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Autore: Red Abyss    31/05/2022    1 recensioni
"Per scrivere le sue canzoni d'amore,
attinge dal pozzo oscuro e tenebroso
del disprezzo che ha per se stessa."
Genere: Poesia | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Lei giunge sul palco, 

evanescente come uno spettro

un istante prima di dileguare nell'aria

ai primi aliti di vento.

Ha uno sguardo di ghiaccio

in cui neanche la tristezza

scorre più.

La vita si è pietrificata

in un ultimo grido di dolore

nei suoi occhi spenti e ostili.

Il suo viso delicato

è un malinconico frammento

di luna caduto sulla terra.

 

Le sue labbra sottili sono prigioniere

in un sorriso sinistro e disperato

che trattiene tutta la sua sofferenza.

La sua voce angelica e triste

accarezza come una mano eterea

le ferite delle nostre anime

e come delle morbide e fredde labbra

in baci invisibili le guarisce.

Così tanto ha sofferto

da saper guarire la sofferenza altrui,

ma non la propria.

 

Di una bellezza dolorosa e glaciale,

assomiglia ad una bambola di porcellana.

La sua pelle è candida, 

i suoi occhi chiari riflettono

un cielo limpido annegato in se stesso,

ma il suo vestito nero

manda un profumo d'illusioni perdute,

sogni trattenuti a lungo nel guanciale

con il terrore di risvegliarsi a vivere.

Profuma di vuoto, profuma di morte.

 

Per scrivere le sue canzoni d'amore,

attinge dal pozzo oscuro e tenebroso

del disprezzo che ha per se stessa.

Sul pentagramma,

inabissa di lacrime

i suoi sentimenti più brucianti

e li ravviva con il sangue delle ferite

che si è inflitta

per trasformare il deserto senza vita

del suo animo in un fiume di grida e di passioni,

dove la vita, pur soffrendo, ancora scorre

ed è tormenta dall'ardente desiderio

di essere felice.

 

La sua voce

è l'unica cosa che ama di se stessa.

Quando il suo male oscuro

la schiaccia contro il letto

e gli incubi con dita velenose

le tengono le palpebre aperte

a fissare la tela vuota della sua vita,

lei canta.

E la sua voce vibrante di dolore

la fa risorgere dalle ceneri

della sua identità distrutta

dagli spettri delle sue paure,

dalle allucinazioni spaventose

del suo desiderio d'amare,

calpestato e umiliato.

Tutti la amano.

Ma il loro amore è un sepolcro

con all'interno delle spine avvelenate

che la intrappolano in un corpo dissanguato

e senza vita.

Il loro amore è questo

<< Continua a cantare. >>

 

Così, seducente e fatale,

sul palco danza da sola un valzer

come insieme ad un'entità invisibile:

la Morte.

Sorride. Vuole scomparire per sempre.

E mentre lei muore e risorge sul palco,

sempre più indebolita,

il suo sorriso sinistro

ci fa rabbrividire e sospirare

di piacere e di paura...

 

Ma lei è ancora viva?

   
 
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