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Autore: Lunasyriana    25/05/2022    2 recensioni
Una bionda sexy, una genetista e delle pillole miracolose. Kaori vittima del suo stesso amore per Ryo. E in tutto questo il nostro sweeper sarà vittima o carnefice?
Lo stallone di Shinjuku incontrerà pane per i suoi denti.
ATTENZIONE: questo racconto è volutamente comico-demenziale. Il suo autore ha consapevolmente esagerato alcune caratteristiche. Si solo vuole rubare un sorriso.
Genere: Comico, Demenziale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Kaori Makimura, Reika Nogami, Ryo Saeba, Saeko Nogami
Note: OOC | Avvertimenti: nessuno | Contesto: City Hunter
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Il mattino successivo il risveglio per Kaori fu drammatico. Riconobbe il mal di testa da dopo sbornia. Ma non riusciva a ricordare cosa avesse bevuto. Sentiva anche freddo e cercò con le mani il lenzuolo,  ma al suo posto trovò uno strano cuscino caldo. Aprì un occhio per guardare cos'era e subito scattò giù dal letto terrorizzata.

Il corpo nudo di Ryo era affianco a lei con braccia e gambe spalancate, la bocca e gli occhi aperti, le pupille rivolte all'indietro. Più che addormentato sembrava svenuto.

In quell'istante si accorse che anche lei era nuda e le faceva male tutta la parte inferiore del corpo. Fece due più due e una furia assassina si impadronì di lei.

Stava per sferrargli la martellata più potente che avesse mai tirato quando si accorse che erano in camera di Ryo non nella sua. Si fermò un istante e guardò meglio il suo compagno. Il corpo di lui presentava numerosi segni di morsi e graffi. Scorrendo con lo sguardo si fermò sul motivo per cui Ryo era soprannominato lo stallone di Shinjuku. Certo che era veramente ben dotato si ritrovò a pensare. Come un flash alcuni dei ricordi della notte prima le tornarono. Prese immediatamente i vestiti e la parrucca e silenziosamente si rifugiò in bagno. 

Davanti allo specchio si accorse che la pillola della dottoressa Suzuki aveva finito il suo effetto riportandola alle sue misure consuete. Ma di questo le interessava poco. I ricordi che affioravano stavano delineando una realtà preoccupante. 

Era stata lei a sfilare con foga i pantaloni e i boxer a Ryo.

Era stata lei a salire sopra di lui e a guidare il suo mokkori dentro di lei.

Era stata lei a morderlo mentre impazziva di piacere.

Era stata lei a graffiarlo mentre si muoveva sempre più velocemente sopra di lui.

Ed era stata sempre lei a stringerlo nel momento di massimo piacere, costringendolo così a esplodere dentro di lei.

E anche dopo quello non si era fermata. Aveva continuato ancora e ancora facendo venire così tante volte Ryo da fargli perdere i sensi.

Soltanto allora si era fermata. E mettendosi a fianco del suo uomo era sprofondata in un sonno profondo dovuto alla stanchezza dell’intensa sessione di “fitness”.

Ma poteva definirlo realmente il suo uomo? Poteva dire realmente di aver fatto l’amore con lui? Non gli aveva lasciato dire una parola soffocandolo con le sue tettone e con i baci. Non gli aveva lasciato mettere neanche una protezione. Anzi, lo aveva praticamente costretto a stare nella medesima posizione per tutta la durata dell’amplesso. 

Anche se Ryo era consenziente, nella mente di Kaori quello era più simile ad uno stupro.

Ma era stata veramente lei? Oppure era stata Katsumi? La disperazione si impadronì di lei.

Questa domanda la portò ad un pensiero tremendo. Ryo, per quanto ne sapeva, aveva fatto sesso con Katsumi e non con lei.

E se si fosse innamorato? Possibile che nel cercare di conquistarlo l’aveva perso per sempre?

Le lacrime cominciarono a rigarle il volto.

Se fosse stato così non aveva il diritto di lamentarsi, aveva mentito e lo aveva imbrogliato. Era lei l’artefice della sua sventura.

Maledisse il momento in cui aveva preso la decisione di prendere lei in mano le redini del loro rapporto. Almeno prima c’era una speranza, ma adesso? E se fosse rimasta incinta? Certo così Ryo le sarebbe stato sempre accanto, ma solo per senso del dovere.

Era un'eventualità inaccettabile. 

Sentì Ryo alzarsi dal letto. Entrò velocemente dentro la doccia e aprì l’acqua. Aveva bisogno di tempo prima di affrontare la situazione. E così decise di provare a fare finta che niente fosse successo.

Finita la doccia si mise l'accappatoio, ora tornato grande e avvolgente, e andò in cucina a preparare il caffè.

