Fandom:
Haikyu
Genere:
romantico, song-fic
Tipo:
one shot
Coppia:
yaoi
Personaggi:
Oikawa, Iwaizumi
Rating:
PG13 - verde
Avvertimenti:
OOC, spoiler
PoV: prima persona
Spoiler:
sì
Disclaimers:
i personaggi non sono miei, ma di Haruichi Furudate. I personaggi e gli eventi in questo racconto sono
utilizzati senza scopo di lucro.
“Mi
fiderò” Marco Mengoni e Madame
Salve,
ho sentito questa canzone in radio e mi sono venuti in mente loro ed ho dovuto
scriverci sopra, è una ficcina senza pretese.
MI FIDERO’
Differenza sottile
Tra il fare e il dire
So che c'è di mezzo un mare
E ci puoi morire
Ho tracciato un confine
Sono solo linee
E camminato mille strade
Per non farmi scoprire
In questo piccolo spazio
In una piazza così grande
La mia vita mi sorprende
E mi riempie di domande
E tu non hai risposte
Ma sorridi al momento giusto
Da farmi incazzare e poi dal niente
Ridere di gusto
POV Iwaizumi
Ti guardo mentre cammini
pochi passi davanti a me, fischiettando una canzone di cui non ricordo il
titolo, sto ancora pensando a quello che mi hai detto ieri: che vuoi partire, che
vuoi lasciare il Giappone per intraprendere un percorso oltre oceano, che hai
avuto una opportunità e che stai seriamente vagliando la possibilità di accettare
ed andartene oltre il mare. Lontano dalla tua patria, dalla tua casa, dai tuoi amici,
da me.
Io non posso
interferire nella tua scelta, che deve essere tua e soltanto tua, ma se ti
voltassi ora potresti vedere sul mio viso quello che il mio cuore vuole: non
lasciarmi.
Ho impiegato molto
tempo a scendere a patti con me stesso, a comprendere che l’amicizia che
nutrivo per te si è trasformata in qualcosa di più grande, così meraviglioso e
così spaventoso. Le ho provate tutte per non farti capire come fossero mutati i
miei sentimenti, perché avevo paura di perderti, paura che mi disprezzassi, che
non mi volessi più come tuo amico, ma alla fine, come sempre, mi hai sorpreso perché
tu lo fai sempre: mi sorridi al momento giusto, quelle tue labbra impertinenti
e sensuali che si piegano in un sorriso sincero che riservi solo a me.
E mi spiazzi,
sempre, e mi fai incazzare come pochi e comincio ad insultarti, ma niente scalfisce
quel sorriso che ti illumina gli occhi e allora ridiamo insieme dimentichi di
tutto e di tutti intorno a noi.
Mi fiderò delle tue labbra che parlano
Che sembrano mantra e non ascolto nemmeno
Mi fiderò delle tue mani la notte
Che mi portano in posti che non conoscevo
Mi fiderò del tuo coraggio più del mio
Quando per paura l'ho nascosto pure a Dio
Mi fiderò, ma non sarà senza riserve
Temere di amare o amare senza temere niente
Mi fiderò
Senza temere niente
E guardo le tue labbra
che si muovono, ma non so che cosa tu stia dicendo, non ti ascolto. Sono ipnotizzato
da quella bocca che si muove e ricordo la prima volta che si è posata sulle mia
in un bacio dolce e desiderato, che ha spazzato via tutte le mie insicurezze in
un colpo solo.
Le tue mani sul
mio corpo, quella stessa notte, che mi hanno portato verso lidi sconosciuti, che
mi hanno toccato dove mai avrei pensato di farmi toccare da un altro ragazzo,
dandomi un piacere così intenso da lasciarmi stordito ed ansante tra le tue
braccia.
Hai sempre avuto più
coraggio di me: tu non hai paura di nulla, se decidi una cosa la fai e la porti
avanti fino in fondo, mi hai teso la mano e io l’ho afferrata e mi hai condotto
su un piano che non conoscevo, di cui avevo timore.
Avevo paura di amarti
e farmi amare, tu invece non temi niente.
