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Autore: Meramadia94    01/06/2022    0 recensioni
[Gli Amici CercaFamiglia (1987) ]
[Gli Amici CercaFamiglia (1987) ]Questo perchè tra poco è il tuo compleanno. Ed io non sapevo proprio cosa regalarti. Spero che però questo piccolo pensiero ti faccia piacere.
Mallory Gilmore è una ragazzina di 14 anni, si è appena trasferita con il padre nella città dei Pound Puppies, la cui madre sembra aver apparentemente abbandonato la famiglia senza una spiegazione. La ragazzina, amante dei cuccioli, stringe ben presto amicizia con i cuccioli del canile e Dolcezza, i quali l'aiuteranno a far luce sulla scomparsa della genitrice e nel frattempo dovranno contrastare i piani della malvagia Katrina Stoneheart.
Genere: Angst, Avventura, Generale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Nessuna
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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'' Quando la mamma  tornerà a casa, andremo al canile a scegliere un cucciolo.'' 
'' Davvero posso sceglierlo io mamma?''
''Certo piccola mia. Qualunque ti piacerà.'' 
Da quella conversazione tra Mallory Gilmore e sua madre erano passati almeno due anni. Due anni in cui la ragazzina, non aveva fatto altro che appostarsi alla finestra per essere lì quando sua madre sarebbe tornata a casa, per farle sapere che lo scherzo di sparire proprio il giorno in cui sarebbero dovuti andare a prendere il suo nuovo migliore amico non le era piaciuto nemmeno un po', ma che era troppo contenta di rivederla.
Solo che la signora, nonostante i numerosi appelli del marito al telegiornale, nei quali la supplicava di tornare da lui e dalla loro figlioletta appena dodicenne, i volantini distribuiti ad ogni angolo di strada, persino l'offerta di una consistente somma di denaro per qualunque informazione potesse aiutare la polizia, non aveva mai fatto ritorno in quella casa. 
Micheal Gilmore, tra l'altro, stava iniziando a rendersi conto che la polizia stava iniziando a pensare che fosse stato lui a farle del male. Cosa non assolutamente vera. Lui e sua moglie si erano conosciuti anni prima alla facoltà di veterinaria, e si erano subito piaciuti. Oltre all'affinità di anime che caratterizzava quasi sempre una storia d'amore, ad unirli era stato un grande amore per gli animali, in particolar modo per i cani. Si erano sposati, avevano aperto assieme uno studio e dopo pochi anni, era arrivata Mallory.
 Ogni tanto si erano trovati in disaccordo, questo si, ma erano sempre riusciti a chiarirsi. Per il resto erano sempre stati una coppia molto unita, tanto in casa quanto nel lavoro. Non riusciva davvero a spiegarsi quale potesse essere il motivo che aveva indotto la moglie a decidere di andarsene senza una parola. 
Però capiva che essendo il marito della donna scomparsa, era logico che gli inquirenti sarebbero arrivati a sospettare di lui. A poco a poco, la sua affezionata clientela aveva iniziato a rivolgersi ad altri veterinari per la cura dei loro amici a quattro zampe, le donne che di solito nei primi tempi dopo la scomparsa di Elizabeth facevano spesso visita alla sua casa portando manicaretti, che lo aiutavano a pulire la casa e che cercavano di non far pesare a Mallory l'assenza di sua madre, avevano iniziato a guardarlo quasi con sospetto. Nemmeno la gente per strada lo salutava più.
Micheal non aveva nulla da nascondere, ma non poteva sopportare che prima o poi quelle illazioni giungessero anche alle orecchie di Mallory. 
- Vedrai che la nuova città ti piacerà.- fece il dottor Gilmore accarezzando i capelli biondi di sua figlia. 
- Che cosa facciamo se la mamma torna e a casa non trova nessuno?- chiese con i suoi tremolanti occhi azzurri, con l'innocenza che solo una bambina poteva avere. 
Micheal in quel momento pensò di essere incredibilmente fortunato. Mallory ormai aveva quattordici anni, un' età in cui molti adolescenti entravano nella fase della ribellione, dove sembrava che odiassero tutto e tutti, e che percepissero i genitori come i loro peggiori nemici, specie quando sentivano di non essere amati da loro. La sua paura più grande, in quei due anni, era che iniziasse a pensare che la madre l'aveva abbandonata.
