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Autore: ArrowVI    23/05/2022    0 recensioni
Gli umani regnano su Gaia, ma le pietre di questo continente trasudano memorie di creature ben più antiche e potenti.
Sono passati circa diciassette anni da quando l'imperatore dei Dodici Generali Demoniaci è stato imprigionato nel mezzo di questo e un altro mondo... Ma, ormai, il sigillo che lo teneva rinchiuso sta cominciando a spezzarsi.
Cosa accadrà quando Bael sarà libero? Verrà fermato o porterà a termine il piano che, diciassette anni fa, gli è stato strappato dalle mani?
Quattro nazioni faranno da sfondo a questa storia:
Mistral, Savia, Asgard ed Avalon.
Io vi racconterò di quest'ultima......
Come? Chi sono io? Non ha importanza, per adesso...
Umani contro Demoni... Chi sarà ad uscirne vincitore?
Se volete scoprirlo allora seguitemi... Vi assicuro che non rimarrete delusi dal mio racconto.
Genere: Avventura, Comico, Fantasy | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het
Note: nessuna | Avvertimenti: Violenza
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Capitolo 14-2: Richiesta di Aiuto



 

All'inizio, il Gran Generale pensò che dovesse trattarsi di uno scherzo. Per secondi interminabili fissò la donna davanti a se con uno sguardo confuso, aspettando di vedere da un momento all'altro i segni che gli permisero in tutti quegli anni di vedere le bugie pronunciate dalle persone intorno a se.

Stavolta, però, non vide nulla.
Quando finalmente cominciò a comprendere cosa, effettivamente, Ehra gli avesse detto, Xernes si sedette lentamente sulla sedia davanti alla sua scrivania.


<< Non abbiamo alcun modo di usare il Grail a questo punto... >>
Sospirò, realizzando che non ci fosse alcun modo per usarlo in battaglia.

<< Quella ragazza... Hai detto che durante l'assalto alla Star era stata ferita pesantemente, ma che alla fine era riuscita a salvarsi. Non ho forse ragione? >>
Domandò alla donna, senza però ricevere alcuna risposta.
Ehra sapeva cosa le avrebbe detto.

Xernes cominciò a massaggiarsi la fronte.

<< Jessica Rosefield, durante l'assalto... >>
In quell'istante il suo sguardo si fece cupo.

<< ...E' morta, vero? >>
Davanti a quella domanda, Ehra cominciò a tremare.

<< Mi sembrava strano che durante il tuo rapporto, tu mi avessi semplicemente detto che "la ragazza si fosse, fortunatamente, ripresa". Non hai detto di essere riuscita a "curarla in tempo", ma che si fosse semplicemente "ripresa". Ripensandoci, avrei dovuto pensare che qualcosa fosse strano in quella tua affermazione. >>
Xernes non diede il tempo a Ehra di rispondere. 



<< E' stato il Grail a salvarle la vita, non ho forse ragione? Quindi ha usato la gran parte delle energie in suo possesso per salvare il suo attuale possessore... >>
Dette quelle parole, Xernes tirò un enorme sospiro pieno di disappunto e rabbia.

<< Non possiamo usarlo. E, anche se potessimo, non avrebbe abbastanza energia per combattere alla pari con Amon. Questa è la situazione peggiore che avrei preferito evitare. >>
Continuò subito dopo.


L'uomo cominciò a picchiettare rapidamente un dito sulla scrivania, così rapidamente e rumorosamente che a malapena Ehra fu in grado di sentire i suoi stessi pensieri.


<< Comincio a pensare che Arthur non fosse qualcuno di cui avrei dovuto fidarmi così ciecamente... Se avessi saputo di tutto questo avrei potuto prendere provvedimenti. >>
Disse.

"Non avremmo mai accettato di trasformare Jessica in un'altra delle tue armi."
Pensò la donna, senza però esternare i suoi pensieri con l'uomo davanti a se.

<< Per ora sei congedata, ho bisogno di qualche minuto per conto mio per riorganizzare i miei pensieri e pensare a un piano d'azione. >>
Riprese subito dopo, Xernes Ravier, prendendo dei documenti sulla sua scrivania e cominciando a sfogliarli uno a uno, come se fosse alla ricerca di qualcosa di preciso.

