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Autore: Rohhh    04/06/2022    0 recensioni
Ashley ha 21 anni, vive con gli zii da quando ne ha 8 perchè ha perso i genitori in un incidente e lavora nel ristorante dello zio in attesa di trovare la sua strada. la sua vita adesso è tranquilla e lei crede di essere diventata immune ai cambiamenti dopo la tragedia che ha vissuto. Un giorno, però, a casa arriva un nuovo inquilino, Matt, che le dimostrerà che ci si può ancora sconvolgere positivamente per qualcosa che cambia.
Genere: Introspettivo, Romantico, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het
Note: AU | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Contesto generale/vago
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Ciao a tutte le mie lettrici!

Finalmente sono tornata con un nuovo capitolo, forse più breve rispetto ad altri ma che comunque mi aiuta a portare la narrazione un po' più avanti.

Periodo impegnativo ma spero di avere più tempo libero adesso per continuare le storie in sospeso.

Vi lascio alla lettura, augurandovi che vi regali qualche minuto di spensieratezza.

Alla prossima!


CAPITOLO 16 - OSTACOLI

 

Ashley fissa il cielo azzurro, limpido e sconfinato, che si spalanca davanti al terrazzino della sua camera.

Ha lo sguardo concentrato e anche un po' timoroso e sembra quasi voler trarre da quella maestosa immensità l'energia giusta per affrontare ciò che la attende.

Ha spezzato la catena che la univa a Thomas ma deve ancora liberarsi dell' ultimo e pesante anello che le impedisce di spiccare il volo e godersi appieno la sua nuova vita.

Deve confessarlo a Katya.

Le sue dita si contraggono per aggrapparsi più saldamente al parapetto del terrazzo.

Ha paura e si sente maledettamente stupida a provarne così tanta per una sciocchezza del genere.

Non vuole deluderla, non adesso che sta vivendo il suo sogno più bello, l'arrivo dei figli tanto desiderati.

Forse sta solo esagerando.

E poi deve sforzarsi di essere egoista per una volta e pensare a sé stessa, come le ha suggerito Matt.

Prende un lungo sospiro, il suo petto si allarga per poi tornare normale.

Parlare con Ellie le ha fatto bene e seguirà il suo consiglio.

Sono le 5 del pomeriggio, Katya è a casa e lei ha un'ora di tempo prima di dare il via al suo primo turno della stagione al ristorante.

Le dovrebbe bastare per programmare con sua zia una giornata da trascorrere da sole il più presto possibile e poi, in quell'occasione, ne approfitterà per introdurre l'argomento  con calma e circondate da un'atmosfera rilassante.

Magari anche domani, così potrà mettere presto fine a quell' insulsa agonia.

"Coraggio, Ashley! Ti manca solo questa cosa…quest' ultimo tassello prima di essere davvero libera! Ce la puoi fare!" mormora tra sé e sé, stringendo i pugni per darsi la carica.

Rientra in camera con lo sguardo deciso, il cuore le batte forte e cerca di prendere dei lunghi respiri per calmarsi.

Sua zia è un segugio e non può farsi scoprire nervosa o sospetterà qualcosa.

Si avvia verso la camera dei suoi zii, dopo pranzo Katya ha detto che avrebbe riposato un po' e dovrebbe trovarla ancora lì.

In fondo che può andare storto?

Sta quasi per bussare alla porta quando questa si spalanca di botto, facendola sobbalzare.

"Ashley, cara! Non pensavo di trovarti qui dietro! Ti sei spaventata?" domanda sua zia premurosa, sbucando dall'uscio della porta con un'espressione raggiante in viso.

"Ma no, va tutto bene, zia! Stavo proprio per venire da te in effetti" dichiara la rossa, cogliendo al volo l'occasione che si è presentata.

Ha avuto fortuna a beccare sua zia prima che scendesse giù in salone dove, con la presenza di John, sarebbe stato più difficile trovare il momento adatto per parlarle da sola senza attirare l'attenzione di suo zio.

"Ma tu  pensa un po' che coincidenza! - esclama Katya, battendo le mani per l'euforia - ero uscita dalla stanza per cercare te!" le spiega, facendole l'occhiolino.

