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Autore: Pandora13    05/06/2022    2 recensioni
No, la domanda non dovrebbe essere quella.
Riproviamo.
Ha tutto, ha raggiunto la vetta: il campionato, la Nazionale, ingaggi di livello mondiale, il Brasile.
Allora perchè non è felice?
Genere: Fluff, Introspettivo, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Shonen-ai | Personaggi: Atsumu Miya, Karasuno Volleyball Club, Shouyou Hinata
Note: Cross-over | Avvertimenti: Spoiler!
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NdA: Questo è il mio personale contributo per l'AtsuHinaFest2022 a tema Disney/Ghibli film.
Mulan è il mio film di animazione preferito da sempre e mi ha sempre dato tantissima forza.
Ho voluto reinterpretare la storia di Shouyou e la sua storia con Tsumu a modo mio, seguendo questa chiave di lettura... spero vi piaccia!
P.S. Noterete che ho lasciato intatti i testi delle canzoni, ma credo si intuiscano comunque le varie ship implicite tra le righe, nonostante il cambio di genere.
 

 
È stato qualcosa di prevedibile eppure così inaspettato.
Gli occhi aperti ad azione finita e la palla che rotola a terra.
Hanno perso.

Un attacco inaspettato a nord, una breccia nella Grande, invalicabile, muraglia.

L’Aoba è una delle migliori squadre della prefettura, era prevedibile.

Sono un popolo implacabile, perché non avrebbero dovuto provare?

Eppure la loro veloce bislacca è implacabile, come li hanno fermati?

Eppure la muraglia è invalicabile, come l’hanno espugnata?

La vita ci pone sempre di fronte a nuove sfide, ognuno di noi ha il proprio Shan Yu, a volte ha un solo volto, altre ne ha molti, altre ancora ha il nostro stesso aspetto, uno specchio delle sfide che la vita ci offre.
 

 
Deve fare di più.
Deve migliorare.
Ha ancora una possibilità, ma per farlo deve imparare a gestire la palla a mezz’aria.
Continua a sbagliare.
Sbaglia.
Riprova.
Sbaglia ancora.
Un vero disastro.
«Invece di insistere su un attacco in cui non sappiamo se riuscirai mai, dovresti esercitarti su quello che hai sempre usato, o sui servizi, sul muro… hai un sacco di cose su cui allenarti!».
«Ma se la veloce non funziona, non c’è motivo per me di restare in campo!».
La lite è furiosa.
Yachi terrorizzata.
Da lì inizia l’evoluzione, ma l’inizio è soltanto una collezione di disastri.
La mente di Hinata è in moto continuo e non può fare a meno di fare un paragone con il suo film animato preferito, quello che fin da bambino lo spinge a non arrendersi, a lottare, guardando sempre e solo avanti.

«Sei una maldestra! Sei una disgrazia! Potrai sembrare una sposa, ma non porterai mai onore alla tua famiglia!»

Ride, la sera, dopo una disastrosa giornata al campo di allenamento, Shoyo ride.
Ripensa ad ogni disastro, a ogni errore, ai discorsi del coach, del sensei e dei suoi sempai e non può non immaginarsi come la sua amata Mulan, mentre combina un guaio dietro l’altro, a causa di quel dispettoso grillo fortunato.
 

I capelli tagliati.
L’armatura indossata.
La spada di suo padre al fianco.
Fa Mulan è pronta a incontrare il proprio destino, presentandosi in vece di suo padre.
 
Nekomata tempo addietro ha definito lui e Kageyama come un Gigante e la sua mazza… non è quello che vuole per se stesso, vuole combattere da solo e il Coach Ukai senior gli sta dando la possibilità di farlo.
Gli ha insegnato cos'è il tempo e l'importanza che ha nel gioco.
Gli ha insegnato che è lui a dettare la schiacciata e non l'alzatore.
Gli ha dato in mano un'arma per essere un altro gigante al fianco di Kageyama e non solo una mazza nelle sue mani.
Ukai gli ha dato la spada, adesso tocca a lui imparare a combattere.
 
«Forza ci siamo, sfoggia una camminata virile.».
 
«Esatto... questo è il rebound.».
«Un rebound, che figooooooooo!».
 
«Pancia in dentro, petto in fuori, gambe larghe testa alta e... marciare!».
 
Hinata è un corvo: onnivoro e avido per natura, prende ogni insegnamento che gli viene dato, lo fa proprio.
Crea quel bagaglio che lo porta verso nuove vittorie.
 

 
 
«Non sarai mai niente senza Kageyama!».

«Non sarete mai dei veri guerrieri!».
 
Se cercate un fatto, io ve lo darò.