<< L'unica cosa che voglio da te, Ehra, è che tu prenda quei ragazzini sotto la tua ala, specialmente Jessica Rosefield. >>
Continuò.

<< Nel tempo che ci rimane, vorrei tu le insegnassi qualcosa. Qualunque cosa possa tornarci utile nel prossimo futuro, qualunque cosa possa tornarci utile per attingere all'energia restante del Grail dentro di lei. Sono stato chiaro? Posso, almeno, fidarmi che tu sia in grado di svolgere questo compito? >>
Concluse subito dopo.


Senza prolungarsi troppo, Ehra rispose con un semplice cenno positivo del capo.

<< Vedrò cosa riesco a fare. >>
Rispose subito dopo.
Non appena Ehra lasciò la stanza, Xernes cominciò a fissare il vuoto davanti a se, perso nei suoi pensieri. Per qualche momento si domandò cosa suo padre avrebbe fatto al posto suo.
Avrebbe dovuto sfruttare al massimo il potere del Grail, anche se fosse costato la vita di quella ragazzina?



<< Chiederò a Sarah di dare qualche dritta a Xane... Quel mezzo demone dovrebbe essere sotto gli occhi vigili di Vermilion, sono sicuro terrà anche Neptune sotto controllo. In ogni caso, chiederò anche ad Andromeda, non appena si sarà ripreso, di tenerli d'occhio. >>
Continuò Xernes, parlando tra se e se, mentre aprì un cassetto della sua scrivania, cominciando a rovistare tra alcune cartelle alla ricerca di qualcosa in particolare.

<< Riguardo Seryu Alcher e Tesla Heiner, penso che Helena e Mikoto possano insegnare loro qualcosa. >>
Continuò.

In quell'istante il suo sguardo si fece più cupo.
Non avrebbe mai voluto far scendere quei ragazzini sul campo di battaglia, ma sapeva fosse inevitabile.
Le visioni di Arthur... Erano inevitabili.


Xernes sapeva che Arthur avesse visto sia l'attacco di Belzebub che quello di Amon... Molte cose che gli rivelò, non si erano ancora avverate.


<< Strade distrutte... Tetti in fiamme... I ragazzini sul campo di battaglia... >>
Pensò il Gran Generale, ad alta voce, ricordando le parole che disse Arthur riguardo quelle visioni.

<< Queste cose non sono ancora successe. Sono riuscito a tenere quei ragazzini lontano dallo scontro con Belzebub e le tre Bestie, questo significa che, inevitabilmente, dovranno prendere parte a quello contro Amon. Non posso cambiare le visioni di Arthur, quindi oppormi a quel futuro è impossibile e inutile... >>
In quell'istante, Xernes trovò il documento che stava cercando.

Afferrò il telefono che si trovava sulla sua scrivania, poi cominciò a digitare un numero senza mai smettere di fissare il file che reggeva con la sua mano libera.

Pochi istanti dopo, una voce rispose dall'altro lato, una voce che Xernes conosceva fin troppo bene.


Contro qualcuno come Amon, Avalon necessitava di aiuto. Senza Arthur, le loro chance di vittoria erano quasi pari a zero.
All'inizio pensò di contattare Ark Weiss e chiedere aiuto a Savia, ma scartò rapidamente quella possibilità. Sarah lo avvertì che qualcosa di grosso stesse accadendo in Savia, e che Ark Weiss fosse impossibilitato a mandare soccorsi ad Avalon.
Mistral... Non possedeva figure abbastanza forte da sostituire Arthur, e i Tre Shogun non avrebbero mai abbandonato la loro terra per aiutarlo.

Questo, sfortunatamente, lasciò al Gran Generale una lista molto corta di persone a cui avrebbe potuto chiedere aiuto.
E, sfortunatamente, per raggiungere le persone di questa lista avrebbe dovuto contattare qualcuno con cui non era decisamente in buoni rapporti.





"Suppongo questa non sia una chiamata di cortesia, Generale."
Rispose la voce dall'altro lato. Era la voce rauca di un uomo di mezza età, autoritaria e potente tanto quanto Xernes.

