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Autore: elisa nico    29/05/2022    0 recensioni
Ezra vede per la prima volta Octavia quando sono ancora dei ragazzini e si innamora perdutamente di lei. Passano gli anni i due divetano amici ma non succede nulla di più. Lui farà di tutto per conquistarla ma lei lo vedrà sempre e solo come un amico. Riuscirà prima o poi Ezra a conquistare la sua Octavia? Leggete e lo saprete e mi raccomando recensite.
Genere: Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Nessuna
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Contesto generale/vago
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Era passata un’intera estate e Octavia era cambiata molto, la cosa che si notava subito erano le sue forme, si era fatta più donna ma non c’era solo quello.

Era cambiata nell’atteggiamento, la vedevo meno in giro a giocare con i ragazzi più piccoli, preferendo la compagnia di una ragazza che aveva un anno più di lei, aveva iniziato a truccarsi e a vestirsi in modo più curato.

Con l’inizio dell’anno scolastico finalmente avrei avuto l’occasione di passare un po’ di tempo insieme con lei. 

Il giovedì è il giorno più bello della settimana, Octavia veniva da me a studiare, qualche volta ero andato io a casa sua ma di solito era lei che veniva da me.

Da quando sono iniziate le scuole, quello è diventato il nostro giorno, non nego di aver fatto i salti mortali per conciliare tutto ma ne valeva la pena.

Mio fratello e sua sorella sono a scuola il giovedì per un corso e noi potevamo studiare tranquillamente in pace, grazie a questo tempo eravamo diventati molto amici.

Octavia non aveva certo bisogno del mio aiuto, era molto brava anche da sola, ma per paura che questo idillio potesse finire non mi sono mai azzardato a dirglielo, credo che anche lei fosse contenta di stare in mia compagnia.

C’era però un problema, che io avevo già preventivato mesi fa, a scuola era corteggiatissima e ogni settimana dovevo sorbirmi i racconti delle varie cotte.

Morivo di rabbia ogni volta che iniziava il discorso con “sai oggi Marco, oppure sai Giacomo ieri indossava”, sarei voluto tornare alle medie solo per controllore con i miei occhi la situazione.

Il mio amico, che ormai aveva capito da qualche tempo quello che mi stava capitando, mi diceva di voltare pagina di guardarmi in giro, come diceva lui, il mondo era pieno di ragazze, più grandi e carine di lei, ma io non riuscivo a guardare nessun’altra.

-          Che materia facciamo oggi?

-          Ezra secondo te e presto per avere un fidanzato?

-          Eh?

-          Sai c’è questo ragazzo dell’altra sezione che oggi mi ha chiesto se volevo mettermi con lui.

-          Eh tu cosa gli hai risposto?

-          Che ci avrei pensato. Tu ce l’hai una ragazza?

-          No.

-          Ma qualcuna che ti piace?

-          Si.

-          Chi è? Una ragazza che viene a scuola con te? Ti sei già dichiarato? Dai racconta

-          Non te lo dirò mai. No e no. Non ti racconterò mai queste cose e adesso basta con questi discorsi studiamo. Da cosa iniziamo?

Octavia tirò fuori il libro di matematica e il discorso si chiuse lì, ripassammo poco, non riuscivo a contentarmi ripensavo a quello che mi aveva detto prima, e se avesse accettato la proposta di questo ragazzino, oddio non potevo nemmeno immaginarlo, dovevo sapere.

Quindi con nonchalance chiesi.

-          Che cosa intendi fare con questo ragazzo?

-          Credo che mi metterò con lui. È Carino e mi sembra di piacergli.

Lo sapevo.

-           Ah. Sicura? Stai attenta i ragazzi vogliono solo una bella ragazza intorno per passare fichi agli occhi degli amici.

-          Forse hai ragione. È che non ho mai baciato nessuno a differenza delle mie amiche e vorrei sapere cosa si prova.

-          E tu ti metteresti con un qualsiasi ragazzo solo per un bacio?

-          Non fanno che parlare di questo a scuola, sono l’unica a non aver mai avuto un ragazzo e a non aver mai baciato nessuno.

-          Dovresti metterti con qualcuno che ti piace davvero non solo perché non hai mai avuto un ragazzo.

-          Forse hai ragione.

-          Ovvio.

-          Ezra posso farti una domanda?

-          Dimmi.

Questa conversazione stava prendendo una brutta piega.

-          Quando hai dato il primo bacio?

-          Come?

-          Dai hai capito benissimo. Eri innamorato?

-          No.

-          No cosa?Non eri innamorato?

E adesso come uscivo da questa situazione? Dovevo raccontargli delle mie disastrose esperienze?

Avevo baciato alcune ragazze con le quali avevo provato a mettermi insieme ma purtroppo per quanto mi sforzarsi Octavia, era sempre nei miei sogni e quindi le ragazze ben presto si stancavano di me.

-          Non ero innamorato, di nessuna.

-          Però le hai baciate comunque?

-          Te l’ho detto alle volte i ragazzi fanno cose solo per vantarsi con gli amici.

-          La ragazza di cui sei innamorato non sa quello che provi per lei?

-          Non sa nulla. Non mi vede in quel senso.

-          È lei che ci perde, sei un ragazzo fantastico, alla fine lo capirà.

E se confessassi tutto, ora, adesso, come reagirebbe? Mi rifiuterebbe? La perderei definitivamente anche come amica, non voglio questo.

So che non è giusto per me ma mi accontento anche delle briciole del suo tempo pur di starle accanto.

-          Ehi che ti è preso? Stai pensando alla tipa che piace? Scusa se sono stata invadente.

-          Non preoccuparti adesso mi passa.

-          Com’è? Bella?

-          La ragazza più bella che abbia mai visto. Potrebbe illuminare tutto il mondo con i suoi occhi e il suo sorriso.

In un certo modo mi ero dichiarato, forse.

-          Sai non credo che mi metterò con questo ragazzo.

-          Come mai hai cambiato idea?

-          Voglio essere innamorata davvero, come tu sei di questa ragazza sconosciuta.

Forse non tutto era perduto, avevo ancora una piccolissima possibilità.

-          E come la metti con la questione bacio?

-          Per ora così, lascio perdere.

O la va o la spacca.

-          Potrei baciarti io se muori dalla curiosità?

-          Dai non scherzare sarebbe come baciare mio fratello.

Si mise a ridere mentre dentro stavo lentamente morendo.

-          Hai ragione.

Fu l’unica cosa che riuscii a dire, mi considerava un fratello, non mi avrebbe mai visto in altro modo.

-          Finiamo di ripassare veloce che oggi ho un altro impegno.

-          Si scusa ti ho fatto perdere tempo con i miei discorsi.

Ci mettemmo a studiare senza più parlare di altro. Non avevo altri impegni ma non potevo ignorare quello che mi aveva detto.

Ero a pezzi.

I miei amici avevano ragione dovevo dimenticarla.

  
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