"Davvero?" fa Ashley, aggrottando le sopracciglia per lo stupore.

"Oh sì, devo farti vedere una cosa!" continua Katya con una strana aura di mistero a colorare la sua voce, mentre le fa cenno di entrare in camera.

Ashley la segue perplessa, Katya sembra scoppiare di gioia.

Se sul serio sono gli ormoni a contribuire al suo umore sempre allegro, spera che le diano una mano a farle prendere con filosofia la notizia della rottura con Thomas quando arriverà il momento.

"Vieni, siediti sul letto, mettiti comoda" la esorta intanto Katya.

Ashley si adagia sul materasso con lentezza senza perdere di vista sua zia, la vede armeggiare per qualche secondo chinata dentro l'armadio per poi estrarne delicatamente una busta bianca coi manici di raso color crema, che deve provenire da qualche negozio.

Ah, forse ha capito. Di sicuro vorrà mostrarle alcuni acquisti del corredino per i futuri neonati.

Katya sembra emozionata in viso, si accomoda accanto alla nipote e posa con cura sulle sue ginocchia il pacchetto.

Guarda Ashley negli occhi, poi solleva la busta e la allunga verso di lei.

"Sú, aprila" le dice soltanto.

Ashley dischiude le labbra, è perplessa, sua zia si sta comportando in maniera decisamente strana.

Afferra il pacchetto tra le dita, con la testa in confusione, momentaneamente distratta dall'obiettivo che l'aveva portata lì e che dovrà essere rimandato di alcuni minuti a quanto pare.

Posa lo sguardo su sua zia, le scorge gli occhi lucidi e un meraviglioso sorriso, le sue ginocchia invece sono inquiete e non riescono a stare ferme per l'attesa.

Sì, deve decisamente essere qualcosa che riguarda i gemelli.

Ashley si tranquillizza, stacca con delicatezza il sigillo adesivo che tiene chiusi i lembi della busta e li separa.

All'interno c'è un involucro piuttosto voluminoso avvolto da una leggera carta bianca.

Lo estrae e lo posa sulle sue cosce.

All'apparenza non sembrano abitini da bimbi, solleva lo sguardo dubbioso su Katia, che con un cenno del viso la esorta ad andare avanti.

Ashley srotola la carta e si ritrova fra le mani della morbida stoffa di tulle di un rosa delicato.

No, non sembra affatto una tutina da neonato, né una copertina da culla o qualcosa del genere.

Prende tra le mani il tessuto, lo dispiega e spalanca gli occhi quando si rende conto che si tratta di un meraviglioso abito lungo.

Lo osserva per un po' per capirci meglio qualcosa.

Sembra piuttosto elegante, di sicuro è adatto a un'occasione speciale.

Ha il corpetto della stessa tonalità del tulle della gonna, rosa tenue, decorato da una serie di ricercati ricami e intarsi, la scollatura è retta sul seno ed è totalmente privo di maniche ad eccezione di due spalline sempre in tulle rosa, talmente trasparenti da essere quasi impercettibili alla vista.

"Allora? Che te ne pare?" Ti piace?" domanda Katya impaziente, sporgendosi verso di lei per studiarle il volto.

"È un abito splendido, zia…ma…non capisco" balbetta Ashley confusa, mentre scorre tra le dita quella stoffa preziosa senza riuscire a comprendere.

"È tuo, tesoro…per una serata davvero importante per me!" le rivela, prendendole le mani e stringendole tra le sue.

Ashley non ha idea di cosa stia dicendo Katya, scuote la testa senza dire una parola.

"La serata di gala della mia associazione! È il mese prossimo!" la aiuta sua zia, facendole sovvenire qualche ricordo in proposito.

Katya fa parte da anni di un'associazione molto in vista in città che si occupa di organizzare eventi, attività e occasioni di beneficenza e ogni estate viene organizzata una serata speciale in cui si presentano gli obiettivi per l'anno successivo.