<< Solitamente preferisco evitare di chiamarti, Milutin. >>
Rispose Xernes Ravier.


Milutin Heiner, padre di Tesla e attuale imperatore di Asgard. Un dittatore potente e pericoloso che per molto tempo guardò verso Avalon con occhi di sfida. 
Nonostante tra le due nazioni non scoppiò mai una guerra vera e propria, è sapere comune che sia Avalon che Asgard non esiterebbero neanche per un istante se potessero cancellare l'altra nazione dalla faccia di Gaia. Le due nazioni militarmente più potenti e influenti di tutta Gaia, e due che più volte nella loro storia si ritrovarono nel mezzo di guerre fredde che sarebbero potute scoppiare in guerre vere e proprie, se una delle due fazioni non avesse deciso di indietreggiare.


<< Ho bisogno del tuo aiuto. >>
Xernes fu rapido e conciso.
Quelle poche parole, però, colsero Milutin alla sprovvista.

"In che situazione ti sei cacciato, per ridurti a chiedere aiuto a me, tra tutti?"
Fu la risposta del dittatore.

"E cosa ti fa pensare che io voglia aiutarti?"
Continuò subito dopo.

<< Ho necessità di alcuni dei tuoi maghi migliori, di mia scelta, per una missione importante. Al momento, Arthur non è reperibile. Sarete pagati tutti a dovere e- >>
Prima che Xernes potesse finire quella sua offerta, venne interrotto da una risata infastidita dell'uomo.

"Oh Xernes. Non penserai davvero che a me interessi qualcosa dei tuoi soldi?"
Domandò Milutin, con tono infastidito.

"Se c'è una cosa che non mi serve da te, è il denaro. Possiedo più soldi di quanti me ne servano, con i tuoi non mi potrei neanche pulire il sedere."
Continuò l'uomo.

< Scurrile e sfacciato come sempre. >
Pensò Xernes, tenendosi i suoi pensieri per se.

"Se vuoi il mio aiuto, "Gran Generale", voglio una offerta che sia allettante. E voglio sapere per cosa ti servono i miei uomini. Altrimenti possiamo anche salutarci qui."
Davanti a quelle richieste, Xernes non poté fare a meno di sospirare.


<< Saremo attaccati a breve da Amon. Arthur, al momento, è in missione fuori Avalon e non può tornare in tempo. >>
Sentendo quella spiegazione, Milutin ridacchiò per un secondo, quasi come se fosse divertito e incuriosito da quella possibilità.

"Mi stai dicendo che Avalon potrebbe cadere, quindi? Insomma, se sei così disperato da chiedere aiuto a me, penso sia giusto considerare questa possibilità. Quindi mi domando... Perché dovrei aiutarti?"


Poi, però, Milutin cominciò a ridere di gusto.

"Suvvia Generale, era solo uno scherzo. Come potrei rifiutare di assistere un amico in un momento di difficoltà, non riuscirei a dormire."
Continuò, parlando con un tono di scherno.

"Ti aiuterò. Ma voglio qualcosa in cambio che valga la pena. Quell'isola tra Asgard e Avalon, quella che non avevi intenzione di abbandonare, quella piena di risorse naturali... Voglio quella. "
Aggiunse subito dopo, mettendo sul tavolo le sue carte.
Davanti a quella proposta, Xernes digrignò i denti. Quella era una fonte inestimabile di risorse naturali che, anni prima, il Gran Generale riuscì a sottrarre a Milutin senza che scoppiasse una guerra tra le due nazioni, un'isola piena di risorse naturali che il dittatore voleva disperatamente prendere per se.

"Questo è il mio prezzo, Xernes Ravier. Accetta o la chiamata finisce qui, e buona fortuna."
Con riluttanza e rabbia, il Gran Generale non poté fare a meno se non accettare quella richiesta.


Divertito, Milutin accettò quindi di offrire i suoi uomini a Xernes per affrontare il pericolo incombente. Xernes fece quindi i suoi nomi.

<< Eva Hauser e Nikola Heiner. Il gruppo di Merlin si trova ancora ad Asgard, non credo sia un problema farli salpare insieme a loro. >>



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Fine capitolo 14-2, grazie di avermi seguito e alla prossima!


 

   
 
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