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Autore: 20maggio2013    24/05/2022    3 recensioni
[...] Nessuno dei due si accorse che l'attenzione di Kurt era rivolta a tutt'altro. Ma non alle sue riviste che lo aspettavo a casa, no. L'attenzione di Kurt fu attirata dal numero tre. E per numero tre si intendeva il ragazzo che si era appena tolto il caso e aveva passato una mano tra la folta chioma di ricci per ravvivarli dopo essere stati schiacciati dal casco per un'ora. L'osservò darsi una pacca con Sam esultando ancora per quella vittoria. Kurt era sicuro di non averlo mai visto prima, perché un ragazzo del genere sicuramente non sarebbe passato inosservato, non ai suoi occhi almeno. Lo osserverò in tutti i suoi movimenti. Osservò il suo modo di passarsi la mani tra i ricci, il modo in cui le sue labbra si curvavano in un sorriso, i suoi occhi. Dio i suoi occhi. Potevano essere così luminosi un paio di occhi? [...]
Genere: Fluff, Generale, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: Blaine Anderson, Kurt Hummel | Coppie: Blaine/Kurt
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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- Questa storia fa parte della serie 'fearlessly and forever'
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La scuola era ufficialmente finita. Quel giorno ci sarebbe stata la consegna dei diplomi e poi l'ultimo incontro del Glee dove ne avrebbero approfittato per salutarsi tutti. O meglio chi sarebbe rimasto avrebbe salutato chi sarebbe andato via.
«Te l'hanno mai detto che stai divinamente con indosso una toga?» domandò Blaine abbracciando il suo ragazzo da dietro e lasciandogli poi un bacio sul collo. Kurt sorrise, forse un po' malinconico.
«Si una toga completamente in poliestere. Non ci credo che io l'abbia davvero indossata» borbottò poi mentre si girava verso Blaine.
«Oh dai.. dovrai indossarla solo per la cerimonia e poi potrò aiutarti a toglierla» ammiccò Blaine facendogli un occhiolino.
«Scemo» lo spinse leggermente cercando di nascondere la sua tristezza, ma Blaine la notò comunque. Conosceva Kurt meglio di se stesso.
«Ehi che c'è? -domandò infatti- Dovresti essere felice. La scuola è ufficialmente finita e inizieremo una nuova vita» Kurt abbassò lo sguardo, aveva preferito non pensarci fino a quel giorno, ma ormai era inutile fingere che nulla sarebbe cambiato.
«È proprio per questo.. Tra due settimane andrò a New York per studiare alla Parson e tu resterai qui e andrai a studiare a Columbus. Ci sarà la distanza e ci sarà anche il tuo bellissimo ex che studierà nel tuo stesso college. E.. perché sembra che a te non importi nulla di tutto questo?» Blaine sorrise dolcemente e gli accarezzò una guancia.
«Mi importa Kurt e so che sarà dura starti lontano -ammise, cercando di fargli capire che non sarebbe stato l'unico a soffrire per quella distanza- Ma ti amo e credo in noi e so che ce la faremo. E non mi importa più nulla di Jeremiah, okay? Per me ci sei solo tu» Kurt sorrise dolcemente e poi lo baciò, Blaine sapeva sempre dire le cose giuste al momento giusto, sapeva sempre come tranquillizzarlo.
«Credi davvero che ce la faremo?» domandò poi e Blaine lo baciò prima di rispondergli.
«Riusciremo a farla funzionare. Verrò a trovarti a New York almeno un weekend al mese e potresti venire a trovarmi tu quando portai. Ci videochiameremo e scriveremo ogni giorno. -disse con tono sicuro- E sai perché so che funzionerà? Perché noi siamo destinati l'uno all'altro»