Gli Unni han vita corta... chi vivrà, vedrà!
E anche se voi siete deboli, lavoreremo ancor di più
 
Quella era la filosofia di vita di Hinata sin da quando era bambino.
In quel momento però si sta solo innervosendo e arrabbiando.
Non lo hanno cacciato dal campo di allenamento, ma sta facendo da raccattapalle.
E certo, la colpa è sua, del resto non era stato invitato, ma questo non rende meno spiacevole e noioso star lì a guardare gli altri allenarsi, senza che nessuno abbia voglia o tempo per insegnargli qualcosa.
 
SI vedrà l’uomo che non sei tu!
La foresta è calma, ma nasconde in sé
Mille e più minacce,
vi trasformerò
fino a far di voi degl’uomini
sempre pronti a tutto e poi...
degli eroi, come me, anche voi!
 
È entusiasmate, anche se non può fare niente, sta imparando tantissimo!
Si è reso conto di quanto sia diverso osservare il campo da fuori e quanto è possibile imparare osservando.
E impara, impara tantissimo, dal modo migliore per ottimizzare i movimenti quando si è solo in due, al “prendersela comoda” e alzare la palla in modo che il ritmo rallenti.
 
“Davvero non ne posso più!”.
“Qui ci lascerò le penne!”.
“Oh ma che schifo!”
“La ginnastica!”.
“Così li distruggerà!”.
“Spero che non se ne accorga...”.
“Di nuotare non sarò capace mai!”.
 
Non solo impara, ma aiuta i compagni che sono stati invitati al training camp, cresce ancora e crea legami importanti, si sente sempre più forte e sicuro di sé.
E sarai:
veloce come è veloce il vento
E sarai:
un uomo vero senza timori
E sarai:
potente come un vulcano attivo.
Quell’uomo sarai... che adesso non sei tu!
 
Si sente davvero così potente, mentre torna verso casa in bici, nelle cuffie, tra una opening di qualche anime e una canzone pop, parte la colonna sonora della sua vita...
 
Manca poco tempo.
Gli Unni ormai, son qui!
Sopravviverete, spero ma... non so!
Io combatterò, ma senza voi...
Quindi va,
non servi più!
L’uomo che cerco io... non sei tu!
 
Kageyama tornato dal suo di training camp, quello della Nazionale, lo ha inizialmente abbattuto, facendolo sentire ancora più indietro, comportandosi nuovamente come il vecchio Re del Campo.
Ma non lo teme, insieme hanno combattuto Shan Yu già una volta -Ushiwaka assomiglia troppo a Shan Yu per non fare il paragone, poco importa se sta sconvolgendo la trama del proprio film preferito!- troveranno la via per sconfiggerlo anche a Tokyo, indipendentemente dal volto che avrà questa volta.
E sarai:
veloce come è veloce il vento
E sarai:
un uomo vero senza timori
E sarai:
potente come un vulcano attivo.
Quell’uomo sarai... che adesso non sei tu!
 
Ah se non aveva avuto ragione!
Quella singola ricezione.
Quell’invito a tirare un sospiro e prendersela comoda contro l’Inarizaki.
Hinata si sente in cima al mondo, anzi, si sente in cima a quel palo da scalare, mentre lancia indietro la freccia.
“Dal basso” ad osservarlo, sconfitto, Atsumu dichiara la sua volontà di alzare per lui.
L’interesse è reciproco.
Come può non esserlo?
Shouyou sa di non avere preferenze di genere quando si tratta di sentimenti e sa che quell’alzatore che con le sue alzate ha appena mostrato a tutti che Kageyama non è l’unico in grado di valorizzarlo e soprattutto che lui può esistere sportivamente separato da Kageyama, ha smosso qualcosa nel suo cuore.
 

 
Son giorni che marciamo verso il fronte.
 
Partita dopo partita, set dopo set, la fatica si fa sentire sempre di più.
 
Come falchi ci portiamo sulla meta.
 
Quella che è la loro marcia verso la vetta si fa sempre più ardua.
 
Disinvolti, ma coi piedi blu
Sopporteremo noi
 
Un solo obiettivo in mente.
 
Pensate che per lei mi batterò!
Io lo farò, per lei combatterò!
 
Beh, forse più di uno... del resto ognuno ha le proprie priorità...
 
Lei così ricca di virtù
Lei splendida e anche più
 
Sospira Daichi.
 
E invece io la stregherò
Coi muscoli che ho.
 
Tanaka è di nuovo a petto nudo, che flette le braccia pavoneggiandosi, solo per poi coprirsi di corsa e arrossire come un peperone, appena Kiyoko posa gli occhi su di lui.
 
E anche se brutta la vorrei
Con una dote
Che mi cucini in mille modi
Manzo, porco, pollo... mmmh!
 
Yamaguchi non ha mai fatto mistero di guardare oltre l’aspetto fisico, ma neanche di essere estremamente goloso.
 
