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Autore: Allen Glassred    04/06/2022    1 recensioni
DA BLOODY SUNSET
Riliane, madre di Lucrezia, decide di tagliarle i capelli per aiutarla a superare il trauma della morte del fratello e l'abbandono del padre.
Genere: Generale, Malinconico, Sovrannaturale | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
- Questa storia fa parte della serie 'Bloody Sunset '
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La donna dalla lunga chioma rossa entra nella stanza della figlia, dopo essersi portata entrambe le mani alla bocca in stato di shock. Solo di lì a poco la voce la soccorre e torna, facendola parlare o meglio: le fa pronunciare un solo nome. “ Lucrezia! “. La chiama solamente, mentre la fanciulla dalla chioma rossa volge lo sguardo verso colei che è sua madre: uno sguardo vitreo e spento, uno sguardo che di lì a poco porta sulle ciocche di quella che era la sua chioma. “ Tesoro, ma che cos’hai fatto?! “. Grida disperata colei che si rivela essere Riliane: sua figlia adorava la sua lunga chioma rossa, cosa l’ha spinta adesso ad un gesto così estremo?

 

“ Mamma… “. Sussurra semplicemente la fanciulla, mentre Riliane le toglie subito le forbici dalle mani e la guarda preoccupata, posando entrambe le mani sul suo viso. 

 

“ Si può sapere perchè lo hai fatto? I tuoi… i tuoi meravigliosi capelli rossi… “. Mormora semplicemente la donna, mentre la ragazza porta il suo sguardo vitreo su viso di colei che è sua madre. 

 

“ Io odio i capelli rossi. Io odio il colore rosso “. Mormora con ira la ragazza, stringendo forte i pugni. “ E’stato il demone con i capelli rossi ad appiccare l’incendio che ha ucciso mio fratello. In oltre, il rosso era il colore preferito di quell’uomo… “. Sibila in ira la ragazza, mentre la madre scuote il capo: la sua Lucrezia ha subito un trauma profondo dopo aver visto morire il fratello maggiore in un incendio, l’incendio causato dallo stesso uomo del quale disprezza tanto il colore dei capelli. 

 

“ Che tu sia dannato, Abaddon… che tu sia dannato per sempre “. Sibila solamente la donna, facendo poi alzare da terra la figlia che ancora indossa la veste da notte, portandola a sedersi sul letto. “ Lucrezia… tesoro, ascoltami bene “. Inizia poi il discorso Riliane, prendendo le mani della diciassettenne figlia tra le proprie. “ Non è colpa tua se Azriphael è morto, così come non devi detestare il colore rosso: non devi associarlo a quell’uomo o all’incendio. Non devi disprezzare i tuoi bellissimi capelli: sono splendidi ed hanno un colore splendido, come i miei “. Fa, facendo un lieve sorriso e mentre la figlia la osserva ancora stravolta e sotto shock: non è mai uscita ad accettare la morte del fratello e, ancor più, non ha mai accettato l’abbandono del padre. Quel padre che un tempo adorava, quel padre che era il suo punto di riferimento e che adorava, tanto quanto ora lo odia. 

 

“ Ho rovinato i miei capelli… “. Sussurra semplicemente la figliati Abaddon, mentre Riliane passa una mano tra di essi con amore e dolcezza. 

 

“ Non sono così irrecuperabili “. Sentenzia, mentre la figlia la osserva qualche istante, come a cercare di capire cosa stia passando per la mente della madre. “ Facciamo così: te li sistemerò io. Ti farò un taglio all’ultima moda, parola di  mamma “. Fa, mentre Lucrezia la osserva qualche istante. In seguito l’ombra di un sorriso compare sul suo viso, mentre da le spalle alla madre ed annuisce.

 

“ Va bene allora: mi fido di te “. Sussurra, ed è vero: forse pensa, non deve odiare il colore rosso. È vero che è il colore preferito di suo padre e che è il colore dei suoi capelli, ma anche sua madre li ha della stessa tonalità. Deve smettere di associare il rosso a quell’uomo: l’unica a cui deve pensare adesso è sua madre, la sua amata madre che non l’ha mai abbandonata, nemmeno per un istante. 

 

“ La mia bambina… “. Sussurra solamente Riliane, riflettendo: conosce il fato che attende sua figlia, sa che è il tramite di uno dei sette peccati capitali e che presto l’anima di Gluttony si ridesterà: purtroppo Abaddon aveva ragione, il fato non può essere mutato e seguirà il suo corso. Ma fino ad allora pensa, vuole godersi ogni istante con sua figlia.  

 

Dopo diversi minuti Lucrezia osserva il proprio taglio a caschetto: completamente differente dal precedente taglio, la fa sembrare quasi un’altra donna. Ma in fondo pensa, non era questo ciò che voleva? Cambiare totalmente ed essere una nuova donna: una cosa che è potuta avvenire solo grazie all’aiuto di sua madre. La fanciulla dalla chioma rossa i specchia qualche istante, sorridendo lievemente. “ Però… “. Mormora solamente, soddisfatta del risultato ottenuto. “ Mamma, sai che sei una bravissima parrucchiera? “. Chiede semplicemente la ragazza, mentre Riliane non può fare a meno di arrossire vistosamente: Lucrezia on lo può sapere, ma questo è lo stesso complimento che suo padre faceva a sua madre, ogni volta che gli tagliava i capelli. E la donna se ne rende conto: che lo voglia o meno, la figlia assomiglia al padre molto più di quanto sembri. Ma per ora pensa, meglio non dirle nulla. 


Riliane, madre di Lucrezia, decide di tagliarle i capelli per aiutarla a superare il trauma della morte del fratello e l'abbandono del padre. 
   
 
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