La cerimonia per la consegna dei diplomi era stata lunga, ma anche divertente dato che il Glee club si era esibito e mentre il preside Figgins consegnava i diplomi, Finn suonava la batteria mentre cantava insieme a Puck. Dopo la cerimonia, dopo aver fatto le foto con la propria famiglia, c'era stata l'ultima riunione del Glee club. Si erano salutati e si erano dedicati canzoni promettendosi di rivedersi tutti quanti per le feste. 
«Ti stavo cercando» disse Kurt quando finalmente trovò il suo ragazzo. Dopo la riunione del Glee l'aveva perso di vista ed era andato a cercarlo. Il primo posto in cui lo aveva cercato era stato il campo da football e poi era andato in auditorium e lo aveva trovato lì, seduto al pianoforte. Blaine si girò verso di lui e gli sorrise facendogli segno di sedersi accanto a lui. Scavalcò la panca con una gamba e si avvicinò di più al suo ragazzo.
«Stavo pensando che mi mancherà questo palco -ammise poi poggiando il mento sulla spalla di Kurt e sfiorandogli il collo con la punta del naso- Anche se ci sono salito per poco» Kurt sorrise voltando la testa verso di lui, poi lo baciò velocemente sulle labbra.
«Anche se la scuola è finita, lo sai che potrai continuare a cantare e suonare anche fuori dalla tua camera, vero?» Blaine gli sorrise e annuì.
«Non so se avrò ancora il coraggio di farlo al di fuori della mia stanza, senza la tua presenza» ammise poi. Kurt allora si girò completamente verso di lui, sedendosi nella sua stessa posizione. Portò una mano sotto il suo mento e gli fece alzare la testa. Lo baciò delicatamente sulle labbra e poi gli sorrise.
«Quando vorrai cantare fuori la tua cameretta e io non sarò presente, tu chiudi gli occhi e immaginami lì accanto a te.» Blaine sorrise e annuì prima di baciarlo di nuovo, alzandogli per gambe e facendole poggiare sulle sue in modo da poter essere più vicini.
«Ti amo» sussurrò Blaine sulle sue labbra.
«Ti amo» ripetè Kurt prima di baciarlo.
«Gli altri stanno festeggiando il diploma da Puck -disse poi allontanandosi leggermente per guardare il suo ragazzo.- Che ne dici se ci aggiungiamo anche noi?» propose con un sorriso sulle labbra.
«No -disse Kurt con tono sicuro- Andiamo a casa tua.» aggiunse facendogli capire che non solo voleva stare con lui, ma che lo voleva, che voleva sentirsi connesso a lui anche a quel livello.

