—    Gee! Gee!!— Mi sveglio di soprassalto madido di sudore. Impaurito, terrorizzato. Mi guardo intorno e mi accorgo di stare nel mio appartamento di New York. ศ buio fuori. Ho il respiro corto e ho ancora addosso quella sensazione di morte. Mi metto una mano sul petto come se ancora sentissi quel dolore. Come per rassicurarmi. Mi accorgo solo in quel momento che Frank era l์ accanto a me che mi prendeva il viso tra le mani. —    Hey stai tranquillo. Ancora incubi? — Mi abbraccia con tale dolcezza che non posso fare a meno di abbandonarmi a lui. Annuisco con la testa. —    Si... ma sembrava cos์ reale... — Sento ancora il cuore battere a mille. —    Dai... raccontamelo. Cos์ scacciamo i brutti pensieri. — Mentre mi culla tra le sue braccia, non mi rendo conto ancora del tutto che sia stato un incubo. —    Era il giorno della festa... — —    Quale festa?— —    Quella che feci allo chalet il giorno del tuo compleanno... — —    Ma ่ passato un sacco di tempo... — Ride. La sua risata mi ha sempre trasmesso sicurezza. —    E poi dai.. devi ammettere che ่ stata un'idea davvero patetica!! Ahahaha ma.. alla fine ha dato i suoi frutti. Certo che ci siamo scontrati non poco quella sera, ma... alla fine siamo tornati insieme. — Mentre mi parla mi guarda con occhi pieni d'amore mentre io cerco di calmarmi e di ricominciare a respirare normalmente. —    Si... e ti ricordi quando hai deciso di non darmi pi๙ addosso e di baciarmi in ogni dove? — —Certo che me lo ricordo. — Mi scioglie dall'abbraccio mentre mi accarezza il viso guardandomi dritto negli occhi. —    Quando mi hai detto "darei la vita per te". — Senza accorgermene cominciai a piangere. —    Hey Gee.. va tutto bene. — Si... andava tutto bene. Io e Frank da quella sera allo chalet siamo tornati insieme, ci siamo perdonati a vicenda e abbiamo alla fine riunito la band. Da allora sono passati 3 anni. —    Dai, mettiamoci a dormire. Abbiamo ancora un paio d'ore prima di prendere l'aereo e di partire per il tour. Vieni qua... abbracciati a me. — Spengo la luce e mi abbandono tra le sue braccia. Come sempre. Nel buio, appoggiato sul suo petto sentivo solo i suoi battiti del cuore che andavano all'unisono con il mio. E a quella sensazione di benessere posso solo dargli un nome. Vita.