"Oh, già…me ne avevi accennato ma con la marea di le cose che sono successe, il trasferimento, e…beh tutto il resto…me ne ero completamente dimenticata" ribatte Ashley, senza tuttavia capire il perché di quel regalo e di quell'emozione esagerata.

Insomma, quell'evento si ripete ogni anno ma Katya non è mai stata così elettrizzata e soprattutto non le ha mai proposto un vestito così formale.

"Lo so tesoro ma…stavolta è diverso…devi sapere che il Comitato ha deciso di eleggermi come Presidente! Ti rendi conto? È un incarico importante e sono così emozionata!" annuncia con gli occhi che le brillano.

"Oh, ma è fantastico! Congratulazioni Katya!" esclama Ashley, sinceramente felice per sua zia.

"Grazie Ashley! Quella sera ci sarà la mia proclamazione e voglio che sia tutto perfetto…e soprattutto voglio che ci siano accanto a me le persone che più amo al mondo e così…ho deciso di farti una sorpresa e prenderti questo vestito per l'occasione. Spero di non aver sbagliato e che ti piaccia…è semplice ma elegante…ho pensato fosse nel tuo stile" dice con affetto, carezzandole con dolcezza una guancia.

Ashley è disorientata da quell' ennesima novità ma non può che gioire per lei.

"Ma certo che mi piace! È stupendo e non vedo l'ora di indossarlo per il tuo giorno speciale" la rassicura, dandole un tenero abbraccio.

"Bene, ne sono felice…anche perché ho già detto di riservare due posti per te e per Thomas - precisa poi sua zia, Ashley raggela a quel nome e la sua espressione si incupisce all'improvviso - sanno tutti che siete andati a convivere e che siete così affiatati e innamorati, quindi ho pensato che quel giorno sarà anche un po' come la vostra serata di debutto ufficiale come coppia. I soci dell'associazione fremono per vedervi assieme, ho parlato talmente tanto di voi che sono curiosissimi!" continua, facendola sprofondare nello sconforto più totale.

Adesso ci mancava anche quella!

Non solo sua zia, ma una platea di altolocati  membri dell'associazione che aspettano di vederli assieme.

Deglutisce senza riuscire a parlare, trema e diventa pallida come un fantasma.

Non può mentire ancora ma come diavolo fa adesso, dopo che sua zia ha annunciato in mondovisione che presenzieranno a quell'evento importante insieme, a deludere tutte le aspettative?

"Senti zia, io dovrei dirti…" inizia di getto con la voce tremante, messa alle strette da quella situazione e senza trovare vie  di fuga, ma Katya la interrompe, tutta presa dall'euforia.

"Sarete bellissimi quella sera e tu con questo meraviglioso vestito…dai, perché non lo provi?" Insiste, prendendola per un braccio e scuotendola, mentre Ashley vorrebbe morire.

"Ehm, non credo sia il caso adesso, devo andare al locale tra un po' e…" prova a divincolarsi Ashley, quell' imprevisto l'ha presa alla sprovvista e per adesso ha solo voglia di fuggire per studiare una strategia giusta.

Perché deve essere tutto così difficile per lei?

È forse il prezzo da pagare per la sua libertà?

"Non essere sciocca, ci vorrà un secondo, dai togliti i vestiti!" ribadisce Intanto Katya, mentre le poggia il vestito sulle spalle e la gira e rigira come una bambola per capire se la misura sia quella perfetta.

"Ma…io.." prova debolmente ad opporsi senza risultato.

Katya è inarrestabile, è un uragano, un fiume in piena, praticamente un cataclisma sulla povera Ashley.

"Non ti vergognerai mica di spogliarti davanti a me? L'hai sempre fatto, adesso che ti prende? Non fare la timida, sú!" 

Ashley sospira mestamente, non ha vie d'uscita e con l'aria di una condannata a morte si sfila i vestiti lentamente e  di malavoglia e indossa l'abito.

Nonostante la sua espressione affranta il risultato finale è mozzafiato.

Katya la guarda incantata, il vestito le cade alla perfezione e le dona moltissimo.

Ashley si guarda allo specchio e non crede ai suoi occhi, si gira di fianco, aggiusta un po' le pieghe della gonna e la scollatura sul seno e deve ammettere che quell'abito le sta una meraviglia.