Ryo arrivò pochi istanti dopo. Indossava una vestaglia. Cosa estremamente inusuale dato che di solito faceva colazione in boxer.

Kaori lo guardò con la coda dell'occhio. Non voleva correre il rischio di incrociare lo sguardo con lui, era quasi certa che sarebbe scoppiata a piangere.

“Allora straniero..hai finito la missione con Reika?” domandò con voce ferma.

Sospirando Ryo si appoggiò di peso al tavolo della cucina “Si. E facilmente è l’ultima volta che lavoro per lei” rispose.

“Ah si? È andata così male? Fammi indovinare. Ti ha sfruttato e poi non ti ha pagato hehehe. Ben ti sta così impari a non coinvolgere la tua socia” era incredibile quanto riuscisse a dissimulare la tempesta emozionale che la tormentava.

Anche se non aveva nessuna voglia di parlare, questo scambio di battute la stava aiutando a non pensare. Intanto con le mani cercava di preparare qualcosa per la colazione. Poi lui scagliò la bomba.

“Ieri ho incontrato una donna” cominciò Ryo guardando la schiena di lei.

A Kaori cadde un contenitore di cereali, il cui contenuto, si rovesciò per terra.

“E allora? Ne incontri sempre di donne. Tu stesso ti rifiuti di lavorare per gli uomini. Cosa c’è di diverso dal solito?”. Mentre parlava si accorse che la voce cominciava a tremare. Doveva concentrarsi su altro.

“Devo trovarla assolutamente” continuò lui.

Kaori aveva spento il cervello incapace di sostenere la conversazione. Prestava a Ryo quel tanto di attenzione che bastava per rispondere in automatico.

“Ah si? E perchè?”

“Mi sono innamorato”.

I cereali non collaboravano a farsi raccogliere e le sue mani tremavano. “Chiedi a Saeko...è compito della polizia trovare le persone” esordì lei con gli occhi che cominciavano ad inumidirsi. Se non fosse stata così impegnata a dissimulare le sue emozioni, la frase di Ryo avrebbe causato ben altra reazione.

“Non credo che mi servirà il suo aiuto, sono un ottimo detective. Solo la prossima volta gradirei che facessi più attenzione, ecco, un pò più di delicatezza non guasterebbe”. disse Ryo.

“Si… si… farò più attenzione.” rispose lei pensando si parlasse dei cereali.

Kaori si rialzò per andare a prendere l’aspirapolvere. Le serviva una scusa per allontanarsi. Fu allora che due braccia muscolose le cinsero i fianchi e la costrinsero a girarsi.

Ryo la stava abbracciando e avvicinandosi la baciò sulle labbra con tutto l’amore che era possibile. Distaccandosi disse “Trovata”.

Lei non riusciva a crederci. "Ttu-tu-tu io non...tu sapevi...io… ma quando?”.

“Amore mio… avrai anche indossato il più bel travestimento che io abbia mai visto, e nel nostro lavoro se ne vedono parecchi, ma mi sono accorto che eri tu appena ti ho visto al locale”. Dicendo ciò Ryo le diede un leggero schiaffetto sul sedere e andò a sedersi sul divano.

Lei era frastornata “Ma da cosa lo hai capito? Ero completamente diversa.” domandò.

“Dagli occhi. Solo tu al mondo puoi guardarmi con tanto amore.” rispose lui sorridendo.

“Devo ammettere però che il travestimento che hai usato era eccezionale. Come hai fatto?”.

“Ti...ti.. Devo confessare una cosa” rispose lei.

DRIIIINNNN DRIIIIINNN.

Era il telefono che squillava. Kaori interruppe la spiegazione per rispondere.

Nel sollevare la cornetta si sentiva euforica. Ryo l’amava. La testa le sembrava un palloncino da tanto era leggera. La tristezza di un attimo prima era scomparsa.

“Pronto, agenzia Saeba come posso aiutarla?”

“Ciao Kaori. Sono Reika. Come stai?”

“Meravigliosamente cara. Hai bisogno?”

“Lo sai che ieri Ryo mi ha piantata in asso durante un lavoro per correre dietro a una donna?” Reika pregustava già la reazione di Kaori e la punizione di Ryo.

“Beh che ci vuoi fare è fatto così” la risposta gioiosa della rossa la lasciò interdetta.

“ E..E..e digli che il compenso se lo può scordare”.

“Non ti  preoccupare a quello ho già pensato io e con gli interessi". La risposta di Kaori fece quasi cadere Reika a terra per lo stupore.

“E avvisa tua sorella che comincerò a pagare anche i suoi” detto questo la rossa riattaccò.

Saltellando per la felicità si tolse l'accappatoio e saltò addosso al suo Ryo. Suo e di nessun'altra. Per sempre.

   
 
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