Casa Anderson era completamente vuota. I suoi genitori e Cooper erano partiti subito dopo la cerimonia come loro abitudine durante il weekend. Così ora Kurt e Blaine erano soli a casa del secondo. Kurt spinse il suo ragazzo contro la porta d'ingresso una volta che Blaine la chiuse. Lo bloccò tra essa e il suo corpo e iniziò a baciarlo con foga. Dopo l'episodio di una settimana prima, si era lasciato andare un po' di più e non si faceva più problemi quando andavano oltre un semplice bacio. Ma quella volta voleva di più. Eppure era teso, teso come non lo era mai stato prima di allora. 
«Kurt? -lo richiamò facendo una leggera pressione sulle sue spalle per allontanarlo- Kurt aspetta -insistette mettendogli le mani sulle spalle e tenendolo lontano da lui- Tutto okay? -gli chiese poi avendo notato la sua tensione, era fin troppo percepibile- Kurt lo sai che non dobbiamo fare nulla che tu non voglia vero? -domandò guardandolo negli occhi- Non mi aspetto nulla, lo sai?»
«Perché? Tu non lo vuoi?» chiese allora Kurt, spaventato di essersi spinto oltre.
«Certo che lo voglio Kurt -rispose subito Blaine prendendogli il volto tra le mani e lasciandogli un bacio sulle labbra, un bacio pieno di passione- Ma lo voglio solo se lo vuoi anche tu, altrimenti posso aspettare»
«Lo voglio pure io» rispose Kurt, ma il tono di voce non era sicuro, era tremante. Blaine gli sorrise dolcemente e gli accarezzò uno zigomo con la punta del pollice.
«Kurt, sei sicuro? Voglio che tu ti senta a tuo agio, così posso esserlo anche io. Non voglio nient'altro di diverso» Kurt annuì e abbassò lo sguardo. Il fatto che Blaine pensasse sempre prima a lui, che fosse così premuroso con lui era uno dei motivi per cui lo amava così tanto.
«Io lo voglio Blaine -disse poi alzando lo sguardo, il tono sicuro e deciso questa volta, nonostante il lieve imbarazzo- Ti voglio in tutti i modi possibili - aggiunse mentre le sue guance si tingevano di un rosso acceso- Ma tu sei il mio primo ragazzo e.. sono così inesperto in tutto e..-si morse il labbro e abbassò di nuovo lo sguardo mentre lo sguardo di Blaine si addolciva sempre di più- E tu hai già avuto un ragazzo prima. Un ragazzo più grande e sono sicuro con molta più esperienza di me» aggiunse. Blaine sorrise dolcemente, portò una mano sotto il suo mento e gli alzò il volto, in modo da poterlo guardare negli occhi.
«È questo il problema? -domandò, ma non c'era alcun senso di rabbia o altro nel suo tono o nel suo sguardo. Solo amore. E quando Kurt annuì timidamente, lo sguardo di Blaine si addolcì ancora di più- Kurt.. io e Jeremiah non lo abbiamo mai fatto. -disse poi, notando un leggero stupore nel suo sguardo.- Non ti dirò che io e Jeremiah non abbiamo mai fatto nulla perché non sarebbe la verità. Quando venne qui l'ultima volta, lui ci provò. Ma io non volevo, non mi sentivo pronto a perdere la mia verginità con lui. Credo che in qualche modo fossi consapevole che lui non era quello giusto per me. -gli sorride dolcemente, mentre Kurt sentì il suo cuore battere sempre più velocemente.- Saprò molto teoricamente, ma sotto questo punto di vista abbiamo la stessa esperienza. E voglio scoprire tutto quanto con te, voglio fare esperienza con te. Ma solo quando tu sarai sicuro al 100%. -aggiunse e Kurt capì di essersi innamorato ancora di più di Blaine, che anche lui voleva che fosse Blaine la persona con cui avrebbe fatto esperienza in quel campo, non desiderava altro- Sai, quel giorno Jeremiah provò a convincermi a perdere la verginità con lui. Non capiva cosa significava per me quel passo e provò a sminuirlo e quando non riuscì a convincermi litigammo e mi diede del bambino, poi andò via -raccontò Blaine perdendosi un attimo nei ricordi di ormai diversi mesi prima, eppure gli sembrava essere passata una vita da quel girono. E Kurt si ricordò di quando lo vide arrivare a casa sua, con un espressione triste sul volto, un'espressione che non gli aveva mai visto prima. Si era chiesto più volte cosa fosse successo, lo aveva lasciato poche ore prima felice che il suo ragazzo fosse andato a trovarlo e poi lo aveva visto arrivare a casa sua con un espressione spenta.- Anche se poi si è scusato e abbiamo diciamo chiarito, credo che quella discussione sia stato il punto di rottura nel nostro rapporto. E quando io e te ci siamo messi insieme, mi sono promesso a me stesso che mai e poi mai mi sarei comportato nello stesso modo. Non ti avrei mai costretto a fare qualcosa che tu non volessi. Perché tu sei così puro e meriti solo che tutto sia perfetto»  concluse, per tutto il tempo non aveva mai smesso di guardarlo negli occhi.
«Non mi hai mai costretto a fare nulla che non volessi Blaine -disse con tono molto più sicuro Kurt- E non mi stai costringendo a fare nulla ora. -continuò avvicinandosi a lui ancora di più, facendo scontrare i loro bacini- Io lo voglio, davvero -aggiunse strusciandosi su di lui e sentendolo ansimare- E so che sarà tutto perfetto. Sarà perfetto perché sarà con te. E con te è sempre tutto perfetto» concluse prendendo le mani di Blaine che erano ancora sul suo volto e portandole sul suo sedere. Blaine si leccò le labbra e lo spinse di nuovo verso di lui, ansimando nel sentire le loro erezioni crescenti scontrarsi.
«Ti amo» disse poi Blaine prima di baciarlo. Kurt gemette quando Blaine gli strinse il sedere e lo spinse di nuovo contro di lui.
«Ti amo» ripetè sulle sue labbra baciandolo di nuovo per poi staccarsi di lui, prenderlo per mano e trascinarlo in camera. Si iniziarono a spogliarsi, indumento dopo indumento. E quando furono entrambi nudi, Blaine si prese qualche secondo per ammirare il suo ragazzo.
«Sei bellissimo» disse soltanto per poi vederlo arrossire e Blaine sorrise. L'aveva osservato attentamente, scopandoselo quasi con lo sguardo e Kurt era rimasto quasi impassibile e poi, quando gli aveva detto che fosse bellissimo era arrossito.
«Anche tu lo sei -disse poi Kurt dopo averlo osservato, nello stesso identico modo in cui aveva fatto Blaine prima. E poi si baciarono e si stesero sul letto. Le loro mani che vagavano sul corpo dell'altro, scoprendolo e conoscendolo meglio, accarezzandolo, amandolo.- Voglio che sia tu a farlo» disse poi Kurt, il tono ansimante per quei baci, quelle carezze, per lo sfregamento delle loro pelli, per le loro erezioni ormai dure e pulsanti che si scontravano più e più volte. Lo sguardo di Kurt fisso in quello di Blaine, "Voglio che sia tu a fare l'amore con me, voglio sentirti dentro di me". Era questo che gli stava comunicando con lo sguardo. E Blaine che sapeva leggere il suo sguardo come nessun altro, annuì. Annuì e lo baciò. E poi fecero l'amore per la prima volta. E Blaine ebbe la conferma che ne era valsa la pena aspettare. Perché Kurt era tutto ciò che poteva desiderare, anzi era anche meglio. Kurt era quello giusto, era la persona a cui era destinato. E Kurt aveva avuto ragione. Quella serata fu perfetta. Fu perfetta perché erano lui e Blaine insieme. Loro due e il loro amore. Blaine era per Kurt quello che Kurt era per Blaine, la persona che quando la vedi pensi: Oh eccoti qui, ti ho cercato per tutta la vita.