Le ragazze poi
Ti mangiano con gli occhi!
L’armatura sai ci rende affascinanti
 
Noya guarda tra gli spalti, cercando sguardi ammirati e apprezzamento.
 
E il motivo che ci spingerà
È sempre e solo lei!
Ecco perché combatteremo noi!
 
...mentre Kageyama cerca di capire di cosa diavolo stiano parlando nel bel mezzo della pausa tra una partita e l’altra.
Sono ai Nazionali, che altro importa se non la pallavolo?
 
Sarò il più grande degli eroi.
Io la sorprenderò!
 
Tsukishima guarda il lato opposto del campo, un sorriso ironico e malizioso al tempo stesso, verso la sua sfida personale che lo attende.
 
E se pensasse un po’ anche lei?
Se ragionasse sai...
 
Hinata ha un solo nome in mente ormai, un nome che intreccia i suoi obiettivi in uno solo, unico e più ambizioso.
 
Nah!
 
Il pensiero di qualcuno che sia così folle da ragionare come lui e comprendere le sue scelte, beh qualcuno oltre Kageyama almeno, è semplicemente assurdo.
 
E i modi miei di fare sai,
la rapiranno!
 
Yuu si atteggia ancora, alzando le sopracciglia con fare ammiccante.
 
Lui crede d’essere un gran fico!
 
La spinta giocosa di Chikara e le risate di tutto il secondo anno seguono la scenetta comica tra lui e Tanaka.
 
Se vedeste voi la donna che mi osanna...
Di che donna parla,
Forse di sua mamma!
 
È partito il momento goliardico e neanche Tsukki ne è risparmiato. Primi e secondi anni ridono bonariamente di lui, il suo volto è una maschera illeggibile, lo sguardo ancorato sull’avversario sconfitto.
 
E al ritorno dalla guerra
Loro ci ameran di più!
 
Dopo che avrà vinto i Nazionali, forse si sentirà abbastanza coraggioso da chidergli di uscire, pensa Hinata.
 
Ecco perché
Per lei combatterò!
La sognerò!
Per lei combatterò!
Combatteremo!
 
Hanno combattuto e combattuto e ora è qui, su una sedia d’ospedale, a guardare un campo di battaglia desolato.
Ha combattuto, ma la febbre l’ha fermato, l’incapacità di prendersi cura di se stesso lo ha costretto ad abbandonare la squadra e Kamomedai ha vinto!
Ha lasciato che fosse Hoshiumi a figurare come vero erede del Piccolo Gigante , ha lasciato che quel Maledetto Pennutaccio divenisse il suo personale Shan Yu!
 
 
 

 
Solo, abbandonato.
Partire è stata la cosa giusta?
Mulan di ritorno a casa dopo esser stata scoperta si sentiva alla stessa maniera?
Lei e i suoi amati manga sono tutta la compagnia e il sostegno che ha.
Partire è assolutamente stata la cosa giusta, un dovere, una necessità: per crescere, per realizzarsi, per diventare chi vuole essere eppure...
 
«Non avrei dovuto lasciare casa mia...».
«Dai, avanti, sei partita per salvare la vita di tuo padre, chi lo sapeva che svergognavi lui, disonoravi i tuoi antenati e perdevi i tuoi amici... devi solo... imparare a non badare a queste cosucce~».
«Forse non l’ho fatto per mio padre, forse quello che volevo veramente era... dimostrare che riuscivo a cavarmela.».
 E ce l’ha fatta, l’ha dimostrato: è andato in Brasile, è ripartito da zero, ha ricreato se stesso ed è diventato Ninja Shouyou, poi è tornato in Giappone e ha ricominciato di nuovo da capo, si è distrutto e ricostruito per l’ennesima volta.
Ha trovato i MSBY che sono più di una squadra, sono una famiglia.
Ha ritrovato se stesso e la pallavolo.
Ha raggiunto i suoi obiettivi sportivi, la vetta: la Nazionale Giapponese.
Ha ritrovato ‘Tsumu e i sogni adolescenziali di un amore troppo immaturo per sbocciare…
Allora perché è di nuovo in Brasile?
 
«Non avrei dovuto lasciare casa mia...».
«Dai, avanti, sei partita per salvare la vita di tuo padre, chi lo sapeva che svergognavi lui, disonoravi i tuoi antenati e perdevi i tuoi amici... devi solo... imparare a non badare a queste cosucce~».
«Forse non l’ho fatto per mio padre, forse quello che volevo veramente era... dimostrare che riuscivo a cavarmela e guardandomi allo specchio, avrei visto qualcuno che valeva.».
 
No, la domanda non dovrebbe essere quella.
Riproviamo.
Ha tutto, ha raggiunto la vetta: il campionato, la Nazionale, ingaggi di livello mondiale, il Brasile.
Allora perchè non è felice?
 