È bellissima se solo non fosse per il suo viso spento e desolato che la fa apparire come una principessa triste.

"Sei uno splendore, tesoro! Ci ho visto giusto, lo sapevo! - esclama Katya, ha gli occhi colmi di emozione e le si avvicina per poi accarezzarle alcune ciocche di capelli che le incorniciano il viso - in questo periodo tutto sta andando a gonfie vele che quasi stento a crederci…mi sembra di vivere un sogno…le mie soddisfazioni personali e soprattutto loro due - le confida con un tono dolcissimo, abbassando gli occhi e sfiorandosi il pancione che sbuca tra le pieghe del suo vestito largo - e tu che sei tornata da noi, così bella e realizzata insieme al tuo ragazzo!" conclude infine, senza sapere di avere appena descritto un'immagine terribilmente falsa e quanto più lontana dalla realtà.

Ashley è pietrificata, pallida e senza forze.

Il suo sguardo è implorante, spera che sua zia smetta presto di torturarla involontariamente con quelle parole che la feriscono.

Si sente soffocare, vorrebbe solo urlare che no, non era affatto felice con Thomas e mollarlo è stata la cosa più liberatoria e giusta che abbia mai deciso di fare.

Non si sente in colpa per come sono andate le cose, non si sente in colpa per aver preso lo zaino e averlo lasciato così su due piedi quella sera, non si sente in colpa per essere scappata da Matt ed esserci finita a letto, non vuole sentirsi in colpa per essere finalmente libera.

Eppure…

Eppure il pensiero di infrangere l'idillio che sta vivendo Katya le spezza il cuore.

Quella felicità se la meritano e lei sta per rovinarne una parte.

Il suo viso triste è molto eloquente.

"Ma cosa c'è? Non…non…forse ho esagerato…forse dovevo consultarti prima di comprarlo - la voce spezzata di Katya interrompe bruscamente il flusso dei suoi pensieri - se non va bene si può cambiare, in negozio me l'hanno assicurato, puoi prendere quello che vuoi e…" comincia a ripetere freneticamente, gesticolando in maniera eccessiva.

Non riesce a spiegarsi il perché di quell'espressione sul volto di sua nipote.

Ashley allora le afferra subito le mani per bloccarla e tranquillizzarla.

"Zia, calmati! Ti ho detto che il vestito mi piace, è perfetto! Ero solo un po' sovrappensiero, niente di più" si sforza di fingere, abbozzando un mezzo sorriso.

Katya la osserva e tira un sospiro di sollievo.

"Scusami, questi ormoni ballerini mi faranno impazzire" sussurra un po' impacciata ed è così tenera che Ashley stavolta sorride sinceramente.

"È davvero così tremendo essere incinta?" le chiede, mentre sfila il vestito e si rimette addosso la sua maglietta e i pantaloncini.

"Beh, abbastanza impegnativo considerata anche la mia non più tenera età…ma è anche la cosa più bella del mondo per me e qualche disturbo fisico, i chili in più e questo bel peso da portare tutti i giorni ne valgono assolutamente la pena" 

Ashley la fissa con dolcezza, poi ritrova un pizzico di determinazione e sa che non ha altro modo per risolvere la cosa.

Si fa seria ma decisa.

"Katya, che ne dici se domani andiamo a farci un giro insieme? Un po' di shopping per i gemelli oppure che ne so…una giornata rilassante in piscina o al mare" le propone, tenendo fede al suo piano.

"Mi spiace cara ma domani devo fare un milione di cose, ho la visita dalla ginecologa, l'appuntamento per iniziare a scegliere la cameretta dei bimbi, e di pomeriggio devo andare da mia mamma che si lamenta sempre che non la vado a trovare abbastanza! Facciamo un'altra volta, ok?" la liquida sbrigativa mentre ripone l'abito nell'armadio, trotterellando.

Ashley rimane interdetta, non può rimandare di molto o Katya finirà per scoprirlo dalla madre di Thomas, sono amiche e non appena lui informerà la madre di quanto successo lei avrà i minuti contati.