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È di nuovo martedì ed eccomi qui con l'ultimo capitolo di questa storia. I nostri Klaine si sono diplomati e presto si dovranno separare, ma sono più uniti che mai e anche se intimoriti dalla distanza non la temono perchè sanno che il loro amore è più forte. Il capitolo, o meglio la storia, si conclude con loro che fanno l'amore per la prima volta. E non sono spaventati da questo nuovo passo avanti, perché sanno di essere destinati l'uno all'altro. E si sono finalmente trovai e così come dice il titolo della storia: Oh, there you are

So che la storia ha un finale diciamo aperto e magari avreste preferito leggere cosa sarebbe successo dopo con la distanza. Ma ho preferito concludere qui la storia, ma la fine di questa ff non è la fine della loro storia, anzi è solo l'inizio. Loro si sono trovati e sanno di essere destinati l'uno all'altro e non sarà una semplice distanza a separarli. Hanno ancora tanto da vivere insieme, devono crescere insieme e chissà, magari più in là quando avrò finito di scrivere la prossima prossima ff (e no, non è un errore di battitura, ho già una nuova ff pronta e ne sto scrivendo un'altra ancora) tornerò a scrivere di questi Klaine cresciuti. Spero comunque che la storia vi sia piaciuta. Intanto vi lascio qui la trama della nuova storia che inizierò a pubblicare da questo giovedì, spero che seguirete anche questa nuova storia:

"E non ti preoccupare se la vita ti incasina
Si impara più da un mare mosso che da una piscina"

Kurt e Blaine: due ragazzi diversi, l'uno l'opposto dell'altro ma con così tanto in comune. Il primo fin troppo prudente, che pensa mille volte prima di fare qualcosa, che ha bisogno di pianificare tutto. Il secondo istintivo, che fa quello che vuole senza pensare alle conseguenze. 

"[...] Kurt si lasciò convincere a quella follia. Forse aveva soltanto bisogno di qualcuno come Blaine nella sua vita, qualcuno che gli facesse capire che andava bene ogni tanto lasciarsi andare e vivere la vita. E probabilmente anche Blaine aveva bisogno di qualcuno come Kurt nella sua vita, qualcuno che ogni tanto gli facesse capire che reagire d'impulso alle cose non era la cosa migliore da fare. Kurt e Blaine erano diversi, ma forse era proprio perché erano così diversi che avevano bisogno l'uno dell'altro. Solo che era ancora troppo presto perché anche loro lo capissero. [...]"

  
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