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Autore: Irene_Violet    15/06/2022    0 recensioni
[AU| Ship: KyōMami]
Dal testo della One Short:
«Hai intenzione di startene lì nascosta tutto il giorno, o alla fine parteciperai alla battaglia anche tu, Sakura?» - chiese dopo un po' la bionda ad alta voce - «Sono contenta che continui a padroneggiare bene ed a lungo il tuo "Rosso Fantasma", ma gioverà alla tua salute fare esercizio una volta o l'altra.»
«Aspettavo solo azioni più interessanti...» - cercò di giustificarsi la vera Kyōko, uscendo fuori dall'ombra.
«Allora sarai felice di sapere che ho bisogno del tuo supporto, in cambio potrai tenerti il Grief Seed che tanto desideri, affare fatto?» - sorrise Mami verso la ragazza, che rispose con aria di sufficienza.
«Non farla tanto lunga e dimmi solo cosa vuoi che faccia!»
Genere: Azione | Stato: completa
Tipo di coppia: Shonen-ai | Personaggi: Kyoko Sakura, Kyubey, Mami Tomoe, Nagisa Momoe, Sayaka Miki
Note: AU | Avvertimenti: nessuno
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Angolo dell'Autrice:
Questa one shot era parte dell'idea per una fanfiction a più capitoli che ho deciso di scartare. 
Tuttavia l'immagine di questa battaglia mi è rimasta in testa e penso sia arrivato il momento di dargli un posticino qui su EFP. 
Quindi vi auguro buona lettura di questa oneshort scritta nel 2017.   - Irene_Violet.


Finalmente siamo pari, vero? 


•One Shot (1.840 parole)

–POV: Kyūbē (Neutrale);
–Ship: KyōMami (Kyōko Sakura x Mami Tomoe);
–Timeline: Una delle tante visitate da Homura Akemi, molto simile negli avvenimenti principali a "The Different Story".

–Ispirazione: Kalafina - Ongaku




Quello si prospettava - almeno all'inizio - un pomeriggio di caccia come gli altri, in cui Mami avrebbe portato la ormai maga a tutti gli effetti Nagisa e la "nuova arrivata", fresca fresca di contratto Sayaka Miki, sul campo di battaglia, dando loro consigli e delucidazioni su come muoversi più agevolmente all'interno della barriera di una Strega. Così, come sempre seguirono gli impulsi delle loro Soul Gem e vennero guidate nei pressi di un deposito di strumenti musicali di Mitakihara, da dove proveniva una presenza malvagia. Mami avvertendo per prima la vicinanza della Strega, guidò il gruppo ed ebbero accesso alla barriera tramite una serranda arrugginita.

«Ecco, è qui.» - avvertì - «State in guardia!» - le raccomandò la bionda, mentre le tre si fiondavano - una volta prese le vesti da Maghe - in territorio nemico.

La barriera come sempre era uno scenario confuso: superato quello che sembrava essere un lungo corridoio, dal quale si estendevano scale, il cui andamento era casuale, con a guardia degli stranissimi origami armati; le tre giunsero finalmente nella stanza della Strega. A prima vista si trattava di una sorta di enorme teatro romano, di forma non proprio circolare – piuttosto ellittica – sul cui fondo si trovava un palchetto rialzato. I minion della Strega erano questa volta simili a piccoli strumenti musicali distorti. La prima cosa che poterono notare avendo accesso alla stanza di Mariana - questo si scoprì essere il nome della creatrice della barriera - fu che tra le gradinate, non troppo lontano da loro per fortuna, erano presenti due ragazze che terrorizzate si guardavano intorno.

«Cavoli...» - Sayaka le riconobbe al volo - «Madoka! Hitomi!»- le richiamò subito la spadaccina attirando la loro attenzione.

«Sayaka! Tu sai cosa sta succedendo? Che posto è questo?» - domandò in stato di shock Madoka, squadrando l'amica, che indossava abiti bizzarri, in compagnia delle altre due ragazze.

«Non c'è tempo per spiegare. Dovete allontanarvi, questo posto tra poco diventerà meno sicuro.»

 

Mami sorrise loro per rassicurarle, per poi rivolgersi alla piccola Nagisa - «Le affido a te. Devono tornare a casa sane e salve, d'accordo?»

Nagisa annuì e suonò la sua tromba: Madoka e Hitomi vennero imprigionate in un'enorme bolla, che seguì l'albina verso l'esterno della stanza, in modo che non venissero coinvolte nell'imminente battaglia. La Strega poco dopo infatti si svegliò: era un grande trombone, che produceva minion ed era sovrastato da una specie di batteria incompleta. Non appena questa si presentò, Sayaka e Mami si guardarono negli occhi per qualche secondo.