Ma non era successo. Mallory continuava ad aspettare fiduciosa il ritorno di Elizabeth. 
- Ho dato alla padrona di casa il nostro nuovo numero ed indirizzo. Così quando mamma tornerà a casa, saprà dove trovarci.- 
Non era vero ovviamente. Quando aveva iniziato a realizzare che presto lo avrebbero incriminato per la scomparsa di sua moglie, aveva fatto rapidamente i bagagli suoi e di Mallory, senza dire a nessuno dove sarebbero andati a vivere
- La nuova casa è di proprietà della signora StoneHeart. E' la proprietaria di un canile per cuccioli. So che ha due figlie, un po' più piccole di te, ma sono certo che diventerete grandi amiche.-
...
...
...
Tuttavia, il signor Gilmore e Mallory, non potevano immaginare quale fosse realmente la natura della loro nuova affittuaria. E' vero, la signora figurava come la proprietaria di un canile per cuccioli, e ciò poteva indurre chiunque a pensare che amasse quelle bestiole in modo particolare e che ogni giorno si svegliasse con il pensiero fisso di trovare una casa ed un padrone gentile ed affettuoso per i suoi piccoli ospiti. 
Niente poteva essere più lontano dalla verità. Katrina Stoneheart, era una donna perfida, suberba, arrogante, del tutto priva di compassione e buoni sentimenti per qualunque creatura al mondo provvista di qualità come bontà, gentilezza ed amore verso il prossimo. Tutte ''qualità'' che aveva trasmesso a sua figlia Brattina. 
Madre e figlia non riuscivano in alcun modo a tollerare che al mondo esistessero sia i cani che le persone che amavano i cani. Personalmente trovavano disgustosa, l'idea di sprecare denaro per nutrire e curare quello che ai loro occhi non era altro che un ammasso di pulci, pelo e bava. Ogni volta che l'accalappiacani portava loro dei randagi, il loro passatempo preferito era quello di spaventare più di quanto quelle povere bestiole non fossero già, minacciandole di non farle uscire mai più da quella specie di prigione.
- E nel caso qualcuno di voi ci dovesse provare.... diventerà il prossimo giocattolo per gatti di Maligno!- anche quel giorno Katrina non aveva trovato nulla di meglio da fare se non urlare contro cinque cucciolotti, appena arrivati al canile, minacciandoli di farli inseguire dal suo gatto Maligno, che come indicava il suo nome era un gatto subdolo, perfido... e maligno. 
Il tutto sotto gli occhi divertiti di Brattina e quelli arrabbiati di Dolcezza. Quest'ultima era un'orfanella, adottata alcuni anni prima dalla signora Stoneheart, attirata dall'idea di poter avere libero accesso ai sussidi dello stato per la cura della bambina, e da quella di poter avere una domestica che non era obbligata a pagare. 
Dolcezza, al contrario della tutrice legale  e della sorellastra acquisita, aveva un animo buono e gentile ed ogni giorno si prodigava assieme ai suoi amici cani, per far si che i cuccioli che arrivavano al canile potessero trovare presto una casa ed un padrone affettuoso. Oltre a ciò, era la vera proprietaria del canile, ma come la sua tutela legale, anche la gestione dell'attività era nelle mani di Katrina, almeno sino a che non avesse avuto i mezzi per mantenersi da sola. 
- Mammina cara, è vero che hai affittato la casa in fondo alla strada ad un... bleah, veterinario?- fece Brattina con la sua solita voce stridula. 
- Si bambina mia.- fece Katrina - è un idiota che non ha nemmeno tentato di mercanteggiare sul prezzo, mi ha già versato 6000 dollari di affitto. Mille dollari al mese per sei mesi.- 
- Ti ha dato mille dollari per una casa che non vale più di cinquecento?- continuò la figlia. 
- Già, e questo mi induce a pensare che deve avere soldi da buttare ma nemmeno una briciola di buonsenso. Dobbiamo  tenercelo tranquillo. Sia lui che sua figlia.- 
'' Speriamo che la nuova ragazza odi i cuccioli almeno quanto io, mammina cara e Maligno odiamo loro.''- fu il pensiero di Brattina. 
'' Speriamo che la nuova ragazza ami i cuccioli.''- pensò Dolcezza.
  
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