«Ma mi sbagliavo, io non vedo niente!».
«Beh, perché ci vuole un po’ di sputo, tutto qua! Gli do una bella lucidatina! Ti vedo, guardati, sei carina! La verità è che siamo due imbroglioni, non mi hanno mandato i tuoi antenati, gli sto antipatico. Tu hai rischiato la tua vita per quelli che ami, io ho rischiato la tua vita per me stesso...».
 
Hinata non sa più se è Mulan, o Mushu, di sicuro l’egoismo e l’ambizione sono del secondo, anche se come la prima stava combrattendo per ciò che ama.
Qui sta il problema, ciò e non chi.
 

 
È mentre torna in Giappone per lo Special Match organizzato da Kuroo, che si rende conto che il vero volto di Chin Yun è il suo.
Per tutto questo tempo non ha fatto altro che lottare contro tutti, per lottare contro se stesso e quei limiti da superare per raggiungere i propri obiettivi.
Adesso quei limiti sono di fronte a lui, al di là della rete, con i volti di vecchi compagni di squadra.
Sa come sconfiggere Tobio e Ushiwaka, sa come sconfiggere se stesso, sa come vincere, ma 'Tsumu non gli crede.
'Tsumu che dal liceo non ha fatto altro che scavare e scoprire se stesso, solo per accettare un amore mai ricambiato.
'Tsumu che vuole vincere ad ogni costo, ma non si fida di lui.
'Tsumu che forse ha aspettato troppo.
'Tsumu che è stato così ferito, così deluso dal suo ritorno in Brasile, dal suo lasciare la famiglia dei MSBY, dal suo abbandonare di nuovo LUI, che probabilmente non vuole più saperne in alcun modo.
Eppure Hinata lo sa, sa come farli vincere, sa come aiutare la squadra, sa come aiutarlo a sfruttare al meglio le capacità dei loro giocatori e le debolezze dei loro avversari, perché anche se non sembra ne hanno, eccome!
Sa tutto questo, ma non sa se l'insistenza basterà, se 'Tsumu sarà disposto ad ascoltare.
 
E sarai
Veloce come è veloce il vento (e sarai)
Un uomo vero senza timori (e sarai)
Potente come un vulcano attivo
Quell'uomo sarai che adesso non sei tu

 
È cresciuto ancora in questo nuovo soggiorno in Brasile.
Combatte sempre meglio, ha una velocità ancora più incredibile, ricezioni stabili con cui è in grado di guardargli le spalle e sa fare alzate in grado di sfruttare anche Atsumu e Oikawa come schiacciatori all'occorrenza.
Ma ancora 'Tsumu non riesce a fidarsi.
'Tsumu che al sentirsi abbandonato da chi ama ci è abituato.
'Tsumu che dovrebbe sapere che perseguire i propri sogni non significa abbandonarlo e lasciarlo indietro. Non è quello che ha fatto 'Samu e razionalmente sa che non è neanche ciò che ha fatto Shouyou.
'Tsumu che nonostante questo protegge ancora il proprio cuore con la rabbia.

E sarai
Veloce come è veloce il vento (e sarai)
Un uomo vero senza timori (e sarai)
Potente come un vulcano attivo
Quell'uomo sarai che adesso non sei tu

 
‘Tsumu roso dalla gelosia per Oikawa...
‘Tsumu a cui si confessa durante una fottutissima partita di pallavolo!

«Non pretendo che tu mi creda Atsumu, non pretendo che tu mi capisca, non l’ho mai fatto. So che capire e accettare le scelte che ho fatto per raggiungere i miei obiettivi non è semplice e non so neanche se è qualcosa che a te interessa capire, ma... Atsumu io sono una persona avida ed egoista, a me la vetta non basta, io quella vetta la voglio con te, anche se per raggiungerla ti ho abbandonato.».

Alla fine di quella partita c’è già un volo per il brasile ad attenderlo.
Hinata ne sente tutto il peso e il bisogno contemporaneamente.
Si fa del male.
Sa di fare del male ad Atsumu.
Lo fa lo stesso.
 

 
«Bravo, ha portato a casa una medaglia! Secondo me un uomo doveva portare!».

Sugawara alza gli occhi al cielo, parlando con Daichi, mentre guarda l’ultimo dei corvi unirsi agli altri per quella riunione di ex alunni della Karasuno.

«Chiedo scusa, Hinata Shouyou è qui?».

La coppia guarda il nuovo arrivato con occhi sgranati, poi indica con la testa il cortile interno del locale.
Suga, la bocca ancora socchiusa si rivolge al compagno:

«Arruolami per le prossime Olimpiadi!».
 
 
La confessione non ha spiegazioni, per quelle ci sarà tempo più tardi, per ora ci sono solo sei parole e un bacio appassionato.
«Continua a volare.».
«Al tuo fianco.».
   
 
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