«Sei pronta?» - domandò Tomoe alla sua partner

«Diamoci dentro» - rispose di rimando Miki, sorridendo alla senpai.

Entrambe dunque scattarono: la prima a destra e la seconda a sinistra, cominciando a colpire quanti più minion potessero, l'una con i proiettili e l'altra con veloci fendenti, mentre da ogni parte venivano attaccate da strumenti di piccola fattura, fastidiosi e onnipresenti. Intanto, mentre le due Maghe davano il massimo, nel farsi strada attraverso quel putiferio, un'altra presenza assisteva dall'alto, reggendo la sua grossa lancia e sgranocchiando un Tayaki, come snack. La rossa sbuffò dopo qualche minuto di silenzio, afferrando un altro snack dalla tasca del suo abito "orientale".

«Mi auguro che non vogliano andare avanti così tutto il giorno!» - sbottò - «Non poteva trovare allieva peggiore...» - disse, riducendo gli occhi a due fessure per osservare meglio la ragazza dal caschetto celeste, che combatteva con la spada in maniera ostinata e frettolosa - «Quindi quella sarebbe Sayaka Miki? Tch... bell'affare! Credo che mi toccherà darle uno o due insegnamenti pratici su come ci si muove in battaglia!» - disse la rossa mettendosi in piedi ed afferrando saldamente la sua lancia, con in volto un sorriso beffardo.

«Dunque parteciperai alla battaglia Kyōko?» - la vocetta sottile del gatto alieno risuonò alle sue spalle e quando la ragazza si voltò, poté osservarlo grattarsi il muso con una zampa, per poi fermarsi a guardarla con i vuoti occhietti rosa - «Credevo tu non volessi avere più nulla a che fare, con Mitakihara o Mami Tomoe... allora perché sei qui?» - domandò curioso, muovendo la coda a destra e a sinistra, attendendo una risposta.

Kyōko pose le braccia alla nuca, osservando ancora la scena che vedeva Sayaka e Mami, impegnate a combattere con la Strega. Questa volta si focalizzò su quest'ultima, mentre rispondeva ad Incubator - «A Kazamino non c'è poi tutta quest'attività. Mi annoiavo... e speravo di fare scorta di Grief Seed, visto che non me ne rimangono molti. Mitakihara è un territorio di caccia florido; se non fosse comparsa questa Sayaka, mi sarei sicuramente appropriata di un pezzetto.» - disse - «Ma ad ogni modo, nulla m'impedisce di interferire. Devo solo far fuori la Strega e sarà tutto a posto. Non potranno lamentarsi di niente se fingo di voler dare loro una mano... giusto?»

Kyōko sorrise al gatto, per poi lanciarsi dalla trave del "tetto del teatro" atterrando in una zona d'ombra. Attese ancora qualche attimo studiando la situazione, per poi prendere un respiro profondo, unire le mani ed attivare la sua magia, quella che non usava da molto tempo. Intanto, Mami era riuscita a farsi spazio tra i minion, lasciando a Sayaka il compito di intrattenere quelli che arrivavano in modo da creare una rete di nastri, che permettesse loro di raggiungere la Strega dall'alto e più in fretta.

«Ce la fai MIki?» - domandò Mami, vedendo la giovane in difficoltà - «Tieni duro, ho quasi finito.»

«Certo, nessun problema» - Sayaka tentò di dissimulare la fatica, ma nonostante avesse scelto per contratto un desiderio di guarigione, quella mole di nemici da dover combattere, era comunque difficile da sostenere; si allontanò con un scatto all'indietro per poi ripeterne uno in affondo, in modo da sbarazzarsi di un gruppetto di minion piuttosto persistenti. Fu a quel punto, che Kyōko decise di entrare in scena.

«Ma fai sul serio? No, voglio dire... davvero?» - la voce di Kyōko cominciò a rimbombare per tutta la barriera, facendo voltare perplesse sia le Maghe che i minion, che non capivano da dove provenisse - «Questo me lo chiami combattere? Ma non farmi ridere! Spiacente Mami, ma la tua nuova pupilla... è davvero una dilettante!»

«Questa voce...» - Nagisa la riconobbe subito e Mami non fu da meno.

 

«Non può essere...»

«Lascia che ti mostri come si fa... novellina.» - a queste parole, diversi minion nelle vicinanze di Sayaka e Mami, vennero stritolati ed eliminati dai movimenti, rapidi e veloci della lancia scomposta di Kyōko, dimezzando il numero degli stessi in circolazione. Quindi due delle sue copie vennero allo scoperto, seguite da una terza poggiata con la schiena, in prossimità dell'entrata della stanza - «Così si eliminano i deboli... in poche semplici mosse.»