Voglio qualcosa per cui soffrire
Che niente per cui vivere
Voglio qualcosa che non puoi capire
Che qualcosa che puoi solo dire
Dirò che
Amarti è facile e impossibile
La tua vita è un'area inagibile
Io posso entrare solamente però, però
Se tu non ti dai limiti e smetti di decidere
Al posto di lasciarti andare e dirmi solo di no
Di no, sai dirmi solo di no, di no
Se io non mi do limiti e non ho mai deciso
Di chiudere una porta con te
Perché so che cos'ho
Cos'ho e so che tu (in fondo)
POV Oikawa
Nella mia vita ho
sofferto molto, il costante confronto con qualcuno più dotato e più bravo di me,
ho sofferto per l’infortunio al ginocchio, per terribili momenti ho temuto che
la carriera nella pallavolo fosse finita. Però ho sempre avuto una costante
nella mia vita: te.
Hajime è di te che mi sono innamorato; innamorato davvero, credevo
che la mia unica ragione di vita fosse la pallavolo, che non ci fosse altro per
cui vivere ed alzarsi dal letto ogni mattina ed invece…
Amarti è stato
facile, è stato un semplice evolversi della nostra amicizia e credevo
impossibile che tu ricambiassi i miei sentimenti, da quel lato la tua vita mi
era preclusa, nonostante ci dicessimo tutto, non mi hai mai confidato quella parte
sentimentale che conservavi gelosamente, io potevo scorgere solo qualcosa e
fraintendere fino a quando non ho deciso di chiederti apertamente se c’era
qualcuna che ti piaceva e ad ogni tu no la mia speranza cresceva, come una
piantina a cui si da acqua a poco a poco.
Ma tu non ti
lascivi andare, continuavi a dirmi sempre e solo no.
Io invece limiti non
ne ho, non ne ho mai avuti, tu lo sai meglio di chiunque altro e spesso, sempre,
tu mi hai rimproverato, ma non quella volta che ti ho tirato verso di me e ti
ho baciato, perché non potevo tollerare quella tensione che si è creata tra
noi, non potevo, ho rischiato perché potevo perdere tutto con quel gesto, ma in
fondo al mio cuore sapevo che tu mi amavi.
Ora però sono ad
un bivio, ad una scelta che darà una svolta alla mia vita in maniera radicale e
so che è qualcosa che tu non puoi capire fino in fondo.
Mi fiderò delle tue labbra che parlano (mi ami un sacco ma)
Che sembrano mantra e non ascolto nemmeno
Mi fiderò delle tue mani la notte
Che mi portano in posti che non conoscevo
Mi fiderò del tuo coraggio più del mio
Quando per paura l'ho nascosto pure a Dio
Mi fiderò, ma non sarà senza riserve
Temere di amare o amare senza temere niente
Mi fiderò
Senza temere niente
Mi fiderò
Senza temere niente
Mi fido di quelle
labbra che ho baciato nei giorni a seguire, che spesso mi insultano, ma mai con
cattiveria, ma che a volte nemmeno ascolto perché conosco a memoria. Le tue labbra che mi confortano, che mi asciugano
le lacrime; le tue labbra che si piegano in un sorriso quando faccio lo stupido.
Le tue labbra che pronunciano il mio nome.
Le tue mani che
incerte percorrono la mia pelle nel buio della mia stanza, che mi fanno
esplorare mete a me inesplorate, sei stato coraggioso a buttarti a capofitto in
questa relazione, mentre io ho sempre avuto paura di amare qualcuno in maniera
tanto assoluta, ma sono contento che sia tu, perché di te mi fido ciecamente.
Mi fiderò per che mi tiene sicuro
In un giorno qualunque, un'ora prima del buio
Mi fiderò perché non è una promessa
E nessuno dei due ha mai detto lo giuro
Mi fiderò del tuo coraggio più del mio
Quando per paura l'ho nascosto pure a Dio
Mi fiderò, ma non sarà senza riserve
Temere di amare o amare senza temere niente
Mi fiderò
Senza temere niente
Sai che torneò da
te, lo sai. Ho posto il mio cuore al sicuro, nelle tue mani. Il crepuscolo sta
scendendo dando sfumature dorate alla tua pelle. Non ti ho fatto nessuna
promessa perché non so quanto tempo ci impiegherò per tornare, e tu non l’hai
preteso.
Nessuna promessa,
nessun giuramento.
Il mio coraggio di
compiere questa scelta vacilla, ma sei tu che, con un bacio che sa di sale, mi
instilli il tuo.
Ti amo, ma non te
lo dico, non ce ne bisogno. Lo sappiamo entrambi.
E non abbiamo più nulla
da temere.