da diventare il simbolo del negozio.
               Dato che lo scoppio del forno causò dei morti, quel giovedì Ada sarebbe dovuta andare dall’avvocato Ed Zilmann che si era occupato del caso. Al momento del disastro c’erano lei, che riportò solo delle leggere ustioni sulle braccia, l’addetto della manutenzione degli elettrodomestici e suo padre. Entrambi morirono sul colpo a causa delle innumerevoli bruciature che riportarono. Il lutto era stato lungo, faticoso e sentito da tutta la città, talmente tanto che diverse aziende si occuparono di ristrutturare gratuitamente l’edificio e regalare le attrezzature necessarie. Per questo, durante i primi giorni di riapertura, Ada si sentì in dovere di offrire confezioni da sei dei loro biscotti a chiunque li volesse. “Questo è stato un passo azzardato, Ada” le aveva detto Zilmann non appena si accomodarono alla robusta scrivania di mogano scuro. “Lo so Ed, ma cosa avrei dovuto fare? La città mi ha praticamente regalato il negozio di mia proprietà! Qualche chilo di farina non peserà così tanto sulle mie spalle”
Edward Zilmann sospirò “ragionamento che avrebbe fatto anche tuo padre. Ada, nonostante questo, sono contento che Sugar & Beyond abbia riaperto i battenti. Fra poco Kia farà il compleanno e mi serve assolutamente il tuo aiuto! Vuole una di quelle torte a tre piani con tutti i personaggi Disney..” rise pensando a sua figlia che, nonostante avesse appena quattro anni, pretendeva da lui cose sempre più sfarzose.
“Tranquillo Ed, ci pensiamo noi.” Si scambiarono un cenno come per sugellare un patto solenne.
“Ada, parliamo dell’incendio. Come ben sai la polizia pensava fosse colposo ed oggi è arrivata la conferma. Chi pensi possa aver fatto un danno del genere? Se ti viene qualsiasi nome in mente parla, dobbiamo fare giustizia.”
Lei si mise una mano sul volto e sospirò. Era stanca della situazione e, dato che tutta la città aveva contribuito nell’aiutarla, non sapeva proprio chi poteva essere stato. “Ed, ci ho pensato e ripensato da quella sera… non so chi possa mai fare un simile gesto. È vero, abbiamo dei concorrenti molto agguerriti, ma non voglio pensare che qualcuno possa arrivare a tanto.”
Ed passò le fotografie del disastro ad Ada più un modulo da compilare per l’assicuratore che si era occupato del caso. “D’accordo, allora nel frattempo descrivi qui il momento dell’incidente. Le foto, seppur dolorose, ti aiuteranno a ricordare meglio.”
Prese un respiro profondo e frugò nella borsa in cerca degli occhiali. Sfiorò il telefono e sentì che vibrava. Era sua madre che la tempestava di messaggi, ansiosa che anche alla figlia fosse successo qualcosa se non rispondeva nei trenta secondi successivi. In uno avvertiva che avrebbe chiamato la polizia e denunciato la sua scomparsa. Ed erano già passati due minuti. Probabilmente aveva già appeso i manifesti di ricerca. Compose il numero e dopo il primo squillo sentì la voce preoccupata della madre.
“Dove diavolo sei finita!?? Ti rendi conto che sto provando a cercarti da tre ore? Dove sei? Stai bene? Sei ferita?”
“Mamma! Mamma, ascoltami! Sto bene, sono da Ed per parlare dell’incendio. Non ricordi?”
Un silenzio sospettoso fece preoccupare Ada. La madre, Vic, non stava mai zitta. Una risata isterica rispose alle sue preghiere. “Scusa, cara! Non ricordavo proprio. Però tu mi fai sempre preoccupare! Ti aspetto in negozio, a dopo.”
Riagganciò subito, senza darle il tempo di rispondere. Sospirò e notò che Ed sorrideva sotto i baffi, trattenendosi dal riderle in faccia. “Fai pure, tanto devo correre da lei prima che riparta con i messaggi a raffica. Porto questo con me, te lo ridarò il prima possibile promesso.”
Si alzò e l’avvocato la precedette per aprile la porta. “Fai pure con calma, è una pura formalità. Salutami Vic, e dille che la prossima volta le manderò un messaggio per ricordarle i nostri appuntamenti.”
“Molto premuroso Ed, grazie.” Fece un cenno alla segretaria e si diresse verso l’ascensore, pronta per sorbirsi dieci minuti di apprensione della madre.
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