"Zia, però…" prova a opporsi ma evidentemente la fortuna non è dalla sua parte quel giorno e ci si mette anche John a complicare le cose, 

"Allora come stanno i miei amori?" irrompe nella stanza, impedendole di continuare il discorso, poi cinge con un braccio sua moglie e con l'altro Ashley.

"Va tutto bene, ho appena rivelato ad Ashley la grande notizia…l'abito le sta a meraviglia" lo informa subito  Katya mentre la rossa accenna un sorriso forzato.

"Oh, meno male…non sai quanto ci teneva che ti stesse bene…mi ha torturato per settimane!" aggiunge John, beccandosi un'occhiataccia da Katya.

"Beh, ero così indecisa! C'era anche in una splendida versione colore avorio ma faceva molto effetto abito da sposa e per quello direi che è un po' presto, no?" precisa Katya, sorridendole in maniera allusiva ed Ashley rabbrividisce.

"Ehm.. già" dice a denti stretti, sudando freddo.

John scoppia a ridere.

"Amore mio hai sempre fatto un ottimo lavoro in tutto e io sono fiero di te per questo traguardo" esclama John rivolgendosi a sua moglie, la sua voce lascia trasparire tanto orgoglio e amore così come il lieve bacio che deposita sulla guancia di Katya.

Ashley li osserva con ammirazione.

Sono sempre stati così i suoi zii, innamorati e in sintonia, capaci di stuzzicarsi a vicenda e dopo dirsi le parole più dolci del mondo.

Per un attimo si chiede se mai nella sua vita vivrà un amore del genere e il cuore le fa un tuffo quando, chissà per quale ragione, le si materializza in testa l'immagine di Matt.

Si perde nei suoi pensieri, con quei battiti accelerati che non sa spiegarsi.

"Ashley, sono così felice di riaverti qui per l'estate…non sai quanto mi sei mancata, piccolina" la ridesta John, con un sussurro, accarezzandole un braccio.

Ashley ha un lieve sussulto "Anche voi mi siete mancati" risponde senza pensarci, è la pura verità e se non fosse per quel piccolo segreto scoppierebbe di felicità.

"Bene, quando saremo più liberi ci faremo una bella chiacchierata tra zio e nipote, voglio sapere tutto della tua nuova vita nella grande città, ok? Adesso però è tardi e se non mi sbaglio oggi è il tuo primo giorno di lavoro. Sú fila a prepararti, ti voglio attiva e scattante come sempre" scherza, senza nascondere la gioia di averla di nuovo lì con lui proprio come i vecchi tempi.

"Ok, allora vado" si arrende Ashley, il momento non è dei migliori e la confessione andrà rimandata.

Scende le scale lentamente, fissando il vuoto e sperando che quell'attesa non si prolunghi troppo a lungo e che non si trasformi nella sua peggiore disfatta.


"Si può sapere che ti ha fatto questo povero bancone per meritarsi di essere strofinato con questa brutalità? Se continui così tra un po' non ci sarà traccia del colore originario" 

La voce provocatoria di Matt giunge all'orecchio di Ashley che, indispettita, prende a pulire il tavolo con ancora più forza.

È nervosa per quello che è accaduto nel pomeriggio e, dopo aver iniziato il turno, non è riuscita a fare a meno di scervellarsi per trovare una soluzione che faccia soffrire Katya il meno possibile.

Senza ovviamente cavare un ragno dal buco.

Sbuffa, poi si asciuga qualche goccia di sudore dalla fronte.

Nonostante l'aria condizionata si sente accaldata come se avesse il sangue bollente.

"Matt, ti prego, oggi non è serata" lo avverte minacciosa, senza guardarlo e continuando a pulire senza sosta per sfogare i suoi nervi tesi.

Lui non si fa intimorire, poggia la mano sulla sua e riesce a fermarla.

Ashley sembra calmarsi a quel tocco, si ferma e si volta verso di lui, poggiando la schiena al bancone e gettando il panno in malo modo.

