Mi soffermo a guardare quel sorriso lieve, gli occhi di un grigio ipnotico e mi ci perdo. Mi ci perdo come la prima volta che ti ho incontrata. Una sera come tante, ma pregna di magia. La stessa magia che ho sempre temuto, perché troppo codardo da farmici trasportare. Mi hai preso per mano e mi hai portato in un viaggio infinito. Mi hai stretta tra le tue braccia, mostrato l'universo in un sorriso, il big bang in un bacio sfuggente. Quella sera la velocità della luce eravamo noi e viaggiavamo nell'universo pur restando nello stesso posto, nel solito posto.