 

Tutte e tre le copie si radunarono, mentre una di loro continuava a parlare - «Mi sorprende che non sia stata in grado di supportarti...» - sorrise beffarda la rossa - una copia era posta in direzione di Mami e l'altra in direzione di Sayaka - «...dopotutto, non sì può sempre aspirare al meglio, non è così?»

«Senti un po' tu...» - ringhiò la spadaccina a denti stretti.

Le continue frecciatine di Kyōko irritarono Sayaka, che le avrebbe volentieri dato contro, se la Strega non avesse ricordato loro dove si trovavano.

«Potrete discutere più tardi, ora occupiamoci della Strega. Ho una strategia, ma per metterla in atto avrò bisogno del vostro aiuto. Siete disposte a intrattenere i suoi scagnozzi, fino a che non sarà tutto pronto?» - domandò Mami con aria seria, placando definitivamente gli animi delle due litiganti. Sayaka si dichiarò subito disponibile ed allo stesso modo fece la rossa, che aggiunse:

«...sempre che la tua pupilla riesca a starmi dietro!»

Sayaka preparò dunque più di due dozzine di spade con cui combattere e le tre copie di Kyōko, si disposero in formazione. No, fu un vero e proprio lavoro di squadra tra le due. Quella cooperazione momentanea bastò, perché Mami ultimasse i preparativi per l'azione che l'avrebbe portata all'eliminazione della Strega.

«Hai intenzione di startene lì nascosta tutto il giorno, o alla fine parteciperai alla battaglia anche tu, Sakura?» - chiese dopo un po' la bionda ad alta voce - «Sono contenta che continui a padroneggiare bene e a lungo il tuo "Rosso Fantasma", ma gioverà alla tua salute fare esercizio una volta o l'altra.»

«Aspettavo solo azioni più interessanti...» - cercò di giustificarsi la vera Ky
ōko, uscendo fuori dall'ombra.

«Allora sarai felice di sapere che ho bisogno del tuo supporto, in cambio potrai tenerti il Grief Seed che tanto desideri, affare fatto?» - sorrise Mami verso la ragazza, che rispose con aria di sufficienza.

«Non farla tanto lunga e dimmi solo cosa vuoi che faccia!»

Mami illustrò brevemente la sua idea a Sakura, che decise di darle una mano.

Cominciarono coprendosi le spalle a vicenda da vari minion, che avevano iniziato a spuntare da altre zone della barriera. Entrambe, successivamente, usarono il sistema di nastri creato da Mami per raggiungere la Strega. E non appena furono abbastanza vicine,
Kyōko si lasciò cadere cominciando a colpire la base del trombone, facendo da diversivo; mentre la bionda materializzò più di una trentina di fucili a mezz'aria, insieme ad uno speciale da "Gran finale". Dunque quando fu esattamente sopra al suo obiettivo, vi si scagliò contro con una capriola, imbracciò l'arma e urlò:

«Tiro★Finale!»


A quel punto tutti i fucili scaricarono i loro colpi sulla Strega ed il fascio infuocato la distrusse completamente, facendola sciogliere in un grido di dolore e facendo dissipare anche la barriera con essa. Dopodiché non rimasero altro che un Grief Seed, quattro Maghe e due ragazze esauste a causa del terrore subito, svenute all'interno di una bolla protettiva.

La battaglia dunque si era conclusa: Mami si avvicinò al Grief Seed e lo prese in mano, gli dette una rapida occhiata e poi lo lanciò in direzione di Kyōko, che lo prese al volo.

«Come promesso, grazie per l'aiuto Sakura.» - sorrise la Maga in giallo.

«Non lo voglio!» - ribatté Kyōko, ripetendo l'azione di Mami - «Dallo alla tua allieva piuttosto, ne avrà sicuramente più bisogno di me. Addio.» -

 

Senza se e senza ma, così come era comparsa Kyōko sparì all'orizzonte. Quella battaglia le aveva portato alla mente molti ricordi dolorosi... ed in special modo quello scambio di battute, che era fin troppo simile a quello del loro primo incontro.

Una volta che fu abbastanza lontana, Sayaka poté finalmente soddisfare la sua curiosità, chiedendo - «Ma quella ragazza... la conoscevi, Mami?»

«Il suo nome è Kyōko Sakura. È stata mia allieva, più o meno un anno fa. Combattevamo insieme, ma ad un certo punto le nostre strade si sono divise. Ma è acqua passata ormai, su occupiamoci di quelle due ragazze e poi tutte a casa mia a prendere una buona tazza di tè ristoratore!» - affermò la bionda incoraggiando Nagisa e Sayaka, la quale sussultò di gioia.

Intanto Mami pose in tasca il Grief Seed guadagnato e lo strinse tra le dita, pensando - "Finalmente siamo pari, vero Sakura?"

   
 
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