"Lo dicevo io che il tuo entusiasmo da ritorno al lavoro si sarebbe esaurito dopo una manciata di minuti trascorsi qua dentro!" la prende in giro, poggiando alcuni piatti sporchi sul tavolo e concedendosii anche lui una pausa.

"Ma no, non è questo" scuote la testa Ashley per poi incrociare le braccia al petto.

Matt aggrotta le sopracciglia.

"E allora che c'è? Per caso Thomas si è fatto vivo per infastidirti?" le chiede, insospettito dall'aria preoccupata della ragazza.

"Oh no, per l'amor del cielo! Ci mancherebbe solo lui…no, il fatto è che il mio piano per rivelare in modo indolore a Katya della fine della mia storia si è leggermente complicato" gli confessa a bassa voce, guardando a destra e sinistra per accertarsi che nessuno la senta.

"In che senso? Pensavo che fossi convinta e che oggi stesso l'avresti invitata a trascorrere del tempo da sole" obietta Matt, Ashley le era sembrata piuttosto decisa il giorno prima.

"Infatti ed è proprio quello che stavo facendo ma…- inizia per poi scorgere John in avvicinamento - aspetta, togliamoci da qui!" gli ordina allarmata, afferrandolo per la manica della camicia e trascinandolo lungo il corridoio interno alla cucina, in una piccola stanzetta.

"Allora?" continua Matt, fissandola incuriosito una volta che si sono nascosti.

"Dicevo, stavo per fare tutto come previsto ma lei se n'è venuta fuori con un vestito bellissimo che dovrò indossare per un evento molto importante della sua associazione…era così emozionata e felice e per di più…- fa una pausa per prendere fiato mentre Matt ascolta, un po' confuso dal quel racconto sconclusionato, lei lo strattona per la camicia presa dalla foga - per di più ha già detto a tutti i soci che io verrò col mio fidanzato, ci aspettano come se fossimo la coppia più chiacchierata del momento! Ma ti rendi conto? Come faccio a farle fare questa figuraccia? Dovevi vedere la sua faccia esaltata!" Continua sconvolta mentre il biondo non sa se ridere per l'espressione tragicomica di Ashley o se preoccuparsi per lei.

"Certo che la sfiga ti perseguita" commenta con tono ironico ma anche un po' amaro ed Ashley sospira.

"Evidentemente devo aver fatto qualcosa di orribile all'universo in una qualche mia vita precedente per meritarmi tutto questo altrimenti non so davvero che altro pensare!" esclama, facendolo ridacchiare.

"Comunque non hai molte alternative o preferisci tornare assieme a Thomas solo per andare a questa festa e fare felice tua zia e gli altri?" la provoca, facendole spalancare gli occhi per l'orrore.

"Ma sei pazzo? Nemmeno morta mi rimetterei con lui…- sbotta senza esitazione, alzando un po' troppo la voce e attirando qualche sguardo indiscreto di alcuni colleghi di passaggio, poi tira Matt ancora più all'interno della stanza perché nessuno li veda - no, devo solo trovare il momento giusto, posso farcela" bisbiglia, ritrovando un barlume di fiducia in se stessa.

"Ma certo, secondo me stai esagerando" taglia corto Matt con la sua solita schiettezza.

Lei lo fulmina con lo sguardo " Matt, ma è pure incinta! Ti sembra facile?" si lamenta ma lui fa spallucce.

"Appunto, è incinta non in fin di vita! Si, ok, magari all'inizio ci rimarrà male ma avrà altre cose più importanti a cui pensare…tipo il parto magari? E poi, se davvero ti vuole bene come dici, sono sicuro che capirà che la tua felicità vale molto di più di una serata con un paio di persone importanti" conclude, arrivando al punto cruciale della questione.

Perché Ashley si ostina a mettere da parte i suoi desideri e la sua libertà per compiacere i suoi cari?

"Lo so ma…ho paura di deluderli, non voglio che sia colpa mia" sussurra in un attimo di debolezza, aggrappandosi a Matt per riflesso, con gli occhi smarriti e in cerca di aiuto.

Lui la stringe, il calore del suo corpo la immerge in un'atmosfera confortevole e sicura dalla quale non vorrebbe mai fuggire.

"Ashley, devi smetterla di sentirti sempre in debito con loro…ti hanno cresciuta per amore, senza aspettarsi niente in cambio…non hai bisogno di dover ripagare nulla, devi solo seguire i tuoi desideri e sogni" 

Le parole rassicuranti di Matt fanno breccia nel suo cuore, di colpo le infondono un coraggio che fa fatica a trovare da sola, poggia la testa sul suo petto e socchiude gli occhi.

Non è cambiato niente dall'anno precedente, Matt continua a essere una presenza indispensabile per lei e si domanda come abbia potuto rinunciarci in quegli otto lunghi mesi.

Non può stare senza di lui, vorrebbe tanto che tra loro esistesse sempre quel rapporto così naturale e spontaneo, sospeso nel tempo, fatto di parole, risate, abbracci e carezze dolci e sensuali.

Da poco tempo si è aggiunto anche il sesso ed Ashley non ha ancora capito quanto questo aspetto inciderà sul loro futuro.

A quel pensiero si sente avvampare, il profumo di Matt la invade, annebbiandole i sensi.

Lui nel frattempo avvicina le labbra al suo orecchio, tanto che può sentire il suo respiro caldo contro la guancia.

"Andrà tutto bene, ne sono certo…e se così non fosse…sai che ci sono io con te" le promette a voce bassa, e lei si scioglie del tutto.

Gli circonda la schiena con le braccia e rimane così finché si ricorda del luogo in cui sono e del rischio che corrono.

"Cavoli, se ci vede insieme mio zio ti uccide!" commenta allarmata, esagerando come al solito.

"Addirittura! Sarebbe davvero così grave se io e te avessimo una relazione? Thomas gli stava più simpatico?" scherza lui, anche se in fondo quel commento gli ha lasciato una lieve sensazione di amarezza.

"No, anzi, credo che Tom non gli sia mai piaciuto del tutto…però  nel tuo caso sarebbe diverso…si fida ciecamente di te e magari la prenderebbe come un tradimento, non so".

Lui annuisce non troppo convinto.

"Allora in tal caso staremo attenti" la tranquillizza, quelle poche parole stuzzicano le voglie più nascoste di Ashley, sembrano quasi una promessa che tra loro ci sarà ancora qualcosa, che verranno altri momenti, dolci o intriganti, da vivere insieme senza rimpianti.

Solleva lo sguardo per incrociare i suoi occhi azzurri così tentatori e Matt le viene incontro, dandole un bacio leggero sulla guancia.

Ashley si stringe a lui, gli getta le braccia al collo e finisce con la schiena sul muro.

A due passi da loro ci sono tutti i colleghi del locale e persino John, ha paura ma allo stesso tempo quella situazione la infiamma come non succedeva da tempo.

Lo bacia, tirandolo per la camicia, stropicciandola sotto le sue mani mentre lui non può fare altro che ricambiare.

È bello poterlo fare liberamente, potersi lasciare andare a nuove sensazioni senza sensi di colpa o altre persone tra loro.

Sospirano, sempre più forte, Ashley sente la mano di Matt che le carezza i fianchi e la schiena da sotto la divisa del ristorante e una serie di brividi la attraversano.

Riaffiorano le sensazioni di qualche giorno prima, le sue mani su di lei, i loro corpi perfettamente attorcigliati e guidati dal piacere sempre più forte, sempre più appagante.

Per un attimo la sfiora l'idea di sigillarsi in quella stanzetta e ripetere l'esperienza.

Sarà davvero dura stargli lontano quell'estate.

Dei passi li mettono in allerta, le loro labbra si separano giusto un istante prima che John faccia capolino nella stanza.

"Si può sapere che state facendo qui dentro? Battete la fiacca? Ci sono ordini da prendere in sala, forza!" li riprende lui, senza accorgersi della strana atmosfera che aleggia nella stanza.

"Scusaci, zio!" esclama Ashley, sorridendo spensierata.

I due si guardano con complicità e scoppiano a ridere, poi sgattaiolano fuori, scherzando come niente fosse.

Ed Ashley non si è mai sentita così leggera, nonostante tutto.

 
  
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